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CAPITOLO 5

A svegliarmi, la mattina dopo, è un qualcuno che bussa alla mia porta. Do quasi per scontato che non sia Lucifero; lui non busserebbe mai.

Mugolo un "avanti" e un maggiordomo entra.

-Mia signora. Fra mezz'ora è attesa per la colazione. Il Re mi ha espressamente ordinato di portarle questo.- Mi porge un vestito.

-Grazie.- Mi tiro su a sedere e mentre mi stropiccio l'occhio e prendo l'abito.

Il maggiordomo mi guarda allibito.

-Ho detto qualcosa di sbagliato ?- Domando insicura.

-No, mia signora. È Solo molto insolito che voi mi ringraziate.- Mantiene la sua postura perfettamente dritta.

-Oh, abituatici.- Sorrido gentile.

-La ringrazio.- Fa un leggero inchino e se ne va.

-Ehi !- Lo chiamo.

-Mi dica.- Ritorna subito.

-Come ti chiami ?- Sorrido.

-Paul. Signora.- Accenna ad un sorriso anche lui.

-Bene Paul. Io sono Lucia. E non azzardarti più a chiamarmi signora.- Sorrido.

-Ma..- Dice incerto.

-Niente "Ma". Fallo e basta.- continuo a sorridere.

-Grazie ancora... Lucia.- Completa un sorriso e se ne va.

Arrivo nella sala da pranzo appena in tempo e noto che tutti mi guardano con... desiderio ?

Appena mi siedo arriva Lucifero e l'orologio scocca le otto.

-Buon appetito.- Dice il Re degli inferi rivolto alla miriade di demoni presenti.

-Buongiorno.- Si rivolge a me.

-Giorno.. senti posso farti una domanda?- Dico indecisa.

-Dimmi pure.- risponde freddo mentre addenta una brioche.

-Perché tutti mi guardano in modo strano ?- Sussurro avvicinandomi a lui.

-Perché hai un buon odore.- Sussurra guardandomi il collo.

Sento anche io il suo. Ed ecco che la sete si fa nuovamente sentire.

Ci riscuotiamo all'istante e ritornianmo alla nostra colazione, come se non fosse successo nulla.

Mi ritrovo a parlare nuovamente con i Consiglieri.

Sembrano freddi e pacati all'inizio ma noto con gran piacere che sono molto simpatici.

-...ed è così che ho fatto una vera e proprio strage di donne quella sera !- Conclude Belzebú, fiero di se.

Ridiamo tutti. Mio Dio che tipo.

Mentre sto ridendo sento lo sguardo del demone al mio fianco mentre si ostina a guardarmi il collo.

Il tempo di girarmi e chiedergli cosa diamine ha da guardare, lui mi salta addosso con i canini spiegati e gli occhi neri.

Io, presa alla sprovvista, mi ritrovo a terra, con l corpo di quest'estraneo addosso che tenta di mordermi.

In uno scatto lo prendo alla gola e stringo più che posso, facendolo cosi svenire.

Mi rialzo e sono visibilmente scossa mentre tutti i presenti mi guardano ancora con più desiderio di prima.

Sento un leggero dolore alla mano e noto con grande dispiacere che mi sono tagliata.

Guardo tutti spaventata. Ma nemmeno il tempo di formulare una frase di senso logico e compiuto che i loro occhi si fanno neri e tante serie di canini mi minaccio.

Guardo Lucifero impacciata. -Vola.. Mi sussurra. -VOLA !- Urla prima che i suoi occhi si fanno completamente neri.

Io non ci penso due volte e spiego le mie nuove e possenti ali.

Spicco il volo. E tutti i demoni presenti mi seguono a ruota.

Meno male che a rendere il volo più facile c'è il grande tetto.

Salgo fino e in cima per poi scendere in picchiata, mentre tanti demoni si scontrano tra loro e tra le pareti, facendoli cadere.

Aumento ma mia velocità, ma non so proprio dove diamine andare. Vorrei uscire fuori ma non so dove cavolo sono le porte dell'Inferno.

Riesco quasi a seminare i demoni ma so che sentono ugualmente il mio odore e che presto mi raggiungeranno.

Mi guardo intorno impacciata e trovo..Paul !

-Paul ! Ti prego, mi serve sapere dove sono le porte dell'Inferno o quelli mi ammazzano !- Urlo indicando un punto a caso.

-Ma non so se posso...- Sussurra.

-Me la sbrigo io con Lucifero ma prima dimmi dove diavolo sono quelle porte !- Sbotto.

-Al lato est del palazzo, subito dopo il trono c'è un enorme corridoio, prendi quello e dopo circa un chilometro sei arrivata !- Dice tutto d'un fiato.

-Grazie !- Spicco il volo.

Faccio appena in tempo a partire che mi ritrovo nuovamente tutti i demoni alla calcagna.

Appena mi trovo a mezzo corridoio vedo due soldati fare la guardia di fronte a degli enormi cancelli.

-Aprite immediatamente!- Urlo mentre mi avvicino.

Loro appena vedono tutto il trambusto che c'è dietro di me, ubbidiscono.

-Chiudete !- Urlo nuovamente prima di uscire definitivamente.

Volo per non so quanti miglia prima che io possa fermarmi e riposare.

-Mio Dio.- Sussurro incredula. -Hai combinato un bel casino.- Mi riferisco al mio graffio che si è già rimarginato.

Lecco le piccole goccioline di sangue che erano rimaste. Sono state loro a combinare il guaio.

Ma io mi chiedo... perché gli piace l'odore del mio sangue ?! Ci sono migliaia di demoni la dentro e non si guardano nemmeno. Perché gli piace proprio il mio di odore ?!

Dopo svariate ore passate a passeggiare per la foresta e osservare la natura sento delle ali sbattere.

-Lucifero...?- Indietreggio appena lui tocca terra.

-Stai tranquilla. Sono innocuo... almeno per ora.- Ghigna infine, facendomi alzare gli occhi al cielo.

-Non fare lo spiritoso. Me la sono vista proprio brutta.- Mi avvicino a lui.

-Sei qui da meno di ventiquattro ore e già fai strage.- Sorride divertito.

-A quanto pare.- Sorrido anche io. Ma mi faccio subito seria. -Bene... quindi ? Per il nostro accordo ?-

-Accetto.- Torna serio anche lui.

Cosa ?! Sul serio ?! Sono enormemente fiera di me stessa.

-Bene.- Sorrido vittoriosa, complimentandomi non so quante volte interiormente.

-Ma prima devo vedere quanto io possa fidarmi di te, prima di parlare di politica.- La sua voce è tornata fredda e distaccata.

-Prenditi tutto il tempo che vuoi.- Alzo gli occhi al cielo.

-Domani ci sarà la tua proclamazione.- Spicca nuovamente il volo.

Io lo seguo a ruota. -Proclamazione ?!- domando incuriosita.

-Si. Ti proclamerò Duchessa. Sarai la mia seconda e tutti ti porteranno rispetto assoluto.- Dice mentre il vento gli accarezza il viso.

-Molto bene. Ma ora mi spieghi perché mi hanno, anzi, avete, attaccato in quel modo ?!- Sbotto veramente confusa.

-Il tuo sangue ha uno strano, dolce e meraviglioso profumo. Praticamente quasi uguale al mio. Ma io gli faccio così paura che non si azzardano nemmeno a guardarmi il collo.- Dice gelido mentre guarda l'orizzonte.

-Capisco...- Sussurro.

Appena arriviamo all'inferno mi trovo davanti tutti quei demoni che hanno perso il controllo, che si scusano mortificati e che trovano mille giustificazioni.

-Tranquilli... vi capisco.- Li rassicuro sorridendo.

Loro mi guardano straniti, che c'è ?

-Perché mi guardate tutti cosi ?- Chiedo con espressione interrogativa.

-Quindi non li farai uccidere ?- Chiede Lucifero confuso.

-Ma certo che no. Li capisco. E poi, se vogliamo dirla tutta, è anche un po' colpa mia. Dovevo stare più attenta.- Faccio ovvia.

Tutti mi guardano con facce incredule.

-Oh...andate al diavolo !- Faccio un gesto a caso con la mano.

I demoni dall'incredulità passano alla paura e si voltano tutti verso Lucifero.

-Ehm, si.... come ti permetti !- Tuona minaccioso.

-Lucifero.... Lo guardo seria.

-Mh ?-

-Vai al diavolo.- Mi volto e me ne vado con un sorrisetto orgoglioso.

I demoni sono rimasti interdetti e pietrificati.

Appena entro nella mia stanza qualcuno bussa alla porta.

-Avanti.-

-Lucia, ho sentito il motivo per il quale ti hanno attaccata, gradisci qualcosa ?- Entra Paul preoccupato.

-Sangue, vorrei del sangue per favore.- Dico distratta mentre levo i tacchi.

Cosa ? Ho davvero chiesto del sangue di mia spontanea volontà ?!

-Va bene.- E fa per andarsene.

-Aspetta!- Urlo. E lui si blocca. -Ti volevo ringraziare per prima, sai, mi hai letteralmente salvato la vita.-

Sorrido con gratitudine.

-A proposito... scusami per la curiosità, ma posso sapere come è successo ?-

-Ma certo ! Vieni accomodati !- Dico entusiasta indicando la poltrona di fronte alla mia.

Lui rimane molto sorpreso ma poi sorride e mi raggiunge.

-Allora, mi ero tagliata, e mi sono letteralmente saltati addosso. Poi ho spiccato il volo ma non sapevo dove erano le porte dell'infernoe così ti ho trovato e...aspetta un'attimo. Ma perché tu non hai avuto la stessa reazione ? Ora che ci penso.- Lo guardo interrogativa.

-Io non sono un demone.- Risponde sempre perfettamnente composto.

-Cosa ? E cosa sei ?!- Domando curiosa.

-Un'umano, cioè, lo spirito. Questa è la mia punizione.- Fa un gesto con le mani.

-Sei un umano ?! Meraviglioso !- Ghigno maledica.

Sono circa cingue ore che io e Paul stiamo parlando degli umani. Che razza fantastica.

Ma all'improvviso la porta si spalanca... lucifero.

-Ma per esempio... bussare ?!- Sbotto contro di lui.

-Che ci fa un servo nella tua stanza ?!-

Urla contro Paul.

-Lascialo stare ! Gliel'ho ordinato io !- Mi alzo per proteggere il mio nuovo amico.

Lucifero fa un'espressione furiosa. Io indietreggio paventata ma, mi faccio coraggio e alzo la testa in modo autoritario.

Lui fa un respiro profondo e inizia a massaggiarsi le tempie con aria disperata.

-Potresti scusarci un'attimo.- Ordina tranquillo.

-Si.. mio signore.- E Paul se ne va dopo un inchino.

-Mi spieghi per quale cazzo di motivo socializzi con i servi ?!- Sbotta contro di me.

-Calmati! Io socializzo con chi mi pare e piace, intesi ?!- Ringhio.

-Sto iniziando a capire che è meglio che ti esili.- Dice seccato.

-Esiliami pure !- Alzo le mani come per disperazione.

Lui contrae la mascella e se ne va sbattendo la porta.

-Abbi almeno la bontà di non distruggermi la porta !- Urlo.

Vado verso il pianoforte per sfogarmi un po' ma non faccio nemmeno in tempo a sedermi che sento di nuovo la porta sbattere.

Lucifero mi prende di forza e sbatte contro il muro mentre mi stringe il collo. -Bontà ?! Quale bontà, femmina ?!- E inizia a stringere la presa.

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