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Tra il bene e il male

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Victoria rossi
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Riepilogo

Sierraiah fa parte del coro dei Serafini ed è la figlia adottiva di Metadron, il quale salvò la ragazza quando era solo una una neonata, infatti dopo essere stata esiliata lei e sua madre dagli Inferi per motivi sconosciuti, le due furono attaccate da demoni affamati, la madre di Sierra non si salvò, mentre la piccola demone si, grazie al comandante dei Serafini. Un giorno però, Sierra viene scelta per un incarico rischioso: infiltrarsi nella corte di Lucifero, fermandolo in un suo piano sconosciuto, che lo porta ad aver moltiplicato il numero di demoni sulla terra, cosa proibita. Contro il volere del padre, Sierraiah prende la sua decisione e decide di avviare l'incarico. Si chiamerà Lucia e si infiltrerà nella corte di Lucifero. All'inizio tutto andrà secondo i piani ma alcune complicazioni derivati dalle emnozioni renderanno l'avventura ancora più dura.

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CAPITOLO 1

Sono Sierraiah, un Serafino di alto rango, figlia adottiva dell'Arcangelo Metadron, che è a capo dei Serafini.

Metadron mi ha adottata perché avevo qualcosa di speciale.

Ero stata esiliata insieme a mia madre dall'inferno, poi lei morì in prossimità di un attacco da parte di demoni affamati. Io riuscii a salvarmi grazie all'Arcangelo, che venne in mio soccorso.

Dopodiché sono stata tramutata in un angelo, il mio nome era Sierra, che mantengo tutt'ora. Ma il mio nuovo nome è Sierraiah. "lah" significa "Dio" e la maggior parte delle donne angelo hanno il proprio nome che finisce con questa sigla. La mia vita in Paradiso è sempre stata molto monotona, quando ero più giovane ero molto vivace e gioiosa, sempre felice di stare in compagnia, ma ultimamente sto trovando molto pesante stare qui, come se non fosse realmente il mio posto ideale, come se fossi di troppo.

Per un Angelo è innaturale fare questi pensieri, anzi, loro si compiacciono e compiaccio gli altri.

Io invece no.

In fondo è normale, ho ancora una piccola parte demoniaca in me. E il fatto che io mi sia tramutata in un angelo, se non un Serafino, non cambia quello che sono nel profondo.

Anche se, il mio aspetto non giova a mio vantaggio. Ho i capelli neri, gli stessi di quando ero un demone. E occhi azzurri, penetranti, forti e taglienti.

All'inizio del mio tempo in paradiso sono arrivate alcune voci che somigliassi moltissimo a Lucifero. Bellissima ma con quell'aria maligna. Ma mio padre ha zittito immediatamente quelle voci affermando che io ero stata scelta per "La volontà del Signore".

Ad oggi ho millecinquecento anni, ne dimostro poco più di venti, se la vogliamo vedere con una prospettiva umana.

Adoro gli umani, sono così intriganti e liberi.

Loro hanno la fortuna nel vivere il bene e il male. Non come noi.. che dobbiamo essere schierati per forza da una parte.

Li invidio, e questo mi porta anche ad odiarli. Ecco altre due cose che un angelo come si deve non dovrebbe pensare.

Odio questi stereotipi sugli angeli, soprattutto sui Serafini. Perché lo siamo allora dobbiamo essere sempre perfetti. Ma credo che qualcuno si sia scordato che cosa fosse Lucifero prima di diventare un angelo caduto.

Noi siamo gli angeli più vicini a Dio e questa è uno dei pochi motivi per cui mi sento fortunata ad essere proprio un Serafino.

Quando sono nella mia stanza, penso sempre a Lui. Lo ringrazio per l'avermi salvata, ma allo stesso tempo gli chiedo il perché.

Mi hanno detto che Dio, risponde sempre alle nostre domande, dobbiamo solo avere un po' di pazienza e comprensione.

Lui ha un piano per tutti noi, che piaccia oppure no. Primo o poi verremo sempre ripagati. Prima o poi saremo sempre felici...

-Padre ! Sono a casa !- La mia voce riecheggia nella mia enorme abitazione.

Sembra che non ci sia nessuno. Questo è un buon momento per scappare !

Poso sul tavolo le varie pergamene e mi appresto a spiegare le mie maestose e potenti ali per volare verso la terra.

Fortunatamente nessuno mi ha vista mentre passavo per i vari cori. Quindi aumento la mia velocità facendomi cadere in picchiata.

Atterro nel solito bosco, dove mi posso cambiare d'abito tranquillamente. Credo che gli umani si stranierebbero se vedessero una tipa con una tunica

bianca e scalza. Il mio abbigliamento è abbastanza normale. Jeans e felpa accompagnate da delle scarpe sportive.

Vado in città e passeggio. Adoro vedere gli umani mentre fanno le varie cose. E ad alcuni posso anche dare una mano.

Per esempio, una volta, mi imbattei d'innanzi ad una rissa. Bastò un semplice sussurro all'orecchio dei due ragazzi, per farli andare d'amore e d'accordo successivamente.

Studio gli umani ormai da secoli e ammetto che sto iniziando a capire il modo in cui ragionano e a comprendere i loro dubbi. In fondo non hanno tutti i torti. Hanno troppi segreti che ancora non ci è permesso a svelare.

Mentre passeggio distratta, vado a sbattere contro qualcuno.

Appena alzo lo sguardo rimango pietrificata. Metadron !

-Ma come è piccolo il mondo.- Sorride.

-Padre... mi dispiace.- abbasso lo sguardo mortificata.

-Non ti preoccupare, ho sempre saputo che venivi qui. Non c'è niente di male ad osservare, studiare e ammirare l'opera di Dio.- mi prende la mano e iniziamo a passeggiare insieme.

-Quindi il Padre non ce l'ha con me ?- Sorrido.

-Certo che no, figlia mia. Anzi, lui è fiero che un Serafino si interessi così tanto alla razza umana. Ed è fiero anche di come tu ci tenga a Lui.- Continua a mantenere il suo sorriso.

-Mi chiedo se un giorno.. potrei mai arrivare a sentire la sua parola. Oppure vederlo.- Confesso.

Lui si blocca all'istante e mi guarda sbalordito. -Sierraiah cara..

Ma lo interrompo. -Sierra.-

-Sierra.- Si corregge. -Lo sai, nessuno può vedere l'Altissimo. Non siamo abbastanza puri.- Mi scruta severo.

-Padre, la mia non è una pretesa, ma un desiderio, che penso abbiano tutti gli angeli.- Alzo un sopracciglio.

-Hai ragione.- Continua a camminare.

Ritorniamo insieme in paradiso, dove incontro una mia amica.

-Sierra !- Corre ad abbracciarmi.

-Sophiah, come stai ?- Sorrido.

-Benissimo !- Sorride.

Quando mai un angelo sta male ? Ma che domande faccio.

Non che voglia il loro male, sia chiaro, ma alle volte diventa stancante ascoltare solo: bene, benissimo, meravigliosamente e splendidamente.

-Sei stata sulla terra vero ? Sento odore di umano.- Arriccia il naso.

-Si. Infatti adesso vado a farmi una doccia. Ci vediamo dopo !- la stringo in un abbraccio.

Non che gli umani puzzino, per l'amor di Dio, è solo che con lo smog, la vastità delle persone che ti spintonano ecc. è facile non

-Sierra.- Mi chiama mio padre appena uscita dal bagno. -Preparati, questa sera abbiamo una riunione.-

Eh no...! Non mi piacciono le riunioni, sono molto noiose.

Parlano, parlano e alla fine non concludono quasi niente. E mio padre che mi ci vuole portare solo perché sono sua figlia.

Arrivata nel palazzo delle riunioni noto che ci sono sempre i soliti:

Ehyah.

Jelel.

Sitael.

Elemiah.

Mahasiah.

Lelahel.

Achaiah.

Cachetel.

Tutti gli Angeli Custodi che fanno parte della gerarchia dei Serafini.

-Gli umani si stanno allontanando !- dice Lelahel arrabbiato.

-Calmati. Noi abbiamo il compito di proteggerli. Sono per sempre nostri fratelli.- risponde mio padre.

-Fratelli ?! Metradon ! Non possiamo paragonarli a noi ! Sono inferiori ! Piccoli esseri che a malapena sanno badare a loro stessi.- A parlare è Mahasiah con aria sdegnata.

-Questo è lo stesso ragionamento di Lucifero ! Non dimenticatevelo, siete pur sempre angeli! Secondo me, tutto questo tempo che state passando con gli umani vi sta facendo male. Noi li proteggiamo e li proteggeremo sempre ! Sono l'opera di Dio ! Il suo desiderio ! E noi dobbiamo compiacerlo. Lo sapete.- Tuona padre.

-Hai ragione.- Sussurrano tutti in coro.

-Siamo Serafini, la gerarchia più vicina all'Altissimo. I più puri ! I più benevoli ! Cari fratelli, non infanghiamo la nostra razza con il modo di pensare umano.- Si rattrista.

-Metadron.- Questa volta è Elemiah che parla. -Abbiamo notato che Lucifero ha triplicato i suoi infiltrati tra la razza umana... noi non abbiamo il permesso di uccidere sulla terra e nemmeno di passarci del tempo essendo troppo occupati con loro. Mi chiedevo se potevamo infiltrare un angelo che non avesse nessun umano essegnato e di cui ci potessimo fidare ciecamente. Sierraiah ad esempio.-

-Cosa, io ?- La guardo stupita.

-No.- Si intromette mio padre.

-Metadron ragiona ! Sierraiah è l'unica di cui ci potremmo fidare.

Lei ha una stima assoluta per l'Altissimo. E poi la sua natura demoniaca ci può tornare utile ! Sarà sicuramente ammessa all'inferno. E poi parliamoci chiaro. È anche un Serafino, Lucifero sarà contentissimo di avere un'altro Serafino a corte. La vedrà come una specie di dispetto, anche verso i tuoi confronti.- Dice Jelel.

-Dovrò pensarci.. sussurra papà.

-Dovremo pensarci !- Lo guardo male.

-Dovremmo.... Sussurra nell'ombra di un sorriso.