Visita medica
Arrivati davanti alla stanza della visita, Amanda si fermò e guardando i suoi due accompagnatori, disse: "Aspettatemi pure in sala di attesa, io farò presto" e quindi i due si diressero verso la sala frontale.
Amanda bussò alla porta e dietro la voce che disse avanti, spinse per entrare.
Dietro la scrivania c'era un uomo sulla quarantina con un camice bianco, Amanda si sedette sulla sedia posta dall'altro lato.
L'uomo era indaffarato a compilare dei moduli e appena concluse, alzò la testa per scorgere il viso della bellissima ragazza che era seduta a gambe incrociate.
-Signorina Amanda , Joshua mi ha raccontato tutto del suo problema - disse e si fermò per continuare :
-Non parlerò tropp , prima vediamo se il test è positivo, ora le darò un flacone per raccogliere l'urina, il bagno si trova qui a sinistra -
Amanda sorrise e dopo aver risposto: - va bene - andò in bagno a riempire il contenitore.
Tornò dal dottore e appoggiò il barattolo sulla scrivania.
L'uomo prese il contenitore , la guardò e disse : - arrivo subito -
Uscì dalla stanza e si diresse al laboratorio che si trovava alla fine del corridoio.
Amanda rimase seduta e composta e ,non era in ansia come l'ultima volta visto che sapeva già quale sarebbe stato il risultato.
Era immersa nei suoi pensieri.
Per salvarsi nel futuro doveva agire con cautela e capire chi erano i suoi nemici e al perché Jessica avrebbe ucciso lei e suo figlio.
Le dinamiche non sembravano così semplici, perciò significava che Jessica era una persona ben nascosta e aveva i suoi contatti.
Il giorno del suo rapimento era circondata da persone illustri e da guardie del corpo ,quindi non capiva quali trucchi avesse usato la donna per rapirla.
E voleva anche indagare su quella notte....
Non sapeva nemmeno chi era il padre di suo figlio, ricordava solo di essersi svegliata in una stanza di hotel senza vestiti, e non ricordava null'altro...
Nella sua vita precedente non aveva mai approfondito quello che era successo perché Jessica le aveva raccontato che....
La porta si aprì ed entro il dottore con dei fogli in mano, si accomodò e guardò Amanda negli occhi, e affermò la positività del test.
Le disse poi schiettamente: -
- Signorina visto che il test è positivo vuole procedere con la gravidanza ?-
Amanda senza un minimo di esitazione:
- Si, voglio portarlo a termine-
- Allora le fisso un appuntamento per un' ecografia per la prossima settimana e oggi le farò un prelievo del sangue per vedere se i suoi valori sono normali, le darò anche un modulo da compilare con domande semplici sulla sua salute e dei suoi familiari....la parte del padre può lasciarlo vuoto...conosco la situazione.- aggiunse comprensivo il dottore
- Grazie - replicò Amanda.
Dopo aver finito di fare il prelievo e compilare i moduli , il dottore le diede l'impegnativa dell'appuntamento per il giorno dell'ecografia e per il ritiro del risultato degli esami del sangue , e si salutarono.
In sovrapensiero uscì dalla stanza e senza accorgersene, colpì il braccio di un uomo che proprio in quel momento stava passando nei corridoi.
Amanda si toccò il naso dolente e le uscì un po' di sangue dal naso, alzò lo sguardo e davanti a lei c'era un uomo di circa venticinque anni che la guardava con occhi freddi, quest'uomo sarà stato alto almeno un metro e novanta, era vestito in modo molto elegante, il suo volto era bellissimo e sembrava uno di quelle celebrità che si potevano vedere solo nella televisione, aveva gambe molto lunghe e aveva uno slancio a dir poco travolgente, Amanda lo guardò con faccia dispiaciuta e appena si accorse di avergli sporcato la giacca, cercò nella sua borsa un fazzoletto per pulirlo.
Timothy, era lì in piedi che guardava la ragazza davanti, che in maniera impacciata cercava qualcosa nella sua borsa.
Quando aveva sentito qualcuno toccargli il braccio, voleva urlare e sgridare la persona ma appena vide la ragazza, non riuscì a pronunciare nessuna parola di rimprovero.
Lui che odiava di essere toccato da chiunque, era lì con pensieri contrastanti.
