3 : il loro primo incontro

"Eric Park! benvenuto! signora Park la trovo in splendida forma, e lei deve essere Lucy." : Il signor World andò verso di loro ad accoglierli ancor prima che potessero suonare al campanello. Lucy non lo vide arrivare da casa, probabilmente era in giardino quando sono arrivati e loro non lo avevano notato.

Eric: "Jon Wordl non ti avevo visto! si lei é nostra figlia Lucy". Lucy:" piacere di conoscerla signor Wordl" . Lucy salutò in modo educato e con un pò di imbarazzo , notò però che il padre e il signor Wordl sembravano davvero amici di vecchia data, seppur tenendo un tono piuttosto formale.

Jon: "signora Park" , la madre di Lucy lo interruppe con educazione, Allyson:" No, mi chiami pure Allyson". Jon:" molto bene , allora Allyson. hai cresciuto davvero molto bene tua figlia, molto graziosa elegante ed educata, Congratulazioni."

Lucy si fece tutta rossa in viso e abbassò leggermente lo sguardo a terra , torturandosi le mani dietro la schiena. Allyson:" oh grazie mille signor Wordl, si è davvero una brava ragazza" la madre sorrise guardando sua figlia in modo orgoglioso. Jon:" figurati dico solo la verità, ma per favore chiamami Jon; andiamo entriamo pure in casa" . Il signor Wordl si girò e si diresse verso l'ingresso della villa.

Pochi gradini precedevano un grande portone intagliato con disegni in rilievo. Aveva 2 maniglie , o meglio 2 teste di leone dorate con un grande anello in bocca, che il signor Jon tirò per farli entrare. L'ingresso era molto grande, con soffitti altissimi e un fantastico lucernario che rendeva tutto stupendamente luminoso. Difronte c'erano delle scale di marmo bianche , a destra vi era un salotto davvero elegante e formale con 3 divanetti e 2 poltrone , ognuno disposto in modo che chiunque vi fosse seduto potesse parlare con chi era seduto su ognuno degli altri . Al centro c'era un tavolino in vetro con un cavallo come appoggio, quadri su tutte le pareti e delle fantastiche tende color argento alle grandi finestre che permettevano alla luce naturale di riempire l'ambiente. Lucy ne rimase colpita, non aveva mai visto niente di più bello.

Jon:" prego accomodatevi dove preferite, io vado un attimo a controllare a che punto è il pranzo". Eric: "ti serve una mano?" Jon:" no no , figurati voi siete ospiti. E poi devo solo chiedere, non penserai mica che stia preparando io vero? non voglio mandare nessuno al creatore ." scoppiarono tutti a ridere e Jon si congedò.

Lucy:" papà ma tu e il signor World vi conoscete da molto? pensavo che era un pranzo di lavoro."

Eric:" Abbiamo frequentato la stessa scuola , poi siamo diventati rivali in affari ma siamo comunque buoni amici. Siamo quì per trovare un accordo tra le nostre aziende" . Jon:" ma non volevamo affrontare il discorso noiosamente in ufficio. Così ne abbiamo approfittato per conoscere le rispettive famiglie" . Jon era tornato all'improvviso completando il discorso di Eric . Quei due si conoscevano proprio bene.

Lucy e Allyson sorrisero all'unisolo , era molto raro vedere Eric in così buoni rapporti con qualcuno. " signor World ha davvero una casa stupenda." disse Lucy con gli occhi sognanti. Jon:"sono davvero felice che ti piaccia" disse pieno d'orgoglio . Jon:" mia moglie ha un gusto davvero impeccabile".

Allyson:" hai perfettamente ragione Jon. Eric prendi esempio dal tuo amico, vedi come loda la moglie." lo incalzò stuzzicandolo. Eric si grattò dietro la testa ridendo un pò imbarazzato come un ragazzino, ma si riprese subito punzecchiandola di rimando :" ma cosa dici amore io ti lodo sempre quando non ci sei, giusto ieri raccontavo a Jon dei tuoi fantastici toast bruciati al gusto di carbone hahahahahaha". Allyson :"si sono una pessima cuoca".

Per fortuna Allyson non è permalosa e si mise a ridere trascinando anche gli altri.

Parlarono un pò del più e del meno finché non arrivò una donna davvero elegante e raffinata. Jon:"tesoro vieni, Signori lei è mia moglie Sara" "buongiorno a tutti e ben venuti in casa nostra, perdonatemi se non vi ho accolto prima ma stavo finendo di preparare le ultime cose. "

" signora World ma si figuri, capisco perfettamente le incombenze di una casa, stavamo giusto parlando di come suo marito loda il vostro buon gusto " disse Eric sorridendo. La signora World sorrise al marito con sguardo innamorato poi si voltò verso gli invitati e disse :" oh ma quanta formalità , chiamatemi pure Sara. Prego se volete seguirmi il pranzo è pronto. "

La sala da pranzo era molto elegante classica ma essenziale. Presero posto per iniziare ma Eric si rese conto che c'era apparecchiato per 6, ma loro sono solo 5. Si ricordò improvvisamente di qualcosa, o meglio qualcuno ... "Jon dobbiamo aspettare qualcuno? per noi non è un problema aspettare ancora un pò ", "sì in effetti doveva esserci anche nostro figlio Mark , sono sicuro di avergli detto che avevamo ospiti e di arrivare per le 12.".

Allyson:" oh non è davvero un problema aspettiamo senza problemi , sono contenta di conoscere il giovane Wordl "

Sara: " molto bene , posso offrirvi un aperitivo nell'attesa? sono sicura che arriverà a momenti"

Allyson: "volentieri, ti aiuto".

Sara e Allyson andarono in cucina a preparare l'aperitivo e Lucy rimase seduta ad ascoltare distrattamente quello che si dicevano gli uomini. Sperava davvero che il figlio dei Wordl avesse la sua età, almeno avrebbe potuto parlare con qualcuno... poco dopo tornarono le signore. I bicchieri avevano un liquido leggermente rosato e frizzantino, a Lucy piacque molto il tono di fragola che si sentiva appena. Ne bevve un pò e le bollicine le solleticarono la gola. "Lucy, è alcolico". Non era abituata a bere alcolici, non li amava particolarmente. Beveva solo in occasioni come questa ma comunque poco; non si era mai ubriacata ma dopo tutto usciva davvero poco rispetto alle coetanee, non capiva che divertimento ci trovassero a bere e stare male tanto da non ricordare che cosa avessero fatto.

Sorrise alla madre e annuì , "non preoccuparti mamma. signora Wordl è davvero molto buono, di solito non mi piacciono. che cosè?".

Improvvisamente arrivò un ragazzo in tutta fretta , Lucy si girò per lo spavento e in quell'istante i loro sguardi si incrociarono per la prima volta.