Nuovo nome nuova vita
Si dice che i sogni rispecchiano i nostri desideri nascosti o ciò che profondamente amiamo. Mia nonna mi diceva che possono anche darci dei segni, che ben interpretati possono portarci qualcosa di buono.
Allora cosa significano i miei incubi?
So già di amare Sergio profondamente e vorrei che quel incidente non fosse mai accaduto, allora perchè ogni notte sogno la stessa cosa? Noi 3 in macchina che ridiamo, le luci abbaglianti della macchina che ci veniva incontro, il sangue e io che tengo la sua mano insanguinata? La cosa più strana nel sogno è che quando mi tirano fuori, sento la sua voce chiamarmi.
Sto impazzendo?
"Sofia? La tua sveglia suono già da 20 minuti." disse Ethan.
"Cosa dici?... O porca miseria! Sono in ritardo!" risposi.
Correndo verso la stanza mi ricordai che non solo avevo l'appuntamento con Anthony ma dovevo ancora scegliere il mio nuovo nome e cognome!
Era davvero una scelta importante, dopotutto dovevano essere i miei personali per il resto della vita!
Cercai di vestirmi in fretta per approfittare del tempo restante e truccarmi. Era passato un bel po' di tempo dall'ultima volta che facevo qualcosa col mio viso, mi ero trasandata troppo.
Seduta davanti allo specchio mi ricordai di tutte le volte che mi facevo bella per Sergio, di quanta cura mi prendevo di me stessa.
《I tuoi occhi sono lo specchio del cielo e della terra contemporaneamente.》Questa frase non la dimenticherò mai.
Mi osservavo per capire cosa ci vedeva in me. Ero alta, bionda e avevo un fisico bello ma allo stesso tempo ero considerata strana per il colore dei miei occhi, forse meglio dire colori.
Un occhio azzurro ed uno verde, questa combinazione non capita spesso.
Finita di truccarmi mi guardai per godere del risultato finale, ero soddisfatta.
《Che nome dovrebbe portare questa ragazza con l'eterocromia?》pensai.
Non avevo idee.
Scesi giù per trovare Ethan, avevo in mente qualcosa che poteva aiutarmi nello scegliere il mio futuro nome.
"Ethan, posso chiederti una cosa"- chiesi
"Tutto quello che vuoi, Sofia" rispose.
Ci pensai un attimo prima di formulare la domanda in modo che non sembrasse strana - Se non sapessi il mio nome quale mi daresti? Uno che mi si addice- domandai.
Ethan mi guardó perplesso, sembrava non capire ma si concentrò e dopo un po' rispose, "se dovessi darti un nome per la tua personalità ti darei Aurora. Ma se fosse per la bellezza e la forza ti starebbe bene Laura."
Erano entrambi bellissimi, dalla gioia mi precipitai verso di lui e lo baciai.
Il bacio era rapido e solo dopo mi resi conto che non avrei dovuto, ma lui prese il mio viso tra le mani e ricambiò.
Il suo respiro si intrecciava al mio mentre mi divorava ed io non avevo obiezioni, negli ultimi giorni solo Dio sa quante volte avevo voglia di farlo.
Sentivo il calore divolgarsi per l'intero corpo, era soltanto un bacio ma passionale ed eccitante.
Ad un tratto Ethan si fermò lasciandomi senza fiato, dicendo "vedi, so che provi questo anche tu, Laura."
Rimasi senza parole, presi le mie cose ed uscì per non dovergli rispondere.
Mi dirigevo verso il comune di Varsavia per prendere il mio atto di nascita, mi sarebbe servito più tardi.
Entrata nell'edificio presi il numerino e aspettai il mio turno, c'erano moltissime persone prima di me, quindi mi sedetti e cominciai a pensare.
Mi ricordai che qui potevo senza difficoltà estrarre anche l'atto di Anna, eravamo parenti stretti quindi non avrebbero fatto tante storie, presi un documento in più e lo compilai, volevo avere la certezza di avere una sorella gemella.
Arrivato il mio turno la signora prese entrambi i documenti, mente inseriva i dati nel computer si fermò a chiedere, "signorina Sofia, vuole solo l'atto di nascita della sorella o anche l'atto di morte?"
Ovviamente a questo non ci avevo pensato..
"Mi dia entrambi se non è un problema, grazie" risposi sorridendo come se fosse la cosa più normale al mondo, infondo cosa ne poteva sapere lei?
La signora mi ha dato i documenti dopo di che ringraziandola mi precipitai fuori per controllare quello che era racchiuso negli atti di Anna.
Data di nascita: 05.11.1995 come la mia.
Ma a quei tempi si chiamava Aurora Caruso.
Sicuramente anche i suoi personali sono cambiati per sicurezza, la nosta vita è davvero complicata, avevo troppi dubbi e domande senza risposte.
Chissà se ricorda ancora il suo vero nome? Dovevo scoprirlo.
Tornai a casa avendo ancora un po' di tempo prima dell'appuntamento con Anthony, ma gli mandai un messaggio per assicurarmi che il suo viaggio vada senza intoppi.
IO -Ciao Anto, tutto bene? Sei partito?-
ANTHONY -Ciao Lucciola, sono in aereo. Tra un'oretta dovrei essere all'aeroporto. Pensavo di vederci prima magari? O vuoi aspettare a stasera?-
IO - Ci vediamo prima, vengo a prenderti.-
Domandai a Ethan se aveva voglia di venire con me a sbrigare delle cose importanti, ovviamente era contento di venire insieme a me.
Aspettai davanti al garage che prendesse la macchina, mente si apriva il portone automatico ai miei occhi si presentò una Cadillac Lyriq.
Più lussuosa di questa non conosco! Come fa ad avere una macchina del genere?
Saliti in macchina cominciai a fargli delle domande.
"Ethan, mi sono resa conto che infondo non so niente di te."
Mi guardava sorridendo, ma quel sorriso era diverso dal solito. Nascondeva qualcosa.
"Sarebbe meglio per te non sapere troppo, Sofia. La mia famiglia possiamo paragonarla alla tua, ma siamo una decina di volte più potenti."
Da una famiglia mafiosa a un'alta, andiamo bene! Era davvero una maledizione che mi perseguitava!
Per il resto del viaggio provai a non fare più domande ma una non mi dava pace.
"Se non ti offendi posso farti un'ultima domanda?" chiesi.
Fece cenno di si con la testa e mostrò di nuovo quel sorriso, si vedeva che non era pronto a parlare di sé.
"Sei davvero il cugino di Anna? Se si sai cosa vorrebbe dire questo. Noi non dovremmo.." mi fermò a metà frase e cominciò a spiegare.
"I miei genitori hanno adottato Anna dopo il rapimento, all'inizio non sapevano chi fosse ma poi la storia si fece di fama mondiale. Sapevano che non poteva tornare a casa, l'avrebbero uccisa quindi hanno ritrovato tua nonna. Non volevano a quel punto chiamarci fratelli, quindi hanno scelto di farci 'cugini'. Tranquilla, se vorrai essere mia allora puoi."
Arrivati all'aeroporto Ethan cominciò a fare domande sul motivo della nostra presenza qui ma volevo aspettare nel riverargli il motivo, quindi lo presi per mano e andammo ad accogliere Anthony.
"Ethan, dovresti conoscere Anthony, è un mio amico d'infanzia. È venuto qui per aiutarmi a risolvere un problema" gli presentai.
I due si strinsero la mano e insieme ci dirigemmo verso il bar.
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Seduti al tavolo ognuno ordinò qualcosa per sé e cominciammo a discutere del motivo della presenza di Anthony.
"Anto, sai perché ti ho fatto venire qui, ti ho portato i miei documenti come hai chiesto."
"Grazie Lucciola, ma resta la cosa più importante. Hai scelto il nome ed il cognome?" chiese Anthony.
A quel punto si intromise Ethan "Stai cambiando i tuoi personali, Sofia?"
"Si, vorrei chiamarmi Laura Torre." risposi.
Ethan sembrava essere scioccato, forse per il nome che ho scelto. Ma poi sorrise, era il nome che lui mi ha dato.
