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Jungkook's pov

I suoi occhi castani ancora fissi sui miei.

Lo guardai dall'alto verso il basso, gustandomi ogni parte del suo corpo e immaginando di averlo per me.

Ma i miei pensieri si fermarono nell'istante in cui vidi Shownu avvicinarsi a lui e stringerlo per un fianco attirandolo a se. Sentì il terribile impulso di puntargli la pistola e semplicemente sparargli a una gamba.

"Tutto okay?" mi chiese Namjoon guardandomi le mani.

Abbassai lo sguardo e le vidi completamente bianche da quanto le stessi stringendo

"Siediti e calmati"

Mi sedetti mettendo i gomiti sulle gambe.

Cercai in ogni modo di non portare lo sguardo su quel ragazzo, ma ogni particella del mio copro non voleva seguire i comandi del cervello. Ogni volta che mi giravo, lo vedevo che guardava con occhi innamorati ogni modello sulla passerella.

Aveva pure preso una fotocamera e si era messo a scattare delle foto, mentre Shownu lo guardava completamente innamorato.

Poi pensai che sarebbe stato perfetto, se mi fossi messo in mezzo, sarei riuscito a far abbassare le difese a quel povero sfigato che in questa vita così dura si era pure concesso di innamorarsi, che stupida mossa del cazzo.

Taehyung's pov

Ogni abito era una fonte di ammirazione e di idee, erano così belli ed eleganti.

Sentì il telefono vibrare nella giacca, quando lo presi, notai la chiamata di Jimin.

"Esco a rispondere" dissi a Shownu, che fece per alzarsidissi implorando

"Rimarranno almeno vicino alla porta" disse lui e non potei controbattere, fu già un grande passo quello.

Accennai un si con la testa ed uscì dal locale mentre composi il numero di Jimin.

"Dimmi, che succede?" chiesi ormai fuori dal locale.

Faceva freddo e mi pentì di aver lasciato la giacca sulla sedia.

"Nulla volevo sapere se andasse tutto bene" ogni volta che stavo con Shownu mi chiamava ad ogni ora

"Jimin non iniziare, ci vediamo a casa" dissi ridendo e chiudendo la chiamata senza dargli il tempo di rispondere.

Avevo voglia di una sigaretta ma faceva davvero freddo

"Che freddo cazzo" dissi prendendo il pacco di sigarette che mi cadde dalle mani, appena sentì qualcosa appoggiarsi sulle mie spalle.

Quando mi girai lo vidi davanti a me, quei maledetti occhi. Portava la sigaretta alla bocca e una fondina ascellare (custodia per pistola) con una pistola.

Si inchinò, prese il pacco di sigarette per poi prenderne una, portarla alla mia bocca e accenderla. Ma non con l'accendino, perché sarebbe stato troppo facile vero? No, lui dovette avvicinarsi e accendere la mia sigaretta con la sua.

Fu talmente vicino che persi l'equilibrio indietreggiando.

Sentì subito la sua mano nel mio fianco tirarmi e impedirmi di cadere.

Dopo aver accesso la sigaretta mi guardò, i suoi occhi erano sui miei, come se nulla fosse, vidi solo quei due occhi e tutto introno si spense.

Lui aspirò dalla sua sigaretta, poi con la sua mano la tolse dalle labbra, si stacco e buttò fuori il fumo.

Rimasi li fermo con la sigaretta che veniva consumata dal vento.

"Cosa ci fa uno come te, qui?" la sua voce, così cupa e profonda.

Cercai di mantenere la calma e feci appello alle mie forze di rispondere tranquillamente e di riprendere il controllo del mio corpo e della mia mente

"Uno come me?" domandai aspirando finalmente la sigaretta in quel buio parcheggio.

Sentì di nuovo i suoi occhi sui miei guardarmi dall'alto verso il basso e fermarsi sul mio collo.

Mi girai e spostò lo sguardo con un sorriso talmente seducente e provocatorio che dovetti trattenere ogni parte del mio corpo.

"Di sicuro non sei come me" disse guardando avanti se. Non amavo i ragazzi con i capelli lunghi, ma lui era così etereo.

"Sono solo un semplice ragazzo che vive due vite" dissi continuando a fumare gli ultimi tiri di sigaretta.

Non rispose e non mi guardò così non lo feci ne anch'io, mi concentrai sulla strada davanti a me.

"Quindi ragazzo che vive due vite-" buttò la sigaretta e mi guardò "come ti chiami?"

Lo guardai e sorrisi

"Non si dice il proprio nome a una persona come te, sai" dissi togliendomi la giacca e rendendogliela, per poi incamminarmi verso la porta, ma lui mi prese delicatamente il braccio e mi ritrovai con le spalle al muro.

La sua mano appoggiata al muro affianco alla mia testa e l'altra sul mio fianco.

Trattenni il respiro, il suo petto così grande e muscoloso era così vicino al mio che chiusi i pugni per non appoggiare le mani su di esso.

Si Shownu aveva un bel corpo, ma lui, lui era così grosso che avrei voluto strappargli la camicia e vedere cosa si celasse sotto.

Il ragazzo sorrise e avvicinò le labbra al mio orecchio, sentì le sentì sfiorarmi il lobo.

"Esatto" disse piano "un uomo come me" sorrise "sai che scoprirò il tuo nome che me lo dica tu o no" mi disse riportando lo sguardo verso di me.

Sentì un brivido in tutta la schiena e soprattutto in mezzo alle gambe, cercai di contenermi il più possibile

"Se mi dici il tuo nome ti dirò il mio" disse ad un centimetro dal mio viso

"Come saprò che dirai la verità?" dissi torturandolo un po'.

Lui schioccò con la lingua e sorrise, portandomi all'esasperazione

"Ti mostrerò il mio documento" poteva essere un documento falso, ma mi limitai come uno stupido a dire il mio nome.

"Kim Taehyung" lui si lecco le labbra per poi mordersi il labbro inferiore.

Sorrise e tornò con le labbra sul mio orecchio.

"È stato un piacere Taehyung" si stacco prese la giacca e prima di entrare mi diede un biglietto da visita.

Lo guardai a bocca aperta.

"Merda" fu l'unica cosa a cui pensai "merda, merda, merda" sul biglietto c'era scritto

-Jeon Jungkook CEO del Magic Shop- di nuovo merda.

L'associazione in conflitto con Shownu, il suo nemico più grande, in che cazzo mi ero cacciato.

"Signorino Taehyung tutto bene?" mi chiese una guardia

"Abbiamo visto chi è appena entrato" feci finta di nulla e misi subito il biglietto in tasca

"Si va tutto bene" sorrisi ed entrai dentro il locale con una terribile voglia di andarmene il più lontano possibile.

Jungkook's pov

Dovetti trattenermi tantissimo quando mi ritrovai il suo corpo così vicino al mio.

Avrei voluto così tanto tenere il suo collo tra le mie mani e baciare quelle dannate labbra a forma di cuore.

Mi sedetti e presi un bicchiere di vodka per calmarmi, quel moretto mi rendeva terribilmente voglioso.

Appena lo vidi sedersi sentì subito il mio amichetto sotto chiedere pietà solo per come accavallava le gambe e come si sistemava i capelli con la mano. Mi fotteva alla grande.

Ovviamente il tutto si trasformò in rabbia quando Shownu mise il suo braccio nella spalla di Taehyung portandolo a se e sussurrandogli qualcosa nell'orecchio.

Sentì una rabbia talmente grande che iniziai a strofinarmi le mani.

Odiavo quell'uomo così tano e vedere che aveva qualcosa di così bello mi fece impazzire e la voglia di averlo divenne sempre più forte.

Cercai di concentrarmi ancora per un'ora in quella maledetta sfilata ma i miei occhi cadevano sempre su di lui. Mi martoriai le labbra con le dita quando vidi la sua delicata mano con quelle bellissime lunghe dita sulla coscia di quel verme.

Distolsi lo sguardo e trattenni il respiro.

"Madonna ma che cazzo hai" mi chiese Namjoon mettendo una mano sulla mia gamba per fermare il tremolio costante

"Sai che odio queste cose" ovviamente una palese scusa alla quale lui abboccò

"Dai resisti sta finendo e poi ci spostiamo nella sala" mi disse Nam riportando lo sguardo sui modelli che sfilavano.

Per quanto fossero uomini immensamente belli e con il mio attuale potere potessi averli tutti, l'unico che volevo era quello che non potevo avere, o almeno, per ora.

Perché io ottenevo tutto, Jeon Jungkook in un modo o nell'altro otteneva sempre tutto, e lui sarebbe stato mio.

~~~

Finalmente finì quell'infernale sfilata e ci spostammo nella sala privata, mi fermai al bar e vidi qualcosa che avrei voluto cancellare per sempre: Taehyung sopra Shownu che si baciavano come se ci fossero solo loro.

Ero un uomo di tanta pazienza eppure quel moro era riuscito ad abbattere anni di pazienza, così alla fine cedetti e mi avvicinai.

"Shownu" dissi sorseggiando il mio drink cercando di non sbatterglielo in testa.

Taehyung si staccò e nel vedere le sue labbra rosse e gonfie, schioccai il collo dal nervoso e strinsi forte il bicchiere

"Jungkook-" si alzò lui sorridendo e avvicinandosi "ma guarda un po, come mai da queste parti?" mi chiese lui ridendo.

Vidi Taehyung sedersi e bere il suo drink tutto d'un fiato

"Cosa succede stai perdendo clienti?" disse ridendo e sorseggiando il suo whisky.

Sorrisi e trattenni l'impulso di sparargli, come sempre d'altronde.

"Ogni tanto fa bene cercare nuovi clienti, so che c'è gente invece che deve venire qui ogni giorno" dissi guardandolo

"Che tristezza" alzai un sopracciglio di segno di sfida sorseggiando il mio drink.

La sua faccia divenne viola in un secondo, vidi Taehyung alzarsi e prenderlo pe un braccio.

"Tesoro perché non torniamo a dove eravamo rimasti?" gli disse trascinandolo sul divano sorridendo.

Non aveva capito che così peggiorava le cose, non avrei visto una scena come quella di prima.

"Non pensavo che uno come Shownu pagasse per farsi qualcuno" Taehyung sembrò estremamente offeso e colpì il segno perché mi trovai Shownu davanti che teneva il colletto della mia camicia

"Scusati subito con il mio ragazzo" non so se fosse più esilarante la sua frase o lo sguardo di vergogna di Taehyung.

I suoi occhi si spalancarono e divenne rosso, almeno avevo la certezza che nella relazione il jolly era Shownu e soffiargli Taehyung da sotto gli occhi sarebbe stato un gioco da ragazzi.

"Che cazzo succede" Namjoon mi prese da parte

"Che cazzo fai" mi disse a bassa voce

"Tienilo a cuccia" urlò Shownu, puntò il dito contro di me, mentre Nam mi trascinava via.

"Guardati le spalle" gli feci l'occhiolino

"Sei morto Jeon Jungkook" urlò rabbioso, io sorrisi e prima di uscire guardai Taehyung che stava fermo a bocca aperta mentre "il fidanzato" rompeva ogni bicchiere sul tavolo.

Lo guardai, sorrisi e gli feci l'occhiolino, poi finì il mio drink ed uscì dal locale accompagnato da Namjoon che imprecava.

Kim Taehyung aspetta ancora un po' e vedrai su quali montagne russe salirai, stai certo che tu ormai sei marchiato col mio nome.

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