Capitolo 6

Cerca i miei occhi, ma per la prima volta nella mia vita, abbasso lo sguardo.

“Guardami!” mi ordina, e io senza aver dato nessun comando al mio cervello ubbidisco.

Mi sento soggiogata.

“E’ da tempo che cerco una donna speciale, e con te…c’è un’alchimia senza precedenti, vorrei approfondire, ti voglio nella mia vita Vera, a cominciare da stasera stessa.”

Nel momento in cui sento quelle parole, mi rendo conto della situazione assurda che sto vivendo. Le emozioni che m’invadono m’impediscono di essere lucida e sembra che il mio cervello non risponda più ai miei comandi.

Vorrei insultarlo, dargli un ceffone e lasciare un segno visibile su quel viso da dio greco, ridergli in faccia, dicendogli che è un pazzo, un deviato, ma...sono come ipnotizzata, come se fossi caduta in tranche, quasi incapace di reagire, di difendermi.

Avverto solo una strana immobilità che mi abbraccia, come una dolce paralisi, come se ogni arto fosse incapace di muoversi da solo.

“Perché mi sento così? Cosa…mi sta succedendo?” confesso senza controllo.

Jack mi afferra entrambi i polsi, stringendoli forte, quindi esclama “Perché lo vuoi, tutto di te lo vuole. Sento l’odore della tua eccitazione fin da qui, sento che sei già pronta, e sento anche che desideri essere sottomessa più di ogni altra cosa al mondo. Se tu volessi…potresti essere mia. Ti porterei con me sempre, e ti farei provare emozioni così intense, da riempire i ricordi di due vite. Noi siamo fatti l’uno per l’altra, non ho mai fiutato una come te, so che se saprai prendere in considerazione la mia proposta, sarai in grado di capire la tua natura.”

Non so più dove sono, è scomparso il ristorante, il vociare della gente, vedo solo lui, solo la sua immagine è a fuoco, il resto è solo nebbia.

“Come sai che io …” la mia voce esce da sola, non so cosa mi guidi, ho perso completamente il controllo.

Jack mi lascia i polsi, quindi esclama calmo “Non parliamone qui, se acconsenti, vorrei portarti nel mio appartamento, così ti spiegherò chi sei veramente.”

Non sono in grado di decidere, non so cosa fare, eppure mi alzo e aspetto completamente immobile.

“Seguimi, Vera.” Ecco l’ordine, e ad un tratto capisco tutto, devo solo ubbidire.