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06

**06**

— Beh… — interviene Jess, abbassando lo sguardo.

— Aspetta, cosa ? — chiedo, confusa.

Tutte le ragazze si scambiano uno sguardo e, alla fine, è Natalya a voltarsi verso di me e parlare.

— Connor è il delinquente della scuola. È stato trasferito qui al secondo anno e, in quell’anno, ha tolto la verginità a tutte le vergini del nostro anno. E sì, sono tante ragazze — dice, notando i miei occhi spalancati.

Rimango completamente scioccata.

— Ti starai chiedendo come ha fatto. Beh, ogni ragazza aveva una speranza. Tutte volevano essere “quella giusta”, capisci ? Quella che l’avrebbe cambiato, che lo avrebbe fatto impegnare per una volta. Ha preso in giro ogni ragazza qui — continua Natalya con tono cupo.

Guardo intorno al tavolo, osservando le espressioni piene di vergogna sui loro volti. Non posso fare a meno di sentirmi male. In fondo, non è poi così difficile da credere.

— È stato arrestato dodici volte, ma suo padre è uno di quei miliardari altolocati, quindi non rimane mai via per molto — sputa fuori Claire, chiaramente infastidita.

— Ah, e ha un brutto carattere — aggiunge Claire, mentre le altre ragazze annuiscono.

— Ha mai fatto del male a qualcuno ? — chiedo a bassa voce.

Anna sbuffa.

— Ha fatto del male a ogni ragazza che ha usato. Ma sì, le persone lo evitano per un motivo.

Mi guardo intorno, cercando Connor. Lo noto subito con altri due ragazzi in un angolo del refettorio.

— Chi sono quei due con lui ? — chiedo incuriosita, continuando a osservarli.

— Matt e James. Cattivi e pericolosi, ma Connor… lui è molto peggio — mi informa Jessica.

Continuo a fissarli finché James gira la testa e incrocia il moi sguardo. Mi volto subito, arrossendo furiosamente. Dopo qualche istante, provo a guardare di nuovo e mi si ferma il cuore. Matt e James ora stanno fissando nella mia direzione… oh dio, ti prego no. Non riesco a smettere di guardare, terrorizzata, mentre James dà una gomitata a Connor, facendogli volgere lo sguardo verso di me.

Meglio che vada. Non appena gli occhi di Connor si stringono, mormoro una scusa veloce dicendo che non mi sento bene, mi alzo in fretta e prendo il moi vassoio pieno di pasta intatta. Mentre mi avvicino al bidone della spazzatura, faccio l’errore di voltarmi a guardarli.

Ma il fatto è che… Connor non è più lì. Al suo posto ci sono solo James e Matt, che mi guardano con un sorrisetto malizioso.

Confusa, cerco con lo sguardo nella zona del loro tavolo, ma Connor non si vede da nessuna parte.

Mi giro per andarmene, urtando qualcuno.

Beh, ho trovato Connor.

— Scusami — dico educatamente, aspettando pazientemente che si sposti. Lui mi guarda con disgusto e mi colpisce il vassoio dal basso verso l’alto, lanciandomi la pasta in faccia. Naturalmente, la pasta è ancora molto calda. Urlo mentre il sugo mi brucia la pelle e cado pesantemente sul sedere.

— Questo succede a quelle stronze creative che pensano di poter scherzare con me — dichiara Connor, mentre James e Matt ora lo affiancano. Detto ciò, i tre escono dalla sala, mentre Jessica mi aiuta ad alzarmi e le altre ragazze ci seguono fino al bagno.

**15 minuti dopo**

La mia faccia è rossa e chiazzata, le lacrime mi colano dagli occhi. Le ragazze si muovono intorno a me, cercando di pulirmi il viso e tamponando con fazzoletti bagnati e freddi le leggere scottature su guance e collo.

— Shh… tesoro, non piangere — mormora Claire, accarezzandomi la schiena con dolcezza.

Mi piego sul lavandino, i singhiozzi scuotono il moi corpo. Lo so, sembra patetico, vero ? È solo Connor. Ma mi ricorda quel ragazzo. A Londra ho avuto una relazione di un anno con lui e, dietro al moi sorriso finto incollato in volto, nessuno si accorgeva che mi picchiava. E anche tanto.

Ma il correttore può coprire solo fino a un certo punto.

In pratica, il tipo è stato spedito in una specie di collegio speciale e, mentre la mia vita iniziava a migliorare, siamo stati costretti a trasferirci qui. Ecco perché ero così incazzata all’idea di tornare per l’ultimo anno. Appena pensavo che tutto stesse andando meglio… e invece no.

Quando finalmente smetto di piangere, la campanella suona, segnalando l’inizio della sesta ora. Eccoci, penso, incollandomi quel solito sorriso falso in faccia.

— Aw, stai già meglio ! — cinguetta Jessica, abbracciandomi piano.

Questo è quello che pensi tu… quello che pensano tutti.

**POV di Connor**

Che cazzo mi succede ?

Da quando ho rimesso quella stronza al suo posto, questa sensazione ha cominciato a crescere dentro di me. È quasi come se mi sentissi… in colpa ? È possibile che questo sia il senso di colpa ?

No… impossibile. Connor Michaels non si sente mai in colpa. Non adesso, non mai. Vado a Psicologia Avanzata e mi siedo accanto a Matt. All’improvviso l’aula si riempie di mormorii e sussurri, mi costringono ad alzare lo sguardo e incrociare gli occhi di—

Bellatrix Brown.

Ed eccola di nuovo, quella sensazione, e vedo i segni rossi sul suo viso e sul collo. Parte dallo stomaco, si arrampica dentro di me.

Cazzo.

Perché mi sento in colpa ?

**POV di Bella**

Psicologia Avanzata, una materia che normalmente per me sarebbe una passeggiata, ma oggi sono troppo distratta. Quando entro in aula, incrocio il suo sguardo. E sorprendentemente, sembra colpevole. Ma mi scrollo subito l’idea. Seriamente, Connor Michaels ? Colpevole ? Ah. Mai.

**50 minuti dopo**

Biologia Avanzata.

È difficile concentrarsi quando il ragazzo che odi così tanto ti brucia la schiena con lo sguardo. Lo sento fissarmi per tutti i cinquanta minuti, rendendo la lezione insopportabile.

La campanella suona e fuggo dalla classe per non restare bloccata tra la folla. Dopo ho Studio Libero, ma Jessica deve recuperare una lezione d’inglese, quindi mi lascia sola per cinquanta minuti.

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