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Anche se esco dalla classe in anticipo, ci metto un’eternità ad arrivare al moi armadietto. Certo, essere piccola ha i suoi vantaggi, ma quando devi farti strada tra masse gigantesche di esseri umani, è praticamente un fallimento epico.
Sono costretta ad aspettare vicino alla porta finché il corridoio non si svuota un po’, e finalmente riesco a raggiungere il moi armadietto, sana e salva. Quando arrivo, noto un gruppo di ragazze a pochi metri da me che bisbigliano e mi guardano. Oh wow, siete proprio discrete, penso sarcasticamente.
— Guarda la sua faccia…
Una delle ragazze parla, e subito tutte si voltano a fissarmi. Prima che riesca a trovare una risposta pungente, i loro occhi si spalancano e sembrano paralizzate.
— Perché non ve ne andate tutte a fanculo ?
Una voce parla alle mie spalle. Come per magia, tutte le ragazze si disperdono.
E mi ritrovo di nuovo da sola nel corridoio. Con Connor. Che gioia. Decido di ignorarlo, prendo alcuni dei compiti dal moi armadietto e mi dirigo verso l’aula studio, che si trova nella biblioteca, e fortunatamente nella direzione opposta rispetto a lui.
— Aspetta, Bella.
Ah. Che simpatico. Accelero il passo e quasi cammino a passo svelto verso la porta, aumentando il ritmo quando sento i passi dietro di me. Quasi arrivata, mi incoraggio da sola. Appena apro la porta, questa si richiude con forza : c’è un corpo dietro di me.
— Ti ho detto di aspettare.
Faccio un respiro profondo e raccolgo la poca sicurezza che mi resta prima di voltarmi a guardarlo. Appena mi giro, cerco di indietreggiare, ma è inutile : ho la porta dietro di me. Trattengo il respiro mentre Connor osserva il moi viso.
— Stai… ehm…
Si ferma, guardando il pavimento.
— Stai bene ?
Sì, lo ammetto, la sua domanda mi lascia sconvolta. Ma subito la sorpresa lascia il posto alla rabbia, e lo spingo via ed entro in biblioteca. Mi dirigo verso il fondo e mi siedo all’unico tavolo isolato da tutti gli altri. A metà del compito di inglese, qualcuno si siede accanto a me, tirando fuori le sue cose. Lo ignoro e continuo a lavorare, finché non comincia a tamburellare con la matita.
Ok, calmati Bella, penso tra me e me. Tap tap tap tap tap tap tap tap tap tap tap…
— Potresti per favore—
Comincio ad alzarmi, ma lui mi spinge giù.
— Senti, smetto di tamburellare, ma per favore, non andartene.
Lo fisso con gli occhi socchiusi, analizzando la situazione. Connor non sembra intenzionato ad attaccarmi, violentarmi e poi uccidermi, quindi decido di restare e continuare a lavorare.
Cosa che non funziona granché, visto che lui non smette di fissarmi.
— Cosa ?! — chiedo, irritata.
— Io… Uh, ehm…
Farfuglia, visibilmente imbarazzato. Sorrido, divertita da questo raro momento d’umiliazione, il che lo fa stringere gli occhi.
Qualcosa si accende nei suoi occhi, e solleva la mano per spostarmi delicatamente una ciocca di capelli dal viso. Un leggero timore mi attraversa.
— So che quello che ho fatto è stato sbagliato, anzi… è stato orribile, ma volevo solo dirti che mi dispiace.
La sincerità nella sua voce è evidente.
Il cuore mi si ferma, e gli occhi mi si spalancano.
— Io… Uh, beh… Io—
— Ti sei appena fatta fregare.
Connor lo annuncia con un sorrisetto stampato in faccia.
Oh no, non l’ha fatto.
Rimango con la bocca aperta dalla sorpresa mentre Connor raccoglie le sue cose. Si avvicina un po’ a me, ancora con quel suo sorrisetto.
— Davvero Bella, se continui così, sarò costretto ad accettare la tua offerta.
Dice, chiudendomi la bocca con la mano.
Ride mentre si alza completamente.
— Ah, e Bella, forse dovresti tirarti su il top, a meno che tu non voglia che ti tolga la verginità proprio qui.
Arrossisco e mi tiro su il body, il viso in fiamme per l’imbarazzo.
— Cosa ? Non neghi nemmeno di essere vergine ? — chiede, sorpreso.
Oh merda.
Lo guardo mentre lui mi squadra, senza alcun pudore.
— Aspetta solo, presto ti farò urlare il moi nome dal piacere e implorare di averne ancora.
Sussurra con voce roca nel moi orecchio prima di uscire dalla biblioteca.
Oh moi Dio.
All’improvviso la porta si riapre, e la testa di Connor sbuca di nuovo dentro.
— Aspetta Bella, casa mia o casa tua ?
La porta si richiude in fretta, lasciandomi bloccata in una biblioteca piena di persone che mi lanciano ogni tipo di sguardo.
Serrando i denti, metto via in fretta le mie cose ed esco dalla stanza.
Per quanto mi dia fastidio ammetterlo…
Bella : 0
Connor : 2
