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— Quello… — ansimo tra una risata e l’altra — quello era terribile !
— Te l’avevo detto ! — esclama Jessica, appoggiandosi al suo armadietto per reggersi.
Sorprendentemente, mi sto davvero divertendo qui a scuola. Certo, è solo il moi primo giorno, e sono già stata un po’ bullizzata, ma Jessica ha un modo di alleggerire l’atmosfera.
— Ma guarda un po’, la troia e la pazza.
Oh, cazzo no. Guardo Jessica, che ora fissa intensamente il pavimento, quasi in lacrime. Che diavolo è stato quello ? Connor non può dare della pazza a Jessica, proprio a lei.
— Vaffanculo, Connor. — sputo fuori.
Ignoro il respiro trattenuto di Jessica e il suo sguardo d’avvertimento, e fisso Connor che si appoggia agli armadietti dall’altro lato del corridoio.
— Oh, mi sarò sbagliato ? Sei tu la troia e la pazza ? — ringhia, avvicinandosi a me.
Osservo gli ultimi studenti che fuggono dal corridoio, lasciando solo me, Jessica e Connor. Bene, si mette interessante.
— Lasciaci in pace, Connor.
La paura mi riempie quando lui socchiude gli occhi e si avvicina, finché il suo volto è a pochi centimetri dal moi, facendo gemere leggermente Jessica.
— Non dirmi cosa devo fare. — sussurra, ancora più vicino, fino a sfiorarmi. Jessica emette un altro gemito, e questo fa sì che Connor sposti l’attenzione su di lei.
— Sparisci.
Jessica mi lancia uno sguardo dispiaciuto prima di scappare verso la palestra. Immagino che non posso essere arrabbiata con lei, in fondo mi aveva avvisata. Ma davvero ? Mi lascia da sola con il ragazzo più pericoloso della scuola ?
— Sei completamente fuori posto. — sbotta lui. — Non hai idea delle cose che ho fatto, quindi ti conviene fare un passo indietro, a meno che tu non abbia il desiderio di morire.
Alla fine della frase, sbatte il pugno sull’armadietto, proprio accanto alla mia testa, facendomi trasalire.
Lui lo nota, e sorride soddisfatto. Dio, è malato. Si allontana e se ne va, lasciandomi sola nel corridoio. Quando sono sicura che se ne sia andato, lascio andare il respiro che stavo trattenendo. È stato davvero spaventoso, ma conoscendomi, così testarda, mi faccio una promessa : non lascerò che Connor mi controlli. Non potrà camminarmi addosso come fa con il resto degli studenti.
Connor Michaels, credo sia arrivato il momento che tu conosca la tua rivale.
Arrivo alla lezione di ginnastica con venti minuti di ritardo, e immagino che per questo motivo mi costringano a fare giri di campo per il resto dell’ora. All’undicesimo giro, sento una presenza alle mie spalle. Strano… tutti gli altri studenti sono andati al campo a giocare a calcio. Ignoro la sensazione e continuo a correre.
Poi volo.
Sul serio, volo… finché non atterro pesantemente a terra. Un dolore intenso mi avvolge mentre cerco di rimettermi seduta. Che diavolo è successo ?
Alzo lo sguardo e vedo Connor che corre davanti a me, come se non mi avesse appena fatto lo sgambetto. Che stronzo. Mi alzo, usando il muro per sostegno. Per un attimo perdo i sensi e cado di nuovo contro il muro. Gemendo, mi dirigo verso l’uscita, proprio mentre le porte laterali si aprono e la classe intera entra in palestra.
— Brown ! Dove credi di andare ? — urla l’insegnante di ginnastica.
— I-Io… infermeria. — mormoro, spingendomi oltre la porta e cadendo in un tunnel di oscurità.
— Sei sicura che starà bene ?
È Jessica ?
Apro lentamente gli occhi e vedo Jessica che parla con una donna in uniforme bianca. Mi guardo intorno con curiosità, riconoscendo quella stanza come l’infermeria.
— Bella ? Oh grazie a Dio ti sei svegliata ! — esclama Jessica, correndo accanto al letto.
— Cosa è successo ? — mormoro, mentre un dolore mi attraversa la testa.
— Sei svenuta, e Harry ti ha portata qui. — spiega Jessica, aiutandomi a sedermi.
Harry ?
— Chi è Harry ?
— Il rosso che hai chiamato Ron Weasley. — dice Jessica con un sorriso.
Mi piego dal dolore mentre mi alzo in piedi e, con l’aiuto di Jessica, zoppico fuori dalla stanza. L’infermiera mi ha dato due antidolorifici da prendere durante il pranzo, che per fortuna non abbiamo ancora perso.
— Allora, cosa è successo ? Connor ha detto che sei caduta e non hai voluto che ti aiutasse, cosa che il signor Rowley ha creduto, ma noi studenti pensiamo diversamente.
Diggrigno i denti infastidita. Non riesco a credere che Connor abbia mentito così, facendosi passare per il bravo ragazzo.
— Quel bastardo ! — sbotto.
Jessica lascia andare una risata breve e amara.
— Eh già, Connor lo è davvero.
Entriamo nella rumorosa mensa, dirigendoci verso la fila. Dopo aver preso un po’ di pasta con Jessica, andiamo verso il tavolo dove tutte le ragazze ci salutano con entusiasmo.
— Ciao ! Tu sei Bellatrix, giusto ? — mi chiede una ragazza.
— Bella, — la correggo con un piccolo sorriso, sedendomi tra Jessica e una ragazza con i capelli blu.
— Beh Bella, io mi chiamo Claire — si presenta la ragazza.
— Anna.
— Lilly.
— Natalya. — conclude la ragazza dai capelli blu.
Sembrano tutte molto amichevoli, e ognuna ha qualcosa di unico.
— Allora… — dice Anna con tono casuale — sei tu la ragazza che ha fatto incazzare Connor ?
— Cosa ? Noi non abbiamo… — inizio, scioccata.
— Intende dire, lo hai stuzzicato. — spiega Lilly.
Ah… beh in quel caso… annuisco con la testa.
— Ora, non voglio dirti cosa fare, ma stai attenta con lui. Sono sicura che Jess ti ha raccontato tutto…
