Libreria
Italiano
CapitolI
Impostazioni

03

03

Cerco di non far vedere il moi shock, ma sono scioccata da quanto si avvicina alla realtà.

Ci fissiamo negli occhi, i suoi occhi azzurri nei miei grigi.

Osservo ogni dettaglio del suo viso.

Ha una fossetta sulla guancia e un leggero accenno di barba lungo la mascella.

La sua mascella è forte e decisa, le labbra piene e morbide come petali. Improvvisamente sento l’impulso di…

Distolgo lo sguardo in fretta. Ma che cosa sto pensando ?

— Cominciamo con Chris e Sam, chi vuole iniziare ?

— Io. — interviene Chris.

Oh ! Uh ! Che cosa sta per dire ?

Chris

Non so perché, ma qualcosa mi prende dentro.

Mi dà fastidio il modo in cui mi vede, e devo cambiare questa cosa.

Vedo anche lo shock sul suo volto mentre le dico quello che penso, il che significa che ho ragione.

Mi alzo, guardo la classe e mi schiarisco la gola.

— Questa è Sam Wolfe. Le piace passare il tempo a studiare e a leggere. Quest’estate ha seguito un corso di doppia iscrizione e ha fatto pochissima vita sociale.

Poi aggiungo :

— Non vuole ammetterlo, ma ha una cotta segreta per me.

Sento un sospiro irritato e le faccio l’occhiolino.

— Molto… interessante. — mormora la signora Spencer con uno sguardo di disapprovazione sul viso. — Signorina Wolfe ?

La guardo mentre si alza con sicurezza.

Non l’ho mai vista così prima d’ora.

— Questo è Chris Wayne. Gli piace sfruttare la sua popolarità per farla franca e farci sentire inferiori. Quest’estate ha fatto festa e ha avuto tante, tante fidanzate.

Mi guarda dall’alto in basso e sorride con malizia.

— Non vuole ammetterlo, ma vuole smettere di uscire con bionde stupide e cominciare a frequentare ragazze intelligenti.

La classe scoppia a ridere e sento un respiro trattenuto dietro di me. So che Chelsea pensa che Sam stia parlando di lei.

Non so se sia davvero così.

— Chris, Sam, vedetemi dopo la lezione ! — ci lancia uno sguardo severo prima di proseguire.

Vedo Sam richiudersi in sé stessa mentre si accascia sulla sedia, i capelli le coprono il viso.

Fantastico, addio piano per farla aprire un po’ !

Sam

Dopo la lezione ci avviciniamo alla cattedra della signora Spencer.

— Quelle presentazioni sono state davvero irrispettose e volgari. Non tollero questo comportamento nella mia classe, quindi decidete : detenzione o servizio durante la pausa pranzo ?

So cosa devo scegliere, non posso permettermi un’altra detenzione.

Prendo il foglio rosa mentre Chris afferra quello blu.

La saluto educatamente ed esco dall’aula il più in fretta possibile.

Pochi istanti dopo sento Chris che mi segue.

— Sam, aspetta !

— Che vuoi ? — esclamo arrabbiata. — È la seconda volta che mi metti nei guai ! Vuoi qualcos’altro ?

Lui si ritrae, un’espressione dispiaciuta sul suo bel viso.

— Mi dispiace per questo, non volevo metterti nei guai.

— Senti — sospiro — credo sia meglio se da ora in poi stai alla larga da me.

Detto questo, mi giro ed esco da scuola.

Sono contenta di averlo detto, non ho bisogno di altri problemi nella mia vita già incasinata !

Sam

Il giorno dopo, mi presento dal signor Greene, l’amministratore, durante la pausa pranzo.

Mi consegna un giubbotto fosforescente e mi assegna il controllo dell’interno.

Il patio esterno è riservato per chi ha fatto qualcosa di davvero grave, come insultare un insegnante o marinare la scuola. Lì non ci sono sorveglianti e quindi il cibo finisce ovunque, a volte anche sugli alberi.

La prima cosa che noto è il tavolo degli sportivi, quindi cerco di evitarlo.

Proprio mentre sto per girarmi, il signor Greene chiama :

— Wolfe, tu stai dall’altra parte.

Bestemmio tra me e me, poi mi dirigo verso il loro lato, ma cerco di restare il più lontano possibile. È difficile, perché sempre più gente se ne va e mi ritrovo sempre più vicina al loro tavolo.

— Ehi, serva della mensa ! — urla qualcuno.

Lo ignoro e continuo a pulire il tavolo dove mi trovo.

— Serva della mensa ! — grida di nuovo.

Serrò i denti, trattengo l’impulso di girarmi e lanciargli lo straccio sporco in faccia per fargli pulire da solo.

— Serva della mensa ! Ho finito di mangiare — urla ancora. — Non è questo che dovresti fare ?

Faccio un respiro profondo e mi avvicino al tavolo degli sportivi.

Il ragazzo è John Hillary, un giocatore di football che è nella mia classe di Inglese 4. Di solito non fa altro che scherzare, convinto che i suoi voti restino alti senza fare nulla solo perché è un atleta.

È imponente, con capelli castani corti e occhi verdi. Sorride mentre spingo il bidone della spazzatura verso di lui.

— Ci hai messo abbastanza ! — borbotta. — La mia spazzatura stava raffreddandosi !

Non riesco più a tenermi tutto dentro, qualcuno deve insegnare a questo stronzo una lezione.

— Beh, se stavi zitto per un secondo magari sarei arrivata prima ! — sibilo tra i denti stretti.

Solleva un sopracciglio, sorpreso che abbia avuto il coraggio di rispondergli. I suoi occhi si restringono in fessure mentre tutti i suoi amici si sbellicano dalle risate.

Afferra il sacchetto di patatine aperto e lo rovescia sul tavolo.

— Dai, pulisci, stronza ! — sogghigna.

Sento i denti scricchiolare mentre cerco di controllarmi.

Che mi succede ultimamente ? È come se la vecchia me fosse stata sostituita da una me molto più coraggiosa.

— John, pulisci subito ! — la voce di Chris risuona alla mia destra.

Mi volto scioccata.

L’ho visto alzarsi ma pensavo se ne fosse andato.

Accanto a lui c’è Don, un altro giocatore di calcio.

— Non è compito moi pulire, è il suo ! — ringhia John con la faccia contorta.

Gli occhi di Chris si stringono e le narici si dilatano.

La paura mi travolge : in quel momento mi ricorda terribilmente moi padre.

Faccio un passo indietro, e i suoi occhi si spostano su di me ma io distolgo lo sguardo.

— Puliscilo ! — ordina con tono brusco.

È come se si stessero parlando senza parole, fissandosi negli occhi.

Scarica subito l'app per ricevere il premio
Scansiona il codice QR per scaricare l'app Hinovel.