CAPITOLO 6
Un po’ di pace
Dopo quel messaggio Seth era partito per un po’ di giorni per quel viaggio di lavoro che aveva rimandato, con me aveva lasciato Valerio, per non farmi stare sola in casa solo con la servitù e con in giro un maniaco.
È tornato oggi e sembra molto stanco. Così mentre lui si siede sul divano e si massaggia la testa, io scendo giù in cucina e gli preparo una tisana calda.
Quando gliela porto mi guarda sorpreso, ma poi la beve senza dire nulla, facendomi capire che non aveva avuto senso il mio gesto ma che lo apprezzava.
Io e Valerio in questi giorni ci siamo trovati bene insieme, lui mi ha detto che gestisce da parte di Seth due case del sesso a Torino, di cui ne conoscono l’esistenza solo i “dipendenti” e noi tre. Quindi neanche James.
Valerio mi ha detto che ci sono degli appartamenti liberi lì e che magari potrei andare a vivere lì, dato che qui è impossibile e dato che prima o poi dovrò andarmene anche dalla casa di Seth.
Ci penso molto a questa proposta, probabilmente non sarei al sicuro come qui dentro, ma almeno potrò ricominciare a vivere.
Quella sera a cena Valerio non c’è, e Seth sembra essere in ritardo, magari per lavoro. Elga mi chiede se voglio iniziare a mangiare e che Sergey è andato a cercarlo, ma io rifiuto, voglio mangiare insieme a lui e chiedergli se è d’accordo con me ed il cugino.
Passa un’ora prima del suo ingresso in sala da pranzo, ed io sono molto arrabbiata dato che ho fame e lui se ne accorge. È da stamattina che non mi parla, mi guarda ma non mi parla e non capisco il perché. So che tra me e lui c’è stato solo odio e probabilmente c’è ancora ma vorrei che dicesse qualcosa.
Cosi tra i due orgogliosi, mentre mangiamo il risotto, comincio a parlare io.
Io: “è da stamattina che non mi parli”
Seth: “neanche tu”
Io: “ho fatto un bel gesto oggi portandoti la tisana e non sei riuscito neanche a dirmi grazie”
Seth: “hai ragione. Oggi ho visto mio padre”
Io: “continua”
Seth: “mi ha detto che ti rivuole, voleva convincermi a invitarlo qui, ma io gli ho detto che ne avrei prima parlare con te”
Io: “Cazzo Seth! Dovevi dire di no e basta, sai che io non tornerò da tuo padre, mi ha violentata Seth!”
Seth: “credo che tu non sia più al sicuro qui”
Io: “volevo parlarti di questo, Valerio mi ha raccontato delle due case del sesso a Torino di cui neanche tuo padre sa dell’esistenza. Mi ha detto che ci sono degli appartamenti vuoti”
Seth: “ho fatto questo viaggio proprio per questo, da oggi gli appartamenti non sono più liberi. Ma Valerio ha una villetta in quel quartiere come la mia, potresti andare a stare da lui finché mio padre non si ristabilisce mentalmente”
Io: “allora parla con Valerio, le mie valige sono già pronte”
Finito di mangiare salgo su in camera e guardo il soffitto, rifletto su quello che mi è successo e provo i brividi. Ma non mi sono demoralizzata, forse quando qualcun altro proverà a toccarmi ricorderò ogni singola cosa, ma al momento voglio solo andare via da questa città e da questo Stato.
James deve togliersi dalla testa che posso essere ancora sua, non dopo avermi violentata, e lasciata lì distesa sul mio stesso sangue. Penso anche che devo ringraziare Seth, perché senza di lui magari sarei stata presa in ostaggio dal verme e ancora più lurido di suo padre.
Sono ansiosa di andare via da qua, Valerio sembra una brava persona, anche se non ne sono sicura dato la sua famiglia. Ma è fidanzato con una ragazza normale che si chiama Giulia, ed è di Roma, si vedono poco ma lui ne è innamorato. Questo mi conforta un po’.
La sorella di Seth è in un convento proprio a Torino, quindi potrei anche andare a parlarle, potrei farmi dire alcune cose importanti o magari illegali di suo padre e potrei ridurlo al lastrico.
Ma prima devo aspettare che Seth venga in camera a darmi la conferma o no. Ma passano le ore e di lui non c’è traccia, così mi vado a fare la doccia.
Quando esco però ricordo di aver lasciato l’accappatoio sul letto, vado a prenderlo e proprio quando ce l’ho in mano, sento aprire la porta. Mi giro di impulso e c’è Seth, sulla soglia, con gli occhi spalancati, che mi fissa e che non riesce a parlare.
Mi copro immediatamente e mi siedo sul letto.
Seth: “Valerio ha detto che per lui va bene, domani sera ho una cena con i soci, in un ristorante e ci sarà anche mio padre. Partirai assieme al mio autista alle 21.00”
Quella sera dormo tranquilla, senza incubi, e quando mi sveglio controllo di aver preso tutte le mie cose.
Valerio mi aspetta direttamente a Torino senza che torna qui, ed io sono di nuovo un po’ felice.
Scendo giù in sala e mi aspetta una colazione a dir poco fantastica, o meglio è un brunch data l’ora. Penso di essere molto affamata.
Finisco di mangiare ed esco per fumare e Seth è sul suo balcone che mi fissa, io me ne accorgo solo quando facendo una panoramica della villa, mi accorgo della sua presenza.
Gli faccio un cenno con la testa ma lui rientra subito in stanza. Allora mi dico che è arrivato il momento di andare a chiedergli grazie.
Busso alla porta e aspetto che mi dia il permesso. Rimane stupito quando vede che sono io.
Mi fa cenno di entrare e mi siedo sul letto, lui si siede accanto a me.
Seth: “mi dispiace che tu debba andare via per colpa mia e di mio padre soprattutto. Io sapevo e non ho detto nulla”
Io: “non fartene una colpa adesso, vado via, e tutto si risolverà per il meglio. Devi solo fare una cosa per me, devi mandare tuo padre da qualcuno o comunque io non voglio più avere a che fare con lui quindi fa tu. Sono salita per ringraziarti. E non mi dire che non ce n’era bisogno. Non so cosa avrei fatto con James in giro se tu non mi avessi detto di venire da te. Quindi hai fatto qualcosa di bello nei miei confronti che merita un grazie”
Seth: “ok, va bene. Mi dispiace per ieri sera ma è che…”
Io: “cosa?”
Seth: “era da tanto che non rivedevo una donna nuda, e cazzo se sei bella, l’ho sempre pensato ma ieri ne ho avuto la conferma”
Io: “non so che dire Seth, forse è meglio che torni giù a dare una mano ad Elga!”
Seth: “aspetta”
Mi prende per un braccio mentre io mi alzo dal letto e ci ritroviamo faccia contro faccia. Non ci pensa due volte e mi bacia. È un bacio intenso, passionale, di quelli che ti eccitano anche se sento il suo totale impaccio.
Come vi sarete accorti già, non sono molto brava a gestire questo genere di cose, ma con lui non voglio andare oltre, ho un pensiero negativo su di lui e sul padre che mi manda fuori dai gangheri e quindi mi stacco. Lui non mi trattiene…guadagna punti il ragazzo!
Mi guarda e poi va verso la finestra, scioccato, come se neanche lui sapesse il perché del suo gesto e io me ne vado, senza dire una parola. Non so che cosa gli è preso, forse ha bisogno sul serio di una donna, ma ne ha così tante!! Posso anche pensare che ha paura di potersi innamorare di nuovo di una bastarda.
Andava così bene, perché ha rovinato tutto? E poi…ha veramente rovinato tutto??
Alle 20.30 esce dalla sua stanza ed io sono in cucina, viene da me e mi saluta con la mano, poi esce di casa e sale in macchina. Non lo rivedrò così facilmente, e devo ammettere che ormai mi ero abituata alla sua presenza che ora che vado via mi sento anche in colpa per non poter rimanere.
Ma se penso che non rivedrò, sperando, mai più neanche James mi dà un sollievo enorme, mi fa pensare che la vita ha scelto di darmi un’altra occasione, posso ricominciare, anche se non avrei mai pensato di essermi trasferita da un paesino per andare a Milano, ed ora, dopo poco, dover ripartire per Torino.
Valerio mi ha appena fatto uno squillo sul telefono, significa che posso uscire di casa e salire sulla macchina che mi aspetta fuori dal cancello. Si parte!
Guardo dentro la mia borsa, per cercare le sigarette e trovo una busta bianca.
“grazie a te di avermi fatto riassaporare anche per poco quello che serve ad uomo per sentirsi tale. Scusami per tutto quello che hai passato che spero non dovrai subire mai più. Ci rivedremo, spero presto. Ho messo in questa busta anche i tuoi soldi dell’affitto, non è giusto che tu mi paghi dopo tutto.
Quindi non ti arrabbiare e tienili, servono più a te che a me. Fai buon viaggio. Quando Valerio ti farà lo squillo, sappi che James sarà qui con me”
Seth si sta superando, non credevo potesse avere questo lato protettivo e non credevo potesse averlo su di me. Ma in me aveva visto dapprima la sorella, poi una donna con una vagina e un seno, poi una ragazza pacata e gentile, morale della storia è stato il suo bacio. Non vedo l’ora di potermi rilassare un po’, è bello anche solo pensare di poter riuscire da casa finalmente.
Il viaggio non è durato tanto e la villa di Valerio sembra essere il clone di quella di Seth. Solo che si vede che questa è un po’ più moderna e curata di dettagli personali del proprietario.
Valerio mi accoglie con un sorriso enorme e mi fa subito andare a riposare. Non noto servitù. Che poi io dico servitù in maniera priva di malizia o cattiveria, ma solo perché non so definire queste persone che dedicano vita e anima al servizio di qualcuno. Proprio come ai vecchi tempi. Elga è una bravissima persona, che sicuramente era stata al servizio dei genitori o dei parenti di Seth, ed ora si ritrovava ad essere comandata da un burbero come quel ragazzo, ma non capisco come si fa. Certo se la famiglia che ti dà lavoro è una brava famiglia, allora potrei capire, ma se è la famiglia di Seth posso solo immaginare che tortura deve essere stata.
Tornando alla storia, mi sento già meglio, sollevata.
La stanza è ampia, bella, con un bagno ed un balcone stile moderno, la pittura è sabbiata e di un marroncino chiaro...è molto bella.
Devo dire che quella di Seth era assai più lussuosa, ma non pretendo certo tutto quello sfarzo.
La mattina dopo Valerio mi porta al centro di Torino, poi a fare la spesa e in giro per i negozi. Poi però Seth interrompe la nostra passeggiata dicendogli che deve fare del lavoro per lui, così siamo costretti a tornare a casa. Decido di preparare una cenetta con i fiocchi e mi avvicino allo studio di Valerio gridando che quando sarà pronto non mi importa del lavoro o no, voglio tutti a tavola. Ha il vivavoce con Seth, l’ho fatto apposta a non entrare, e ad urlare. In modo che anche lui sentisse e non credesse che lo avessi fatto apposta.
Comunque come da me ordinato, quando la cena è pronta, Valerio mi sorride e si siede a tavola. Senza aver portato con sé né il cellulare né il pc. Mangiamo e parliamo fino a tardi, quando mi alzo e sparecchio, mi dico che posso lavare i piatti anche il giorno dopo.
Salgo in camera ma nel mentre sento Valerio urlare, dapprima penso che stia discutendo con Seth, poi capisco che invece sta discutendo con la sua ragazza. Lo sento poi piangere quando le attacca il telefono in faccia ed esce come una furia dalla camera. Si deve bloccare però vedendomi lì fuori ad ascoltare.
Io: “non volevo, ma ti ho sentito urlare e mi sono preoccupata”
Valerio: “non fa niente, ho dovuto lasciarla Rebecca”
Io: “e non ti va di dirmi il perché?”
Valerio: “è una questione privata”
Io: “certo. Valerio se hai qualche problema con me puoi parlarne, io non dirò nulla a nessuno, tantomeno a Seth”
Valerio: “è per te che ho dovuto lasciarla ok? E non voglio farti sentire in colpa, ma me lo stai chiedendo con insistenza di dirtelo e allora lo faccio. Dici che non dirai nulla a Seth….è Seth che mi ha detto di lasciarla, perché nessuno deve sapere di te, e del fatto che abiti qui, e Delia si sarebbe sicuramente arrabbiata e avrebbe fatto un casino se ti avesse trovata qui. Seth mi ha detto che non avrei potuto spiegarle un bel niente e io non ce la faccio a mentirle, per questo ho dovuto lasciarla al telefono. Piangendo, non ha notato che stavo mentendo”
Io: “Valerio, perché non scendi qualche giorno a Roma? Ti copro io con Seth, oppure la inviti e ci parlo io con lei, ma non è Seth che deve decidere per la nostra vita. Non credo che la tua Delia mi metterà in pericolo e se tu ti fidi di lei, mi fido anche io”
Valerio: “Seth lo verrebbe a sapere. È diventato morboso, da quando ti sei trasferita da lui e adesso da me. Non pensa a nient’altro che a te Rebecca. E se Delia venisse qui, mi ucciderebbe all’istante”
Io: “non so perché Seth abbia questo comportamento, la cosa che importa è se tu la ami, e se la ami devi fare del tutto per stare con lei. E se Seth è un problema, è un ostacolo, parlerò io con lui.”
Penso sul serio quello che dico, se Seth è diventato così morboso per me allora bisognerà parlare anche di questa cosa. Non potrà privare chiunque mi aiuti di una vita, Valerio è stato sempre gentile con me e non permetterò che stia male per me. Mi ricordo di quando mi parlava di Delia, i suoi occhi brillavano, lui la ama e non è giusto che per colpa di quella famiglia ci vada a rimettere lui.
Quella sera faccio delle ricerche per la casa e trovo il numero della casa di Delia. Mi affretto a salire in camera, dove c’è un telefono, e compongo il numero.
Ma qualcuno ha staccato il filo, il telefono non funziona. Decido di dormire e di portare il biglietto con su scritto il suo numero domani alla casa del sesso. Valerio vuole mostrarmi gli appartamenti e i palazzi di per sé, ho accettato, ha detto che a Torino senza l’influenza dello zio le cose sono diverse, vanno meglio. La gente comincia ad abituarsi, le puttane sulle strade sono diminuite, e le madri di famiglia non dovranno più preoccuparsi dei figli che camminando possano vedere una donna o ragazza su una sedia in mezzo alla strada. Questa cosa mi fa assai piacere, probabilmente la gestione di James alle case del sesso di Milano non era stata molto proficua, da quando Seth ha preso il controllo invece tutto è andato per il meglio. Ma lo zampino di James c’è sempre, è per questo che vogliono creare il loro impero da un’altra parte. Seth deve soffocare gli affari del padre, deve prima farlo fuori nel suo lavoro, così da fargli perdere tutto e poi deve abbatterlo nella vita privata, negandogli un aiuto.
Ma sono pensieri di una ragazza assonnata, che domani farà qualcosa di importante per il suo amico Valerio che la ringrazierà, e sempre quella ragazza, allo stesso tempo farà incazzare quel ragazzo un po’ strano di Seth.
