06
LORENZO
Di solito non mi fido di soffiate anonime ma per fortuna stavolta lo ho fatto.
Grazie a questa sono riuscito ad assistere all'attacco a mio fratello e a chiamare subito i soccorsi oltre che inseguire i bastardi che hanno aggredito lui, Omar e Graziano.
Riconosco subito Silvio Curucci e suo figlio.
Non riesco a capire perché possano aver fatto quello che li ho visti fare.
Alcuni dei loro uomini riescono a scappare, altri sono feriti e quindi li lascio sul posto.
Infondo non mi servono, ho i responsabili.
Uno di certo.
Ho visto Silvio Curucci sparare infatti ora ha una pallottola sulla spalla.
Non ho ferito Michele però perché non ha nemmeno estratto la pistola, non contro mio fratello, la ha estratta poco fa ' per permettere a uno dei loro uomini di fuggire.
È ' stato coraggioso e io rispetto il coraggio quindi ordino anche ai miei di non ferirlo, lo metteremo solamente fuori gioco per un po' .
Mando Elvis e Roberto a seguire il vice di Curucci, perché sono certo che lui abbia aperto il fuoco, gli altri non serve li prendano.
Purtroppo il bastardo e ' veloce e raggiunge velocemente il loro territorio.
Do' allora ordine di tornare a casa nostra.
Devo sistemare questi stronzi e poi andare a controllare mio fratello, ormai sarà arrivato in ospedale.
Di Gaio Cervi posso occuparmi un'altra volta.
'Cosa facciamo con i feriti?'
Chiede Elia prima che possiamo partire
'Rimani in zona con Matteo e Mattia, se entro mezz'ora non arriva nessuno chiamate i soccorsi.
Non fatevi trovare. Se i Curucci tornano voi allontanatevi subito.'
'Si boss'
'E con i prigionieri?' chiede il mio vice Nicola
'Chiedi a Dennis di dare loro abbastanza sonnifero per farli dormire per tutta la notte.
Mi occuperò di loro domattina' ordino.
Partiamo.
Vado direttamente in ospedale.
Giorgio, Jonathan e Ciro vengono con me
Nicola porterà i prigionieri a casa dei miei nonni.
Solitamente e ' vuota, ci stiamo vivendo noi da una settimana.
Avevo degli affari da sbrigare qui.
Avevo intenzione di partire per Napoli domani, ma ovviamente ritardero' la cosa.
Non e ' un grande problema, a casa ho papà che sta' tenendo d' occhio gli affari.
Di solito me ne occupo da solo ma lui non voleva venire a Bari quindi ci sono venuto io ma ho rimesso lui a lavoro.
Nonostante non sia più a capo degli affari da 5 anni sono certo che riuscirà a cavarsela.
Quando torneremo probabilmente lui e mamma torneranno a girare il mondo.
Lo avviso dell'accaduto tramite messaggio.
Probabilmente lo leggera' domattina.
Li chiamerò se Giuseppe dovesse essere in fin di vita cosa che non credo.
Non li farò guidare per tre ore di notte se non e ' necessario.
In ospedale mi dicono che mio fratello e 'in coma ma e 'stabile.
I suoi amici invece stanno bene, hanno solo una leggera ferita alla spalla.
Vado subito da Omar e Graziano.
Li trovo bene.
Hanno ciascuno una spalla fasciata, ma sono già in piedi.
I loro capelli scuri sono scompigliati e gli occhi marroni sembrano carichi di preoccupazione
'Non li abbiamo neanche visti boss.
Non siamo riusciti a proteggere Giuseppe.' dice Omar
'Hanno attaccato solo noi... Ma perché? Cosa abbiamo fatto loro?' chiede invece Graziano
Alzo le spalle
'Non so perché vi abbiano attaccati ma ero stato avvisato che sarebbe successo qualcosa.
Sembra tutto così strano...
Però ho catturato chi ha attaccato, domani ne scoprirò il motivo.' dichiaro.
Poi passo a salutare mio fratello, lascio alcuni uomini di guardia e poi torno a casa.
GESSICA
Dei rumori mi svegliano nel cuore della notte.
Mi infilo una tuta e scendo.
Vedo Gaio che da' ordini come un forsennato, Enea accanto a lui invece ne da' di diversi.
non rapisco perché stanno dando loro gli ordini?
Dove sono Michele e papà?
Lo chiedo ma nessuno mi risponde
'Allora? Gessica ha fatto una domanda.
La stessa a cui voglio anche io che rispondiate' dice Leonardo mettendosi a fianco a me.
'Non possiamo spiegare, dobbiamo prendere uomini e attaccare.
Dobbiamo riprenderli' dice il vice di nostro padre
'E ' tardi Gaio, ormai li avranno portati via.
Dobbiamo prima aiutare gli altri, dobbiamo portare in ospedale i feriti.
Poi penseremo ai boss.' dice Enea.
il mio cuore si ferma.
Afferro Enea per le spalle
'Per favore dimmi cosa e ' successo.'
Lui mi guarda negli occhi e sospira
'Il boss ha deciso di attaccare Giuseppe Belli.
Abbiamo sparato a lui e due uomini fuori dal cinema.
Anche Michele era con noi.
Siamo scappati subito ma siamo stati inseguiti.
Hanno preso tuo padre e tuo fratello.
Non potevamo impedirlo Gessica, erano troppi..
Sono fuggito per poter essere di supporto agli altri e per studiare un piano per riportarli a casa'
Rabbrividisco alle sue parole e guardo Leonardo.
Lui sospira
'Ok... Gaio so che non ti piacerà quello che sto' per dire ma Enea ha ragione, intanto aiutiamo i feriti... Domani chiederò un' incontro con Belli e cercherò di spiegargli la situazione.
Troveremo un modo per portarmi a casa.' dice mio fratello
'E se fossero già morti per allora?' chiede Gaio
'No.. Non accadrà.'
'Stai sbagliando Leonardo' dice Gaio a mio fratello
'Forse, ma visto che ora non ci sono mio fratello o mio padre l 'autorità sono io ed io ho deciso di fare questo.
La violenza ha solo peggiorato le cose, proveremo con la diplomazia.' dice.
Sono d 'accordo con lui ma vorrei potessimo sapere subito del loro stato di salute... Ma ovviamente ora non possiamo... Dobbiamo prima aiutare chi e ' stato ferito.
Mio fratello sale in moto, prendo anche io la mia.
Enea ci accompagna fino ad una strada piccola in mezzo ad una radura.
Troviamo alcuni uomini ancora a terra.
Chiamiamo i soccorsi e rimaniamo in attesa fino all'arrivo dell'ambulanza.
LEONARDO
Le ore che seguono sono dure per me.
Controllo che tutti i feriti vengano controllati.
Quando tutto e ' sotto controllo torno a casa.
Ovviamente non riesco a dormire, come potrei?
C'è troppo in gioco, ci sono le vite di mio padre e di mio fratello
E se Gaio avesse ragione e seguendoli avessimo potuto aiutarli?
Ho seguito il consiglio di Enea perché mi sono sempre fidato più di lui rispetto a Gaio, ma se stavolta lui avesse torto e il vice di mio padre ragione?
Non mi piace dover prendere decisioni, specialmente quando c'è così tanto in gioco.
Appena sorge l 'alba chiamo il numero di Belli
'Lorenzo Belli... Chi parla?' chiede una voce profonda
'Sono Leonardo.. Leonardo Curucci''
'E cosa vuoi?' la voce ora e ' dura
'Notizie di mio padre e mio fratello maggiore.
I nostri uomini hanno detto che li hai attaccati ieri sera e poi li hai portati via' dico
'Hanno attaccato mio fratello, lui e ' in ospedale.
Se morirà loro lo seguiranno... '
-Silenzio, cosa posso dire dopo una frase così?-
il boss continua
'Forse li uccidero ' ugualmente anche se si salverà...
Non e ' giusto lasciare vivi chi ha attaccato senza motivo.' dice
'Non hanno attaccato senza motivo Lorenzo... Tuo fratello ha cercato di violentare nostra sorella in un bar dove lavorava come cameriera'
'Cazzate' dice lui
'No e ' la verità... ho le prove... '
'Non voglio vedere nessuna prova, loro meritano una punizione per quanto fatto...
Ci sono altri modi per risolvere quello di cui hai accusato mio fratello.
Inoltre non e ' giusto accusare chi non si può difendere' dice
'Lo so... ma hanno provato a contattarti ma non hai risposto e nemmeno alla mail... '
Tento di farlo ragionare ma mi sembra di sbattere contro un muro
'Impossibile, rispondo sempre alle chiamate.
Senti sono già stanco di queste cazzate.
Concentrati nel tuo lavoro e non pensare a loro.
Non credo li lascerò tornare a casa da voi.
Non chiamarmi più.
Se cambierò idea ti informerò.'
Dice chiudendo la chiamata.
Mi metto le mani sui capelli
'E ora? cosa devo fare ora?'
'Cosa c'è?' chiede Gessica.
Non mi ero accorto fosse entrata.
'Non vuole lasciarli andare.
Ha detto che se suo fratello muore moriranno anche loro.
Non c'è modo di dargli cambiare idea...
Non so cosa fare Ges'
Lei mi abbraccia
'Troveremo un modo. Dobbiamo parlare con lui' dice con sicurezza
MICHELE
Mi sveglio in una piccola stanza molto spoglia.
C'è solo il letto nel quale mi ritrovo sdraiato e sono legato con delle catene.
Ci vuole un po' ma piano piano rimetto assieme tutti i pezzi.
Abbiamo attaccato Giuseppe Belli e qualcuno ha attaccato noi.
Sono vivo e non sono ferito, ma mio padre invece era ferito...
Non riesco ad alzarmi bene dal letto quindi non vedo bene
'Papà... Sei qui?'
Sento un rumore dietro di me
'Michele... sei sveglio'
Non è' una domanda ma rispondo comunque
'Si, come stai?'
'Mi hanno colpito alla spalla e fa ' un male cane.
Te?'
'Non sono ferito credo mi abbiano solo addormentato.
E ' stato Belli... vero?' chiedo
'Temo di sì ' risponde mio padre
'Gli altri? '
'Non credo abbiano preso nessuno tranne noi.
Se lo hanno fatto non li hanno messi qui.
Siamo soli'
Spero davvero che non li abbiano uccisi.
Sembra sia mattina, Enea avrà chiamato aiuto certamente i feriti saranno in ospedale...
Una porta che cigola interrompe i miei pensieri.
Mi tiro su il più possibile.
Presto vedo delle ombre davanti alla porta.
Degli uomini robusti entrano e mettono delle sedie al centro della piccola stanza.
Mi trascinano su una e sull'altra mettono mio padre.
E ' pallido e ha del sangue sulla maglietta ma per il resto sembra stare bene.
'Bene... Ora che siete svegli parliamo... Perché cazzo avete aggredito mio fratello e due miei uomini?' chiede Lorenzo Belli con rabbia
'perche' Lui ha tentato di violentare mia sorella' dico
Due grossi uomini si avvicinano a me e mi colpiscono
'Voglio la verità' dice Lorenzo Belli più arrabbiato di prima
Sputo del sangue
'E ' la verità, se non ti piace non posso farci nulla.
Tuo fratello ha aggredito mia sorella 2 notti fa '.
E ' stata in ospedale, la hanno anche drogata quindi la hanno tenuta la notte in osservazione.' rispondo
'Non ti credo' mi risponde Lorenzo Belli
'Puoi controllare' gli rispondo
I suoi uomini mi colpiscono più duramente ora.
