05
MICHELE
A cena tutti sembrano immersi nei propri pensieri, anche Leonardo, solitamente così allegro.
Gessica quasi non mangia.
Le metto una mano sulla sua
Gessica... andrà tutto bene... se non vuoi uscire con Mancini proveremo con un ' altro... '
'Al vederlo così non sembra così male, ma comunque non mi sento pronta.' Dice mia sorella
Lo so piccola... ma molte donne si sposano appena maggiorenni... Tu invece hai potuto non farlo fino ad ora...
Magari sarà meno peggio di quello che pensi... ' le dico
Lei sembra insicura
'Forse, ma vorrei almeno poter fare la vacanza che stavo pianificando e andare a salutare Ciro e i colleghi al bar'
-E ' così triste, papà forse ha ragione di doverla proteggere ma in un'isola così chi potrebbe farle male?-
'È ' troppo pericoloso ' dice nostro padre
'E se io ed Enea andassimo con loro?'
Gli occhi al tavolo mi fissano sorpresi
'Cosa c'è?' chiedo
'Non ti piace il mare' dice mia madre
Scuoto la testa
'Non ci sono mai andato mamma, non posso sapere se mi piace o no.
Ma lei sarebbe più al sicuro se con lei non ci fosse solo Leonardo ma anche noi due.'
Mio padre sembra pensarci
'Vedremo, Mancini ha chiesto scusa.
Domani chiamerò Belli e Caruso. Vedremo cosa dicono di questa situazione e in base a quello Vedremo cosa fare.'
GIANNI CARUSO
Ricevo un ' altra chiamata da parte di Simone Mancini.
La quindicesima da questa mattina
Alla fine rispondo
'Cosa cazzo vuoi?'
'Finalmente.' la sua voce e ' fredda
'Cosa vuoi Simone?'
'Chiederti di non trascinare più mio fratello nelle tue cazzate.
Forse tu vuoi una guerra con altri boss, io no.
Lui e ' mio fratello minore e non permetterò che tu lo rovini' dice
'Oh andiamo era solo uno scherzo' dico
'No, non lo era e lo sai che non sono stupido.
L 'attacco a Gessica Curucci e ' stato organizzato da te.'
'Non da me Mancini.. . mi hanno pagato per toglierle la verginità.
Quella famiglia ha più nemici di quelli che credi... .
Più di uno vuole Silvio Curucci morto e senza alleati'
'Non mi importa, io no e nemmeno Franco.
Trova qualcun altro per i tuoi piani.'
Silenzio per qualche istante, poi riprende
'Comunque sono stato da loro.
Ho fatto il tuo nome e quello dei tuoi.
Fai la cosa giusta e chiedi scusa a quella ragazza che tra l 'altro potrebbe diventare mia moglie.'
'Vuoi unirti a quella famiglia?'
'No, ma lei e ' molto bella, se per averla come moglie devo collaborare con la sua famiglia, sono disposto a farlo.'
'Non e ' una buona idea averli come alleati' dico
'Nemmeno come nemici ' dice Simone
'Ascolta un consiglio. Avete fallito, in questo momento non puoi fare altro che chiedere scusa.
Quando vi troveranno altrimenti avrete un problema in più da risolvere.' dice
'Perché mi stai aiutando?'
'Perché sei amico di mio fratello.
Ti aiuto ora, tu lascialo in pace, non coinvolgerlo in qualcosa altro di stupido contro altre famiglie.'
'Va bene Simone. Ciao'
'Ciao Gianni'
Chiudo con rabbia la chiamata.
Purtroppo Simone ha ragione.
Chiamo subito Silvio Curucci
MICHELE
A sorpresa dopo cena mio padre riceve le scuse anche da Gianni Caruso, il nuovo capofamiglia di quella famiglia.
Ha preso il titolo da massimo un mese.
Simone Mancini aveva detto che non si era fatto trovare per tutto il giorno quindi rimaniamo tutti scioccati nel ricevere le sue scuse ufficiali.
Lui però sostiene di non aver minacciato o toccato Gessica.
Il più attivo nel suo attacco e ' stato Belli a dire suo.
Anche dalle telecamere sembra così, ma gli uomini che hanno distratto Paolo e Jacopo invece erano dei Caruso
Non so proprio cosa credere.
Si propone addirittura di venire di persona a chiedere scusa a mia sorella ma per fortuna nostro padre rifiuta.
Lo ritengo giusto, e ' giusto che mia sorella dimentichi quell'episodio, per cui e ' inutile che continui ad incontrare i suoi assalitori.
'Bene, allora ora manca solo Belli.' dico a mio padre dopo che mi ha riferito la conversazione con l 'altro boss.
'Si, non lo conosco molto bene, ma ha la fama di un' uomo d'onore.'
'Non e ' quello che ha aggredito Gessica?''
'No, credo sia suo fratello.
Il boss Belli si chiama Lorenzo, non Giuseppe.'
Lo chiami ora?'
'Aspetteremo domattina' dice mio padre
GESSICA
Subito dopo cena mi chiudo in camera mia.
sento il bisogno di rimanere sola.
Non riesco a dormire, non mi sento stanca, solo triste , molto triste e spaventata per il futuro.
Cosa accadrà se dovessi scegliere un marito duro o crudele?
Come posso capire chi e meglio per me?
Perché devo essere nata in una famiglia così?
Non potevo nascere senza questi obblighi?
E ' quasi mezzanotte quando bussano alla mia porta.
Non vorrei aprire ma alla fine lo faccio.
Trovo mia madre con due tazze di the fumanti in mano
'Sapevo che ti avrei trovata sveglia' dice dolcemente
'Perché sei qui?'
'Per parlare amore.'
'Di cosa?'
'Perché non vuoi sposarti?' chiede dolcemente sedendosi nel letto
Mi siedo accanto a lei
'Non e ' nei miei piani.'
lei sorride
'Davvero, voglio la verità'
Alzo le spalle
'Vorrei solo essere felice mamma.
Non capisco perché non posso lavorare e magari innamorarmi di qualche collega o qualcuno li? perché il mio matrimonio deve essere combinato? Perché devo sposare qualcuno che conosco appena?'
'Sai che nemmeno io conoscevo bene tuo padre prima di sposarci? Lo avevo visto due volte, eppure siamo felici'
Mi dice dolcemente
'Anche il tuo e ' stato un matrimonio combinato?'
'si ed ero contraria, proprio come te... Poi però ho incontrato tuo padre... E sono felice di averlo sposato.
Si ci sono stati alti e bassi ma non e ' un cattivo matrimonio.'
'Forse hai ragione... Solo vorrei poter vivere liberamente ancora un po'.. '
'Che ne dici se provo a convincere tuo padre a lasciarvi fare quella vacanza?
Magari puoi concentrarti sul matrimonio dopo quella,'
'Davvero glielo chiederesti?'
'Oh si amore, lo farò'
La abbraccio
'Grazie mamma'
Lei mi stringe forte
'Non so cosa dirà tuo padre, ma ci proverò' Gessica'
MICHELE
Al mattino chiamiamo più volte Lorenzo Belli ma non risponde.
Mio padre gli manda anche una mail in cui gli spiega il motivo per cui stiamo cercando di parlare con lui, ma nemmeno quella riceve una risposta.
Dopo pranzo mio padre si allontana con Gaio e altri due uomini.
Solitamente informa anche me dei suoi piani, ma questa volta no.
Passo il pomeriggio con i miei fratelli.
Gessica sembra più tranquilla, le permetto anche di accompagnare Leonardo a lavoro così che possa salutare i suoi ormai ex colleghi.
Quando torniamo a casa mio padre mi sta' aspettando
''Cosa c'è?' chiedo
'Oggi abbiamo rintracciato e seguito Giuseppe Belli.
Abbiamo organizzato un' imboscata .
Partecipi?'
'Cosa vuoi fare? '
'E ' al cinema.
Non ha molti uomini con sé, solo due.
Li prendiamo all'uscita del cinema e li facciamo fuori.' dice mio padre
'Non e ' meglio riprovare a contattare Lorenzo?
I Belli sono una famiglia forte, non possiamo andare in guerra con loro.'
'Non lascerò correre la loro mancanza di rispetto verso Gessica e verso di noi.
Se non ci stai prenderò altri uomini.'
Sospiro
'No, va bene. Quando partiamo?'
'Fra dieci minuti''
'Bene'
Mi preparo velocemente e saluto mamma, Gessica e Leonardo prima di partire.
Può sempre accadere un' imprevisto e non vorrei avere il rimorso di non averli salutati.
Quando raggiungo mio padre lui, Gaio, Andrea, Cardo e Dario sono già nelle loro moto.
Enea mi passa la mia e io salgo, anche lui sale nella sua
Non sembra molto convinto nemmeno lui di questa missione, ma se il grande boss ordina non possiamo disobbedire.
lascio che mio padre e Gaio guidino la missione punitiva. Noi rimarremo come supporto se necessario.
Infatti noi non estraiamo nemmeno le pistole.
i tre uomini vengono colpiti proprio mentre escono dal piccolo cinema.
I presenti urlano mentre i tre cadono a terra, ma nessuno si avvicina, ne prova a fermarci.
foggiamo velocemente.
Siamo quasi a casa quando sentiamo dei motori forti alle nostre spalle.
Commettiamo l 'errore di fermarci e ci troviamo circondati.
Sono molti uomini, almeno 15.
portano caschi quindi non vedo i loro volti.
Sento dei colpi e vedo mio padre cadere a terra,.
Gaio riesce a fuggire. alcuni degli uomini lo seguono e approfitto dello scompiglio per far fuggire Enea.
Un' uomo senza casco con capelli neri e occhi come la pece mi raggiunge mentre due uomini mi danno scendere dalla moto
'Chi sei? cosa vuoi?' chiedo mentre un'altro uomo si avvicina con una siringa in mano
'Sono Lorenzo Belli.
Voglio sapere perché avete cercato di uccidere mio fratello.
Ora verrete con me così ne parleremo con calma' dice
Sto' per replicare ma sento una puntura sul braccio e cedo cadendo nell'oblio.
