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07

LORENZO

Un ora più tardi la versione dei prigionieri non e ' cambiata.

Sia padre che figlio mi dicono la stessa cosa:

hanno colpito Giuseppe perché lui ha tentato di violentare un certa Gessica Curucci in un bar.

Non credo a questa storia.

Mio fratello non lo farebbe nemmeno da ubriaco una cosa così.

Eppure quei due ne sono davvero convinti.

Hanno subito molti colpi, ora sono praticamente svenuti.

Non capisco perché non dicano la verità.

Davvero sono convinti che corrisponda a quello che stanno dicendo?

'Tutto bene Lorenzo?'

Guardo Nicola,il mio vice

È sporco di sangue, sangue dei Curucci gli macchiano vestiti e i capelli biondi.

'Non credo a queste cazzate' dico

Lui annuisce

'Lascia che controlli.

Non ci costa nulla.' Mi dice

'Non li lascerò comunque andare.

Non puoi sparare così a chiunque nemmeno se hai un buon motivo.

Non siamo selvaggi' dico

Annuisce

'Almeno però siamo sicuri di non fare anche noi uno sbaglio.

Siamo stati avvisati dell'attacco da una chiamata ammonima, e ' sospetto.'''

Annuisco, so che ha ragione.

'Va bene, fallo, porta qualcuno con te.

Io vado all'ospedale.

Devo anche chiamare mamma e papà, ormai sapranno quanto successo, devo dire loro che Giuseppe e' stabile' dico

GESSICA

Questa mattina la casa e ' nel caos.

Enea e Gaio continuano a stare su fronti opposti.

Gaio vuole attaccare i Belli, Enea invece parlare con loro.

Gli uomini non sanno chi seguire e Leonardo sembra spaventato, non sa ' chi ascoltare.

Io la penso come Enea, e ' inutile attaccare.

Cosa vogliono fare? attaccare la residenza di un boss?

Sarebbe un suicidio, peggio.. .

sarebbe guerra.

Mi sento terribilmente in colpa.

So che questa situazione e ' colpa mia.

Vorrei trovare una soluzione.. ma cosa posso fare in questo momento?

Sono solo una donna.

Stare a casa senza fare nulla mi innervosisce, così quando mia madre decide di andare a controllare i feriti in ospedale vado con lei.

Invece di andare all'ospedale però ci fermiamo davanti ad una caserma dei carabinieri.

Sono confusa

'Cosa ci facciamo qui?' chiedo

'Tuo padre e tuo fratello sono scomparsi.

Denuncero' la loro scomparsa.

Potrebbero aiutarci.'

Paolo e Jacopo cercano di non farla entrare ma lei li fulmina con lo sguardo.

Nemmeno io sono molto d'accordo nel coinvolgere loro, ma effettivamente mio padre e mio fratello sono scomparsi, non si occupano loro di questo?

Jacopo e Paolo entrano, io rimango fuori

Arriva un' auto e vi scende mio zio

'Gessica... ' dice subito appena mi vede

'Cosa e ' successo?' mi chiede

Sembra preoccupato e confuso nel trovarmi lì in attesa.

Gli racconto le ultime novità.

Con lui c'è Enrico un bell' uomo maturo con capelli grigio e occhi azzurri nascosti dietro tondi occhiali

'Beh noi non possiamo fare molto...

Abbiamo un' accordo con Lorenzo Belli.

Lui non fa cazzate e noi non interveniamo se qualcuno causa problemi a lui.

Finora lui non ha mai attaccato nessuno e da quanto tu stessa dici siete stati voi a farlo' dice mio zio

'Perché suo fratello ha attaccato me.' ribatto

'Si ma non sarà abbastanza per farci intervenire Gessica.

Avevo anche detto a tuo padre di non fare cazzate, invece non ha ascoltato.

Non ascolta mai.

Stupido orgoglio.'

dice mio zio

'Non posso abbandonarli... Tutto sta ' accadendo a causa mia. Non posso perderlli... '

Lui apre la bocca per replicare ma il suo collega e ' più veloce

'Perché non parli con lui?' chiede

Mi asciugo le lacrime

'Leonardo ci ha già provato.' dico

Lui scuote la testa

'Non chiamate... Vai da lui, mostrargli che non menti, che vuoi salvarli.

Quell' uomo e ' un bastardo orgoglioso ma ha onore, non ti farà del male, non se vai li perché vuoi fermare la guerra che sta' per scoppiare.'

'Enrico... Non e ' una buona idea...' Inizia mio zio rivolto al collega

'Va bene, ma non so come trovarlo' dico io invece lo Zio mi guarda

'Sali in macchina, veloce.'' dice

Rapidamente tutti e tre saliamo nell'auto della polizia.

Mette subito in moto.

'Dove strano andando?'

chiedo preoccupata, non so se posso fidarmi davvero di loro

'Abbiamo appena intravisto Belli in ospedale, ha suo fratello ricoverato li.

Ti portiamo fino alla porta ma poi dovrai cavartela da sola.' dice mio zio

'Certo, grazie.'

Il cuore mi batte in gola.

Non ho mai fatto una cosa pericolosa come questa, non sono mai fuggita dalle guardie e non di certo per parlare con un' altro boss senza alcuna protezione.

Sono certa saranno tutti furiosi del mio gesto, ma non posso farne a meno, non posso rischiare che muoiano, non a causa mia.

Mio zio e il collega mi abbandonano alle porte dell'ospedale.

In quel momento vedo un' uomo che somiglia dai lineamenti a quello che mi ha aggredito.

Ha tre uomini con sé'.

Ricorda proprio come si muovono mio padre o mio fratello.

Deve essere lui.

Lo seguo e mi nascondo nel bagagliaio della sua auto.

Il mio cuore batte sempre più forte.

L 'auto parte.

Ormai non posso più tornare indietro.

LORENZO

Mio fratello e ' migliorando ma dorme ancora.

Gli altri uomini verranno dimessi domani.

I miei genitori verranno a vedere Giuseppe nel pomeriggio.

Io non so cosa fare, cosa credere.

Mi fido di mio fratello, ma i due Curucci sono così convinti che mi spingono a dubitare.

'Capo... vedrai che si riprenderà presto dice Kevin

'Si, hai ragione, fino a che non avverra' però devo trovare il modo di tenere tranquilla la famiglia Curucci..

Il figlio più piccolo ha già cominciato a chiedere di loro... '

Un rumore proveniente dal bagagliaio interrompe le mie parole.

Faccio segno a Ciro di prendere un'altra buca e ascolto.

Sento come un tonfo e un piccolo gemito.

Qualcuno e ' nel bagagliaio.

Lo comunico ai miei senza parlare.

Ci fermiamo in un posto isolato e scendiamo dall'auto.

Loro preparano le armi , Ciro apre il bagagliaio.

Rimango sorpreso nel trovarci una bella donna minuta dai luoghi capelli biondi.

Lei deglutisce e ci guarda

'Come mi avete scoperta?' chiede

Sorrido

'Non sei stata molto silenziosa.

I suoi occhi sono rossi.

Deve aver pianto molto, ma non capisco cosa possa averla fatta venire da me.

'Perché sei nel bagaglio della mia auto?

Vuoi uccidermi?'

lei scuote la testa

'Non sono armata' dice

Mattia e Matteo la tirano fuori dall'auto e controllano

'E ' vero capo ' dice Matteo

''Sono ancora più sorpreso

'Ok, quindi cosa vuoi?'

'Parlare con Lorenzo Belli.' dice corraggiosamente

'Sono io. Di cosa vuoi parlarmi?'

'Non possiamo farlo a casa tua? non sono una minaccia.'

dice

Annuisco e faccio un cenno ai miei che la rinchiudono nuovamente nel bagagliaio.

Lei protesta

'Ora che sapete che sono qui non posso viaggiare seduta nel sedile con voi?' chiede

'Oh no... perché renderti le cose facili?' chiedo e continuiamo il viaggio fino alla mia casa provvisoria.

GESSICA

Il viaggio e ' accidentato. sembra facciano a posta a prendere tutte le buche possibili.

Sono scomoda e anche dolorante quando finalmente ci fermiamo, ma non mi lamento.

Quando aprono nuovamente il bagagliaio due uomini mi conducono fino alla porta di un' un'imponente casa.

Entriamo e mi conducono fino ad una stanza grande con scrivania, sedie e anche un grande divano.

Lorenzo Belli si siede dietro la grande scrivania.

Matteo e Mattia mi fanno sedere su una sedia davanti a lui

'Mattia, vai a chiamare Nicola e Elia' ordina Belli

L 'uomo dai capelli color cioccolato si allontana.

Rimane il biondo occhi color cielo e Lorenzo.

Noto che Lorenzo Belli e ' un bell uomo avrà circa 6 o sette anni più di me ed e ' di bell'aspetto, alto e muscoloso con i capelli neri.

Anche i suoi occhi sono molto scuri sembrano neri. Rabbrividisco mentre sostengo il suo sguardo, sono occhi duri.

Non dice nulla fino a che non rientra Matteo con altri 2 uomini.

Uno ha i capelli ramati e occhi verdi, l 'altro capelli biondi occhi grigi.

'Chi e ' boss?' chiede quello dai capelli ramati

'Ora ce lo dirà Elia... Era nel bagagliaio della mia auto.

Dice di essere entrata perché vuole parlare con me' dice Lorenzo

''È la figlia dei Curucci, quella sulla quale mi hai mandato ad indagare' dice l 'altro uomo

''Ne sei sicuro Nicola?' chiede Lorenzo

Lui non risponde e quindi Lorenzo mi guarda

'Chi sei e cosa vuoi?' chiede

il suo tono così duro mi fa rabbrividire

'Si, sono Gessica Curucci.

Signor Belli...

Sono qui perché avete preso mio padre e mio fratello la scorsa notte''

'Si, hanno attaccato e ferito mio fratello Giuseppe.'

'Sono qui per chiedervi cosa vorreste per liberarli '

'Di solito non e ' questa la procedura piccola... solitamente si parla con chi prende il posto del boss, in questo caso Leonardo, Lorenzo ci ha già parlato' mi dice Nicola

'Capisco che non siate abituati a questo, ma la situazione e ' seria.

Prendendo mio padre e mio fratello avete lasciato la mia famiglia nel caos.

Ho un 'altro fratello, e ' vero, ma Leonardo non si e ' mai interessato a comandare, ne' degli affari e il vice di mio padre e quello Michele hanno idee diverse su come agire.

Gaio vuole attaccarvi, Enea no.

Gli uomini non sanno chi seguire e Leonardo e ' confuso.

Vorrebbe scegliere l 'idea di Enea ma ha paura di sbagliare e non vuole rischiare che i nostri parenti muoiano'

'Tu perché sei qui?' chiede Elia

'Non voglio una guerra.

Credo che non la vogliate nemmeno voi altrimenti avreste già ucciso mio fratello e mio padre e consegnato a noi i loro cadaveri

Quindi sono qui per cercare di trovare una soluzione alternativa.'

'Chi ti dice che non li abbia uccisi e che i loro cadaveri non siano già in viaggio verso casa tua?' mi chiede Lorenzo

'So che avete parlato con Leonardo e ha detto che sono vivi'

Matteo e Mattia ridono

'Ci vuole poco ad uccidere due persone.' dice Matteo

Guardo negli occhi Lorenzo

'Li ha uccisi signor Belli?'

Lui alla fine scuote la testa

'Non ancora' dice

'Cosa vuole in cambio della loro libertà?'

LORENZO

Osservo la giovane donna davanti a me.

E ' determinata e molto bella.

I suoi capelli sono lunghi e biondi,i suoi occhi azzurri ricordano un lago calmo e poco profondo.

E ' certamente una bella ragazza.

Ha un po' di tristezza negli occhi, mi chiedo cosa possa averla provocata?

Il fatto che i suoi parenti siano in mano mia? altro?

Mi ha sorpreso la sua visita e anche le sue parole e i suoi modi.

Dovrebbe essere arrabbiata, urlare, pretendere...

Invece lei e ' qui che sta' cercando di conversare educatamente con me.

Mi da' anche del lei.

Certamente sa ' come comportarsi, probabilmente più del moccioso con cui ho parlato prima.

Decido di cercare di capire di più da lei della situazione.

'Ho attaccato il gruppo che ha sparato a mio fratello e due uomini.

Ma loro continuano a dire che mio fratello ti ha aggredito. E ' vero?'

Alza le spalle

'Due notti fa sono stata aggredita da tre uomini mentre lavoravo al blu bar.

Avevo quasi finito il turno, erano le 2.

Il gruppetto voleva un'altro giro di birre ma erano ubriachi e il proprietario ha detto di dare loro solo bevande analcoliche.

Non si sono presentati prima di aggredirmi.

Mentre parlavano fra di loro ho sentito Franco e Giuseppe come nomi.

il resto lo hanno scoperto mio padre e Michele.

Abbiamo ricevuto una visita dal capo famiglia Mancini:

Simone Mancini.

Ieri sono venuti a chiedere scusa.

Lui ha detto che Franco era suo fratello e ci ha detto il nome degli altri uomini coinvolti.

Uno degli uomini ha detto che e ' Gianni Caruso, l 'altro Giuseppe Belli.

Caruso ha chiamato mio padre per spiegare che aveva bevuto troppo ed era ubriaco.

Ho sentito che hanno provato a contattare anche voi per chiedere spiegazioni.' dice Gessica

'Non e ' accaduto.' dico.

Sono stato in ufficio per molto tempo, avrei sentito le chiamate.' dico

'Signor Belli... Io non sto' dicendo che suo fratello sia una cattiva persona.

Aveva bevuto molto e credo anche preso qualche stupefacente...

Sono cose che potete comunque verificare, no?

Se quello che dico e ' vero gli esami troveranno ancora tracce di quello nel suo corpo.

Mi sbaglio forse?' chiede

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