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03

LEONARDO

Il dottore ci accompagna alla stanza e poi ci lascia soli.

Gessica e' sveglia che ci aspetta

'Ci avete messo un po'... il dottore aveva detto che sareste arrivati subito' commenta

'Abbiamo parlato con lo zio.' le dico prima che qualcun'altro possa dire qualcosa.

So che una notizia bomba come questa e ' quello che le serve in questo momento, per non pensare a quanto successo a lei.

lei aggrotta le sopracciglia

'Da quando abbiamo uno zio?' chiede confusa

'Da sempre ma e ' il capitano dei carabinieri e quindi non va' d'accordo con papà' le dico

'Aspetta... dice guardandomi con i suoi luminosi occhi azzurri, identici ai miei

'Voi dire che l ' uomo che mi ha fatto tutte quelle domande e ' nostro zio?'

Si'

'Beh... non e ' stato molto gentile... ma poi e ' intervenuta una bella dottoressa dai capelli ramati che lo ha rimproverato per il tono e mi ha trattata meglio' dice sorridendo

'Beatrice?' chiedo

'Si... deve chiamarsi così'

'E ' intervenuta per prima su di te...

Era nell' ambulanza.'

'E ' una bella donna... dovresti chiederle di uscire.' Dice Gessica.

Rido

'Solo tu puoi pensare una cosa del genere in un momento così.' dico

Lei alza le spalle

Il medico mi ha controllata, ha detto che non sono riusciti a violentarmi... Quindi non dovrei pensarci più di tanto, no?'

GESSICA

Mia madre entra nel mio campo visivo

I suoi capelli biondi sono arruffati, i suoi occhi azzurri gonfi, deve aver pianto molto...

Se lei sembra così un disastro non immagino come devo sembrare io...

'Amore, come stai?' mi chiede dolcemente accarezzandomii una guancia delicatamente.

'Bene mamma, per me possiamo anche andare a casa, ora mi sento solo stanca...

- E spaventata vorrei aggiungere ma mi fermo solo tempo.

La figlia del grande Silvio Curucci non può aver paura. Deve essere sempre forte e tranquilla.

In quel momento entra un' uomo.

Lo riconosco come il medico che mi ha visitato prima

Capelli scuri come gli occhi e degli spessi occhiali sul naso a punta.

'Come ti senti Gessica?' chiede dolcemente

'Meglio dottore. Posso andare a casa?' chiedo

Lui scuote la testa

'Non oggi. Ti teniamo in osservazione.

La droga che ti hanno dato a causato reazioni forti al tuo corpo e ci sono valori nel tuo sangue che non sono ancora rientrati.

Non vorrei ti venisse un ' altra crisi.

Quindi dormirai qui questa notte'

Conclude il medico

Annuisco

'Non sono d'accordo' dice mio padre

A casa sarebbe più al sicuro'

Il dottore lo guarda

'Potete lasciare qui fuori un paio di uomini e uno di voi può rimanere con lei, ma non posso dimetrerla, non nella sua condizione attuale, non sarebbe sicuro.'

Mio padre vorrebbe replicare ma Leonardo lo ferma

'Molto bene, rimango io qui.'

Di solito e ' Michele che interrompe così mio padre, non Leonardo. Mi accorgo allora che mio fratello non e ' nella stanza

'dove e ' Michele?' chiedo

'Devo andato al locale per controllare le telecamere con Jacopo e Paolo che ho lasciato lì. Dobbiamo capire cosa e ' successo.

Jacopo e Paolo sono stati distratti, per questo non ti hanno aiutata.

Dobbiamo essere certi non sia qualcosa di organizzato proprio contro te e la nostra famiglia' dice Leonardo

Sbuffo 'Nessuno sano di mente attaccherebbe una famiglia come la nostra' dico

'Eppure sembra lo abbiano fatto, dobbiamo averne la certezza Gessica' dice mio padre

Annuisco

'Avviso Michele di far venire qui Jacopo e Paolo. Ormai avranno finito con Ciro.

Michele e' con Enea,posso chiedergli di venire, che ne dici?' Dice mio fratello

Alzo le spalle

'Se ha da fare non importa' dico subito ma lui esce comunque a fare la sua chiamata.

Quando torna lo guardo

'Qualcun'altro si e ' fatto male?'

'No tesoro... Erano arrabbiati solo con te.' Dice mio fratello

'La prossima volta io do ' da bere anche se sono ubriachi. Fanculo quello che dice Ciro 'dico a denti stretti

'Non ci sarà una prossima volta.' dice mio padre

'Cosa?' chiedo

'Non puoi farlo. cosa vuoi fare chiuderla a chiave a casa tutto il giorno?' chiede mio fratello

'Se necessario si.

La sua virtù e ' importante.

Posso basare una buona alleanza su di essa.

Non rischiero' di perderla perché e ' ancora una bambina sognatrice.

Quando si sarà ripresa sceglieremo assieme un marito.' dice mio padre a mio fratello.

Sento lacrime nei miei occhi

'Per favore papà no, lasciami almeno andare un paio di settimane in vacanza con Leonardo, e trovare un lavoro per qualche anno.

Ho studiato così tanto per cosa altrimenti?

Vorrei almeno poter mettere tutto in pratica, anche per poco... per favore.'

Lo sguardo di mio padre e ' duro

'avrei voluto aspettare, ma ora mi rendo conto che non e ' possibile.

E ' più sicuro procedere.

Tu sai da anni che questo giorno sarebbe arrivato.

Preparati mentalmente, non cambierò idea, non stavolta.

Quando tornerai a casa non avrai più il permesso di lavorare al bar e ti concentrarai nel scegliere un paio di uomini che conoscerai.

Alla fine dell' estate ti sposerai' afferma

Non riesco a trattenere le lacrime

'Per favore no '

Non fare così figlia. Sai che e ' la scelta migliore'

Mio fratello lo ferma

'Almeno lascia che andiamo qualche giorno in quel posto.' Dice Leonardo

Mio padre scuote la testa

'Prima di questo lo avrei permesso.

Ora non posso più farlo.'

Detto questo esce dalla stanza portando via anche mia madre.

Mio fratello rimane

'Tranquilla Ges... cambierà idea'

'Rido amaramente

'E ' nostro padre Leo.

Lo conosciamo entrambi. Sai che non cambierà idea' dico e piango ancora.

Mio fratello mi abbraccia

MICHELE

Trovo i miei uomini impegnati a controllare le telecamere.

Saluto Ciro ed entro.

Lo conosco da molto, vengo spesso in questo locare, anche da prima che i miei fratelli iniziassero a lavorare qui.

'Come sta' Gessica?' mi chiede

'Meglio Ciro ma non la ho vista.

Devo capire cosa e ' successo, poi andrò a trovarla.' dico all'uomo che sembra molto preoccupato

'Tranquillo. . spero davvero si riprenda presto..

Falle i miei migliori auguri.'

'Grazie Ciro'

Dalle telecamere interne sembra una normale lite da bar:

Tre uomini ubriachi che molestato la cameriera.

Ma quelle esterne attirano la mia attenzione.

Anche Enea sembra d'accordo con me

'I bastardi hanno fatto apposta.

La strada la hanno bloccata appena siete usciti.

vi stavano aspettando' dice il mio amico a Jacopo e Paolo.

'Cazzo... Per il momento teniamo la cosa per noi.

Lo diremo a mio padre quando saremo sicuri' dico.

Ricevo un messaggio da Leonardo.

Mia sorella ha chiesto di me.

Ovviamente andrò da lei.

Incarico Enea di cercare di sbrogliare questa matassa per il momento.

Io andrò con Jacopo e Paolo all'ospedale, da domani collaborero' con lui.

ANTONIO POZZA

Quando arrivo al Blu Bar trovo solo un' uomo sulla cinquantina biondo, non troppo alto ma certamente forte.

'Siamo chiusi' dice quando metto la mano sulla porta

'Non sono qui per bere ma per fare alcune domande.' dico mostrando la divisa che indosso

Annuisce e apre la porta

'Cosa vuole sapere

'Gessica Curucci lavora qui?'

'Si' risponde

'Questa sera e ' stata aggredita?'

Annuisce e mi fa ' vedere le registrazioni delle telecamere.

Povera ragazza la ho accusata per nulla.

Le ho detto che ha sbagliato a provocare quegli uomini, ma lei non gli ha provocati.

Decido di tornare in ospedale, le devo delle scuse.

Informo il mio collega dell'accaduto e poi torno in ospedale.

Vedo Beatrice.

Mia figlia sembra ancora arrabbiata con me

'Come mai sei di nuovo qui?'

'Ok ok... avevi ragione.

Ho sbagliato e voglio chiedere scusa a quella ragazza.'

'Sono nostri parenti vero?'

La guardo

Mia figlia e ' sempre stata molto furba e non le ho mai nascosto di avere un fratello.

Le ho solo detto che non andavamo d'accordo per le nostre idee e lei lo ha accettato

'Come lo sai?'

Lei ride

'Oh andiamo, mi hai portato più volte al cimitero e visto che mi e ' sembrato strano avessimo il cognome di nonna e non di nonno ho cercato su internet.

Ho visto che il cognome Curucci e ' associato a una famiglia mafiosa e che nonno Santo era uno dei fondatori con suo padre.'

Sbuffo

Sei troppo sveglia.'

'Loro non sanno di noi, vero?' chiede la mia Beatrice

'No, hanno scoperto prima di avere una zio.'

Lei sorride

'Bene, ora scopriranno di avere una cugina.

Dice e mi precede verso la stanza dove so' esserci Gessica.

Mi sorprende non ci siano i suoi genitori con lei ma due ragazzi fuori e due dentro con lei.

Uno e ' Leonardo, l 'altro credo sia un' altro fratello. Si somigliano, il nuovo arrivato ha capelli un po' più scuri degli altri due ma sempre biondi e occhi più simili ai miei che ai loro.

Ci guarda con curiosità, immagino che Leonardo lo abbia aggiornato.

Quando entriamo sembrano sorpresi di vederci.

Beatrice si avvicina subito al letto

'Come ti senti?'

Gessica le sorride ma capisco che c'è qualcosa che non va' perché il sorriso non si estende agli occhi.

'Meglio, grazie dottoressa.' dice a mia figlia.

Poi la ragazza guarda me

'Perché sei qui? altre domande?' mi chiede Gessica

'In realtà e ' un' idea di mia figlia.' dico indicando Beatrice.

Tutti e tre i giovani ci guardano sorpresi

'Sei pnostra cugina?' chiede Gessica

'Si'

La ragazza bionda attira mia figlia in un' abbraccio

'Sono così felice!'

Anche i due uomini la abbracciano.

Poi le due ragazze iniziano a parlare di molte '''sciocchezze da ragazze'' come colore preferito, se ha fidanzati, se ha fratelli... cose così per un po'.

Poi Gessica guarda nuovamente me

'Perché non sei venuto prima da noi zio?'

Mi chiede all'improvviso

Alzo le spalle

' non ero il benvenuto nella famiglia allora, non so nemmeno se lo sono ora 'dico

'Ora lo sei e anche tu Beatrice.

Grazie davvero per avermi aiutata ' dice la ragazza

'Dovere medico' risponde mia figlia

'A proposito di questo... Ho guardato le telecamere.

Ti devo delle scuse Gessica.' le dico

La ragazza si limita ad annuire

'Ho già messo al lavoro il mio collega. capiremo chi sono quei tre.'

'Va .bene, grazie zio.' dice

Dopo una mezz'ora arriva il medico che ci impone di lasciare i ragazzi soli.

Beatrice non sembra molto felice, ma so che li rivedremo ancora quindi non me ne preoccupo più di tanto.

Torniamo ciascuno al proprio lavoro lasciando quei tre tranquilli.

Quando usciamo noto che i due uomini corpulenti sono ancora accanto alla porta.

Ovviamente... che stupido non sono infermieri o altro ma vere e proprie guardie. come potevano non averle?

infondo e' di tre Curucci che stiamo parlando..

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