3
"Scusami per ieri, ero un po' sorpresa di trovare qualcuno nella mia stanza, pensavo di essere sola" dico mentre sto per finire la confezione dei biscotti al cocco, sono i miei preferiti in assoluto.
Lei mi ascolta e accenna un sorriso "beh anche io avrei reagito così se non lo avessi saputo, perciò tranquilla, farò finta non sia successo nulla"
Menomale.
"Allora dicevi che oggi è il tuo primo giorno di scuola a Miami, come ti senti?" domanda.
"Sono in ansia" confesso.
"É normale, ma credimi ti abituerai subito. Non so se capiteremo in classe insieme ma in ogni caso se vuoi un aiuto sono qui" sorride alzandosi dalla sedia andandosi a sistemare i suoi capelli castano scuro.
"Come sono i ragazzi qui?"
Lei si volta e mi guarda sorpresa dalla mia domanda "In che senso i ragazzi?"
"Intendo nella scuola come sono le persone?" ridacchio. Ma che ha capito?
"Ti piace qualcuno?" chiede, senza rispondere alla mia domanda.
Perché mai dovrebbe piacermi qualcuno se non ho ancora conosciuto nessuno?
"Certo che no, non conosco ancora nessuno"
"Ah è vero" dice per poi scoppiare in una risata "Me n'ero dimenticata"
Perché pensava mi piacesse già qualcuno?
Il modo in cui si sta comportando oggi mi pare molto strano. Sarà una mia impressione.
Decido di non pensarci e di andare a prepararmi che tra poco ho le lezioni e devo pensare al mio primo giorno di scuola qui a Miami.
Vado nella mia stanza per cambiarmi, tra meno di 20 minuti devo scendere.
Mi sciolgo i capelli e prendo la piastra per farmi i boccoli, vorrei sembrare carina almeno il primo giorno di scuola.
Ci metto neanche 5 minuti a farli e devo dire che sono soddisfatta del mio lavoro, ho fatto dei boccoli fantastici.
Indosso un jeans e una maglietta molto semplice, siamo a Settembre non fa ancora freddo perciò posso stare anche senza giacca.
Metto le mie Airforce e prendo lo zaino per uscire finalmente dalla stanza.
Non ho neanche visto Jessy prima di uscire, credo sia corsa via prima di me.
Potevamo fare la strada insieme..
Non so se le farebbe piacere avermi tra i piedi anche fuori dalla stanza, infondo non ci conosciamo neanche da molto, magari glielo chiedo se la incontro.
Ci penserò.
Percorro la strada che mi porta a scuola, e stamattina si respira un'aria diversa da ieri, molto più tranquilla.
Osservo diverse abitazioni vicine e la spiaggia che ho alla mi sinistra.
Tutto sembra un film.
E pensare che molte mie coetanee vorrebbero aver avuto la mia stessa fortuna, ma adesso sembra come se non sia poi così tanto contenta di tutto ciò.
Da una parte sì, sono iscritta in un istituto molto costoso, uno dei più frequentati e famosi qui, un istituto che mi permetterà di avere un lavoro migliore di quello che potrei permettermi da un'altra parte.
Ma poi ripensando al fatto di aver lasciato la mia vita a Los Angeles mi mette un po' di tristezza, non vedere i miei genitori per un lungo periodo e i miei amici, Taylor e Ally che mi hanno accompagnata per tutto il mio percorso scolastico, chissà come se la stanno passando senza di me..
Nel mentre dei miei pensieri mi accorgo di essere arrivata davanti alla scuola, non so neanche come ci sia arrivata senza perdermi. Rido dentro di me per questo pensiero.
Noto alcuni ragazzi avvicinarsi all'entrata col cancello ancora chiuso, e sono ancora le 7:50. Molto mattutini direi.
Mi avvicino a loro, esitante, guardo la cerchia di ragazzi posti difronte cercando Jason, ma non lo vedo.
Dove sarà finito?
Decido di vagare per cercarlo tra tutti i ragazzi, deve trovarsi pur con qualche gruppetto.
Vedo una sagoma lontana che mi fa segno con la mano, la miopia mi impedisce di capire chi sia, strizzo gli occhi per vedere meglio, ma appena si avvicina intuisco subito che è lui. Gli vado incontro e sembra felice di vedermi, è vestito con una maglietta nera e un jeans strappato.
Lo saluto abbracciandolo e lui fa lo stesso "Buongiorno Lucy, tutto bene? Oggi è il tuo primo giorno" dice con gli occhi ancora assonnati, si vede che si è svegliato da poco, si sarà preparato in fretta.
"Buongiorno" mormoro io accennando un sorriso. "Che hai?" chiede lui.
"Sono un po' nervosa" confesso e lui mi guarda per poi abbracciarmi nuovamente "Ci sono io con te Lucy, farai tante amicizie me lo sento"
"Non è quello, ho paura di non trovarmi bene in questa scuola" dico.
"Se ti poni tanti problemi non ti godrai mai il momento, devi stare tranquilla, al resto poi ci pensiamo" mi tranquillizza.
"Hai ragione"
La campanella suona e i ragazzi iniziano ad entrare in massa, tanto che perdo di vista Jason. Dei ragazzi mi spingono in avanti e vado a sbattere contro una ragazza dai capelli biondo chiaro, cade per terra. Istintivamente mi fermo bloccando l'entrata, le chiedo scusa, ma questa non sembra tanto contenta da ciò tanto che si alza senza essersi fatta niente e mi guarda male "Come ti permetti?" ringhia.
"Scusa non volevo, mi hanno spinta" mi giustifico, ma lei continua a guardarmi male come se non ne volesse sapere delle mie scuse.
"La prossima volta cerca di stare più attenta allora ragazza" si pulisce il pantalone e se ne va come se nulla fosse.
