Libreria
Italiano
CapitolI
Impostazioni

2

Sono entrata da poco nella mia nuova stanza, si trova esattamente a duecento metri dalla scuola, due passi a piedi e sono contenta così. Inoltre alla fine la direttrice ha lasciato andare Jason stamattina, facendogli la ramanzina ma si è salvato. Spero non capiti più, non vorrei che Jason si mettesse nuovamente nei guai per colpa mia.

Per adesso non ho conosciuto ancora nessuno e sono arrivata solo da 5 o 6 ore. Cosa molto ovvia essendo che non ho ancora messo piede in una classe o fatto qualche giretto. Ho promesso a mia madre che mi sarei fatta nuovi amici qui, quando mi hanno regalato la borsa di studio per venire a studiare qui ero così entusiasta e orgogliosa di me quanto lo erano i miei quel giorno.

Sistemo i vestiti nell'armadio, mentre il restante bagaglio lo poggio sul letto per mettere tutto il resto pian piano a posto.

Non ho portato molte cose, soltanto mezza casa ma non biasimatemi, devo rimanere più di un'anno qui e credo che quando tornerò a casa per le vacanze di Natale dovrò prendere altre cose che non ho potuto prendere per via del poco spazio e del bagaglio pesante.

La stanza è parecchio spaziosa, credo sia un mini appartamento e non una stanza, perché c'è una un letto matrimoniale, un bagno con vasca e una cucina abbastanza piccola per cucinare qualcosa.

Entro in un'altra stanza in cui non so cosa ci sia, credo sia lo sgabuzzino.

Quando la apro rimango spiazzata alla vista di un'altra stanza da letto posta vicino al bagno, in cui però c'è una persona stesa in reggiseno.

Si volta dallo spavento e mi nota, è una ragazza. Ma aspetta..

Cosa ci fa qui questa ragazza? Nella mia stanza.

"Emh ciao...non pensavo arrivassi così in presto" dice paonazza e rivestendosi.

Ma chi è questa?

"Chi sei?" riesco solo a dire.

"Piacere sono Jessy" si avvicina "tu dovresti essere Lucia"

"Si, ma ora posso sapere che ci fai nella mia stanza? Ho pagato per averla e non credo di volerla condividere con qualcuno"

Mi guarda in modo strano, come se avessi appena detto qualcosa in cinese.

"Quindi posso sapere che succede?" domando non avendo ricevuto risposta.

"N-non ti era stato detto che la stanza doveva essere condivisa per forza e l'affitto dimezzato?" Si gratta la testa.

"Ma che stai dicendo? I miei me l'avrebbero detto, sono loro che hanno parlato " sono così confusa. Vorrei chiamare i miei per capirci qualcosa.

Il mio cellulare squilla interrompendo i miei pensieri, mi allontano dalla ragazza per rispondere a Jason, lei intanto torna a fare quello che stava facendo.

"Jason"

"Ei volevo sapere come va con la stanza, è bella?" chiede curioso.

Chi glielo dice ora che c'è una coinquilina nella mia stanza?

Si metterà a ridere sapendo cosa sta succedendo in questo momento.

"Jason non è proprio il momento, ti richiamo dopo. Va bene?"

"Bellezza così mi fai preoccupare, è successo qualcosa?" domanda.

"Ti spiego dopo" e chiudo la chiamata.

Vado per vedere che fine ha fatto la ragazza e parlarle ma poi ci ripenso e chiamo i miei genitori per avere delle spiegazioni.

È possibile che non mi abbiano detto nulla? Perché?

"Ciao Lucia, tutto bene? Sei già arrivata?" risponde subito mia madre.

"Si mamma, ma vorrei sapere come mai c'è una ragazza nella mia stanza"

"Ah l'hai già conosciuta" dice, e si interrompe un'attimo "tesoro, non te l'abbiamo voluto dire prima perché sapevamo che non avresti accettato la cosa ma Jessy è la nipote di una mia cara amica ed è una ragazza tranquilla, temevamo non saresti più andata se te l'avessimo detto prima"

Anche papà lo sapeva? Questa cosa non dovevano farmela.

Dovevo saperlo a prescindere, prepararmi psicologicamente.

"Non vogliamo che torni, vogliamo che studi e un giorno realizzarti come vorrai. È vero, ci manchi tanto ma sappiamo qual' è la cosa giusta per te Lucia" finisce.

Rimango senza parole, non so se accettare tutto questo o meno.

"Io rimango, ma questo me lo dovevate dire. Non accetto il fatto che mi abbiate mentito" chiudo la chiamata.

Non l'ho mai fatto in vita mia, ma questa cosa mi ha deluso parecchio da loro, anche se fatta a fin di bene.

Il mio umore non è dei migliori, sono arrivata a Miami e scopro di avere una coinquilina con cui dovrò stare per molto tempo in stanza. Credo di poter sopportare.

Vado verso di lei e per scusarmi, le spiego che non avevo idea di quello che era stato detto. Mi presento nuovamente, questa volta in modo diverso e lei mi sorride capendo la situazione.

Scarica subito l'app per ricevere il premio
Scansiona il codice QR per scaricare l'app Hinovel.