
Fai pagare me per il loro tradimento






Riepilogo
Dopo aver scoperto la verità sulla sua famiglia Alessia cerca di salvare i suoi genitori presi come prigionieri da un potente capo mafia in cerca di vendetta per la strage della sua famiglia . Il problema e' che effettivamente loro hanno tradito Luciano Andretti, anche se sotto costrizione. Lui nonostante prove e richieste insiste a voler vendicarsi della coppia. Alessia si dice disposta a tutto pur di far tornare i genitori dai fratellini. Sara ' così? Cosa le chiederà di fare quest'uomo quando lei gli chiederà di far pagare lei per il tradimento dei genitori?
01
ALESSIA
Continuo a fare il giro più e più volte della strada che devono aver percorso per portarli via.
I miei genitori hanno il negozio di abbigliamento proprio in centro. Quindi c'è sempre molta gente e ci sono telecamere. Ma fatalità quel giorno nessuno ha visto niente. Nessuna telecamera ha registrato.
Sono scomparsi nel nulla, in pieno giorno.
Ho controllato in ogni angolo del negozio. Alla fine ho scoperto un magazzino che non sapevo esistesse e li'' ho trovato una verità che non credevo potesse essere possibile. Ho trovato un video che risale ad un anno prima .
Un video nel quale i miei genitori vengono torturati per ottenere delle informazioni. Informazioni su un certo Luciano Andretti.
Visto che questa è l'unica pista che ho trovato ho iniziato ad indagare. Ho scoperto molte cose su quest'uomo.
Un uomo molto pericoloso e dal quale sarebbe certamente meglio tenersi alla larga.
Ho scoperto anche che i miei, soprattutto mio padre ha, o meglio aveva degli affari con lui. Praticamente mio padre era un piccolo capo mafia alleato a lui che invece ha un'impresa più prosperosa.
Da un anno non hanno più rapporti perché questo Luciano Andretti è stato vittima di un incidente .
Ci sono alcune informazioni e foto della strage e ancora una volta rimango a osservarle attonita. Chi può essere così crudele da fare una cosa così?
Subito non capivo cosa potesse avere a che fare questo con i miei genitori.
Ci sono alcuni documenti riguardanti affari loschi e anche nomi che non mi dicono nulla.
Ma niente riguardo a dove trovare Luciano Andretti e nessuna traccia di dove potrebbero essere stati portati i miei genitori.
Niente di niente.
Ormai sono passati 5 giorni da quando sono spariti e ogni giorno che passa sono sempre più disperata. Ho sempre più paura.
Da stamattina ho portato i miei fratelli dai miei zii.
Rimarrò fissa in negozio e controllare per cercare un segno, qualsiasi segno e per controllare meglio quello che ho trovato.
Ovviamente non ho detto niente a nessuno delle mie scoperte.
La polizia dice che devo rimanere nascosta e buona per la nostra sicurezza.
Ma ormai so invece qual'è la verità.
So perché i miei non volevano che uscissi con le amiche o perché mi hanno fatto lasciare l'università. Perché siamo protetti dalla polizia.
I miei hanno testimoniato contro questo potente boss e questo lo avevo capito dai video.
Il problema è che le informazioni che i miei genitori hanno dato alla polizia sono finite in mano ad un boss rivale che ne ha approfittato per fare un attentato.
La famiglia del boss Luciano Andretti è stata sterminata.
Sono morti i suoi genitori i suoi fratelli e sua moglie. Solo lui si è salvato anche se è rimasto ferito gravemente. Ma ora evidentemente è guarito visto che li ha presi.
Loro ovviamente non volevano quello che è successo.
Oggi ho trovato una lettera di mia madre
Una lettera di scuse e ho collegato finalmente tutto.
Nella lettera mia madre chiede scusa al Don Luciano Andretti per quello che hanno detto e lo informa che non sapevano che avrebbero usato quelle informazioni per causare quell'incidente.
Chiede scusa per non aver parlato con lui e lo implora di aver pietà e di accettare di incontrarli per fargli vedere che sono stati costretti a parlare.
E porge condoglianze a lui per la perdita di tutta la famiglia.
Sotto la lettera c'è una risposta da parte del Boss.
Solo una riga
'Pagherete per quello che avete fatto.
Luciano Andretti.'
Ecco ora ho certamente la conferma. È stato lui, ma lui deve capire che loro non volevano nulla di ciò che è successo.
Probabilmente temevano cosa sarebbe accaduto a noi senza di loro. La polizia li ha costretti a parlare. Li hanno torturati,cielo. Cosa potevano fare? Poi quegli stronzi hanno passato le informazioni a chissà chi ed è successo il casino e poi gli unici colpevoli chi sono? i miei perché hanno parlato.
E loro sono spariti.
Altro che protezione promessa in cambio delle informazioni.
E ora? Ora la polizia ha detto che non possono trovarli. Non è che non possono. Non vogliono.
Perché non vogliono mettersi contro questo mostro in cerca di vendetta.
Neanche io lo voglio. Voglio solo riavere i miei genitori. Nient'altro.
Solo che nessuno vuole aiutarmi. Nessuno parla. E io vorrei provare a parlare con questo Don Luciano per provare a trovare un accordo.
Ma non so nemmeno dove sia o chi possa aiutarmi a trovarlo.
Trovo anche strano che la polizia non abbia trovato quei video quando hanno controllato il negozio ed invece io ho trovato tutto senza sforzo o che la lettera la ho trovata solo oggi.
Sembra quasi che qualcuno abbia messo le prove per me e che stia anche decidendo cosa farmi sapere. Come se fossero convinti che io posso fare qualcosa.
Questo Don Luciano sa che i miei sono stati torturati?
No non credo. Se avesse visto questo video non li avrebbe certamente presi.
Avrebbe capito che hanno sofferto abbastanza.
Mi fermo e mi siedo sulla soglia del negozio. Batto la testa sulla porta e mi cade un foglietto fra le mani
C'è un numero di telefono.
Sotto il numero c'è scritto '' Non dovresti farlo. Ma se proprio vuoi questo è' il numero dell'uomo che cerchi.'
Ringrazio chiunque mi abbia fatto questo favore. Se così posso chiamarlo e compongo il numero.
Al terzo squillo mi risponde una voce burbera
'Chi sei?'
Raccolgo tutto il mio coraggio
'Buongiorno Don Andretti.
Voglio parlare con voi. Come posso fare?'
'Chi sei?'
'La figlia di due persone che voi avete preso. Voglio offrirvi uno scambio e delle informazioni.'
Sbuffa
'Non so chi tu credi io sia. Ma non scendo mai a patti.'
'So esattamente chi voi siate. E non sto' chiedendo questo.'
'Bene. Mando i miei uomini a prenderti. Dove?'
Sembra incuriosito
Gli dico l'indirizzo del negozio e aspetto.
Una decina di minuti più tardi arriva un grande suv grigio.
Un uomo in jeans e maglietta bianca mi viene incontro
'Hai chiamato tu il capo?'
Ha un espressione stupita in volto.
È carino e molto giovane. Capelli neri e occhi anche scuri. E sembra anche muscoloso.
Mi limito ad annuire.
'Senti piccola. Non so cosa pensi di fare. Ma non ti conviene venire con noi. Ti farai del male.'
Per un attimo vorrei ascoltarlo. So che ha ragione
Ma invece deglutisco e lo guardo negli occhi.
'Non ho scelta.'
'Ne abbiamo sempre una' ribatte lui
'Lasciare morire i miei genitori senza provare ad aiutarli non è una scelta.'
'Come hai avuto il numero del capo?'
'È piovuto dal cielo.'
Mi guarda scettico. ma io non ho intenzione di dare più spiegazioni.
'Bene. Se sei convinta sali. Ma sappi che per me stai facendo uno sbaglio.'
'È solo la tua opinione.'
Ride ''gia'.
Si sposta ed io salgo. Ci sono altri tre uomini in macchina. Tutti con capelli scuri. I due davanti hanno giacca e cravatta.
L'altro a fianco a me è vestito come l'uomo che mi ha fatto salire
'Sei sicuro sia la persona giusta Matteo? il capo non ci ha mai fatto fare giri per prelevare una così. I suoi gusti sono più sofisticati.'
Rimango immobile. Non rispondo
'Il capo ha detto di andare a questo indirizzo e trovare la ragazza che lo ha chiamato.
L'indirizzo è giusto e lei ha confermato di aver fatto la chiamata. Io eseguo solo gli ordini Pietro. E gli ordini sono questi.
Non so se lui la voglia per una scopata o altro. Non mi riguarda.'
Tremo un po'. Cosa pensano che sono? Una prostituta?'
'Sa almeno parlare?' chiede ancora Pietro. Io lo ignoro ancora.
'Si a me ha parlato. Magari non le stai simpatico. Ora smettila.
Mi stai annoiando. E abbiamo ancora 20 minuti di viaggio.'
''Ne avete messi solo 10 per arrivare' constato.
Matteo sembra sorpreso
'Si eravamo per strada.'
Annuisco
'Dove stiamo andando?'
'Dal capo ' dice ancora Matteo
'Non mi direte dov' è vero?'
Penso di aver fatto una battuta divertente perché tutti ridono.
'No piccola. e non sei bendata solo perché abbiamo i vetri oscuratie tu non puoi vedere la strada.
Altrimenti lo avremmo fatto.' dice ancora Matteo.
Ecco ora ho davvero paura.
In che guaio mi sto' cacciando?
'Smettetela di parlare. Non vedete che la state spaventano?
Altri 2 minuti e ci chiede di tornare indietro.'
'Forse dovrebbe Andrea.'
'Smettila Matteo.
Se ha avuto le palle di chiamare mio cugino merita di vederlo.Non so se è disperata o molto stupida.
In ogni caso non serve che la spaventiate. Ormai è qui e Luciano la sta' aspettando. Quindi ora lei lo incontrerà.
E tu stai tranquilla. Se non gli hai fatto nulla non ti fara' del male.
'E' possible essere puniti al posto di un altra persona?' chiedo timidamente.
'E questo che vuoi fare?' chiede l'autista
Abbasso la testa.
'Si'
Matteo e Pietro scuotono la testa.
'Sarebbe possibile. Ma il capo di solito non accetta queste cose. Se uno ha sbagliato paga. '
'Non ha mai accettato una cosa così?'
Mi sento scoraggiata perché allora dovrebbe accettarlo con me?
'Senti tu puoi chiedere. E lui può rifiutare. Non mettere in mezzo noi. Ok?'
Andrea è molto serio.
'Si mi spiace e' solo che tutto questo è nuovo per me. Non sapevo che i miei genitori avessero a che fare con la mafia. Lo ho scoperto di recente perché sono scomparsi. Però li voglio aiutare. Spero possa accettare la mia vita in cambio della loro libertà.'
'Ferma la macchina Daniele'
'Matteo. No.' dice Andrea
'Perché vuoi che ci fermiamo?' chiede Daniele
'Credo di aver capito chi è. Come ti chiami?'
'Alessia De Santi '
La macchina si ferma
'Sei la figlia di quegli stronzi che hanno fatto massacrare i nostri parenti.'
la voce di Andrea è velenosa.
'Ti rendi conto di quanta gente è morta per colpa loro?' chiede ancora Andrea
'Sono stati costretti.' dico
'Si certo.'
'Ho le prove. .. i poliziotti e altri uomini li hanno minacciati. Ha minacciato di uccidere me e i miei fratelli e li hanno torturati.'
'Vattene.' Tuona Andrea
Mi tengo forte al sedile
'Piccola ti conviene scendere. Luciano ti uccidera' o ti farà del male. Non ti lascerà nemmeno parlare. I tuoi genitori hanno causato la morte di molte persone a lui care .' dice Matteo
'Ne sono consapevole e mi dispiace. Ma non posso lasciare i miei genitori morire senza provare.
I miei fratelli senza genitori. Non posso. No. No. No.'
'Alessia, questo non è un gioco. Sai di chi stiamo parlando? Potrebbe mandarti in un bordello. Potrebbe farti sparire nel nulla. Davvero. Dovresti rinunciare.' dice Matteo
Scuoto la testa con forza e tento di non piangere. Non voglio essere debole. Ho preso la mia decisione. Devo essere forte. Non piangero', non scappero'. Non mi tirerò indietro. Non posso farlo. Devo salvarli.
Matteo mi guarda e sospira
'Non ti lascerà' neanche parlare.' Ripete
'Per favore. Devo provare.' dico
'Parti 'dicono Andrea e Matteo contemporaneamente e la macchina viene messa in moto.
'Matteo...Andrea... 'Dice Pietro 'Sapete cosa succederà. Non guarderà neanche le prove.'
'Luciano ha dato un ordine. Lei andrà da lui. Per me è un errore. Ma lei è convinta. E lui la sta ' aspettando quindi lo incontrerà.' dice Andrea
'Concordo ' dice Matteo
Proseguiamo il viaggio.
Nessuno parla più.
L'aria in macchina è molto tesa.
'La macchina si ferma e Pietro esce e mi tende la mano.
'Mi spiace per i vostri parenti. Vorrei i miei non avessero detto niente. Vorrei non fosse successo niente. Io... ' dico ad Andrea
'Non sei stata tu. Ma mettendoti dalla loro parte e' come se ritenessi giusto quello che hanno fatto.' Mi risponde lui.
'Non è vero. Lo giuro io.. .' Andrea non mi lascia finire.
'Vattene.' la sua voce è dura.
'Il Don ti sta' aspettando. E io non voglio aver niente a che fare con te.'
Annuisco ed esco tristemente.
Matteo chiude la portiera dietro di me e noto siamo davanti ad una porta enorme.
Pietro saluta le guardie e loro aprono la porta guardandomi con curiosità.
Io proseguo cercando di respirare profondamente per rimanere tranquilla. Ma ho il cuore che sta per scoppiare in petto.
Cosa succederà ora?