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quarto giorno

mi svegliai non so quanto tempo dopo le tende erano tirare mi guardai intorno il vestito della sera prima era appoggiato su una sedia la tiara con gli orecchini abbinati erano lì sul mobile poi mi guardai ero con la sottoveste non ero in camicia da notte questo voleva dire che....mi ero addormentata fra le sue sue braccia e poi lui mi aveva spogliato e messa a letto.

mi alzai per andare ad aprire le finestre fuori il cielo era coperto da nuvole nere un cielo da uragano propio come mi sentivo io ora .

mi vesti con l intenzione di scendere sotto avevo già la mano sulla maniglia della porta quando sentii un urlo provenire dalla stanza accanto così andai alla porta segreta x sentire ma non si sentiva niente così spostai appena il quadro quel tanto che bastava per guardare dentro la stanza li vedevo di spalle Fabrizio aveva i pugni sulla scrivania e la testa bassa e Fabian era accanto a lui con un braccio sulle sue spalle

"non posso cerca di capire glielo ho promesso."

"Fabian tu non capisci ha pianto fino ad addormentarsi e pure mentre dormiva singhiozzava sono stato con lei tutta la notte solo ora si e calmata e sono venuto di qua e ti ho chiamato"non sapevo cosa fare se entrare,aspettare o andarmene alla fine aspettai per vedere cosa succedeva

"sbaglio o da l ultima volta che abbiamo parlato e successo qualcosa?" chiedeio fratello

"no non sbagli.e francamente non pensavo che essere innamorati era così non riesco a stare senza di lei e neanche vederla soffrire così tanto mi sembra di essere in un sogno con la paura che se apro gli occhi sparisce tutto "

"sai che non ti facevo così dopo tutte le pazzie che abbiamo fatto insieme"

"quello è il passato ora non potrei più farlo "

"lo sai che per me sei il fratello che non ho avuto però io non ti posso dire niente parlagli perché anche per lei non sarà facile ....fatti coraggio" disse battendo una mano sulla spalla in modo amichevole e se ne andò .

rimasi a guardarlo ancora un minuto indecisa sul da farsi ma quando lo vidi tirare un pugno sulla scrivania e sedersi con la testa fra le mani andai da lui gli accarezzai i capelli e lui subito alzò lo sguardo aveva gli occhi lucidi.

mi sedetti sulle sue gambe e lo abbracciai forte avevo bisogno di sentirlo di sentire il suo calore chissà che non sarebbe riuscito a sciogliere quel peso che avevo sul cuore dopo un po' mi chiese

"come ti senti?"

"un po' meglio"dissi con un nodo alla gola"tu?"

"sto bene"disse mentendo

"non si direbbe...sei sicuro?"

"si ...sono ... sicuro..."ma c'era dell' incertezza nella sua voce

"non mentirmi"dissi seria

"e va bene"sbottò"non mi piace vederti stare male non mi piace vederti piangere come ieri sera soffro perché vorrei renderti sempre felice invece mi sento impotente difronte alla tua sofferenza ed e una sensazione che non mi piace e poi mi sento in colpa perché lo sapevo che venivano e mi sono dimenticato di dirtelo,ma quando sto con te non riesco a pensare con lucidità"aveva parlato tutto d un fiato mi ero commossa alle sue parole però chiesi lo stesso

"e perché era qui Fabian "

"lo....lo hai visto.,"

"si stavo entrando e vi ho sentiti parlare così ho aspettato che se ne andava"

"allora sai anche perché e venuto" disse agitandosi sulla sedia

"posso immaginarlo ,ma vorrei che me lo diresti " non riusciva più a stare seduto mi fece andare e inizio ad andare avanti e indietro per la stanza alla fine si fermò davanti a me e senza mezzi termini "mi dici cosa ti ha detto tuo padre ieri per ridurti in quello stato?"

il guaio era ora che avendo sentito quello che. aveva detta Fabian e quello che mi aveva detto non avevo il coraggio di dirglielo come potevo ...aprii la bocca due volte per parlare ma non mi usciva più la voce.lo guardai era arrabbiato anche se cercava di nasconderlo

"dannazione Angelica ho diritto di sapere che diamine"

mi avviai vero la finestra forse se non lo guardavo mi sarebbe venuto più facile dirglielo guardai fuori a cena iniziato a piovere.

"vuoi veramente saperlo ?"riuscii alla fine a dire

"si "

"ha detto che.... che..,." non riuscivo più ad andare avanti mi venne vicino e mi prese per le spalle "che ..."

"che in estate...." e. scoppiai a piangere di nuovo lui mi abbracciò e contemporaneamente chiede "cosa succederà in estate?"

"ci sarà il mio debutto in società"

" e allora! " disse lui non capendo

"dopo...dopo...."

"Angelica sto perdendo la pazienza cosa succederà dopo del tuo debutto in società"lo guardai non c'è la facevo a dirglielo così scappai in camera mia e mi buttai sul letto piangendo senti il materasso muoversi e capii che era arrivato mi prese fra le braccia dolcemente quasi fossi una bambina possibile che l' ha capito? mi chiesi cercai di controllarmi era giusto che sapesse anche lui così quando mi fui calmata lo guardai era arrabbiato e triste allo stesso tempo.

mi misi seduta sul letto chiusi gli occhi e feci due respiri profondi quando li riaprì aveva gli occhi fissi su di me

"non mi interrompere perché già e difficile dirlo e non so se ce la faccio ok? "non parlò fece solo un cenno con la testa senza distogliere gli occhi da me "ha detto che dopo il mio debutto si occuperà lui di trovarmi un marito adatto e che se ne frega se mi piace o no che ....devo obbedire e basta"lui era rimasto pietrificato dalle mie parole gli buttai le braccia al collo ed esito' persino ad abbracciarmi

"non voglio Fabri io voglio stare con te "a sentire queste parole mi strinse così tanto che mi manco il fiato

"baciami ...ho bisogno di sentirti vicino" lui mi bacio ma non c'era più quel fuoco come prima lo strinsi di piu pensando dipendesse da quello invece no più io lo baciavo più lui si allontanava alla fine lo lasciai andare con la morte del cuore capii di aver sbagliato a dirtelo avrei dovuto soffrire in silenzio e basta .

"io devo andare "disse lui "tu stai pure a letto stasera non ti voglio vedere più triste stasera si balla "

"stai ancora un po'con me !"

"no non posso però torno presto" e accarezzandomi il viso aggiunse "tu non piangere più "e se ne andò poco dopo sentii degli zoccoli sotto la finestra quale pazzo va a cavallo con questo tempo così mi alzai per vedere era lui vestito come era in camera non si era messo neanche il mantello e andava a cavallo sotto la pioggia. vidi il mio riflesso allo specchio ero orribile avevo gli occhi e il naso gonfi mi lavai il viso con l acqua fredda e cercai di non piangere più appena potei chiamai la cameriera di portarmi l occorrente per il bagno e qualcosa da mangiare mentre mi spazzolo i capelli bussarono alla porta andai ad aprire ed era Fabian.

"come va "mi chiese

"diciamo che mi devo abituare all idea ",

"cerca di non pensarci non si sa mai fino in estate cosa può succedere",

"senti non ho voglia di ascoltare le tue congetture su ciò che potrebbe essere o no però sappi che lo amo e se nostro padre mi costringe a sposare qualcun altro io non lo so cosa farei "

"non essere esagerata ci sono un sacco di persone che hanno i matrimoni combinati e comunque io volevo solo dirti questo"

"cosa?" gli chiedo e lui

s inginocchis vicino a me

"fino all' estate ci sono ancora molto mesi goditi la tua storia vivila senza rimpianti e poi quello che sarà sarà"

"si però io quando penso ..."

"non pensare "disse interrompendomi "ok ?io vedi che non penso mai alle incertezze perché sennò poi mi sento male fai la stessa cosa anche tu !"

"va bene ci proverò"

"scendi stasera? "

"si "

"Fabrizio e in camera?"mi chiese

"non lo so prima l ho visto che andava a cavallo non so se e tornato"

"glielo hai detto?" mi chiede guardandomi con gli occhi verdi così simili a quelli di nostro padre,ma i suoi erano pieni di dolcezza e rammarico

"si e appena lo ha saputo sene e andato a cavallo sotto la pioggia"gli rispondo affranta e lui dopo un cenno affermativo dice

"quello lo fa sempre quando ha bisogno di calmarsi va sempre a cavallo quando torna vedrai che e quello di sempre "

"speriamo" dissi io lui mi baciò la fronte e disse

"poi vedi se non ho ragione" e se ne andò Finì di pettinarmi e iniziai a vestirmi ero che mi allacciavo la gonna che arrivò era ancora zuppo con gli stivali infangati quando si presento in camera mia.

"o mio dio ma sei zuppo vieni ad asciugarti "lo feci sedere vicino al camino e presi una tovaglia di quelle che mi aveva portato la cameriera che non avevo usato e iniziai ad asciugargli la testa ma mi fermò voleva mi sedevo sulle sue gambe ma io gli dissi di no

"sei tutto bagnato mi rovino il vestito"e poi chiesi"ma perché sei uscito questo tempo ti prenderà qualcosa !"

"non ti preoccupare ho la pelle dura "mi rispose alzandosi mi circonda la vita con le braccia e mi disse"ti ricordi cosa ti ho detto ieri sera mentre piangevi ?" pensai un attimo ricordavo la mia disperazione le lacrime incontrollate e lui che mi ave cullato fra le sue braccia come una bambina e che mi parlava all orecchio cercando di tranquillizzarmi ma i miei singhiozzi coprivano le parole mi ricordavo un unica frase quando mi aveva appoggiato sul cuscino per un istante ero riuscita ad aprire gli occhi e l avevo guardato lui era la mia realtà era tutto quello che volevo.

"io mi ricordo solo una frase"dissi in imbarazzo

"oh be' sempre meglio che niente!" cerco di scherzare ma la voce soffocata non glielo permise

"mi hai detto che finché ci sarai tu al mio fianco non mi succederà mai nulla di brutto" lui sorrise leggermente"era questo che mi avevi detto"

"be' fra tutte le altre cose...si " e dopo una breve pausa"comunque sappi che nessuno ci separerà mai te lo prometto"stavo per parlare che mi fermo "a tuo padre ci penserò io"

" e come farai ?"

"per questi due giorni non ci voglio pensare ci penserò quando sarò solo che sono più lucido "disse baciandomi di un bacio che sembrava non dovesse finite mai ero stretta a lui che era ancora bagnato e aveva bagnato anche me .

"vado a cambiarmi"disse e dopo avermi guardata "ti conviene farlo anche tu se non vuoi farmi impazzire del tutto"abbassi lo sguardo su di me e si mi sarei dovuta cambiare dinuovo la sottoveste bagnandosi era diventata trasparente e si era incollata al mio corpo lasciando trasparire il seno nudo e la gonna era tutta bagnata e infangata il vestito era da buttare.

"vai "dissi coprendomi con la vestaglia"che io devo ricominciare tutto daccapo" ci avevo messo un paio di ore a fare la acconciatura e mel aveva tutta disfatta.

" mi dispiace ti ho rovinato tutti i capelli",

" non importa qualcosa m inventero' "

mi diede un rapido bacio e uscii dalla stanza andai a vedere cosa mi sarei potuto mettere mi erano rimasti solo due vestiti da sera quello oro che avrei messo domani sera e uno nero che non mi piaceva gran che ma l avevo fatto sotto insistenza di mia madre alla quale piaceva il contrasto di colore fra la mia pelle e il vestito.mi vestiti velocemente anche se il ballo non sarebbe mai iniziato senza di noi non volevo che si creassero ancora più pettegolezzi .

ero alla toeletta che cercavo di aggiustare i capelli senza dover smontare tutto quando lo vidi dallo specchio che mi guardava da lontano poi spari per riapparire poco dopo vicino a me avevo il bustino aperto a metà lui inginocchiato dietro di me comincio lentamente a legarlo e ogni volta che passava i lacci del bustino da una parte all'altra mi baciava la schiena e questo mi mando in tilt non riuscendo più a concentrarmi sciolsi la parte che lui aveva rovinato e applicai un piccolo pettine che aveva come ornamento dei piccoli fiori che riprendevano il disegno del vestito.

"hai finito?"mi chiese impaziente

"non ancora"

" che ti manca?"

"il trucco" dissi prendendo il piumino per la cipria

"ma se sei bellissima senza " sorridendo continuai a truccarmi e solo dopo essermi messa il profumo mi alzai

"ora sono pronta " si alzo e mi guarda intensamente tanto da mettermi in soggezione

"cosa c'è ?"chiesi

"niente volevo assicurarmi che fossi vera ! stasera sarò l'uomo più invidiato "

stavamo uscendo quando lo fermai

"conviene che scendi prima tu io vengo fra qualche minuto"

"non c'è nessuno siamo solo noi e degli amici di mio padre che sono passati a trovarci questo pomeriggio e li ha fatti rimanere ma domani mattina vanno via"

così siamo scesi insieme notai subito in nuovi arrivati e in particolar modo una ragazza molto bella che parlava con i nostri amici era alta e formosa aveva aveva i boccoli biondi che gli scendevano fino a metà schiena quando Fabrizio la chiamo potei vederla in viso aveva gli occhi azzurri e lineamenti delicati sembra un angelo pensai e quando si girò verso Fabrizio con i suoi occhi luminosi che lo guardavano quasi adoranti provai un sentimento violento che fino ad oggi non avevo mai provato.

"Fabrizio ti stavo aspettando."disse l angelo con voce carezzevole e un sorriso ma lui non parve notarlo e rispose normalmente

"contento di vederti....Catrina ti presento Angelica di montò Angelica lei e Catrina d Orleans "

dopo che ci salutiamo notai che mi guardava freddamente ma non ci feci caso appena la musica inizio andammo a ballare finalmente fra le sue braccia ero più tranquilla ma non potei fare a meno di fargli notare

"Catrina ti ha messo gli occhi adesso"

lui mi guarda e dice "non sono mica una proprietà ...non sono in vendita...il mio cuore ha già un propietario"e mi strinse di più .ballammo per molto tempo finché non cominciarono i balli di gruppo alternando saltelli e giravolte cambiavamo continuamente. compagno finché la musica non si fermò e dovevamo ballare con il compagno che avevamo difronte quando la musica si fermò c'era davanti a me uno sconosciuto ma non era difficile capire chi era la somiglianza era incredibile ....il fratello di Catrina....

" che meraviglia visione"disse lui

"grazie"risposi

siete la dama più bella stasera posso sapere il vostro nome?"

"Angelica di montò"

"montò....siete forse parente del barone Armando?

" si e mio padre voi come lo conoscete"

"ero con vostro fratello e il conte lively all Accademia militare e fui ospite un paio di anni fa a casa vostra a Natale ma non vuoi visto anche se Fabian lo ha sempre sempre detto che ha una sorella molto bella" per cambiare discorso chiesi "e voi come vi chiamate "

"Osvaldo d Orleans sono vostro servitore " disse in modo galante mentre ballavamo non potei fare a meno di notare che Fabrizio ballava con Catrina non poteva essere un semplice coincidenza così quando la musica terminò "la ringrazio per il ballo vado a rinfocillarmi un po'"

"vengo con lei " così mi accompagnò

anche Lucia e Alessandro si erano fermati e con mia sorpresa anche Alessandro conosceva il nuovo venuto Lucia mi tirò in disparte per chiedermi

"cosa e successo ieri sera eri così strana"

"e per colpa di mio padre" dissi e gli raccontai tutto con lei era più facile parlare anche se stavo per piangere mi trattenni con mia sorpresa lei ammise che anche suo padre glielo aveva detto

"e tu cosa hai fatto?"

"nulla non gli ho più parlato e ho pianto per una settimana"

"e Alessandro lui non sa niente a che serve tanto io farò il mio debutto in estate insieme a te spero che subito dopo si faccia avanti e che mio padre accetti in fin dei conti e di rango più alto rispetto a me per cui e possibile pure che accetti la richiesta"

"e se non lo fa?"

"in quel caso non so cosa farò ma so cosa farei ora al tuo posto"e facendo un cenno con la testa verso la pista da ballo"andrei lì e farei capire a quella che è il mio ragazzo e che lo deve lasciare in pace "guardai verso la pista e li vidi ancora che ballavano lei alzava gli occhi su di lui ridendo in modo provocante mentre lui gli parlava il sangue mi montò alla testa non potevo andare a interrompere il ballo

"vai " mi esorta Alice

"no il ballo sta per finire voglio vedere cosa fa" poco dopo la musica si fermò e Fabrizio fece per allontanarsi dalla pista da ballo ma lei lo tiro per la manica con l intenzione di ballare ancora a quel punto mi alzai e andai da lui .

"disturbo?" chiesi prendendolo sottobraccio

"no " rispose lui "stavo venendo a cercarti ... andiamo"

"ma io voglio ballare"

"bevo prima qualcosa e poi balliamo"

"allora mi riservo tutti i balli per te "dissi sfacciata in realtà lo avevo detto apposta visto che Catrina era lì che ascoltava anche se noi l avevamo completamente ignorata almeno così avrebbe capito o almeno speravo.

la lasciamo lì sola anche se poco dopo stava già ballando con un signore più anziano.

ballammo tutta la serata insieme e quando andammo in camera abbiamo fatto l amore come non era mai successo prima l indomani sarebbe stato l ultima nostra notte insieme...

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