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Capitolo 02

Matteo

Mi sono svegliato con un rumore alla porta e ho capito che era mio fratello che bussava e mi urlava di alzarmi.

Henry - Prepariamo il caffè. - Dice creando più guai dalla mia porta.

- Ti annoierò io - dico assonnato.

Henry - Ti voglio bene anch'io e voglio che scendi a mangiare con tutti, l'ordine non era mio. - Dice uscendo dalla porta e sento i tuoi passi allontanarsi.

Mi passo le mani sul viso e vado in bagno, faccio la doccia e faccio la mia igiene mattutina, mi vesto, poi scendo le scale, vado in cucina per trovare la mia famiglia e Sara la cameriera/cuoca e un membro della famiglia.

- Buon giorno. - dico senza alcun entusiasmo.

- Buongiorno - Dicono all'unisono.

(Iranir) Madre - Figlio, va tutto bene? - Ha chiesto preoccupata a causa del mio sgomento mattutino.

- Tutto mamma, solo un sogno che non esce dalla mia testa - sospiro sincero.

(Mark) Papà - Allora dicci chi lo sa, possiamo aiutarti. - Parla prestando attenzione a me mettendo il giornale accanto a lui sul tavolo e poi osservando me e tutti i presenti.

- Va bene - faccio un respiro profondo tornando ai ricordi onirici - Ero in un bosco e il mio lupo vede un sentiero e ne segue un odore di fragola, io seguivo e guardavo dove c'era un lago ben illuminato dal sole e accanto a un lupo bianco, più che neve... - Sono interrotto.

Madre - Com'era? - chiede prendendo la sua mano nella mia e prendendola, se la mette in grembo, dimostrando la sua curiosità.

Padre - Da quanto tempo sogni questo lupo? - chiede ridendo della curiosità di mia madre.

Sara - Hai visto com'era? - chiede facendo lo stesso gesto che mia madre aveva fatto con la mia mano libera.

Henry - Impazzirà con tante domande! - Afferma ridendo.

- Calmati e aspetta che finisca, i tuoi dubbi saranno chiariti. - Ho già parlato ad occhi chiusi cercando di scoprire dove ho sbagliato con questa famiglia.

Tutti - Scusate - parlarono di nuovo all'unisono guardandomi ansiosi per il prosieguo.

- Proseguendo, doveva essere tra i 2 ei 75 di altezza fino a A 2 e 80 massimo, occhi azzurri vibranti che la rendevano meravigliosa e c'era qualcosa di diverso in lei, quando si avvicinava questo idiota mi svegliava. - Ho affrontato mio fratello che sapeva solo ridere in faccia.

Henry - Sei innamorato di un sogno ed è colpa del mio gatto? - Mi fa l'occhiolino e non riesco a trattenere la risata dalla sua faccia.

- Fuori il piccolo giaguaro! - dico ad alta voce ridendo e tutti mi seguono. - Non so nemmeno com'è la tua faccia. - dico ricordando questo dettaglio precedentemente dimenticato.

Madre - Rispettami ragazzo, giaguaro è il tuo naso. - Mia madre si è sempre comportata bene.

Henry - Se è come l'hai vista nel tuo sogno, deve essere un omega. - Ricordando come l'ho descritta e smetto di ridere.

- Vero, però, non mi interessa ho solo bisogno di trovarla, perché questo sogno deve significare qualcosa. - dico guardando di nuovo mia madre.

Madre - E vai figlio mio, stanne sicuro. - Sorridi con il tuo sorriso dolce e affettuoso.

- Grazie mamma. - Bacio la tua mano che tiene ancora la mia. - Ora andiamo voi due perché dobbiamo andare in azienda o entrambi rimarranno a lavorare fino a tardi. - Guardo quelli che mi guardano e sorridono.

Henry - Non minacciarmi senza gusto, perché se rimango, rimani anche tu. - Dice uscendo dalla cucina baciando tutti.

- Madre, ti è mancato tuo figlio quando l'hai portato a casa. - Orecchino che ride del clown.

Madre - Non certo mio figlio, è proprio come tuo padre, ma un giorno ti sistemerai e smetterai di portare queste donne senza valore solo per ''passare la notte''. - Si alza sorridendo facendo delle citazioni e inizia a togliere il tavolino.

- Papà aiutami. - Prego la tua interferenza in questa faccenda.

Padre - È un tuo problema insieme alla responsabilità, e... - Si ferma ad alzarsi. - Tua madre ha ragione. - Dice colpendomi il braccio e partendo anche lui verso la sua macchina.

Sara - E c'è dell'altro... - La interrompo.

- Se non per aiutarmi Sara, meglio che esci e preparami una meravigliosa torta al cioccolato per compensare il mio stress emotivo. - Minaccia guardando il caffè sul tavolo.

Sara - FUII!! - Lei scappa e io sorrido scuotendo la testa.

Ho finito il mio caffè e io, Henrique e mio padre andiamo in azienda, in quanto io sono presidente, mio ​​fratello è vicepresidente, mio ​​padre è socio dell'azienda perché condividono metà dell'azienda, essendo il 50% mio e il altro 50% diviso tra i due Ho costruito questo impero. La giornata era piena e io sono rimasta alzata fino a tardi solo con loro due e ho già rilasciato la nuova segretaria... Angel, se non sbaglio, è andato a casa prima che i due salissero in camera mia, non sono proprio in vena di spendere soldi per gli straordinari più che non sono diventato ricco spendendo soldi.

Henry - Cos'è questo odore? - Bussa come al solito alla porta del mio ufficio e fai un respiro profondo guardando nel profondo dov'è la mia preziosa pazienza.

- Che odore? - L'ho guardato male.

Henry - Quel profumo di menta al cioccolato. - Afferma di annusare l'ambiente finché mio padre non gli dà uno schiaffo forte e nella tua testa.

Padre - Per un giovane, sembra un cane che cerca il suo osso che il proprietario ha nascosto nel cortile di casa. - Parla seduto di fronte a me.

- Siediti così possiamo finire questo in fretta, ho bisogno di dormire e ti mando il biglietto con la riparazione della mia porta. - dico già sbadigliando.

Henry - Va bene, ma fa ancora male. - Siediti sconvolto con la mano nel punto colpito da mio padre.

Padre - Se dovessi prendermi cura di qualcosa, comprerei un cane o qualsiasi altro animale domestico. - Dice un grande segno di impazienza che è irritato con tutto e tutti per non essere riuscito a essere in quel preciso momento nel suo prezioso letto.

Abbiamo finito quasi alle due del mattino e siamo tornati a casa, non ho nemmeno mangiato ho solo fatto una doccia e sono andata a letto sperando di sognare quel bellissimo lupo che si è impossessato dei miei pensieri per tutta la mattina.

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