Capitolo 5
Atto V......
Quella sera, durante la cena, non riuscivo a staccare gli occhi dalla Bellezza di Peggy; lo facevo discretamente affinché Robert non se ne accorgesse.
Osservavo le sue mani insolitamente decorate con uno smalto lucido nero, osservavo le sue splendide gambe, osservavo la sua bocca e le sue labbra.
Quando finimmo di cenare Robert disse che prima di andare a casa sarebbe passato da un suo collega per prendere dei documenti di lavoro e ci avrebbe raggiunto a casa.
Salii in auto con Peggy e il suo profumo mi inebriava, la osservavo e la donna ne era conscia e la gonna che indossava ogni km saliva un pochino lasciando trasparire la bordatura in pizzo delle sue calze velate e il reggicalze nero.
Quel breve viaggio fu delizia e patimento.
Arrivammo a casa e ci sedemmo sul divano aspettando Robert. Non riuscivo a non ammirare Peggy, che indossava una camicia in seta nera molto attillata e dal quale si intravedeva lo spacco tra i due seni e la sua pelle era bianca e candida come un giglio; mi ero accorto che non indossava il reggiseno perché ad ogni suo movimento ondeggiavano sotto la seta della sua camicia ed i capezzoli si intravedevano sinuosi.
Peggy mi chiese con maliziosa gentilezza se le avessi versato una coppa di champagne e lo feci; presi una coppa di cristallo e la appoggiai su un vassoio d’argento, poi misi la bottiglia nel porta ghiaccio e la portai sul tavolino posto davanti al divano.
Quel mistico silenzio terminò quando uno squillo di telefono tuonò nella stanza, e la donna si alzò per rispondere; dall’altra parte del filo c’era Robert che si scusò per il ritardo.
Peggy prima di tornare sul divano armeggiò vicino al televisore, e prese una videocassetta che infilò nel videoregistratore che in quegli anni era l’unico supporto per riprodurre film; e con un sorriso disse, “inganniamo il tempo mentre mio marito torna...”
Ci sedemmo uno accanto all’altra mentre la mia mente vagava nel vuoto ed il suo profumo mi inebriava. Il film iniziò e nello schermo vidi Peggy sdraiata a bordo della sua piscina con indosso un costume da bagno gioiello quasi interamente fatto di cristalli. Era stupenda e si sentiva la voce di Robert che la incitava a posare come accade spesso nelle coppie.
Fui molto sorpreso quando nell’inquadratura comparse Dan, il giardiniere di casa, intento a pulire la piscina con un retino. Peggy indossava degli occhiali da sole molto eleganti e nel video notai che i seni erano quasi completamente scoperti e d’intravedeva la sua pelle sotto quei cristalli; poi si girò di schiena con le gambe leggermente divaricate dal quale s’intravedeva il taglio del suo sesso.
Dan, il giardiniere, era un ragazzo di 25 anni circa dall’incarnato mulatto; proveniva da Cuba e il suo corpo era statuario.
Indossava dei pantaloncini dal quale si notava il segno del suo membro che sembrava enorme e turgido. Durante la ripresa si sentiva solo la voce di Robert che scherzava divertito; poi si sentì la voce di Peggy che chiese al ragazzo se poteva portarle dello champagne fresco e delle fragole. Vidi il ragazzo allontanarsi e dirigersi verso la cucina e rimasi di ghiaccio quando sentii la voce di Robert che diceva, “fammi felice ora.”
Nel video vidi Dan ritornare e appoggiare frutta e bevande sul tavolino bar della piscina. Peggy le chiese di versarle una coppa e di portargliela; il ragazzo si avvicinò alla donna che iniziò a carezzargli i pantaloncini e dopo poco sbottonandogli la patta carezzò quel membro scuro e grosso portandolo alla bocca.
Guardare le sue labbra sul ragazzo mi eccitava terribilmente e mentre ero assorto in quella paradisiaca visione sentii la mano di Peggy sfiorare la patta dei miei pantaloni, sempre più a fondo e ormai incurante di ciò che stavo guardando in TV mi avvicinai alla donna con il fiato corto dall’eccitazione ma Peggy mi respinse, dicendomi, “ora guarda” e eseguii i suoi ordini quasi con il respiro annullato.
Eseguivo ma non capivo ed ad un certo punto la donna sganciò il suo reggicalze e mi ordinò di sfilarle. Poi calzò ancora le scarpe e mi disse di non toccarla con le mani.
Il suo tono era severo e mentre sorseggiava lo champagne mi ordinò di baciare le sue scarpe; lo feci...mi passò i tacchi altissimi sulla lingua e mentre lo faceva mi invitò a bere dello champagne; accettai anche se ero astemio perché nella mia bocca non scorreva neanche più un filo di saliva.
Mi allungai verso il tavolino per prendere una coppa ma Peggy con voce marziale mi disse, “cosa fai?” Le risposi che stavo prendendo una coppa per me.
La donna mi disse allora, “la tua coppa sono io.....” Tornai verso le sue gambe e con lo sguardo cercai inconsciamente immagini da quel video che ormai era terminato.
