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Cap.4 Ragazzino spudorato

Nei giorni successivi Ji Woo si occupò di tutto ciò che gli sarebbe servito per svolgere il suo lavoro, quindi fece installare delle telecamere fuori e dentro l'appartamento di Soo Ah ed un allarme alle porte e alle finestre, si fece dare il programma lavorativo settimanale e gli appuntamenti previsti, si occupò di studiare uno ad uno i nominativi e relative foto delle persone che gli gravitavano attorno e i percorsi più sicuri e fece in modo che la sua auto fosse sostituita con una con i vetri oscurati.

Soo Ah, come aveva potuto constatare fino a quel momento, era un ragazzo freddo, facilmente irritabile e abituato ad essere al centro dell'attenzione ma per lo meno stava collaborando senza troppe proteste.

Quel giorno aveva uno shoot fotografico sul terrazzo di un grattacielo dal quale si poteva vedere mezza Seoul ed era andato a prenderlo poco dopo l'alba come da richiesta del suo manager per portarlo nella location del servizio fotografico.

L'edificio dove viveva Soo Ah era vicino il centro più vivace di Itaewon e dove la vita notturna era molto attiva, era un palazzo abbastanza elegante di 5 piani del quale lui possedeva l'intero ultimo piano.

Digitò il codice di sicurezza del portone d'ingresso e prese l'ascensore fino al quinto piano e suonò alla porta.

Per diversi secondi non sentì alcun rumore e quando suonò nuovamente non aspettò più molto a lungo ma non sentendo ancora nessuno digitò il codice d'apertura della porta ed entrò guardingo mettendo una mano sulla pistola nascosta dalla giacca del vestito e togliendo le scarpe con un gesto rapido.

L'appartamento non mostrava segni di intrusione ma alcuni vestiti erano sparsi sul pavimento solitamente molto ordinato.

Fece un veloce e silenzioso giro dell'appartamento senza vedere niente di insolito a parte due calici vuoti sul tavolino del salotto e raggiunse la porta della camera da letto aprendola lentamente.

Quello che vide era qualcosa di inequivocabile: Soo Ah era steso a pancia in giù completamente nudo con il lenzuolo che gli copriva a malapena fianchi e cosce e steso accanto a lui un uomo che Ji Woo non riconobbe, anche lui nudo.

Era evidente che i due avevano fatto sesso dall'involucro di un preservativo sul comodino e che dovevano esserci ubriacati dal numero di bottiglie ai piedi del letto.

Ji Woo ne fu totalmente irritato, il suo era un comportamento completamente irresponsabile.

Aprì le tende della portafinestra per fare passare la luce e poi andò a scuotere lo sconosciuto.

" Svegliati" disse risoluto, poi lo scosse nuovamente.

Il tizio, muscoloso e piacente aprì gli occhi e dopo un primo momento di smarrimento li sbarrò dalla paura nel vedere un uomo sconosciuto vestito tutto di nero che lo guardava con uno sguardo omocida.

" Chi sei tu" domandò Ji Woo.

" Io.. io.. sono Joon hi, un amico di Soo Ah" disse balbettando l'uomo.

" Un amico? Bene ora alzati e rivestiti. Ti do cinque minuti per lasciare questo appartamento"

L'uomo si alzò immediatamente tirando via il lenzuolo con sé per non farsi vedere completamente nudo e prendendo via i vestiti da terra si rivestì alla meno peggio ed uscì seguito da Ji Woo che non lo lasciò fino a che non lasciò definitamente l'appartamento. Poi lui tornò in camera da letto e Soo Ah era ancora sul letto completamente addormentato e completamente nudo.

Per un attimo Ji Woo sussultò dalla sorpresa, non si era reso conto prima che il tipo di prima portandosi via il lenzuolo aveva lasciato Soo Ah scoperto e adesso la sua pelle liscia, le sue gambe affusolate e le sue natiche rotonde si mostravano spudoratamente ai suoi occhi e sebbene fosse un uomo dovette ammettere con sé stesso che quel ragazzo era veramente perfetto.

Dopo un primo momento in cui

rimase incantato da quella vista si riscosse dandosi dello stupido e andò dritto verso di lui lanciandogli addosso il lenzuolo che il tizio di prima aveva abbandonato a terra, poi lo scosse con forza.

Dovette ripetere la cosa più volte prima che Soo Ah cominciasse ad aprire gli occhi e quando si rese conto di chi fosse di svegliò completamente e si mise a sedere all'istante.

" Che ci fai in camera mia?!" e tirò il lenzuolo per coprirsi il petto ritirandosi in un angolo del letto mentre sul suo volto si vide dipingersi un'espressione di paura.

Ji Woo rimase costernato per un momento, non era una reazione normale quella, poi si riscosse e parlò.

" Doveva essere già pronto per il servizio fotografico. Chi diavolo era il tizio con cui ha passato la notte? Il suo è un comportamento completamente irresponsabile" disse irritato Ji Woo.

Soo Ah fu colpito da quelle parole e le sue guance arrossirono dalla vergogna e allo stesso tempo dalla rabbia: come si permetteva quest'uomo a trattarlo così, chi diavolo credeva di essere!

A quel punto Soo Ah sembrò riprendere il controllo di sé, la solita espressione altezzosa ritornò sul suo volto e con uno scatto si alzò in piedi drappeggiato ancora in quel lenzuolo. Quella vista di lui lì, mezzo nudo dentro un lenzuolo bianco gli rimandò alla memoria una statua di una Venere greca che aveva visto in un museo durante un viaggio in Italia e per la seconda volta fu sorpreso da se stesso e dai suoi stessi pensieri :Venere era una donna, come poteva paragonare un uomo ad una figura mitologica femminile? Ma aveva in quel corpo da uomo perfetto uno charme delicato ed elegante che richiamava in qualche modo il fascino tipicamente femminile.

" Ma chi diavolo sei tu? Per caso sei il mio uomo che devo renderti conto anche della mia vita privata?" esclamò Soo Ah furibondo.

' Chi sei, il mio uomo?' quelle parole, per Ji Woo, sembravano riecheggiarono ancora nella stanza e non poté fare a meno di notare che con le guance arrossate e gli occhi che brillavano di rabbia era molto attraente.

" Io ho bisogno di sapere ogni suo movimento, ogni suo programma e ogni persona che incontra. È il mio modo di lavorare ed è ciò che mi ha permesso di non perdere nessuno dei miei clienti fino ad ora" disse Ji Woo e il suo tono risuonò gelido alle orecchie di Soo Ah.

Quell'uomo... quel suo atteggiamento prepotente lo stavano facendo irritare... però era molto, molto virile; Il suo viso e il suo corpo potevano essere paragonati a quelli di un attore di film d'azione e i capelli tagliati cortissimi ai lati e dietro con il ciuffo un po' lungo sempre ordinatamente pettinato indietro era davvero sexy.

A Soo Ah non piacque la piega che stavano prendendo i suoi pensieri e si diede una smossa.

" Ne parleremo dopo, adesso non ho tempo, devo prepararmi. Sei pregato di uscire dalla mia stanza" disse freddamente usando per la seconda volta il tono informale di proposito e Ji Woo strinse leggermente gli occhi avendo notato la cosa.

" Sei pregato di fare in fretta" contrattaccò lui abbandonando anche lui il tono formale usato fino a quel momento.

' Ahhh quest'uomo è davvero irritante ' pensò Soo Ah e per provocazione fece cadere il lenzuolo che finora lo aveva in parte coperto, per terra, rimanendo completamente nudo.

" Faccio in un lampo" disse con un ghigno provocatore.

Ji Woo rimase senza senza parole, che ragazzino sfacciato e senza pudore era... non aveva mai conosciuto uno come lui, e per non indugiare suo malgrado con lo sguardo in quel corpo bianco, liscio e perfetto, girò i tacchi ed uscì.

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