The beauty and the bodyguard

Park Ji Woo aveva posteggiato la sua berlina nera nel garage sotterraneo dell'edificio della sua agenzia e si stava dirigendo nel suo vestito scuro verso gli ascensori con il suo passo deciso ed elegante che mostrava tutta la sua sicurezza e forza.

Possedeva infatti il carisma che solo un uomo sicuro di sé poteva mostrare e ciò era aiutato anche da un fisico possente e atletico.

La sua altezza poco comune di quasi un metro e novanta, i suoi trentun'anni e lo sguardo d'acciaio completavano la sua aura di uomo pericoloso.

Aveva appena finito un ingaggio molto prestigioso con un multimilionario in visita in Corea quando la sua agenzia lo aveva chiamato per un nuovo lavoro e nonostante la sua ex moglie gli avesse chiesto di prendersi qualche giorno per provare a risolvere il loro problemi, lui aveva deciso di accettare la chiamata.

In realtà era stato sollevato di doversi tuffare immediatamente in un altro ingaggio, le cose tra lui e Se Rah non andavano bene da molto tempo per via delle sue lunghe assenze dovute al suo lavoro e del carattere volubile di lei, ma le cose erano precipitate nel loro quarto anno di matrimonio quando lei gli aveva comunicato di non volere bambini per non rovinare il suo corpo e di conseguenza la sua carriera e adesso per lui starle vicino era diventato insopportabile.

Aveva deciso di divorziare da lei ma Se Rah lo aveva supplicato di non rendere la cosa pubblica o sarebbe stata travolta da uno scandalo che le avrebbe reso difficile la scalata verso il successo che tanto agognava.

Aveva acconsentito malvolentieri ma le aveva dato un tempo limite di un anno, poi avrebbero reso pubblica la loro separazione.

Entrò nell'agenzia di cui lui era la punta di diamante e andò dritto nell'ufficio del suo capo, il signor Lee Min Joon che lo voleva bene come un figlio.

" Ahh figliolo! Eccoti qua... vieni accomodati ti ho fatto già portare il tuo ICE Americano " lo accolse Lee Min Joon in persona non appena entrò nella stanza.

Lui era un uomo di mezza età che si manteneva molto bene, che aveva due figlie femmine, peraltro da lui molto amate, e che aveva visto in lui il figlio maschio che non aveva mai avuto.

Ji Woo si inchinò davanti all'uomo in segno di rispetto e prese il suo enorme bicchiere di caffè freddo, poi si sedette sul divano verde scuro che era posto su un lato della stanza imitato immediatamente da Lee Min Joon.

" Allora signor Lee, di chi si tratta questa volta" chiese dopo aver sorseggiato il suo Americano.

" Un chaebol" rispose lui.

Ji Woo alzò le sopracciglia.

" È l'erede di un conglomerato molto potente che ha deciso di dedicarsi alla carriera di modello nonostante i suoi milioni lasciando suo padre a gestire gli affari da solo ancora per diversi anni" spiegò il signor Lee.

Ji Woo non poté fare a meno di stringere le labbra al suono della parola 'modello'.

" Chissà, magari Se Rah lo ha già incontrato per via del suo lavoro" stava dicendo infatti il signor Lee.

" Spero proprio di no " disse asciutto e il signor Lee capì che doveva andare avanti.

" La richiesta di protezione è partita da suo padre, a quanto pare è stato minacciato di morte più di una volta tramite social ma il ragazzo non vuole proprio saperne di limitare i suoi spostamenti, infatti le precedenti guardie del corpo hanno rifiutato il lavoro dopo poco tempo averlo conosciuto.

Sembra infatti che il ragazzo abbia un carattere difficile e non collabori "

" Da quello che sento non sarà un lavoro facile, perché mi dovrei impegolare con una canaglia simile" disse Ji Woo.

" Per due ragioni: primo, il padre è talmente ricco che un solo ingaggio ti renderà più di quanto ti possano rendere altri 10 ingaggi come questo e secondo, quest'uomo ha chiesto proprio di te."

" Me?" chiese incuriosito Ji Woo.

" Già ... tu non ti rendi ancora conto forse che il tuo è diventato un nome noto nell'ambiente dopo aver salvato la figlia del presidente"

disse Lee Min Joon.

" Ancora non capisco come hai potuto rifiutare l'ingaggio a vita alla casa blu" disse scuotendo la testa il signor Lee.

" La ragazza aveva un carattere insopportabile e non sono fatto per stare in mezzo ai meandri della politica, lei lo sai già" rispose lui.

" Si si lo so ne abbiamo parlato mille volte... comunque questo non te lo puoi fare scappare se conti di ritirarti presto senza alcun pensiero per la tua vecchiaia"

Ji Woo sembrò rifletterci un momento.

" Ok dammi tutti i dettagli e poi lo incontrerò. Se però non vedrò i presupposti rifiuterò "

" Ok lo posso accettare. Il ragazzo ha 23 anni già compiuti e il suo nome è Min Soo Ah. Ecco una foto" e gli girò lo schermo del suo PC portatile.

Ji Woo guardò la foto e per un attimo strinse gli occhi.

La sua poteva essere definita una bellezza eterea, con tratti prettamente mascolini ma con una perfezione e una delicatezza di lineamenti che potevano coprire standard anche femminili.

Ma quello che colpì maggiormente Ji Woo erano gli occhi, grandi e luccicanti ma se guardavi attentamente, un velo di tristezza li velava.

" Voci in giro dicono che sia attratto più dagli uomini che dalle donne ma non sono mai state confermate, suppongo che il potere del padre abbia qualcosa a che fare con questo " continuò il signor Lee.

" Spero non ti dia problemi essere associato a lui visti questi pettegolezzi "

" Non ho questo tipo di pregiudizi, l'unica cosa che lo rende più fastidioso è che sia un modello, odio la categoria" rispose Ji Woo.

Lee Min Joon sapeva che c'erano problemi nel matrimonio di Ji Woo, anche se non erano mai entrati nello specifico, quindi decise di accennare un mezzo sorriso senza fare ulteriori domande.

" Bene, se sei d'accordo ti fisso un incontro per domani con il signor Min. Ha una certa fretta di incontrarti" disse Lee Min Joon.

" E lui? Quando lo incontrerò?" chiese lui indicando la foto di Soo ah.

" Credo che se le cose andranno come devono andare lo incontrerai molto presto"