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Cap. 2 Soo Ah

Nella zona meno centrale di un quartiere per ricchi di Seoul, Cheongdam, una berlina nera stava camminando speditamente tra i lussuosi palazzi.

Non appena raggiunse un cancello marrone scuro vi si fermò davanti e senza bisogno di suonare il cancello si aprì e due uomini della sicurezza si avvicinarono al finestrino dell'auto che si abbassò.

" Sono Park Ji Woo, il signor Min mi aspetta" si presentò Ji Woo.

L'uomo della sicurezza più alto pose una mano su un airpods e dopo aver ascoltato qualcosa lo lasciò passare.

Dopo un centinaio di metri si fermò davanti ad un lussuosissima villa a tre piani dalla forma ellittica e un'altro uomo vestito di nero si

apprestò a fare scendere Ji Woo facendo cenno di seguirlo all'interno.

Lo guidò fin dentro un enorme salone a vetri dove un uomo distinto sedeva comodamente su una poltrona con una rivista in mano. Non appena lo vide gli fece cenno di avvicinarsi e Ji Woo lo fece facendo un inchino di saluto.

" Dev'essere Park Ji Woo, prego si metta comodo. Le faccio portare un tè " e l'uomo che non doveva avere ancora sessant'anni e con i capelli nerissimi fece un gesto della mano e in un batter d'occhio una cameriera si presentò accanto a lui.

" Portaci un tè" le comandò e questa sparì dietro una porta scorrevole, dopodiché il signor Min rivolse nuovamente l'attenzione a Ji Woo osservandolo attentamente con quei suoi occhi penetranti.

" Come mi aspettavo è un uomo molto in forma. Ed è anche imponente " osservò e Ji Woo inchinò semplicemente la testa per ringraziare.

" Sei un uomo di poche parole vedo e questa cosa è molto positiva. Se dovrai occuparti di mio figlio è meglio se avrà accanto un tipo silenzioso, la sua è una personalità complessa, ha preso da sua madre e non è favorevole ad avere un bodyguard che limiti i suoi spazi personali " spiegò il signor Min.

" Perché vuole una guardia del corpo personale per suo figlio. Da quello che ho visto è abbondantemente provvisto di professionisti della sicurezza qui" chiese Ji Woo.

" Mio figlio è sempre stato circondato da guardie del corpo fin da piccolo fino a che un giorno non ha più voluto sapere di averne accanto, stanco di sentirsi sempre circondato da estranei in ogni momento della sua vita anche privata. Quindi mi serve una persona che riesca a proteggerlo senza bisogno della collaborazione per la maggiore, di altri colleghi. Lei ha un' ottima reputazione signor Park e Soo Ah è stato minacciato di morte una settimana fa in forma anonima sul suo telefono privato. Dopo aver fatto indagare, ho scoperto che non era la prima volta. Qualcuno lo ha preso di mira tramite il profilo social già da quasi un anno, anche se lui non me ne ha mai parlato, però adesso hanno fatto un passo avanti e hanno mandato queste foto sul suo telefono" e gli passò una busta.

Ji Woo la aprì e vide due foto che chiaramente erano di Soo Ah, una mentre entrava in un edificio in tenuta sportiva e l'altra la foto di un pugnale.

La minaccia era chiarissima.

" Dove si trovava qui" chiuse indicando la foto di Soo Ah.

" Quello è il portone di casa sua, a Itaewon "

Il quartiere era molto vivace e popolato da gente diversamente variegata e conosciuto per essere abbastanza gay-friendly.

Probabilmente le voci sul suo orientamento erano vere, pensò Ji Woo.

" Il primo passo deve essere quello di cambiare appartamento" disse lui

" oramai questa persona conosce dove abita "

" In realtà possiede già un appartamento a Gangnam da quando era appena nato ma... non vuole abitarci"

Ji Woo lo guardò senza dire nulla.

" È il mio figlio più piccolo ed è nato dal mio secondo matrimonio, credo di averlo viziato un po'. Ma avrà modo di conoscerlo bene se accetterà l'incarico "

" Vorrei incontrare suo figlio prima di decidere, se non le spiace, signor Min" rispose Ji Woo e proprio in quel momento la cameriera portò il tè e disse qualcosa sottovoce al signor Min.

Lui si volse verso Ji Woo e disse:

" Lo sta per conoscere, mi hanno appena avvisato che ha appena varcato i cancelli"

E dopo pochi minuti, mentre i due sorseggiavano il loro tè, Sono Ah fece la sua apparizione.

" Buonasera padre" sentì salutare Ji Woo e si voltò per vedere il giovane uomo che aveva parlato.

Ji Woo aveva già visto le sue foto e sapeva già che la sua bellezza era fuori dal comune ma adesso si rese conto che la sua presenza era davvero carismatica.

Lo vide attraversare il salone e poté notare l'andatura elegante, le gambe lunghe e affusolate e la pelle luminosa del viso e delle scapole lasciate scoperte da una maglia di cotone bianco dal collo molto largo e morbido, sotto un cardigan di cashmere color miele lasciato aperto, che gli arrivava a metà coscia.

Non appena li raggiunse si rivolse a suo padre con un inchino poi si girò verso di lui e lo squadrò con occhi penetranti come quelli di suo padre ma molto più grandi e scuri. Ji Woo sostenne a sua volta il suo sguardo e ne potè osservare i lineamenti perfetti da vicino, con la mandibola sottile, le gote alte e labbra piene; i capelli erano nerissimi e leggermente lunghi, portati all'indietro ma in maniera volutamente un po' spettinata.

Ji Woo dovette ammettere con sé stesso che era più bello di tutti gli attori, attrici e personaggi famosi che gli era capitato di incontrare col suo lavoro.

" Lui dev'essere il guardiano che mi vuoi mettere alle calcagna" disse freddamente lui rigirandosi verso suo padre.

A quel punto Ji Woo si alzò e inchinando leggermente la testa disse:

" Sono Park Ji Woo e sono una guardia del corpo "

Lui lo guardò qualche altro secondo, poi si rivolse a suo padre:

" Padre ti prego... non ho bisogno di una guardia alle calcagna"

" Soo Ah ne abbiamo già discusso. Non posso permettere che mio figlio rischi la vita. O lui oppure tre come lui" disse severamente il signor Min.

" Tre? No grazie, uno è anche troppo ingombrante " e mentre lo diceva ne guardò le spalle larghe e il torace ampio e quell'altezza molto oltre la media.

" Se accetterò l'incarico ci saranno regole da fissare" disse Ji Woo con tono serio assumendo la tipica posizione di chi è abituato a gestire le situazioni, con le mani incrociate davanti e i piedi ben distanziati.

Soo Ah lo guardò con la bocca aperta.

" Non credo di aver capito... un mio sottoposto mi imporrebbe delle regole per accettare di lavorare per me?" disse incredulo.

" Mi deve mettere nella condizione di poterla proteggere signor Min Soo Ah, altrimenti è tutto inutile "

" Padre, non credo di poterlo accettare " disse Soo Ah a quel punto.

" Tu lo farai invece Soo Ah, seguirai le indicazioni del signor Park perché è il migliore nel suo campo e sa quello che fa. Inoltre dovrai lasciare l'appartamento dove vivi " disse autorevole il signor Min.

" Questo proprio no!" esclamò Soo Ah.

" Non hai scelta!"

" Va bene, accetto la guardia del corpo ma non mi trasferisco"

A quel punto Ji Woo intervenne:

" Credo di non essere la persona giusta per questo incarico signore" disse e Soo Ah si voltò di scatto verso di lui.

Il signor Min lo guardò per un attimo poi disse:

" Non posso costringere qualcuno a lavorare per me. È libero di andare"

Ji Woo si inchinò per accomiatarsi e si voltò per andare via quando sentì Soo Ah dire:

" Aspetti un momento "

Ji Woo si girò a guardarlo.

" Va bene, cercherò di collaborare, ma voglio lei come guardia del corpo"

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