2. Cosa succede?
~Flashback ~ 7 anni fa~
"Ciao piccola, com'è andata a scuola?" Mi chiede mia madre, con il suo solito sorriso che è capace di rallegrare anche le giornate più buie, mentre mi fissa con i suoi occhi color Nutella simili ai miei. D'altronde le assomiglio molto, sia fisicamente che caratterialmente e sono molto contenta dato che è una donna meravigliosa.
"Bene, molto bene" le sorrido, guardo fuori dal finestrino mentre parliamo del più e del meno.A un certo punto mi ricordo di farle vedere una cosa:
"Senti mamma, qualche giorno fa, sul dorso del collo mi è apparso una specie di "tatuaggio" a forma di mezzaluna..." e mentre la vedo girarsi verso di me-
~Fine flashback~
Apro gli occhi toccandomi il punto in questione, mentre l'acqua fredda rinfresca ogni centimetro del mio corpo svegliandomi dal sonno. Una volta finito, esco dalla doccia e mi inizio a preparare per un altro giorno di scuola. Metto una felpa nera che mi sta il doppio, dei pantaloni grigi della tuta e per finire raccolgo i capelli in una disordinata cipolla. Prendo lo zaino e finalmente esco da quella maledetta casa.
Immersa nei pensieri più profondi, ci metto poco ad arrivare all'ingresso della scuola che come ogni giorno è invaso da numerosi studenti.
Un gruppo di tre ragazzi e una ragazza, però, mi colpisce l'attenzione. Non li ho mai visti prima d'ora, magari sono nuovi? Appena noto che anche loro mi stanno fissando, decido di affrettarmi a raggiungere la classe, dove come al solito, Sara mi sta aspettando.
Metto su un sorriso forzato e la raggiungo.
"Che succede?" Quasi mi assale e la guardo abbastanza confusa.
"Beh buongiorno anche a te, come stai? Io tutto bene" le rispondo sarcastica, mentre mi fulmina con lo sguardo.
"TI HO CHIESTO UNA COSA E TU -mi punta il dito al petto- MI DEVI RISPONDERE. COSA SUCCEDE?" Rabbrividisco a causa del tono che ha usato e nascondo le mani che hanno iniziato a tremare dalla paura.
"E-Ehm i-io... Niente, c-cosa dovrebbe succedere?" balbetto giocando nervosamente con le maniche della felpa.
"Cavolo Alessia, ti conosco da quando vado all'asilo e pensi di raggirarmi con quel tuo sorriso forzato?!" Mi chiede retorica, più calma ma preoccupata.
"Mi ha detto che la prossima volta che mi ritrova con un libro in mano, faccio la stessa fine del libro..."
"Ovvero?" Mi invita ad andare avanti.
".... Bruciata nel camino" finisco, facendo una smorfia di ribrezzo, mentre lei si alza per abbracciarmi delicatamente e la ringrazio mentalmente, dato che ne avevo bisogno.
La campanella suona e l'aula inizia a riempirsi di ragazzi e ragazze che ormai conosco fin troppo bene.
Nei banchi a destra, rispetto ai nostri, si siedono Ethan e un suo amico... Il primo, AMA vedermi soffrire e siccome questo non basta, l'oca della classe: Clarissa, se la prende ancora di più con me, perché, come dice lei "Ethan, il mio amoruccio, non lo devi toccare perché è solo ed esclusivamente MIO", ma chi lo vuole il 'suo amoruccio', anzi mi farebbe un piacere se si togliesse di mezzo.
Sospiro pesantemente e mi metto comoda sulla sedia.
È Sara a farmi notare, che i due banchi dietro e davanti ai nostri, sono completamente vuoti e quindi significa solo una cosa...
