3. "MIA"
"Quest'anno abbiamo dei ragazzi nuovi che si uniranno alla classe, quindi vi prego di essere e accoglienti. Ecco a voi Luke, Cameron, Federico e Anne" il professore ci presenta i nuovi alunni, man mano che essi entrano. Sono i ragazzi di stamattina.
Luke è un ragazzo alto e muscoloso, ha i capelli biondo cenere, tendenti al castano chiaro e gli occhi color nocciola, come i miei ma più chiari.
Indossa una maglia nera degli Arctic Monkeys che gli sta un po' larga e dei jeans neri.
Cameron, in altezza e statura è molto simile a Luke, ma a differenza sua ha i capelli biondi e gli occhi azzurri, insomma il principe azzurro che tutte sognano.
Indossa una maglia bianca aderente, che gli mettono in risalto i pettorali, e anche lui dei jeans.
Federico, invece, è il più alto fra i tre ragazzi, ha i capelli ricci color pece che assecondano gli occhi, simile a quelli di Anne e data la loro notevole somiglianza, deduco che siano fratelli, ma non ne sono certa.
Federico indossa una felpa grigia con dei pantaloni neri della tuta, invece Anne a differenza sua è vestita molto elegante. Lei indossa, infatti, un vestito elegante che la fascia perfettamente, mettendole in risalto le bellissime forme. È molto bella.
Le oche della classe iniziano a sistemarsi, cercando di catturare l'attenzione dei ragazzi. C'è chi si abbassa il top, mettendo in bella vista il seno palesemente rifatto, e chi si sistema i capelli, ma i ragazzi non le degnano nemmeno di uno sguardo.
Finito di studiarli abbasso la testa e inizio a scarabocchiare qualcosa sul quaderno.
I ragazzi nel mentre si sistemano nei banchi vuoti e la lezione prosegue nel seguente modo:
io che scarabocchio ed Ethan che non smette di darmi fastidio.
"Pss...psss" ecco, va avanti così esattamente da quando il professore si è girato a scrivere qualcosa sulla lavagna. Io come sempre faccio finta di non averlo sentito. All'improvviso, però, sento qualcuno darmi un pizzicotto sul braccio destro, schiacciando il livido procurato ieri sera. Trattengo il respiro a causa del dolore, ma continuando a ignorarlo.
Alzo la testa per vedere la lavagna, ma la mia attenzione si rivolge a Federico, che si trova esattamente nel banco davanti al mio. Forse disturbato da Ethan o per qualche altro motivo, si gira a guardare prima Ethan e poi me.
Quasi mi ci perdo nei suoi occhi, così neri e profondi, che per un istante sembrano essere stati illuminati da una scintilla. Abbasso lo sguardo e vedo lui rigirarsi, ringhiando in un sussurra: "MIA".
Sento Ethan tirarmi i capelli con un ghigno in faccia. Si avvicina e mi sussurra "puttana" all'orecchio.
"Come scusa?" Chiede occhi neri, girandosi di scatto verso di noi e attirando l'attenzione di tutta la classe sulla sottoscritta e la persona che mi è di fianco.
"Non sono affari tuoi, pivello" sbotta quest'ultimo e Federico stringe i pugni...
