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capitolo 2

Ellison ed i gemelli erano saliti in aereo alle 08.15, viaggiavano in prima classe; durante il volo Ellison pensò a tutto il tempo trascorso con Gavin, alla durata della gravidanza, all'emozionante nascita dei gemelli, al tempo che il loro padre (che in realtà era loro zio) aveva trascorso con loro. Andando contro ogni previsione Gavin morì poco dopo il compimento dei 3 anni dei gemelli, era come se l'arrivo di Connor e Damian gli avesse donato forza e vitalità. Ellison aveva portato anche molte foto con se, le voleva far vedere ai parenti del suo defunto marito, per fargli vedere com'erano stati gli ultimi anni di vita del loro adorato figlio e fratello.

Ellison si sentiva tesa come una corda di violino, come avrebbe reagito Tyler rivedendola dopo 12 anni? E soprattutto, come avrebbe reagito lei rivedendo il suo grande amore?

__"Mamma, ma tu allora stavi per sposare lo zio Tyler, non papà!" chiese d'improvviso Connor; lei sorrise a suo figlio.

__"Si tesoro!" rispose.

__"E lo amavi molto?" Chiese ancora il bambino, quella domanda suscitò anche la curiosità di suo fratello Damian, che mise in pausa il suo videogioco per ascoltare la risposta di sua madre. Ellison sospirò guardando fuori dal finestrino dell'aereo.

__"Tyler è stato il mio unico e vero amore!" rispose sincera, non se la sentiva di mentire ancora ai suoi ragazzi.

__"E come ti senti all'idea di rivederlo dopo così tanto tempo?" chiese ancora suo figlio Connor, prendendole una mano, Damian si unì a lui; Ellison li guardò con occhi colmi d'amore materno.

__"Non ve lo so spiegare esattamente, però mi sento tutta....... elettrica!" a questa battuta risero tutti e tre.

__"Comunque mamma, sappi che noi ti saremo vicini!" disse un gemello.

__"E vero, Connor ha ragione mamma.....per qualsiasi cosa puoi contare su di noi!" ribadì Damian; gli occhi di Ellison si riempirono di lacrime.

__"Siete solo voi il mio unico e grande amore adesso!" detto questo li baciò entrambi; poi si udì la voce del capitano che gentilmente li istruiva sul come allacciarsi le cinture di sicurezza, perché fra breve sarebbero atterrati all'aeroporto di Cambridge.

All'uscita dall'aeroporto seguirono l'avvocato degli Spencer in una lunga limousine, i gemelli erano irrequieti; Damian era anche un po scettico.

__"Io non so se mi piacerà questo nonno un po tiranno, in fin dei conti non ci ha mai voluto conoscere fino ad ora; ha costretto la nonna a non venire mai a conoscerci, e adesso a causa sua non la potremo incontrare più! Forse avremmo dovuto dire di no!" disse leggermente adirato.

__"Andiamo Damian, che c'è.....cominci ad avere un po di strizza?!" lo prese in giro Connor, Ellison rideva di nascosto.

__"IO.....se paura.....non conosco proprio il significato di questa parola. E' solo che.....bhè se il nonno non ci ha voluto fin'ora, perché mai adesso è così ansioso di conoscerci?! Cosa possiamo aspettarci ora da lui, ci vorrà bene.....non ce ne vorrà?!" rispose Damian a suo fratello; Ellison gli accarezzò la testa.

__"Ricordatevi ragazzi che nella vita tutti possiamo sbagliare, ed ognuno di noi ha diritto ad un chance per cercare di rimediare!" i gemelli annuirono.

La Limousine stava facendo il suo ingresso a Spencer Park, Tyler l'aveva vista dalla vetrata del salone principale ed aveva fatto avvisare suo padre e sua sorella dal maggiordomo; aveva le mani sudate.....come sarebbe stato rivedere il suo grande amore dopo 12 anni? Si sentiva frustrato, ce l'aveva ancora con lei....certo era stato suo padre a proporle di lasciarlo in chiesa senza sposarlo, l'aveva ricattata; ma Ellison avrebbe dovuto raccontargli tutto, non avrebbe dovuto umiliarlo lasciandolo lì ad aspettarla andandosene con suo fratello maggiore, sposandosi poi in seguito con lui.

Tyler aveva creduto di impazzire pensando alla sua Ellison che faceva l'amore con suo fratello Gavin, ancora adesso quel pensiero non lo lasciava indifferente, ancora un vuoto allo stomaco lo sgomentava quando la sua mente era attraversata da immagini dei due amanti riportategli dal pensiero delle loro nozze.

Adesso però doveva smetterla, Tyler non era più solo, da due anni era legato intimamente con la duchessa Agatha Edwards, la loro non era una relazione ufficiale, però ormai tutti nell'alta società sapevano che la vedova del duca Edwards era ormai da due anni accostata sempre al conte Tyler Spencer. Agatha era una bellissima donna tutta curve, avvenente ma non volgare, alta bionda....con una cascata di riccioli ribelli che le ricadevano sulle spalle; lei non gli aveva mai chiesto una relazione seria, stavano bene insieme, a Tyler piaceva fare sesso con lei ed andavano alle feste mondane insieme, però tutto si limitava solo a questo.

Il conte Connor raggiunse suo figlio Tyler nel salone principale, seguito a ruota da sua figlia Victoria.

__"E' il momento della verità fratellone!" le sussurrò sua sorella all'orecchio, Tyler le prese la mano nella sua e la tenne stretta. Il maggiordomo fece il suo ingresso in sala seguito dall'avvocato ed i nuovi venuti.

__"Signore, l'avvocato Monreal, la Contessa Ellison ed i suoi eredi, sono appena arrivati!" disse il maggiordomo al Conte Connor.

Mentre attraversavano l'enorme salone, Ellison sentiva le gambe tremarle, lo guardava man mano che si avvicinava; Tyler emanava virilità da tutti i pori. Sembrava che quei 12'anni non fossero mai passati, anzi il tempo aveva reso i suoi lineamenti più maschi e fascinosi; per non parlare del suo fisico scultoreo!

Dal canto suo Tyler sentì la gola secca, Ellison era lì quasi di fronte a lui, con quella massa di velluto nero che le ricadeva sulle spalle fino ad arrivarle quasi alle natiche; una gonna di panno azzurro gabbiano che le fasciava i fianchi ed il fondoschiena come una seconda pelle..........e che fondoschiena! La gravidanza e gli anni lo avevano reso più pieno ma sempre alto e sodo, la camicetta bianca era aperta fino al solco fra i seni, anch'essi resi più pieni dal tempo, ma sempre alti; un caldi can dello stesso colore della gonna abbottonato con una piccola fila di bottoni che partiva dal ventre fino a fermarsi sotto i seni. Tyler sentì una pressione all'inguine, non era possibile che anche dopo 12'anni, la sola visione di quella donna lo eccitasse in un modo selvaggio!

Poi l'attenzione di Tyler si spostò a fatica su i due ragazzini, erano praticamente identici, fatta eccezione per il colore dei capelli e del fatto che il biondo fosse di un centimetro più alto del fratello; senza sapere perché......il petto gli si riempì d'orgoglio, un emozione indecifrabile gli invase lo stomaco. Quei ragazzi erano degli Spencer dalla testa ai piedi.

Connor e Damian si fermarono di fronte al loro nonno e, non appena lo salutarono con un tirato buongiorno, si ritrovarono avvolti in un caloroso abbraccio. Tyler non aveva mai visto suo padre manifestare così i suoi sentimenti, e quando il vecchio cominciò a piangere commosso, sentì le lacrime pungergli gli occhi.

__"Perdonatemi nipotini miei, ve ne prego.....perdonatemi se potete!" ripeteva fra le lacrime il Conte, Connor gli passò un braccio sulle spalle commosso a sua volta.

__"E' stata tutta colpa mia ….. molte persone, fra cui voi ed i miei figli, hanno sofferto per la mia assurda testardaggine!" ripeté singhiozzando; anche il riluttante Damian allora si commosse.

__"Andiamo su nonno, adesso basta piangere.......abbiamo 12'anni da recuperare! Tutti nella vita possono sbagliare, l'importante è riuscire a riparare ai propri errori!" disse allegro Damian, dando un'affettuosa pacca sulla spalla del nonno.

__"E bravo il mio fratellino, non ti facevo così poetico!" lo canzonò l'altro gemello, fiero della maturità dimostrata in quel momento da suo fratello; a quella battuta risero tutti, spezzando così la tensione iniziale. Poi i ragazzi conobbero i loro zii, dopodiché Victoria, praticamente volò fra le braccia di Ellison.

__"Come stai, sei bellissima.....ma ti sei congelata?!" chiese l'amica in lacrime.

__"Si come no! Tu sei stupenda, sembri una modella!" rispose raggiante.

__"Ciao Ellison, come stai?!" una voce calda ed inconfondibile la destò dall'abbraccio con l'amica.

__"Bene Tyler, e tu? Come và!" rispose cordiale Ellison, affondando la mano in quella che lui le porgeva; quel contatto la fece fremere.

__"Non mi lamento, ma ho avuto giorni migliori!" rispose Tyler con voce sensuale, senza staccare lo sguardo da quello di lei.

__"Tu devi essere lo zio Tyler?! La mamma ci ha parlato molto di te!" la voce di Damian spezzò quel dolce idillio, e le loro mani si separarono.

__Certo, e tu con i capelli dello stesso colore di tua madre....se non erro, devi essere Damian Gavin; ed il tuo fratellino biondo, deve essere Connor Tyler?!" chiese allegro, porgendo la mano prima ad un gemello e poi all'altro.

__"Già......non sbagli!" rispose Connor stringendogli forte la ,mano.

__"E Cosa vi ha detto Ellison di me?" chiese allegro e curioso Tyler.

__"Oh....bhe....tra le altre cose ci ha confidato che sei un bravo giocatore di calcio, e che era innamorata pazza di te! AIooo...........!" Connor calpestò il piede del suo gemello chiacchierone, mentre la loro mamma diventava paonazza.

__"Alla fine poi io, non lavrei definita poi così tanto innamorata!" rispose un tantino sarcastico Tyler, sollevando scettico un sopracciglio, mentre guardava Ellison; Vichy corse in sostegno alla sua amica.

__"Allora voi due giovanotti, che ne dite di abbracciare la vostra zia preferita?!" disse allegra avvolgendo in un caloroso abbraccio i gemelli, che scoppiarono in una fragorosa risata, suscitando l'ilarità di tutti.

Il primo imbarazzo fu superato, si sedettero sul divano davanti al camino ed i due gemelli tennero viva la conversazione; raccontarono di molte loro marachelle e delle risate che suscitavano da piccoli in Gavin. Ellison fece vedere loro le foto di suo marito, raccontando dei suoi ultimi anni di vita; quando mostrò una foto di Gavin addormentato sul suo letto con vicino i gemelli rannicchiati contro di lui, il conte e Vichy piansero.

__"In verità quando ci sposammo, Gavin mi disse che il suo dottore gli aveva dato nemmeno un anno e mezzo di vita; però fu come se la nascita di Connor e Damian lo avesse rigenerato.......contro ogni pronostico, morì dopo il compimento dei tre anni dei bambini!" spiegò Allison commossa; Tyler si alzò di scatto e camminò verso la finestra con le mani in tasca, proprio non ci riusciva a pensare a lei ed a suo fratello insieme.

__"Non volete sistemarvi in camera prima di pranzo?" chiese Victoria.

__"Si grazie, magari ci rinfrescheremo anche un po!" rispose Ellison, accortasi del cambiamento d'umore di Tyler.

__"Bene, venite vi accompagno io.......le ho scelte personalmente le vostre camere; sono vicine e comunicanti!" li informò Vichy; poi madre e figli la seguirono nelle camere assegnategli.

Pranzarono in totale armonia, come sempre i gemelli tennero conversazione......soprattutto Damian; il vecchio Conte si divertiva un mondo ad ascoltarli, si era già reso conto che Connor era più pacato e coscienzioso, invece il suo gemello era una totale peste......senza peli sulla lingua, un burlone.....però era anche lui onesto e tenero come il fratello, solo che tendeva a nasconderlo. Doveva ammettere che Ellison aveva fatto un ottimo lavoro con quei ragazzi, erano beneducati e mai fastidiosi, sapevano scherzare ma con discrezione e senza uscire dai canoni.

__"Ditemi ragazzi, sapete giocare a scacchi?" chiese il vecchio Conte ai suoi nipoti, non appena terminarono il pranzo.

__"Io ho letto qualcosa su internet riguardo a questo gioco, ci vuole tattica ed intelligenza per giocarci!" risposa Connor.

__"E anche molta pazienza! So di partite a scacchi durate giorni" ribatté Damian, il loro nonno annuì.

__"Vi andrebbe di imparare? Potrei insegnarvelo io, sempre che vostra madre non abbia nulla da obiettare!" disse poi rivolgendosi ad Ellison.

__"Per me va bene!" rispose sincera, il Conte la ringraziò con un cenno del capo.

__"Io ci sto!" rispose Connor sorridente, Damian mostrò il pollice in su a suo nonno e gli strizzò l'occhio; Tyler sorrise divertito, il suo cuore si gonfiò d'amore per quei due bambini. Forse era ciò che provava ogni zio per i propri nipoti, altrimenti non sapeva spiegarsi il perché di quelle forti sensazioni.

Erano le 16.00, i gemelli stavano giocando ancora a scacchi col nonno erano nel salotto privato del Conte, Ellison era entrate in biblioteca per scegliere qualcosa da leggere; quella stanza la affascinava......in realtà l'aveva sempre affascinata. Il tetto non era stato ribassato con le controsoffittature, come avevano fatto col resto delle camere della tenuta, aveva degli scaffali altissimi colmi di libri di ogni genere, una scala ti portava sopra al primo piano della libreria, dove un balconcino girava tutto in torno allo stanzone per far si che ci si potesse dirigere al reparto degli argomenti di cui si desiderava leggere. Ellison adorava passare li dentro delle ore, nelle serate che aveva trascorso quell'estate di 12'anni prima li a Spencer Park; una di quelle sere Tyler l'aveva raggiunta, ed avevano finito per amarsi proprio li.....sul piccolo divanetto da lettura situato nella biblioteca vicino ad un'enorme scrivania.

Ellison aveva fra le mani un romanzo d'amore memorabile, glielo aveva consigliato la Contessa Abigayle; era totalmente assorbita dalla lettura quando due forti braccia la cinsero da dietro, mentre lei era seduta sul divano.

__"Sono le 23.20, cosa ci fai ancora alzata?!" le chiese dolcemente Tyler, baciandole il lobo sell'orecchio in modo sensuale; Ellison sospirò beata e sorrise, le farfalle avevano ripreso a svolazzarle nello stomaco.

__"Ero così presa da questo libro, che non mi sono resa conto che fosse tardi! Me lo ha consigliato tua madre, è davvero appassionante!" rispose lei, ormai già in balia delle carezze sensuali di Tyler.

Lui le sfilò dolcemente il romanzo dalle mani, poi la fece inginocchiare sul divano facendola girare in modo da trovare il suo viso vicinissimo a quello di lei; Tyler era all' in piedi dietro lo schienale del divano, le fece alzare le braccia per sfilarle la canotta del pigiama, scoprendo così con soddisfazione che non portava il reggiseno.

__"Sei bellissima, non ringrazierò mai abbastanza Dio per averti mandata qui alla tenuta degli Spencer!" detto questo si impadronì della sua bocca, le labbra e la lingua avida di Tyler si impossessavano del calore umido della sua bocca, provocandole sensazioni mai provate; Ellison gli si strusciò contro come una gatta che faceva le fusa.

__"Lo sai che anche nel lontano 1800' le coppie facevano l'amore in modo peccaminoso? Non lasciavano nulla al caso, le mogli erano consorti pronte a scoprire ogni piacere della vita matrimoniale, anche quelli più proibiti!" disse languidamente lei, insinuandogli una mano nei bermuda da camera; trovò il suo membro eretto, quando staccò la mano era così grosso che spostava di gran lunga l'elastico degli slip dall'inguine.

__"Certo che lo so, ma questo succede ormai dalla notte dei tempi; quando due si amano......nulla di ciò che fanno può essere peccato!" rispose Tyler, con le pupille dilatate dal desiderio.

Ellison gli abbassò bermuda e slip, sempre senza mai lasciare il posto dov'era posizionata: lui spostò con un calcio i suoi indumenti che gli erano scesi alla caviglia, restando così completamente nudo. Ellison lo spinse leggermente in dietro abbassando in avanti il busto fino a trovarsi all'altezza dell'inguine di Tyler, lo attirò a se aggrappandosi alle sue natiche, poi aprendo la bocca accolse all'interno il suo membro eretto. Cominciò ad accarezzarlo con la lingua succhiandolo dolcemente, poi strinse di più le mani sulle natiche di lui attirandolo selvaggiamente a se; Tyler gli affondò le mani nei capelli setosi di lei aumentando gli affondi, poi dolcemente si staccò e la baciò con ardore calmandosi un attimo......ma in quel momento Ellison gli carezzò dolcemente i testicoli, e Tyler gemette.

__"Sei tremenda......rischi ogni volta di farmi perdere il controllo!" gli confidò riprendendo fiato; poi le baciò la tempia e fece il giro del divano posizionandosi proprio dietro di lei, con due dita impertinenti le abbassò in un solo colpo pantaloncino del pigiama e slip merlettati. Abbassò il suo busto in avanti e cominciò ad assaporare con la lingua la sua carne, Ellison gemette languida, allora Tyler audacemente spostò la lingua sul perineo e su un'altra parte proibita, facendola impazzire di piacere.

__"Saresti capace di esplorare il peccaminoso come le caste mogli ottocentesche?!" gli chiese eccitatissimo lui, Ellison carezzò la testa di Tyler girando il busto.

__"Con te amore mio......sarei capace di sperimentare ogni cosa!" rispose in preda allo sgomento; allora Tyler si alzò e la penetrò con una sola forte spinta, strappandole un gemito soddisfatto. Lui incalzava sempre più il ritmo, poi si piegò su di lei cominciò a mordicchiarle l'orecchio.

__"Allora piccola strega ammaliatrice, vuoi esplorare nuovi orizzonti con me!" le bisbigliò all'orecchio.

__"Si.....oh si ...Tyler ti prego!" allora lui uscì dal suo giaciglio caldo, e l'oggetto della sua potente virilità cominciò ad intraprendere una nuova strada.........che presto li avrebbe condotti entrambi all'apice del piacere, facendogli vivere l'orgasmo più potente ed appagante che li avesse mai travolti.

__"Vedo che le vecchie abitudini non le cambi!" la voce calda di Tyler la destò dai suoi ricordi peccaminosi; aveva le guance arrossate e si sentiva eccitata come non mai, chissà se Tyler si era reso conto di quello che lei stava ricordando.

__"Si, sono ancora affascinata da questa enorme stanza; mi piace molto leggere!" rispose Ellison distogliendo lo sguardo da lui.

__"Ricordi quella sera che ti trovai qui a leggere? Non riuscisti poi a leggere più nulla; rischiammo anche di essere colti in flagrante da Gavin e Victoria!" chiese lui malinconico.

__"Ti prego, preferisco non parlarne!" rispose Ellison con troppa enfasi; Tyler le si avvicinò guardandola intensamente.

__"Perché te ne andasti senza parlarmi, dovevi venire a raccontarmi tutto.....non dovevi abbandonarmi lì sull'altare ad aspettarti!" le chiese triste; lei sollevò lo sguardo velato di lacrime su di lui.

__"Non potevo permettergli di ridurti alla vita di un pezzente, non mi spaventava nemmeno il fatto di lavorare io per entrambi, quello che davvero mi spaventava era il disprezzo che un giorno all'altro avresti potuto provare per me!" rispose angosciata; Tyler dovette sopprimere un moto di stizza.

__"Ma come hai potuto pensare una cosa del genere?! Io ti amavo più della mia stessa vita, se avessi scelto la vita con te a tutto questa ricchezza, la scelta sarebbe stata solo mia.....tu non ne avresti mai avuto colpa!" tuonò lui.

__"Non capisci che non sarebbe stato giusto, tu sei nato per ricevere un giorno tutto questo di diritto!" ribatté Ellison; Tyler la prese per le spalle.

__"Ti rendi conto del dolore sordo che ho provato trovando la tua lettera dove mi scrivevi che eri andata via con Gavin, perché ti eri riscoperta innamorata di lui?! Non riuscivo ad odiarvi, perché vi amavo troppo entrambi.......il pensiero di voi due a letto insieme mi perseguitava ogni notte, facendomi sobbalzare nel sonno per poi lasciarmi sveglio e sconvolto per il resto della notte!" le disse arrabbiato e triste; Ellison lo guardò dritto negli occhi, poi si divincolò e scappò a rifugiarsi in camera sua dove pianse per la sofferenza che aveva letto negli occhi di Tyler, l'unico uomo che avesse mai amato.

Trascorse così una settimana, durante la quale Tyler ed Ellison si guardarono bene da ritornare su argomenti intimi come quel pomeriggio; entrambi però sapevano che il discorso non era per niente concluso, era solo rimandato.

Ellison aveva ripreso il suo splendido rapporto con Victoria, che le aveva raccontato tutta la sua vita trascorsa negli ultimi 12'anni; le aveva raccontato che da quella magica estate, lei e Clark Orily avevano avuto una relazione clandestina, erano amanti.

Adesso però, visto il radicale cambiamento del Conte Spencer, Clark avrebbe voluto rivelarsi all'anziano genitore della sua innamorata; Victoria però voleva aspettare ancora un po, troppe erano state le notizie choc per il conte e secondo lei dovevano attendere un altro po per uscire allo scoperto. Clark era andato su tutte le furie accusandola di tenerlo solo come passatempo, senza in realtà voler parlare alla sua famiglia del loro amore; dopo il litigio l'aveva lasciata per sempre e se ne era andato, lasciandola in quella camera d'albergo dove erano soliti incontrarsi clandestinamente.

Erano ormai 10 giorni che si erano lasciati e Victoria aveva scoperto di essere incinta.

__"Incinta?! Ma ne sei sicura Vichy?" le aveva chiesto Ellison, un sabato pomeriggio mentre erano in biblioteca.

__"Si, ho fatto il test stamattina, è positivo?" le confessò l'amica, passandole l'astuccio del test; Ellison lo guardò incredula, come se non credesse a ciò che vedeva.

__"E a Clark lo hai detto?!"chiese ancora Ellison.

__"Non ancora, gli ho parlato l'altro giorno perché l'ho incontrato negli uffici di papà. L'ho supplicato di perdonarmi, e gli ho detto che presto parlerò con la mia famiglia di noi; mi ha risposto che quando mi deciderò a parlare con i miei allora lui, se sarà ancora disponibile, penserà al da farsi!" rispose Victoria prossima alle lacrime; Ellison le circondò le spalle con un braccio.

__"Dai su, sono sicura che l'ha detto solo per punirti......per dispetto!" la consolò.

__"Stasera c'è una festa nella sala per cerimonie del Grandhotel Lisboury, ci sarà la creme de le creme ed ho saputo che ci andrà anche Clark; è stato invitato dalla mielosa lady Honoré. Ha un debole per lui, Elly ti prego accompagnami a quel ricevimento stasera!" la supplicò Victoria, Ellison cambiò espressione e si alzò passeggiando per la stanza. Ritrovarsi dopo tanti anni a cospetto dell'alta società inglese, non l'allettava affatto; cosa avrebbero pensato tutti del fatto che la donna, che aveva reso ridicolo il conte Tyler Aroon Spencer lasciandolo sull'altare ad aspettarla, mentre scappava col fratello disabile di lui, partecipasse oggi ad un evento mondano?!

__"Non credo sia una buona idea Vichy, non me la sento di ritornare fra i membri dell'alta società; non intendo sollevare inutili pettegolezzi!" rispose cauta.

__"Ma prima o poi dovrai farlo, papà ha in mente di dare un party per presentare ufficialmente i suoi nipoti in società!" ribatté sua cognata, Ellison le rivolse uno sguardo spaventato e sbiancò.

__"Calmati Elly, non so ancora quando papà intende dare questa festa, potrebbe essere fra un mese, fra due, in estate, non so! So solo che è intenzionato a presentare il ragazzi in società come suoi legittimi nipoti!" chiarì Victoria, notando l'espressione sconcertata della sua amica.

__"Poi al party verrà anche Tyler e la sua bella!" esclamò Victoria, tirando la lenza e cominciando a girare il mulinello.

__"Perché Tyler è fidanzato ufficialmente?" chiese sorpresa Ellison; stava per abboccare....pensò Vichy.

__"Non proprio, ma sono due anni che frequenta una vedova, ed agli incontri mondani si presentano sempre insieme!" rispose vaga sua cognata; beh.....ormai si trovava in ballo no?! Tanto valeva continuare a ballare, pensò Ellison.

__"Ok...ti accompagno!A che ora devo essere pronta?" chiese poi; BINGO! Pensò Victoria, la bella innamorata aveva abboccato.

Erano le 20.00 quando Victoria ed Ellison furono pronte per il party; la contessa era bellissima con un vestitino Viola che aveva il corpetto a forma di fiocco che le ricopriva la scollatura dei seni, per poi scendere drappeggiato sullo stomaco e sul ventre, fino a sfociare in una gonna a palloncino lunga un po più in su del ginocchio era di Armani un noto stilista Italiano, e sopra optò per il visone bianco. Ellison indossava invece un abito di lana blu elettrico che la fasciava come una seconda pelle, con lo scollo a barca e le maniche a tre quarti, e come soprabito indossò un cappotto di casmir bianco col collo di pelliccia; erano stupende entrambe.

__"Mi raccomando ragazzi, date ascolto al nonno; dovete stare al PC solo un ora, e al massimo per le 22.00 dovete essere già a letto!" stava raccomandando Ellison ai gemelli.

__"Certo mamma, non preoccuparti obbediremo a tutto ciò che ci hai detto; poi se il nonno volesse prendere la sua auto per portarci a scorazzare per la città, facendo una notte brava, beh....a quel punto.....non potremo rifiutarci!" rispose scherzando Damian; a quella battuta risero tutti, fu così che li trovò Tyler.

__"Vedo con piacere che vieni anche tu al ricevimento Ellison, volete venire in macchina con me voi due?!" chiese rivolto a Victoria.

__"No grazie fratellone, andremo con la mia auto.....tu hai i tuoi impegni!" rispose lesta sua sorella.

__"E voi campioni, cosa farete stasera col nonno?!" chiese poi ai ragazzi, scompigliando loro i capelli.

__"Non saprei, magari gli insegniamo qualcosa sui computer; siamo contenti che la mamma esca, a casa nostra non esce mai!" rispose allusivo Connor; Ellison cominciava a pensare che i suoi figli la stessero deliberatamente spingendo tra le braccia di Tyler.

__"Bene, noi andiamo.....buonanotte a domani!" li salutò Victoria, seguiti a ruota da suo fratello e sua cognata.

La sala dell'Hotel Lisbury era gremita di gente, alcuni Ellison li ricordava abbastanza bene, ma la maggior parte degli invitati non li conosceva affatto. Ad un certo punto arrivò Tyler con la sua bionda sexy, Victoria le aveva confessato che era una giovane vedova che aveva perso il marito in un incidente stradale; Agatha Edwards era una splendida donna. Ma quello che faceva azzerare la salivazione di Ellison, fra tutti gli uomini attraenti della serata, era Tyler; elegantissimo nel suo abito di Armani blu notte, con la camicia azzurrino chiaro, il panciotto bi-colore azzurro e bianco, con un paio di mocassini Gucci dello stesso colore del vestito. Ogni volta che posava lo sguardo su di lui lo doveva distogliere, tanto era forte il desiderio che sentiva crescerle dal basso ventre.

Clark, con grande sollievo di Victoria, arrivò solo al party; sua cognata gli presentò molte persone ed alcune sembrarono interessatissime anche al suo lavoro. Ad un certo punto un uomo di nome Robert invitò Ellison a ballare, mentre anche Victoria e Clark si stavano recando in pista.

__"Allora tu sei la vedova di Gavin?! Mi ricordo sai di lui, era una persona piena di vita, sembrava che la sua disabilità non gli pesasse per niente, metteva a proprio agio anche chi aveva a che fare con lui!" disse Robert ad Ellison, quest'ultima annuì rabbuiandosi un po.

__"Scusa, non volevo intristirti!" si scusò l'uomo; Robert era un bel moro, con un paio di bellissimi occhi verdi, anche il fisico non era male, ma Ellison non riusciva a guardarlo in un certo modo, la sua mente le proiettava davanti agli occhi un solo volto.........quello di Tyler Spencer.

Quest'ultimo poi, dal canto suo, si sentiva infastidito dal fatto che quel play boy incallito di Robert stesse ballando, in modo molto stretto, con Ellison; approfittando che Agatha stesse parlando con delle amiche, si precipitò in pista.

__"Sera Robert, mi permetti un ballo con mia cognata?!" chiese al suo amico, dandogli un colpetto sulla spalla; Robert si scostò subito da Ellison.

__"Certo Tyler, è tutta tua! Ci vediamo dopo......!" disse poi rivolto a lei, strizzandole l'occhio.

Cominciarono a ballare tenendosi stretti, la vicinanza di Tyler rendeva Ellison un fascio di nervi; le sensazioni datele dai loro corpi vicini la stavano mandando in subbuglio. Il corpo di Tyler legato al suo sembrava che scottasse, tanto era forte il calore che emanava. Dal canto suo lui non riusciva a pronunciare nemmeno una sillaba, le stringeva i fianchi tenendola attaccata al suo busto, eccitandosi sempre di più; tanto che quando finì una canzone, non accennò a lasciarla e cominciò a ballare anche sulle note di quella successiva.

__"Ma non avrà qualcosa da dire la tua fidanzata?! E' il secondo ballo consecutivo che facciamo!" chiese poi lei rompendo il silenzio; Tyler fece spallucce.

__"Io e Agatha ci frequentiamo da due anni, ma lei non è la mia fidanzata!" rispose secco.

__"Si, ma sei venuto qui con lei; non mi sembra corretto lasciarla sola per ballare con me, non ti sembra?!" chiese ancora lei caparbia; per tutta risposta Tyler le guardò le labbra carnose ed invitanti, poi sollevò la sguardo e si perse nei suoi meravigliosi occhi, cadendo in quei due pozzi senza fine.

__"Io ti voglio Ellison ….. oggi più di 12'anni fa!"

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