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capitolo 3

Ellison non sapeva proprio come si fosse messa in quella scabrosa situazione; dopo che, la sera prima, Tyler le aveva confessato di desiderarla ardentemente, Ellison lo aveva lasciato al centro della pista senza pronunciare una parola, ed aveva fatto in modo di non incrociarlo più per tutta la serata.

Adesso, il giorno dopo la shoccante rivelazione, si trovavano tutti li nel salone centrale di villa Spencer: Ellison, Victoria e Clark; questi ultimi le avevano chiesto di parlare per prima al conte Connor e di intercedere per loro.

Ellison non se l'era sentita di rifiutare, ma si sentiva nervosa ed impacciata; tanti anni prima lei stessa non era riuscita a far capitolare il vecchio conte, come ci sarebbe potuta riuscire adesso? Secondo sua cognata, che tipo di ascendente avrebbe potuto avere lei su quello che di fatto era suo suocero?

In quel momento fecero ingresso nel salone il conte e suo figlio, non appena Ellison poggiò lo sguardo su Tyler un caldo languore la invase, lo stesso che aveva provato la sera prima dopo che lui le aveva confidato di volerla ancora; lei si era allontanata evitandolo però, ogni qualvolta sentiva un calore partirle dallo stomaco e salirle alle membra, si accorgeva che Tyler la stava fissando.

__"Bene, salve a tutti; a cosa devo questa convocazione?" chiese bonario il conte Connor.

__"Vede signore....sua figlia Victoria avrebbe una comunicazione importante da fare a tutti!" rispose al quanto imbarazzata Ellison.

__"Ok, sentiamo cos'ha la mia bambina di così importante da dirci!" esclamò il conte, sedendosi sul divano; Clark però si fece avanti.

__"Mi scusi signor conte, ma credo che adesso tocchi a me parlare....grazie Ellison per la disponibilità! Vede conte Spencer, io e sua figlia Victoria ci amiamo clandestinamente da più di 10 anni ormai; Vichy non ha mai voluto che le parlassi di noi nonostante il mio desiderio di farlo; lei aveva paura di una sua certa reazione contraria. A me non faceva paura un suo eventuale rifiuto, ma Victoria non voleva arrecarle un altro dispiacere!" confessò l'uomo, guardando la donna che amava con tristezza. L'anziano conte si alzò in piedi guardando Clark e sua figlia con finto rimprovero; poi sorrise, facendo sì che tutti riprendessero a respirare.

__"Sapete, mi chiedevo ormai da tempo quando vi sareste decisi a dirmelo!" rispose contento; Victoria corse ad abbracciarlo.

__"Oh papà.....grazie, grazie tante!" ripeteva commossa.

__"Si ma......questo non è tutto!"__ disse ancora Clark amareggiato__"La scorsa settimana io, stanco di dovermi sempre nascondere, ho accusato Victoria di non amarmi abbastanza, perché se ci avesse davvero tenuto a me, avrebbe fatto di tutto per uscire allo scoperto; invece lei si ostinava a voler rimandare le cosa, così l'ho lasciata! Nel frattempo però, sua figlia ha scoperto di essere incinta!" il conte Connor rivolse uno sguardo interrogativo a sua figlia.

__"E' vero papà, aspetto un bambino da Clark!" confermò Vichy, staccandosi da suo padre in lacrime; Ellison le fu subito vicina ed insieme si sedettero sul divano.

__"Solo che io adesso mi sento non amato nel modo in cui amo io, perché il mio cruccio.....il tarlo che non mi fa dormire la notte è: Victoria mi avrebbe lo stesso amato a tal punto da uscire allo scoperto, pur non essendo incinta? Mi sento come se lei avesse accettato di ufficializzare in nostro rapporto, solo per il suo stato, e non perché mi ama davvero!" chiarì l'uomo, l'immagine del suo volto tradiva tutta la sua tristezza e l'angoscia che lo attanagliava; Tyler pensò che Clark amasse alla follia sua sorella.

__"Ma io ti ho già giurato che ti amo più della mia stessa vita, cosa devo fare per convincerti che è la verità?!" gli chiese Victoria ormai in lacrime.

__"Ascolta ragazzo mio...... io ti conosco da una vita ormai, e posso permettermi di dire che mia figlia, blasone o no, non poteva avere a canto a se uomo migliore! Se ti può aiutare, ti dico che secondo me anche lei è pazza di te; ha passato gli ultimi otto anni ad evitare tutti i ricconi che io invitavo a cena qui, sperando che conoscesse qualcuno capace di farla innamorare! Se non ti avesse amato davvero, ti avrebbe usato per poi sposarsi con un titolato!" rispose il conte Spencer, avvicinandosi a Clark e dandogli un'affettuosa pacca sulla spalla.

Victoria si avvicinò all'uomo che amava e gli tese una mano, Clark la catturò fra le sue e poi se la tirò al petto abbracciandola a baciandola, suscitando applausi e risate felici dei presenti; poi furono chiamati i gemelli per essere messi al corrente dell'imminente matrimonio della loro zia.

Era passato un mese ormai, Ellison bramava per ritornare a casa da suo padre e dalla sua compagna; desiderava tanto rivederli, ma stranamente non desiderava affatto lasciare la tenuta degli Spencer. I conti avevano deciso di celebrare il matrimonio di Victoria e Clark il 6 di Aprile, lo stesso giorno in cui ricorreva il 12° compleanno dei gemelli; Ellison avrebbe di gran lunga preferito ritornare a Edimburgo per poi tornare nel giorno del matrimonio, portando con se suo padre e Camille, visto che avrebbero festeggiato anche il compleanno di Connor e Damian........e Milton Wilson non era mai mancato ad un compleanno dei suoi due ragazzi.

Un altro motivo per cui Ellison voleva scappare da Spencer Park, era che stava cominciando a fare sogni erotici su Tyler; si svegliava in piena notte accaldata ed eccitata non riuscendo più a riaddormentarsi. Era diventato un tormento anche pranzare e cenare a tavola con lui, un languore la invadeva tutta solo a vedergli portare la forchetta alle labbra.

Quella sera dopo cena, si radunarono tutti nel salone e i gemelli ne approfittarono per fare una proposta al quanto strana, dandola come risposta alla domanda della loro madre su quando loro sarebbero voluti ritornare a quella che fino a quel periodo, era stata la loro unica casa.

__"In verità mamma.....noi siamo già a casa! Ci abbiamo riflettuto molto, e vorremmo esporti il nostro pensiero; precisando sempre che la decisione finale spetta a te, anche se dovesse essere contraria alla nostra!" cominciò a parlare Connor, Ellison annuì un po’ perplessa.

__"Ecco....noi avremmo pensato di restare fino al matrimonio di zia Vichy e festeggiare tutti insieme il nostro compleanno! Poi torneremmo a Edimburgo per completare l'anno scolastico, per poi ritornare qui ad Oxford.....per restarci.....diciamo....per sempre?!" il bambino terminò la frese abbassando un po’ il tono, e aspettandosi una reazione furibonda della madre; invece Ellison li guardò sbigottita.

__"Coosa! Volete restare a vivere qui?!" chiese esterrefatta.

__"Andiamo mamma, questa tenuta appartiene agli Spencer da centinaia di anni, viene tramandata da erede in erede.....noi siamo nati per vivere qui, siamo degli Spencer!" si intromise Damian, Connor gli poggiò una mano sulla spalla, come per intimargli di andarci piano.

__"Sappiamo che questo nostro desiderio ha su di te l'effetto di una doccia fredda, però se rifletti ne verrai a capo; non dovresti nemmeno lasciare il lavoro e la tua ditta, in fondo lo puoi svolgere da qualunque parte del mondo.....internet arriva dove vuoi! Senza contare che potresti trovare delle case da arredare e restaurare anche qui! Non darci una risposta subito ti prego mamma, riflettici" le propose Connor, prendendo lui la parola; il Conte Spencer era orgoglioso di quei due ragazzini che si erano intromessi prepotentemente nel suo cuore, comandandolo a loro piacimento.

__"E non pensate ai vostri amici, a nonno Milton ed a Camille?" chiese Allison, cercando di farli ricapitolare.

__"E che problema c'è?! Nonno Milton non lavora durante tutti i mesi dell'anno, lui e Camille potrebbero venire a trovarci qui e starci dei lunghi periodi, e lo stesso potrebbero fare i nostri amici d'estate a chiusura delle scuole. Sempre che per nonno Connor vada bene!” il Conte alzò le mani.

__"Per me non ci sono problemi!" esclamò l'anziano uomo sorridendo felice.

__"Avete pensato proprio a tutto?!" chiese un po’ in trance, poi sospirò constatando che nemmeno lei voleva veramente andarsene dalla tenuta Spencer, voleva scappare a gambe levate a causa di quelle sensazioni magiche che provava quando era nella stessa camera con Tyler, questo si! Ma le piaceva molto vivere li con i conti.

__"E cosa volete che vi risponda, dopo queste dichiarazioni non mi resta che rispondervi.......SI!" disse ai suoi figli, i quali si misero a saltare dalla gioia.

Erano ormai le 22.00 di sera, Ellison era in camera sua ed aveva appena terminato di fare la doccia; decise di fare una videochiamata a suo padre tramite internet per spiegargli della decisione repentina dei due ragazzi.

__"Io avevo qualche sospetto sai?! Nelle videochiamate che mi hanno fatto finora li ho visti troppo entusiasti del loro nonno, della tenuta, di tutto! Si sono trovati a loro agio fin dall'inizio a Spencer Park!" rispose Milton.

__"Non devi prendertela papà, infondo io non ero imparentata con loro e pure, quando mi hai portata per la prima volta qui, anch'io ho avuto questa sensazione... quella di essere finalmente a casa. E poi il Conte ha ribadito che tu e Camille sarete liberi di andare e venire alla tenuta ogni qualvolta lo desideriate!" fu pronta a rassicurarlo Ellison.

__"E ti vorrei credere! Sai che non riesco e stare troppo senza vedere i miei ragazzi, e senza vedere te!" rispose Milton sorridendo; poi si salutarono e terminarono la conversazione. Stava quasi per mettersi a letto, quando due colpetti alla porta la destarono.

__"Avanti!" disse Ellison sorpresa; non appena la porta della camera si aprì, il suo cuore mancò un battito.

__" 'Sera, posso entrare?!" chiese Tyler guardandosi un po’ in torno.

__"Certo, accomodati!" rispose cordialmente lei, indossando in fretta la vestaglia; Tyler entrò chiudendosi dietro la porta e si accomodò su un piccolo divanetto di vimini bi-posto, situato vicino al muro di fronte al letto di Ellison.

__"A cosa devo il piacere di questa tua visita, è successo qualcosa?" chiese al quanto imbarazzata lei; Tyler si sporse in avanti poggiando i gomiti sulle ginocchia, e le rivolse uno sguardo disarmante.

__"No, non è successo nulla di particolare, volevo solo sapere come ti senti dopo la richiesta che ti hanno fatto i gemelli dopo cena" chiese poi, ostentando una tale calma che era lungi dal provare, visto come gli pulsava la vena della mascella.

__"E come mi dovrei sentire secondo te?! Scombussolata di sicuro..... dovrò stravolgere totalmente la mia vita, però infondo ho sempre saputo che Connor e Damian appartenevano a questo posto!" rispose sedendosi alla specchiera.

Tyler rimase rapito dalle curve della schiena di Ellison che si intravedeva dalla vestaglia di raso trasparente.

__"E di quello che ti ho detto l'altra sera alla festa.......cosa pensi!" chiese quasi sotto voce, alzandosi in piedi; Ellison lo imitò senza però incontrare il suo sguardo.

__"Penso che tu abbia detto quelle parole perché ci siamo rivisti dopo tanti anni, dopo esserci lasciati.......nel modo in cui ci siamo lasciati; ecco!" rispose lei in totale imbarazzo voltandogli le spalle; d'improvviso sentì una tenaglia che l'afferrava il braccio, con un gesto repentino Tyler la fece girare su se stessa e l'attirò a se imprigionandola fra le sue braccia.

__"Il modo in cui TU..... mi hai lasciato!" e detto questo le catturò le labbra con le sue; da prima il bacio fu punitivo, privo di tenerezza, poi quando Ellison si abbandonò completamente al bacio, Tyler perse la testa ed insinuò in modo più profondo la sua lingua fra le labbra di lei.

Una passione incontrollata li travolse, Ellison ebbe la sensazione di essere catapultata indietro nel tempo, prese ad accarezzare Tyler da per tutto; i capelli, il collo, il petto possente, i glutei. Lui era un fascio di muscoli guizzanti sotto le sue dita, poi le sfilò la vestaglia dalle braccia e cominciò a massaggiarle i seni sodi da sopra alla camicia di notte.

__"E tu credi che questo fuoco che ci unisce, sia solo una conseguenza del fatto che ci siamo lasciati in malo modo?! Io non credo proprio mia cara!" le disse Tyler a fior di labbra, facendola aderire di più a se in modo che Ellison potesse sentire tutta la potenza della sua erezione.

__"Mamma, siamo noi possiamo entrare per il bacio della buona notte?" una voce fanciullesca, accompagnata da due colpi alla porta, ruppe l'idillio; Ellison e Tyler si sistemarono in un lampo.

__"Entrate ragazzi!" due cicloni, sotto forma di ragazzini, invasero la camera di Ellison; appena i loro occhi si posarono sulla loro madre e su zio Tyler, la loro espressione passò da allegra a sorpresa.....poi li osservarono meglio, e sui loro volti comparve un sorriso sornione.

__"Ciao ragazzi.....ero venuto....per.....per...!" Tyler imbarazzato non riusciva a trovare una scusa per la sua presenza li, in camera di Ellison.

__"Per.... vedere come avevo preso la notizia della vostra decisione di restare a vivere qui!" arrivò in suo soccorso lei.

__"Ooooh.....certo, certo!" ripeté sorridente ed allusivo Damian, suo fratello gli mollò una leggera gomitata nel fianco.

__"Aioooo.....!" esclamò il gemello peperino.

__"Bene zio Tyler, ci fa piacere che a te stia a cuore lo stato d'animo della mamma!" disse Connor.

__"Okay.....allora buona notte a tutti, riprenderemo il discorso un'altra volta" disse poi rivolto ad Ellison allusivo.

__"Io non ci scommetterei!" rispose lei, beccandosi uno sguardo di sfida prima che lui si richiudesse la porta alle spalle.

__"Allora mamma, ci spieghi cosa succede?!" chiese poi Connor, suo fratello lo guardò sorpreso.

__"Nulla tesoro, non succede proprio nulla! Lo zio Tyler è venuto a chiedermi se stavo male per la vostra decisione, e ci siamo trovati.....discordanti su alcuni.....argomenti! Tutto qui, fine del discorso!" rispose con finta autorità Ellison; poi fece una linguaccia ai suoi figli e li baciò per la buona notte.

Il tanto atteso giorno delle nozze arrivò, Victoria aveva optato per un bellissimo vestito che, anziché nascondere le sue ancora piccole rotondità, le accentuava con una fascia di pizzo drappeggiato che le fasciava dolcemente il ventre; era semplicemente splendida. I testimoni, che naturalmente erano Ellison e Tyler, erano più nervosi degli sposi stessi; vecchi e tristi ricordi riaffioravano alle loro menti.

Anche Aghata Edwars era stata invitata alla cerimonia ed anche Robert, lo stesso che la sera della fatidica festa non aveva lasciato in pace Ellison un attimo; la donna si era resa conto che qualcosa con Tyler era cambiata, lui non la voleva vedere con la stessa frequenza di un tempo e quando si incontravano raramente, non era più lo stesso......era taciturno e distaccato, doveva scoprire il perché.

Ellison aveva scelto un vestito di VERSACE, un famoso stilista italiano; era accollato ma a giro maniche incrociandosi sul petto come un chimono sexy, scendeva a tubino fasciandola come una seconda pelle con uno spacco vertiginoso che lasciava scoperta quasi tutta la gamba destra, l'abito in questione era rosso corallo con la bordatura nera e sopra Ellison aveva applicato un copri spalle di volpe argentata. Aveva raccolto i capelli come quei chignon che portavano le geisha.......fermato da due spilloni. Era semplicemente stupenda!

Anche i gemelli erano vestiti da uomini, loro avevano scelto un vestito di CAVALLI junior, un altro stilista italiano altrettanto famoso; avevano indossato un pantalone bianco con camicia bianca poi Connor, che aveva i capelli biondi, aveva messo la giacca, il foulard e le scarpe Hogan tutto color azzurro; mentre Damian, che aveva i capelli neri come sua madre, aveva messo la giacca, il foulard e le scarpe Hogan tutto color biscotto.

Non appena Tyler vide Ellison sentì il suo cuore fare una capriola, e si sentì preso da una primitiva fame......fu in quell'istante che decise che quella notte sarebbe stata di nuovo sua. Anche Ellison si sentì eccitata alla vista di Tyler in smoking, ma non lo diede a vedere.

Dopo la cerimonia nella piccola cappellina di Spencer Park, si diressero tutti nella sala grande che era stata preparata per il ricevimento; non appena entrarono nella sala l'attenzione di tutti fu catturata da un grande quadro ad olio che raffigurava Gavin con i gemelli, la tela era una riproduzione di una foto che Ellison aveva portato al conte Spencer; la foto era quella dove dormivano tutti e tre sul letto di Gavin, i gemelli avevano solo un anno.

__"Nonno......ma è bellissima!" esclamò commosso Damian, Connor avvicinò il fratello cingendogli le spalle con un braccio; lo zio Tyler li raggiunse da dietro ed avvolse entrambi in un abbraccio.

__"Buon compleanno ragazzi!" esclamò commosso; Ellison asciugò una furtiva lacrima, come avrebbero reagito i gemelli se avessero saputo la verità? E come avrebbe reagito Tyler, alla notizia che Connor e Damian erano in realtà figli suoi?

Il vecchio Conte accennò ad un applauso e tutti lo seguirono emettendo commenti di auguri, per gli sposi e per i festeggiati.

__"Il Conte Spencer è molto orgoglioso dei ragazzi, li guarda e ne parla con amore!" disse Milton rivolto a sua figlia; il papà di Ellison e la sua compagna Camilla, erano arrivati il giorno prima per festeggiare l'evento e sarebbero ripartiti con i gemelli e la loro madre due giorni dopo la cerimonia.

__"E vero papà, hai proprio ragione! D’altronde se non fosse stato così, sarei scappata di qui a gambe levate, portando i miei figli con me!" rispose repentina Ellison; poi si voltò cercando Tyler con lo sguardo e lo trovò per l'ennesima volta a chiacchierare con Aghata Edwars. Si sentiva ribollire dalla gelosia, erano ancora vivi nella sua mente e sulla sua pelle i baci che lei e Tyler si erano scambiati qualche sera prima.

__"Vedo che le vecchie abitudini faticano ad abbandonarti!" esclamò allusivo Milton strizzando l'occhio a sua figlia; Ellison sbuffò.

__"Mi hanno abbandonata già da un pezzo papà, per l'esattezza.....quasi 13'anni fa!" dopodiché si allontanò.

Ellison era al banco cocktail per prendere da bere, quando le si avvicinò Robert.

__"Salve bellezza, auguri per i tuoi baldi giovani; bella festa vero?!"

__"Ciao Bob, si......e davvero una festa stupenda! Gradisci da bere?" chiese cortese.

__"Si grazie!" rispose Robert dicendo al cameriere il nome del drink che preferiva; poi prese Ellison per mano e la fece roteare su se stessa.

__"Ma sei semplicemente fantastica, sei la più bella della festa!" esclamò poi rapito; da lontano Tyler osservò tutta la scena, e sentiva crescere dentro di se una voglia irrefrenabile di prendere a pugni quello sbruffone di Robert.

__"Ehi zio Tyler, ma chi è quel bell'imbusto?!" chiese contrariato Connor, guardando anche lui verso sua madre,

__"E che gli facciamo prendere tutto questo spago?!" continuò Damian__ "Penso sia ora che entri in gioco tu!" esclamò il moretto tutto pepe, dando una pacca sulla spalla a quello che credeva essere suo zio e strizzandogli l'occhio; Tyler rivolse un sorriso beffardo ad entrambi.

__"Ma lo sapete che voi due siete proprio tremendi!" disse poi scoppiando a ridere; dopodiché seguì il loro consiglio.

__"Ciao Robert, come và?!" chiese con voce tagliente all'amico; Ellison trasalì al solo suono della sua voce.

__"Ciao Tyler, tutto bene grazie! Gli Spencer non si smentiscono mai, è un ricevimento bellissimo!" rispose con tono altrettanto tagliente, il padrone di casa abbozzò un cenno di ringrziamento.

__"Mi faresti l'onore ci questo ballo......COGNATINA!" Tyler apostrofò l'aggettivo rivolgendosi a lei, con un'alzata ironica del sopracciglio; Ellison affondò la mano in quella di lui.

__"Volentieri......COGNATINO!" rispose poi, usando il suo stesso vezzeggiativo; l'orchestra cominciò a suonare una baciata, e loro cominciarono a volteggiare sulle dolci note della canzone:"lamento boliviano" degli Avventura.

Tyler muoveva le gambe strusciandole sensualmente vicino a quelle di Ellison, erano soli in pista e furono rapiti talmente tanto dalla danza e dall'attrazione e dal desiderio suscitati da essa, che ad un certo punto la sala e gli invitati scomparvero; finché poi la musica non cessò proprio mentre Tyler le posava un leggerissimo bacio sulle labbra. Si levò uno scroscio di applausi e di fischi di approvazione, per l'esecuzione favolosa del ballo; Ellison si sentiva come se lei e Tyler fossero stati appena vittima di un amplesso.

__"Io credo che così però......tu abbia preso un po’ troppo alla lettera il nostro suggerimento!" esclamò Damian, Connor gli mollò le solita gomitata in un fianco.

__"Aioooo......ma cos'ho detto adesso?!" esclamò il gemello, suscitando l'ilarità di tutti, e rompendo il ghiaccio creatosi dal troppo imbarazzo dei due ballerini.

La serata proseguì in modo molto piacevole, i gemelli conobbero molti ragazzini della loro età che sarebbero diventati loro futuri amici di scuola, frequentavano tutti l'accademia che avrebbero dovuto cominciare Connor e Damian per il nuovo anno scolastico; quando la serata volse al termine, mentre gli invitati uscivano dalla tenuta degli Spencer, Aghata avvicinò Ellison.

__"Hai vinto solo una battaglia contessa......la guerra la vincerò io!" le disse minacciosa.

__"Non so proprio di cosa stiate parlando......duchessa!" rispose sarcastica Ellison; Aghata fece un cenno di saluto col capo ed andò via.

Era ormai l'una di notte quando Ellison, ancora perfettamente vestita, sistemava a letto i gemelli ormai stremati; una volta chiusa la porta della cameretta dei suoi ragazzi, Ellison si sfilò le scarpe dal tacco vertiginoso e si avviò verso camera sua.

__"Potrei parlarti un attimo?!" chiese una voce calda e sensuale alle sue spalle.

__"Tyler?! Mi hai messo paura! Non potremmo parlare domani? Sono stremata" rispose Ellison, mostrandogli le scarpe che teneva in mano.

__"E' importante, per favore!" rispose Tyler, rivolgendole uno sguardo ammaliante; allora lei non potendo proprio rifiutare, fece cenno con la testa di seguirla in camera sua.

Una volta entrata in camera Ellison si sedette sul divanetto di vimini ed indicò il letto a Tyler.

__"Allora, cos'è questa cosa così importante che devi dirmi? I cavalli che hai regalato a Connor e Damian mi è sembrato che gli siano piaciuti molto, tutto è andato per il meglio, la tua bella ti ha ronzato in torno per tutta la cerimonia, quando è uscita mi ha anche minacciato senza motivo; non capisco cosa ci possa essere che non và?!" chiese freneticamente, agitandosi un po’.

__"Ehi calmati.....non è successo nulla! Cosa.......Aghata ti ha minacciata? Davvero?!" chiese poi di rimando Tyler, non appena si rese conto delle parole che aveva appena pronunciato Ellison; lei fece un profondo e rumoroso respiro, e si passò le entrambe le mani fra i capelli.

__"Si, scusami......è che sono davvero stanca, credo che la duchessa sia gelosa di me!" rispose abbozzando un piccolo sorriso; Tyler si alzò all'in piedi e prendendola per mano le fece fare lo stesso.

__"Io non riesco a concentrarmi su nulla, eccetto sul fatto che sei bellissima, e che ho una voglia matta di fare l'amore con te!" disse sincero, poi la attirò a se e non ci fu più posto per le parole.

Tyler la strinse a se, come se dal fatto di tenerla abbracciata dipendesse la sua vita; Ellison gli allacciò le braccia al collo consapevole del fatto che stavolta non gli avrebbe resistito.

La prima cosa che Tyler fece, senza mai staccare le labbra da quelle di Ellison, fu tirare i due spilloni che le fermavano i capelli facendoglieli ricadere sulle spalle.

__"Mi ha sempre fatto impazzire carezzarti i capelli e la nuca, mentre ti bacio!" gli confidò con voce roca.

__"Non dovremmo.....è uno sbaglio.....!" rispose lei, togliendogli la giacca e sbottonandogli la camicia. Tyler era in balia di quella donna che gli mordicchiava sensualmente il labbro inferiore.

__"Questo è il mio sbaglio più grande, ma lo rifarei sempre! Tu......sei il mio sbaglio più grande!" Ellison lo guardò negli occhi annuendo, e si perse in quello sguardo magnetico.

Finirono di spogliarsi in un groviglio di mani e baci, poi Tyler la fece sedere sul buduare divaricandole leggermente la gambe, cominciò a massaggiarle in modo erotico il centro pulsante della sua femminilità stuzzicandole il perineo; Ellison boccheggiava emettendo mugolii di puro piacere da tempo addormentato.

__"Sst......sta zitta!" le sussurrò dolcemente all'orecchio Tyler, prima di impossessarsi avido delle sue labbra. L'orgasmo la travolse mentre si baciavano con ardore, facendola fremere di assoluto piacere e un liquido caldo le inumidì l’inguine; non appena finì di tremare Ellison bloccò la mano che Tyler teneva salda fra le sue cosce.

__"Adesso tocca a me!" disse con voce tremante, dopodiché capovolse i ruoli, fece sedere lui sul piano del buduoire e si chinò fino ad arrivare con le labbra a due centimetri dal suo membro. Tyler trattenne il respiro per la bruciante attesa, Ellison sollevò per un secondo lo sguardo su di lui e gli rivolse un sorriso soddisfatto, poi senza esitare un attimo cominciò a leccarlo avidamente, stuzzicandogli i testicoli con una mano.

__"Oh Dio......adesso rischi di far urlare me!" le confidò in un sussurrò, assecondando con le mani il movimento della testa di Ellison poi, quando lei sostituì la mano alla bocca e prese a succhiargli un testicolo, Tyler emise un acuto gemito.

__"Ora basta!" esclamò in preda ad un eccitazione furente ed incontrollata, dopodiché la spinse supina sul letto e prese a leccarle l'interno coscia.

__"Ti prego .......Tyler, non resisto più!" sussurrò Ellison carezzandogli una guancia; allora lui cercò il pantalone dello smoking e, dopo averlo recuperato, prese una bustina dalla tasca destra, scartò il preservativo e lo indossò.....dopodiché si posiziono fra le sue gambe.

__"Era da tempo che bramavo questo momento!" poi entrò il lei con una sola spinta. Una leggera ma intensa fitta fece contrarre il volto di Ellison, la sua vagina era un po’ rigida a causa dei troppi anni trascorsi dall'ultimo rapporto.

__"Gli sei stata fedele per tutti questi anni!?" disse sorpreso Tyler, con un tono tra il deluso ed il sorpreso; perché il motivo di tanta fedeltà da parte di Ellison voleva dire solo una cosa, che era davvero innamorata di suo fratello Gavin. Questa consapevolezza lo uccideva nell'animo.

Per tutta risposta Ellison poggiò la fronte a quella di lui e cominciò a muovere il bacino, Tyler non riuscì a controllarsi e cominciò ad affondare in lei; sensazioni sopite per anni tornarono ad affiorare in entrambi.......stavano toccando il celo con un dito all’unisono.

Tyler sapeva a memoria come darle piacere, Ellison era in balia totale del suo amante; d'improvviso lui si scostò per farla voltare a pancia in giù, rientrando in lei da dietro; Ellison emise un suono gutturale che le uscì direttamente dalla gola.

Tyler le avvolse una mano a coppa intorno ad un seno e con l'altra le tirava dolcemente i capelli costringendola ad alzare la testa all'indietro per baciarle e succhiarle così il lato del collo; poi non riuscì più a controllarsi ed aumentando la velocità degli affondi, portò entrambi all'apice del piacere.

Ellison era distesa ancora a pancia in giù, languidamente appagata e soddisfatta.....con una mano accarezzava il petto di Tyler, e con il dito tracciava di tanto in tanto dei cerchi immaginari in torno all'areola del capezzolo; d'un tratto lui si alzò bruscamente ed indossò gli slip.

__"Voglio che ti sia ben chiaro che.....tutto questo, non vuol dire proprio nulla! Nessun coinvolgimento, nessuna promessa, e soprattutto nessuna certezza! Ho sofferto già troppo più di 12'anni fa, non mi rimetterò nelle tue mani per fare lo stesso ora!"__ era nervoso ed ansioso allo stesso tempo, stava facendo quel discorso più a se stesso che ad Ellison; sembrava un ragazzino alla prima cotta; a lei venne da sorridere__ " E ridi!? Lei che fa? Ride.......!?" disse adirato chiudendosi poi nel bagno; Ellison indossò un accappatoio ed usci dalla camera.

Dopo una decina di minuti Tyler uscì dal bagno.

__"Sai Ellison.....forse ho esager.......!" si bloccò rendendosi conto che la donna non era più in camera; decise allora di sgattaiolare in camera sua per indossare una tuta, ed andare a vedere dove si era cacciata.

Tyler girò quasi tutta la tenuta poi, dopo 20 minuti di ricerca, si ricordò dove piaceva andare di notte ad Ellison.

Nuotare le era sempre piaciuto soprattutto di notte, d'estate si poteva fare ogni qualvolta lo si desiderasse, ma d'inverno lo potevi fare solo se avevi una piscina coperta e riscaldata.........e il caso voleva che gli Spencer ne avessero proprio una nella loro tenuta.

Ellison stava nuotando completamente nuda anche perché alle 4.00 del mattino.....chi sarebbe mai potuto andare a fare un bagno caldo?! Solo una persona che era sveglio per il suo stesso motivo.......Tyler.

Lui avanzò verso la piscina guardandola nuotare e provando una forte eccitazione, si accostò al bordo e si accovacciò con le braccia poggiate alle ginocchia, attendendo che lei lo raggiungesse nuotando verso di lui sensualmente nuda. Ellison raggiunse il bordo, vi poggiò le braccia incrociandole, e mise sopra il mento; sarebbe dovuta essere molto arrabbiata con Tyler per le cose inadeguate che le aveva detto subito dopo l'amore, ma non ci riusciva......lo compativa per tutto il dolore che aveva subito anni a dietro.

__"Scusa, sono stato un po’ inopportuno ...lo so, però non voglio affatto che tu possa fraintendere! Questa non è la favola che finisce con: e vissero tutti felici e contenti! E' la realtà.....cioè quella dell'attrazione fisica senza legami sentimentali, quella del: io non do conto a te e tu non ne dai a me; fuori dal letto ognuno è libero di fare ciò che vuole......ovviamente senza offendere l'altro! Finché durerà l'attrazione fisica non avremo rapporti intimi con nessun'altro/a, ma non saremo vincolati in nessun'altro modo! Che ne dici, accetti?!" propose porgendole la mano destra; Ellison abbozzò un sorriso e gliela strinse.

__"Okay, d'altronde.........chi ti aveva chiesto niente?!" e detto questo, se lo tirò vestito nell'acqua; poi scoppiò in una fragorosa risata nuotando via alla svelta.

__"Brutta.........te ne approfitti perché ho ancora gli abiti addosso che mi rallentano, aspetta che me li tolgo....e vedrai!" disse fintamente minaccioso; dopodiché si spogliò e la raggiunse con due sole bracciate.

__"E brava......mi hai tirato vestito nell'acqua , è vero?! Adesso devi pagare pegno!" disse allusivo Tyler, imprigionandola con le braccia fra lui e la scaletta per risalire; dopodiché unì le labbra alle sue.

Finirono per amarsi li.... in acqua, e poi ancora su uno dei lettini sito a bordo piscina; sembravano non averne mai abbastanza l'uno dell'altra. Si lasciarono fuori le rispettive camere che erano ormai le 06.20 del mattino, stanchi ma appagati e felici.

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