09
È affidabile ? Finora tutto quello che ha detto è vero, e ha avuto innumerevoli occasioni per farmi del male, ma non l’ha mai fatto. È sincero ? Vuole davvero il mio bene ? E se invece stesse solo cercando di farmi aprire per poi distruggere quel poco che resta di me ? Nessuno si è mai interessato a me prima d’ora, dev’essere per forza un trucco.
Mi ha salvata indirettamente da Jade, non può essere cattivo come lei, vero ? Non c’è niente che possa farmi adesso che lei non abbia già fatto. Gli parlo di lei ? Devo fidarmi della sua parola quando dice che mi terrà al sicuro ?
Più ci penso, più mi chiedo… cosa ho da perdere ?
Non mi fido di lui, ma c’è qualcosa in lui che mi attira. Forse è il suo profumo piacevole, o il suo atteggiamento gentile. Sono così privata di gentilezza che forse è quello ? Quando è vicino a me, vorrei che se ne andasse, ma quando è lontano, desidero che torni. Mi sento insicura ma al tempo stesso al sicuro.
Svuoto l’acqua e esco, guardandomi attorno mentre prendo l’asciugamano con esitazione. Mi asciugo e lo rimetto sul lavandino, poi vado verso la porta e la apro.
Stavo per mettermi a terra per strisciare, prima di ricordare quanto lo irritava. Un brivido mi attraversa il corpo e faccio passi deboli verso il letto, dove c’è una maglietta nera.
Vuole che la indossi ? Non vuole che io resti nuda ? Perché dovrebbe sprecare i suoi vestiti per me ? Si arrabbierà se non la metto ?
Decido che non voglio rischiare, quindi infilo la maglietta dalla testa e vado verso l’angolo vuoto vicino alla finestra. Mi sdraio sul pavimento, rivolta verso il muro, e mi rannicchio in posizione fetale, chiudendo gli occhi nel tentativo di dormire.
Jade mi mandava sempre a dormire a mezzanotte e mi svegliava due ore dopo. Non ho mai potuto dormire prima, e se ci provavo, mi picchiava finché non svenivo… e poi continuava a picchiarmi finché non mi svegliavo di nuovo.
Non ci vuole molto prima che la mia coscienza cominci a svanire.
— Ehi, — dice una voce maschile con dolcezza. La mia mente registra lentamente la mano sul mio braccio, e mi butto via dal pavimento in posizione seduta, allontanandomi da lui. Il mio corpo è preso dal terrore e tengo lo sguardo sotto il suo colletto, osservando nervosamente le sue mani.
— Mi dispiace ! Ero solo confuso, non capivo perché fossi sul pavimento, — dice piano. Aggrotto le sopracciglia e guardo verso il letto nella stanza buia.
Non vuole che stia sul letto, vero ? Non dormo in un letto da quando avevo nove anni… prima che iniziasse a picchiarmi.
— Tieni, — dice, porgendomi la mano, e il mio sguardo si sposta sul suo movimento lento, con diffidenza. La mia ansia cresce e, con esitazione, comincio a muovere la mia mano tremante verso la sua, che resta ferma.
Appoggio le dita sul suo palmo caldo e le ritraggo subito al contatto, presa dal panico, con un pensiero fulmineo che mi dice che è una trappola.
— Puoi fidarti di me, — sussurra come se, parlando più forte, potesse spezzarmi. Tieni ancora la mano tesa verso di me con pazienza. Continuo a chiedermi se sia una trappola.
Eppure, lentamente, rimetto la mano sulla sua e le sue dita si chiudono piano sul dorso. Dopo qualche secondo, iniziano a formarsi dei brividi caldi dove la nostra pelle si tocca, ed è una sensazione stranamente piacevole, tanto che le mie labbra si sollevano in un piccolo sorriso.
— Andiamo, — si alza in piedi, tirando dolcemente la mia mano per farmi capire che devo alzarmi, e io lo seguo. Stringo la sua mano e fisso i nostri piedi, un calore strano mi riempie il viso.
Lui sembra indifferente alla mia stretta mentre mi guida verso il letto, usando l’altra mano per spostare le coperte. Mi tira verso il materasso e il sorriso svanisce rapidamente mentre obbedisco, salendo sul letto senza lasciarlo andare.
— Dormi qui, ok ? — dice, sedendosi sul bordo. Faccio un piccolo cenno con la testa.
Scioglie le dita dalla mia mano e inizia a staccarsi, ma la sensazione piacevole comincia a svanire, così affondo in fretta le unghie nella sua pelle per fermarlo.
Non voglio che quella sensazione sparisca, è troppo bella. Non ho mai provato una sensazione così piacevole.
Alzo l’altra mano verso la sua figura immobile e la appoggio sul suo avambraccio, senza ottenere un effetto immediato. Poi, iniziano di nuovo i brividi, e il mio sorriso riappare leggermente.
