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« Va bene. Questa corsa è diversa. Non possiamo fare rumore. Niente colpi di pistola, niente urla. « Ha detto e ho annuito.

Pensavo che sarei scappata, spaventata da lui, inorridita.

Ma mi ha messo tra le gambe e mi ha tenuto dopo che mi sono spaventato.

Sapevo che ero attratto da uomini tossici, ma non è nemmeno abusivo. E ‘ semplicemente cattivo.

Mi piaceva e sapevo che mi sarei maledetta ogni giorno per questo.

« Hai la gomma ? « Gli ho chiesto.

Aprì il vano portaoggetti che trasportava diversi pacchi.

Ho sorriso.

« Ti piace la gomma ? « Ho chiesto.

« Sì. Ancora di più quando prendi il moi. « Lui sorrise.

Ho scosso la testa e lui me lo ha consegnato, chiudendo il vano portaoggetti.

Ne prese uno lui stesso e uscì dalla macchina.

Mi ha aspettato e ha offerto la sua mano.

L’ho preso, la mia mano teneva solo il suo mignolo con il moi mignolo e l’anello, il moi medio e il puntatore gli tenevano l’anulare.

Sorrise leggermente.

« Sono felice che tu non sia inorridito. Scosso. Ma felice. « Mi ha detto.

« Sono scioccato anch’io. « Sussurrai mentre bussava alla porta.

Si aprì e lui rilasciò la mia mano, spingendo la porta completamente aperta, facendo sì che l’uomo tornasse indietro.

Cominciò a battere la faccia e mi chiesi cosa avesse fatto quell’uomo.

L’uomo non parlò mentre Gabriel stava in piedi.

« Che cosa ha fatto ? « Ho chiesto.

« Ho trovato un video porno per bambini sulla sua scrivania. Lavora per me. Sapeva che stava arrivando per lui. « Ha alzato le sopracciglia e all’improvviso mi sono sentito arrabbiato con quest’uomo.

« È stato fatto da sé ? « Ho chiesto.

« Con un ragazzo di 14 anni sì. « Ha annuito e mi sono sentito male.

Mi sono costretto a sopprimere i ricordi e ho teso la mano.

« Potresti trovare qualcuno per me Gabe ? « Ho chiesto.

« A cosa serve la mano e a chi ? « Ha chiesto.

« Coltello. « Ho detto e si è fermato.

« Sei sicuro ? « Ha chiesto.

« Questo stronzo ha traumatizzato quel ragazzo per il resto della sua vita. Potrebbe avere sogni e paura per se stesso per il resto della sua esistenza. Io non vado a letto con i pedofili. Dammi quel maledetto coltello. « L’ho guardato e lui ha fatto una faccia come se avesse visto qualcosa e ha baciato i denti, porgendolo a me e mi sono avvicinato a lui.

« Quanti anni ha ? « Ho chiesto.

« 45. »

Si è cagato gli occhi mentre gli ho preso a pugni la maglietta e ho immaginato che fosse o Santana o moi padre.

Ho guidato il coltello anche se il suo petto e tirato fuori, tornando indietro e le lacrime scorrevano lungo il moi viso per quel ragazzo come ho continuato ad andare.

Ho colpito il suo petto e sono stato tirato contro un altro duro, il moi corpo protetto contro di esso.

« Calmati fiore. « Sono stato tirato fuori e le mie gambe erano sul moi cemento mentre la mia parte superiore del corpo era in grembo.

Si sedette sul marciapiede e mi trattenne mentre respiravo.

« Suppongo che tu sappia come si sente quel ragazzo ? « Mi ha chiesto e mi ha baciato i capelli.

« Purtroppo. « Ho sussurrato.

Chiudo gli occhi e lui sospira.

« Non voglio parlarne, ma un uomo di nome Santana James. « L’ho guardato.

« È vicino ? « Ha chiesto.

« Non ne ho idea. Se non puoi va bene, ma-« 

« Lo troverò per te fiore. « Mi ha tenuto al petto.

Sospirò e mi strofinai la faccia di lacrime.

« D – è un ex ? « Ha chiesto.

« Sì. « Ho risposto.

« È per questo che mi hai chiesto-« 

« Sì. « Ho risposto.

« Sei una ragazza forte piccolo amore. Sono felice che tu sia qui con me. « Lui sussurrò e io canticchiai.

« Spero di poter superare le tue esperienze con gli uomini. Spero di riuscire a farti capire che meriti il meglio. So che non posso fare molto su quello che faccio o sul moi passato, ma posso darti tutto di me in ogni caso hai bisogno di me. « Mi ha strofinato la schiena e mi sono rilassato contro di lui mentre la gente veniva a pulire le cose.

« Mi dispiace, è passato solo un mese e sono una storia singhiozzante. « Mi sono scusato.

« Non essere dispiaciuto. Forse due metà spezzate possono fare un intero. E il gelato. « Ha detto e ho riso guardandolo.

Mi guardò e mi baciò la fronte.

« Gelato ? « Ho chiesto.

« Lo vuoi ? « Ha chiesto.

« Un po’. « Ho strizzato gli occhi e ha fatto esplodere una bolla con la sua gomma.

« Vuoi andare ora ? « Mi sorrise dolcemente.

« Non. Mi piace stare qui. « Ho sussurrato.

« Penso che tu mi stia scaldando. « Ha sorriso.

« Qualcosa del genere. »

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