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Qualcun altro appare mentre sono lì distesa, urlando dal dolore sul pavimento.

— Beh, guardate un po’, ragazzi, la piccolina sta finalmente cambiando forma.

Comincio a entrare nel panico perché non so cosa fare. Ho solo sentito parlare della trasformazione da moi fratello. Mi aveva promesso che sarebbe stato lì per la mia prima trasformazione, ma non c’è…

— Almeno abbiamo un riparo se inizia a piovere — dice Willow, tirandomi fuori dai miei pensieri in corsa.

Riusciamo a percepire che la pioggia non è lontana. L’aria è densa di umidità e l’odore della pioggia si avvicina. So che sarà una notte più fresca del solito, quindi tiro fuori la coperta sottile dallo zaino per cercare di tenermi al caldo. So che accendere un fuoco sarebbe pericoloso, attirerebbe attenzioni indesiderate. Non so a quale branco mi trovo vicino, so solo di essere in territorio neutro, per ora. Dovrò esplorare un po’ domani per capire con chi abbiamo a che fare.

— Speriamo che la pioggia aspetti almeno fino a domani mattina. Odio svegliarmi fradicia — rispondo a Willow, mentre ascolto se c’è qualche rumore in lontananza.

— Oh, io invece spero proprio che piova ! Sai quanto mi piace giocare nell’acqua ! — risponde Willow con entusiasmo.

Rido e mi sistemo per la notte, sperando di riuscire a dormire almeno un po’ prima che arrivi il mattino. Mentre mi abbandono al sonno, sento Willow che si prepara anche lei a dormire. Chiudo gli occhi con il pensiero rivolto a ciò che ci aspetta domani.

Mi sveglio con il suono della pioggia che cade lieve sul suolo della foresta. L’aria è pesante per tutta la pioggia caduta durante la notte. Sono un po’ infastidita nel ritrovarmi bagnata. Esco strisciando da sotto l’albero dopo aver rimesso la coperta nello zaino.

— Sei pronta a correre, Willow ? — So già quale sarà la sua risposta. Prima ancora che possa rispondere, sto già togliendomi i vestiti per infilarli nello zaino.

— Sì ! Pensavo non me lo avresti mai chiesto — esclama Willow mentre metto via i vestiti.

Scuoto solo la testa e rido mentre lascio che Willow prenda il controllo. Amo la sensazione di essere nella mia forma di lupa. Mi fa sentire potente. Sento di avere qualcuno accanto a me, qualcuno che mi protegge anche se sono sola.

Willow si lancia tra gli alberi fitti. Schiva i rami bassi con agilità e sfreccia tra gli alberi. Lascio che la mente si rilassi e le do più controllo. So che ci proteggerà. Lo fa fin dalla nostra prima trasformazione…

Devo essere svenuta per il dolore. Ora mi risveglio, mi sento molto stanca, ma almeno il dolore è passato. Qualcosa però è diverso. È come se non avessi più il controllo di me stessa.

— Questa piccolina ha del carattere, glielo riconosco — dice una delle guardie da fuori della cella. Non capisco cosa intenda. Provo a parlare, ma dalla mia bocca esce solo un abbaiare. Mi sono trasformata !

Sono così confusa che nemmeno mi ero accorta della trasformazione. Cerco di guardarmi, ma sento le guardie aprire la porta. Comincio a ringhiare, senza nemmeno accorgermene.

— Non preoccuparti, ti proteggerò io da loro — mi dice qualcuno nella testa. Sono confusa, non so chi sia.

— Chi sei ? — chiedo. — E dove sei ?

Vedo le guardie avvicinarsi con un enorme ago. Mi ritraggo subito nell’angolo più lontano della cella, cercando di scappare.

— Mi chiamo Willow, sono la tua lupa. E direi che sono nella tua testa. È un piacere finalmente conoscerti ! Ho un paio di domande : dove siamo ? Come ci siamo finite qui ? Cosa vogliono da noi ? — mi chiede con insistenza, ma prima che possa risponderle, le guardie mi iniettano qualcosa con la siringa, e cado in un sonno profondo.

— Buonanotte, piccolina — sento vagamente dire da una delle guardie mentre svanisco nel sonno.

Esco dai miei pensieri quando noto che Willow si è fermata a bere da un ruscello. Approfitto del momento per osservarci. Siamo cresciute molto dalla nostra prima trasformazione. Willow e io abbiamo lo stesso colore verde foresta negli occhi. Il suo pelo è di un bellissimo grigio argento con sfumature più scure, quasi nere, lungo la spina dorsale. Ha delle macchie bianche sulle zampe anteriori che sembrano calzini. C’è anche una macchia bianca sul petto. In generale, è una lupa splendida.

— Beh, sono contenta che mi trovi così bella — esclama Willow.

Non mi ero resa conto di aver pensato ad alta voce, per così dire.

— Sì, sì, sei davvero bellissima. Ma… quanto lontano ci hai portate ? — le chiedo, senza esserne sicura.

— Non lo so, un paio di chilometri sicuramente. Non ho tenuto il conto. Inoltre, non ho percepito nessuno nei dintorni, quindi forse siamo ancora in territorio neutro — risponde Willow.

Penso che sia un buon momento per tornare alla forma umana, così posso dare un’occhiata e capire dove siamo. Willow lo capisce e decide di nascondersi dietro un grande albero, nel caso ci fosse qualcuno nei paraggi.

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