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CAPITOLO 1

La mia vita a Milano

Sono nel mio appartamento di 120 metri quadri. Non sono molti ma sono abbastanza per me, sola, in una casa con un ampio salone e ampia cucina, tre camere da letto e un bagno. Penso che si, possa accogliere altre persone. E' la terza settimana che passo qui e ancora non ho avuto il tempo di visitare la città come vorrei. Ho passato le mie giornate a mettere in ordine gli scatoloni e a sistemare la casa. L'affitto era di 300 euro ogni tre mesi, perciò assolutamente poco per un appartamento nel centro di Milano. All'inizio pensavo fosse una presa in giro, poi invece era tutto vero. Comunque a me sembra strano. Ho tempo sufficiente per trovare lavoro e pagare in contanti in compenso e questo mi basta.

Noto spesso che quando esco per andare a fare la spesa, le persone si scansano un po' da me, o comunque mi guardano di sottecchi. Non voglio avere questi problemi già all'inizio. Non capisco cosa ho fatto loro?

Il mio è un quartiere tranquillo, non fa molto caldo questa estate, ma nel mio appartamento c'è un balcone molto grande e chiuso per l'inverno da finestre scorrevoli e di estate si può aprire la parte sopra per prendere il sole.

Sono soddisfatta della mia scelta.

Oggi però dovrò incontrare per la prima volta tutti i condomini, per parlare delle spese relative agli ascensori e alle riparazioni varie, non ne avevo mai visto uno, di condomino intendo. Certo, non sono uscita molto, ma comunque sia oltre a non vederli non li sentivo neanche. La prima settimana, volevo ambientarmi e stare tranquilla ma già dopo 10 giorni quell'aria di silenzio assoluto mi perseguitava, come se in quel condominio abitassi solo io. Pensavo che alcuni fossero andati in vacanza, che fosse tutta gente molto educata e quindi molto tranquilla, ma come per l'affitto questa situazione è molto strana.

Non so, sto bene, mi piace qui, ma ho sempre un sesto senso negativo, anche ripensando alla signora di stamattina che vende fiori fuori dal cancello...

I suoi occhi incrociarono i miei non appena varcai il cancello, e vidi come se fosse schifata da me ma allo stesso tempo voleva elogiarmi. I primi giorni ho pensato che fossi io la strana e che magari avevo anche io dei pregiudizi verso la gente, magari ancora vedevo tutti come dei pettegoli, come dei piccoli diavoletti, ma poi ho unito insieme i pezzi.

Non mi guardavano strana perché chissà cosa avevo in faccia, ma perché uscivo da quel condominio.

Bene, pensandoci ho deciso di scoprire cosa c'è dietro questo apparente magnifico appartamento.

Sono le 4, la riunione inizia alle 4.15, ma salgo all'ultimo piano per vedere se c'è qualcuno, dato che per sapere della riunione si erano affrettati a mettere una lettera nella cassetta della posta, suonare e andare via. Volevo arrivare per prima in realtà.

Ma all'ultimo piano non sono sola, c'è un uomo, da dietro posso dire che ha un bel fondoschiena e delle spalle possenti. E' vestito molto elegante, con un completo grigio. Sta parlando al telefono, con molta calma.

Io mi avvicino e mi metto a sedere in una delle sedie predisposte in fila davanti una specie di cattedra, dove ho capito subito si sarebbe seduto l'uomo misterioso.

Faccio stridulare la sedia per tirarla indietro....momento di silenzio....lui mi ha sentita, ma non si gira, si limita a salutare con fretta la persona con cui è al telefono e poi si schiarisce la gola.

Si gira.

I miei occhi nocciola mischiati al verde incrociano i suoi, così cupi, freddi, del colore di chi non sorride da tempo. Sono blu, quasi irreali a dire il vero, ma intensamente blu.

Annuisce con la testa come se sta parlando da solo e poi, senza togliermi gli occhi di dosso, si siede dietro la scrivania e mi fa un sorriso.

X: " Salve, è in anticipo signorina"

Io: "Si, non volevo fare tardi alla prima riunione"

X: " Si trova bene?"

Io: " Si ma mi scusi, con chi ho l'onore di parlare?"

X: " Sono Seth Dominic McCartney, il proprietario di questo condominio, l'uomo a cui dovrà pagare l'affitto, l'uomo che adesso qui a Milano, è l'uomo più importante. Non sono italiano, ma leggendo la sua scheda, ho potuto notare che anche lei ha un cognome straniero"

Io: " Si, mio padre proviene dall'Argentina, ma il mio è un cognome molto raro"

X: " Quanti anni ha lei signorina...."

Io: " Rebecca, mi chiamo Rebecca Vans" - lo interruppi- "ed ho 18 anni, quindi se per lei non è un problema, anche perché neanche lei mi sembra così anziano, vorrei darle del tu"

X : " Assolutamente no signorina, mantengo sempre le distanze con persone che non avranno mai a che fare con la mia vita privata, e poi deve portarmi rispetto anche se ho soli 23 anni, l'età non significa un bel niente. Ma ora basta, ecco che arrivano anche gli altri. Riterrei più opportuno se lei mantenesse la bocca chiusa su alcune faccende che non la riguardano ancora"

Mi giro e vedo una ventina di persone arrivare tutte insieme a passo svelto. Noto da subito l'abbigliamento di una ragazza di 30 anni circa, che sembra essere uscita da un video porno e rimango a fissare le sue gambe. Così sexy e perfette. Lei mi guarda e si morde le labbra, passandosi una mano sul seno e portandosi un dito in bocca.

Scuoto la testa e vedo l'ammasso di virilità tutta seduta al mio fianco, li guardo uno ad uno e mi sale quasi la voglia di farmeli lì davanti, tutti insieme o uno alla volta. Davvero sembrava di essere a dei provini tipo miss mondo.

Il primo a parlare fu Seth. Interrompendo il vociare dei condomini super sensuali, li avessi visti prima non mi sarei sentita così in imbarazzo davanti a tanto dono di madre natura.

Seth: " Salve ragazzi miei, ho notato che in questo periodo gli affari in questo condominio stanno andando assai bene, mi complimento, avrei alzato l'affitto per i nuovi condomini se lo avessi saputo" -si riferiva a me, ma non si degna neanche di guardarmi-"comunque, stasera ci sarà una festa per festeggiare il successo, ho chiamato anche tutto il resto della società, verranno delle persone verso le 6 per iniziare i preparativi. Così faremo vedere alla nostra nuova entrata Rebecca il perché siamo famosi in tutta Milano"

Provo a dire qualcosa ma la ragazza sexy di prima mi precede.

X: "Ciao Rebecca, sai abitiamo l'una accanto all'altra, quando vuoi possiamo stare insieme. Io sono Ashley, per te Ash. Seth non credi sia presto mostrare a Rebecca chi siamo e cosa facciamo per vivere? Lo so che non ha importanza, dato che è tutto legale, ma le persone possono scappare"

Seth: " Allora se Rebecca da domani vorrà andare via sarà libera di farlo. Non mi interessa nulla, se avrà qualcosa da ridire sarò io a mandarla via. Capito signorina?"

Io: " mi state mettendo ansia"

Tutti cominciano a ridere come se avessi detto qualcosa di comico, ma ho ansia sul serio.

Altro che ascensori e riparazioni...si doveva parlare di una festa. Ma adesso che la riunione è finita e scendo giù in casa, guardo la porta di Ashley chiudersi e mi dico che voglio sapere di più. Così vado da lei e le busso.

Quando mi fa entrare, sento subito un forte profumo, che però con l'abitudine diventava soffice e allo stesso tempo sensuale. La casa è grande come la mia, anche gli spazi sono uguali, ma la sua è arredata come se lei fosse una predatrice e chiunque entrava una preda.

Mi guarda mentre io cammino ed osservo ogni piccola cosa, come una bambina curiosa. Più continuo a camminare e a sentire quel profumo e più capisco, è una casa del sesso quella.

Ashley: " sei finita proprio male qui"

Io: " cosa fate di preciso per cui io potrei avere la voglia di andare via?"

Ashley: "noi qui scopiamo mia cara Rebecca, scopiamo sempre, mattina e sera, io ad esempio, scopo anche le femmine"- mi dice queste ultime parole sussurrandomele all'orecchio e io istintivamente mi tiro indietro e la faccio continuare- "ahahahah, non sto scherzando ma se non ti piace non ti costringo. Siamo tutte macchine del sesso qui dentro, a pagamento certo, e se vogliamo divertirci facciamo sesso tra di noi. Seth ci procura tutto il necessario ma siamo noi a dover cercare i clienti. Ormai abbiamo la nomina, ma a volte è difficile trovare qualcuno. Ogni settimana dobbiamo farci dei controlli per verificare la nostra salute....genitale....e sicuramente Seth farà fare un controllo del genere anche a te in qualche modo."

Ha una presenza davvero insostenibile, emana sesso da tutti i pori.

Si avvicina e sento il suo respiro tra il collo e l'orecchio, e mi fa passare la sua mano sulle gambe per posarsi sul seno. Sento sorriderla. I miei pensieri sono fissi su di lei che mi tocca e mi vuole, ed io non riesco a fermarla anche se lo voglio. Il mio piacere si fa sempre più evidente, comincio a palparla anche io e lei geme. Ci baciamo, come due selvagge, e mi mette una mano nel basso ventre. Non sto capendo più nulla, ma sto entrando in trance. Avevo fatto sesso molte volte, e con molti uomini ma non mi era mai successo di godere così tanto e per di più con una femmina conosciuta un'ora prima.

Con una mossa abile mi stende sul letto, mi sfila i pantaloni e le mutandine e si getta a capofitto con la sua lingua nella mia vagina facendomi inarcare la schiena e gemere. Così presa dalla situazione feci lo stesso anche io e con mia sorpresa non faceva per niente schifo. Si rimette sopra di me e comincia a spingere il suo bacino contro il mio, sono esasperata, sto per urlare di piacere quando soffoca il mio strillo con un bacio e si appresta a leccare la mia eiaculazione prima che finisca tutta sulle lenzuola. La guardo e lei vuole la stessa cosa, vuole godere, mi dico che ormai glielo devo, e faccio proprio come ha fatto lei.

E' passata un'ora e mezza e sono ancora qui con Ashley, di tanto in tanto lei mi fa ricordare il suo potere su di me toccandomi e bloccandomi le mani per sentire di più. A volte mi bacia con veemenza. A volte sono io a farlo.

Rimango sorpresa di tutto quello che lei mi ha fatto provare, è impressionante, era stato bellissimo...è veramente una macchina del sesso.

Decido che però devo assolutamente andare a casa mia, per riflettere, e quella sera non avrei di certo assistito a quella festa. "Macchine del sesso"..... Dio, in che cazzo di casino mi sono messa?? E se fossi diventata anche io così, una prostituta, sarei diventata una prostituta.

Ma Seth aveva detto che avrei dovuto assistere per poter prendere una decisione, allora devo per forza andare, poi posso sempre andarmi a fare un giro e tornare a fine festa.

Potrei chiedere ad Ashley se quando finisce la festa mi fa uno squillo, ma sicuramente a fine festa sarà ubriaca e scoperà con chissà quanti ragazzi, oh meglio, ragazze.

Ho scopato con una ragazza, mi è piaciuto anche....

Mi congedo da Ashley in fretta e furia e mi vado a fare una bella doccia calda, mi insapono per tipo una ventina di volte, volevo togliermi addosso l'odore di quella casa e volevo non pensare più a quello che avevo fatto.

L'inganno del prezzo, le persone schive, quella donna.....è un condominio di prostitute e gigolò, è un palazzo dove si viene a fare sesso. E chiunque mi vede uscire da lì, pensa automaticamente che io sia una puttana.

Uscita dalla doccia, decido di andare a fare una passeggiata per il quartiere, volevo prendere aria. Così prendo il pacchetto di sigarette, le chiavi ed esco.

Non c'è molta gente in strada ed evito assolutamente di guardare negli occhi quei pochi passanti. Prima non sapevo, prima non avevo fatto nulla, ma adesso, sapevo e inoltre avevo anche consumato.

Noto con mio grande stupore, passando tra i palazzi, che c'è una casa, una villa direi, molto ampia. Mi avvicino e leggo sul citofono il cognome "McCartney".

Abita qui quel lussurioso del cazzo.

Decido di allontanarmi da lì, e di tornare a casa.

Sono le 7, e vedo Ashley che sta parlando con una cameriera ma non voglio che lei mi veda così quatta quatta mi affretto ad entrare, senza riuscirci, lei mi nota subito.

Cazzo ha gli occhi pure dietro??

Ashley: "non credo dovresti evitarmi, ci siamo conosciute oggi, sei da poco qui e a meno che tu non voglia andare via, ci vedremo molto spesso. E poi il nostro amplesso ti è piaciuto molto, come a me del resto, quindi non dovresti sentirti in imbarazzo. È una cosa normale. Almeno per me. Non credevo fossì così brava"-si stava avvicinando sempre di più.

Io: " ti prego Ashley, ok, ammetto che mi è piaciuto molto e non me lo sarei mai aspettata, ma per me è stata una cosa nuova e non mi sta facendo sentire bene. Mi sento sporca. Ancora devo abituarmi a tutta questa situazione della casa del sesso e di tutti voi qui dentro, amo fare sesso, ma non come lavoro. Preferirei che non ti avvicinassi così tanto a me"

Ashley: " mi dispiace che ti faccia sentire sporca, so come ti senti, è successo anche a me quando Seth mi ha dato questo lavoro, sai sono un'insegnante, mi avevano licenziata e Seth era un mio alunno, che mi ero scopata ben bene sui banchi di scuola. Ci scoprirono e fui mandata via. Poi lui mi ricercò e mi diede questo lavoro. All'inizio avevo rifiutato ma oggi dico che è stata la scelta più buona della mia intera vita. Anche io mi sentivo sporca. Poi un giorno ho scoperto che le donne avevano un potere più forte su di me di quello degli uomini e così ho iniziato a scopare più donne. Cerco uomini solo quando non ci sono donne. E tu, wow...."

Io: " non credo che farò mai più sesso con una donna Ashley, mi dispiace per il tuo passato ma non concepisco come abbia fatto un'insegnante ad essere così stupida. Ma questi sono affari tuoi e di Seth. Io non voglio immischiarmi. Se deciderò di stare qui, mi limiterò a farmi gli affari miei e a pagare l'affitto. Niente più. Sono andata via dal mio paese proprio per gli sguardi cattivi della gente, da quando sono qui, ogni volta che esco dal condominio sono soggetta alla stessa cosa e non mi piace. Preferirei però che almeno potessi girare a testa alta, senza sentirmi in peccato."

Ashley: " non credo resisterai a fare sesso qui dentro, ma come vuoi, se per te noi usciti da qui dovremmo sentirci in peccato e camminare a testa bassa, sono pensieri tuoi. A Seth credo andrà bene avere una condomina che non vuole immischiarsi. Ora vado a prepararmi, dovresti farlo anche tu"

Rimango lì, impassibile per 5 minuti e poi salgo su anche io. Trovo un vestito molto sexy davanti alla mia porta. Ashley.

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