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"Frà tutto apposto?" dice Stefan vedendo suo fratello fare battutine.
"Siete proprio carini" continua Damon.
"E ora che vuoi un autografo? Non abbiamo bisogno di commenti" sbotto.
"Spiritosa la tua amica eh Stefan" ridacchia.
"Fratello hai qualcosa contro Lucy?" domanda il ragazzo vicino a me.
"Io? Ma ti pare? Anzi mi sta davvero simpatica" ironizza Damon "Qualche volta invitiamola da noi, le offriamo un vodka lemon. A te va bene Lucia?"
Si diverte tanto a scherzare questo ragazzo eh. Mi da sui nervi.
Crede davvero che verrei a casa sua dopo questa battuta?
Solo perché mezza scuola gli va dietro non significa che abbia il diritto di parlare così.
"A me non va bene" risponde Stefan.
"Cos'hai in contrario? È una tua amica e vorrei conoscerla meglio anch'io"
Ma perché fa lo sbruffone?
Mi sto iniziando ad irritare seriamente, se non la finisce gli salto addosso quant'è vero che mi chiamo Lucia.
"Ti consiglio di smetterla" dico con un tono duro.
"Perché, se nò che mi fai?" domanda alzando un sopracciglio come a sfidarmi.
Ora vede con chi ha a che fare.
Dopo questa corro verso di lui, furiosa, comincio a dargli pugni forti fino a che non perde l'equilibrio e cade a terra, all'ultimo gli tiro un calcio sotto. Fa un gemito di dolore, accasciato, cerca di alzarsi ma sente ancora dolore.
"Ti ammazzo" mormora lui dolorante.
"Te l'avevo detto di smetterla, non mi hai ascoltato" dico fiera di me.
Mi giro e noto Stefan con la bocca spalancata per ciò che è appena successo.
"Wow" riesce solo a dire "l'hai quasi ucciso"
"Non esagerare" dico io andandomene vittoriosa.
"Dove stai andando?" sento alle mie spalle. Ma non era per terra?
Come cavolo...
Mi giro e lo trovo in piedi, come se nulla fosse successo un'attimo fa.
Ed io che ero convinta di aver sentito rompersi qualcosa, peccato ci speravo.
"Hai giocato troppo col fuoco, Lucia." dice arrabbiato venendo verso di me, faccio per correre via, ma dopo poco una voce lo ferma.
Pensavo mi stesse per uccidere.
"Cosa ci fai con questa ragazza?" urla Marina avvicinandosi a lui.
Ma questa ragazza è sempre in mezzo a tutto? Fatemi capire.
"Ci stavo parlando amo" si gira per baciarla ed io potrei vomitare dopo questa scena, mi volto e non vedo traccia di Stefan. Dov'è andato?
Proprio adesso che avevo bisogno di lui.
"Non farmi più preoccupare, pensavo mi stessi tradendo con quella lì" continua lei.
"Come mi hai chiamata?" domando.
"Lascia perdere, non capiresti"
Questa frase non mi è nuova, penso tra me e me.
"Marina non ricominciare"
"È per colpa tua se adesso mi trovo in prima pagina, non che mi dispiaccia, ma c'è anche la tua faccia." mi butta un giornale e riesco a prenderlo al volo.
Nella copertina c'è scritto "Marina e la nuova arrivata, Lucia, finiscono per litigare a morte nella mensa della scuola. Lucia risponde a Marina arrivando a zittirla, cosa mai successa da una ragazza di questa scuola. Non abbiamo molti dettagli a riguardo ma le news continuano, intanto cosa succederà tra le due in questi giorni?"
Ma cos....cavolo...
"Hai visto che hai fatto? Mi hai rovinato la reputazione brutta antipatica" grida lei.
Alzo lo sguardo dal giornalino e la vedo avvicinarsi a me, non ho voglia di litigare ancora perciò decido di andarmene e lasciarla da sola, indifferente a tutto ciò.
Da quando sono in questa scuola non faccio altro che litigare con tutti.
Decido di uscire da scuola, oggi non è proprio giornata. Vorrei trovare la persona che ha scritto questo stupido giornalino e dirgli di farsi gli affari suoi.
Non è possibile che ogni cosa venga pubblicata senza chiedere solo per farsi qualche dollaro in più. Non c'è rispetto per nessuno in questa scuola.
Percorro il parco fuori per cercare di calmarmi e di rilassarmi fino ad arrivare a una panchina e infine sedermi.
"Cosa ci fai qui? Non dovresti essere in classe?" dice una persona che conosco.
Stefan.
"Sei sparito prima"
"Sono andato via. Non ho voluto vedere la scena del litigio, sono stanco di vedere persone uccidersi per sciocchezze, scusami" spiega sedendosi vicino a me.
"No, tranquillo, anzi scusami hai ragione, in questa scuola non fanno altro che insultarsi a vicenda, provano ad essere superiori ad altri... forse non è la scuola per me Stefan.." dico facendo un sospiro.
"Non è la scuola per nessuno credo" mormora lui.
"Perché dici questo?"
"Sono in questa scuola da tanti anni e posso dirti che le persone qui dentro sembrano trasformarsi in persone che non sono, creano una maschera per difendersi e non essere feriti. Chi arriva qui non sa cosa aspettarsi e finisce per essere un bersaglio facile, ma col tempo tutti diventano uguali."
"Che tristezza" commento.
"Eh già, una vera e propria tristezza. Ecco perché vorrei andarmene da qui, ma ormai ho scelto quest'indirizzo e non posso tornare indietro. E poi mio fratello dice che questa scuola è perfetta per noi anche se a me sembra solo un incubo." sbuffa.
"Ti capisco sai?"
"Che vuoi dire?" chiede guardandomi.
"Ragazzi rientrate in classe, il prof vi sta cercando!" grida qualcuno da lontano, saranno i nostri compagni.
"Dovremmo rientrare" dico "comunque grazie per aver parlato con me e per avermi ascoltata"
"Non ringraziarmi, quando ti va di parlare sai dove trovarmi" mi fa un occhiolino e insieme torniamo in classe.
Il prof ci fa mille domande del perché siamo spariti ma sto pensando tutto tranne che a lui.
Ho altre cose in testa in questo momento e non vedo l'ora di tornare a casa per stare un po' da sola con me stessa.
Magari ascoltare un po' di musica e non pensare più.
All'uscita mi metto le cuffie per fare il tragitto verso casa e da dietro mi vedo arrivare Jessy con un sorriso a 32 denti.
"Cosa ti è successo?" domando vedendo tanta felicità.
Sono costretta a togliermi le cuffie, ed io che volevo ascoltare un po' di musica..
"Ho conosciuto una ragazza"
"Sono contenta, almeno ti sei fatta una nuova amica" accenno un sorriso.
"Non hai capito, conosciuta non in amicizia"
"Ti piacciono le ragazze?" domando.
"Non si vede? Me lo si legge in faccia Lucy" ridacchia lei.
Sono confusa. È possibile che io non l'abbia notato prima?
"Scusami non l'avevo capito prima, ma sono felice per te, come si chiama questa ragazza?"
"Karen"
"Cosa? Karen Watson?" chiedo spalancando gli occhi.
"Emh si proprio lei"
"Ed io che pensavo fosse interessata a un ragazzo, in classe parlava sempre con un compagno e non sembravano semplici amici" spiego.
"Credo fosse Harry, è il suo migliore amico." dice.
"Ah ecco, allora scusa"
"Mi ha detto oggi che le piaccio molto, credo che un giorno di questi la invito da noi" saltella felice.
"Potevi anche chiedermelo" sbotto.
"Ma infatti te lo stavo per chiedere, ora"
Scuoto la testa. Questa ragazza è inrecuperabile.
"Va bene, puoi invitarla" dico infine per farla contenta.
"Evviva!"
