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ORE 14.30

Sorrido dando la mano ad Andrea

Per fortuna oggi è andato tutto bene

Niente litigi, niente professori arrabbiati

Solo un mucchio di compiti per domani

A.« Vieni a casa mia!?»

Mi dice ad un tratto tendendo una mano sul mio fianco

Io « certo»

La sua famiglia è bellissima

Ogni volta che vado a trovarli mi trattano come se fossi una di loro

Sono educati e nonostante i problemi di lavoro sono sempre sorridenti

Forse sono proprio loro che mi hanno insegnato a sorridere nonostante tutto

Una giorno sua madre mi disse..

Sorridi, perché il sorriso può essere un arma per sconfiggere i tuoi nemici e il segno che ce l'hai fatta

Infatti ogni volta che mi sento male penso a lei, alle sue parole e di colpo mi rialzo, mi motiva

A.« Sai.. non so proprio da dove partire a realizzare il mio sogno»

Si riferisce al calcio

Io « Beh sicuro ti devi allenare tanto anzi tantissimo. Poi secondo me, dovresti guardare le loro interviste, sapere la loro storia, da dove sono partiti»

A.« Si, però magari loro hanno il padre ricco o hanno avuto qualche aiuto per arrivare dove sono»

Io « Certo, ma lo fanno solo se ne vale la pena. Tu continua ad allenarti e a dare il massimo»

A. « grazie amore»

Mi da un bacio a stampo mentre con una mano mi accarezza i capelli

I suoi occhi in questo momento sono dolci

Ma nonostante questo momento dolce, i miei pensieri vagano sui sentimenti di ieri notte

Alleluia, sembrava infinito questo tragitto

Io « ciao»

Sorrido salutando i suoi genitori con un abbraccio affettuoso

M.« sei bellissima come sempre»

Mi dice guardandomi dalla testa ai piedi sua madre e i suoi occhi sono sinceri

Forse non è il look che fa la bellezza di una persona, ma quello che hai dentro

Suo padre invece è preso dalla partita di tennis tanto che se ne va in cucina con in mano il tablet da cui lo sta guardando

A.« va bene.. noi andiamo di sopra»

Andiamo in camera sua e forse ho capito cosa vuole

Mi guarda con quegli occhi pieni di desiderio

Io rimango immobile

Indecisa se continuare questo desiderio o se dirgli del mio incubo

Ma non faccio in tempo nemmeno a parlare che mi prende il bacino e con leggerezza posa le sue labbra sull'incavo del mio collo

Chiudo gli occhi avendo preso il mio punto debole

A fatica mi toglie la felpa mentre io cerco di non ridere per non rovinare questo momento

Lui sembra preso

Molto!

Mi fissa i seni per poi togliermi anche il reggiseno

A.« sei stupenda»

Dice con un filo di voce

Accarezza i capezzoli con i pollici mentre cerco di mantenere il controllo

Io sembro persa e quello che mi fa più male è che lui non lo nota

Sorrido nascondendo quello che provo veramente

Gli tolgo la maglietta ammirando il suo fisico che a me ha sempre piaciuto.. però oggi non riesco a provare quel solito mix di emozioni eccitanti

Tutto si muove lentamente o almeno per me

Mi fa sedere sul letto e con un gesto veloce, quasi impaziente, mi toglie anche i pantaloni

Io li tolgo a lui per poi sdraiarci sul letto

Mi accarezza i capelli mentre dei piccoli baci si posano sul collo, sui seni andando pian piano sempre più giù

Fa per togliermi le mutandine ma questa volta lo fermo

Lui mi guarda con lo sguardo smarrito

Non sta capendo

Non era mai successo prima..

A.« stai bene!?»

Chiede solo ora

Lui si stende vicino a me

Io« scusami.. ma non me la sento. Stanotte ho fatto un incubo e sto pensando sempre più spesso a mio padre»

Lui prende la coperta coprendo i nostri corpi seminudi e mi abbraccia

Rimaniamo in silenzio per pochi minuti che a me sembrano durare un'eternità

A.« sei forte ricordatelo»

Dice

Sembra che anche lui abbia smarrito le parole

O forse è solo deluso avendo interrotto questo momento

Mi giro di scatto verso la porta quando vedo un ragazzo entrare con addosso solo un asciugamano in vita

X.« ah cazzo. Vabbè mi cambio qui, fratellone tu gli chiudi gli occhi. Mentre tu bellezza puoi anche guardarmi»

Dice facendomi l'occhiolino

A.« esci pezzo di merda»

Andrea scatta in piedi come una molla e con arroganza lo butta fuori dalla sua stanza

A.« ma che cazzo ci fa qui!?»

Pensa a voce alta dopo aver chiuso la porta

Io« è tuo fratello!?»

A.« no»

Il suo tono è pieno di rabbia ma allo stesso tempo è scioccato

Me compresa ovviamente

Sarà veramente suo fratello!?

Perché non mi ha mai parlato di lui!?

Ho così tanti pensieri che in questo momento mi sento persa, non sto capendo nulla..

Lui intanto prende i suoi pantaloni e si veste in meno di due secondi

A.« torno subito»

Dice dopo aver chiuso la porta

Anzi sbattuto la porta

E ora che faccio!?

Sbuffo

Mi alzo dal letto e inizio a vestirmi

Che giornata di merda!

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