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2. Uffa!

Pensai e ripensai a ieri sera e a quanto era sexy il capo di mio marito.. Era un uomo sulla trentina, con occhi verde smeraldo e capelli castano chiaro pettinati all'indietro.. Un fisico atletico e un vestiario molto elegante..

Un uomo troppo sexy insomma..

E io che pensavo che fosse un vecchio barbuto!

"Serena mi senti?" mi urlò mio padre.

"Scusa papà! E che stavo pensando a una cosa!"

"Ok tesoro.. Allora stavo dicendo come è andata la cena?"

"Ho conosciuto il capo di John, Gerard Tomson ed è........ "

"Gerard Tomson di Tomson Designer che vende sanitari?" disse all'improvviso.

"Si!"

"OH MIO DIO! Quel cretino di tuo marito lavora con Gerard? Io e Gerard siamo molto amici! Abbiamo fatto alcune costruzioni assieme!"

"Questo lo so, papà"

"Oh che cosa meravigliosa.. Ah a proposito! Tua madre vuole fare un pranzo, nella villa di mare, venerdì perché non ti vede da molto.. Quindi venerdì vieni senza accompagnatore!"

"Papà! Dille a mamma che CI saremo!"

"Perfetto! Ne sarà contenta!" rispose e se ne andò.

Ho dimenticato persino di chiamare mia madre in questi giorni! Che testa!

Tutti i giorni feci questo ritmo di vita.

Arrivò venerdì..

Questo giorno della settimana lo adoro perché non si lavora e posso dormire tutto il giorno.. Solo che oggi ho il pranzo a casa dei miei e sicuramente mi chiederà di dormire li..

Uffa!

Svegliai John e mi iniziai a preparare, ma non sapevo cosa mettere... Presi un abito nero corto e tacchi sul rosso..

Almeno mia madre mi dice che mi so vestire troppo bene! Lo so, lei è invidiosa per questo! Non ho preso da lei questo dono..

Pronti tutti e due, andammo nella villa, situata a Manhattan Beach, comprata dai miei per fare le loro "vacanze romane"..

Questa casa è stata costruita, all'italiana, in onore di mia nonna.. Almeno mia madre si sente a casa e non ha nostalgia della sua Campania!

Mio padre è troppo romantico.. magari avessi anche io una persona come lui! Non trovate?

Ci parcheggiammo nella loro piazza e mentre entrammo, notai una macchina già vista da qualche parte, ma non mi soffermai a guardarla bene..

All'entrata uscì il maggiordomo:

"Salve Sig.ra Willis e Sig. Stuart.. Bentornati!"

Alfonso dice sempre il mio cognome da nubile, perché mio padre gli ha proibito di chiamarmi sig.ra Stuart..

"Grazie Alfonso.. È bello rivederti!"

"Anche per me è un piacere! La sig.ra e il sig Willis con il sig. Tomson aspettano nel soggiorno.." mi disse Alfonso.

Aspettate!

SIGNOR TOMSON? COSA HANNO APPENA SENTITO LE MIE ORECCHIE?

Andammo nel soggiorno e lo vidi li che discuteva con mio padre..

"Oh piccola mia! Vieni dalla mamma!" mi abbracciò.

"Ciao mamma!"

"Non ti sei fatta più sentire.. Come mai?"

"Colpa mia! Aveva troppo lavoro da fare!" rispose papà.

"Terence la fai lavorare troppo la mia bambina!"

"Perché è la più brava manager che io conosca!" mi vantò mio padre.

"Comunque ci sono anche io! Buongiorno a tutti!" si intromise John.

"Oh scusa John! Buongiorno anche a te" e abbracciò pure a lui.

"Allora piccola mia, rimarrai anche a dormire qui!? Tanto ci sono ancora i tuoi abiti.." mi chiese mia madre.

"Si mamma, rimarrò!" risposi.

"Allora la tua camera e la camera degli ospiti sono pronte.. Niente eccezioni!" disse mio padre.

"Va bene papà.. Come desideri.." risposi.

"Ok" rispose John.

"Rimarrà anche lei Sig. Tomson? Ne sarei grato!" domandò mio padre.

Spero che dica di no! Spero che dica di no! SPERO CHE DICA DI NO!

"Si, accetto volentieri" rispose l'arrogante.

"Alfonso accompagna i nostri ospiti e la nostra bambina nelle loro stanze!" chiese mia madre.

"Si signora." rispose il maggiordomo.

Mentre salimmo le scale dissi a John che mi dispiaceva tanto per tutto questo e lui mi rispose dandomi un bacio sulla guancia..

Entrai nella mia stanza e guardai stupita di come non era cambiata di una virgola da quando ero piccola..

Sentì da dietro:

"Sei sexy con questo vestito e questi tacchi da urlo, Serena.." disse Gerard, mentre mi accarezzava il braccio.

"Sig. Tomson, cosa ci fa qui?" arrossì.

"Chiamami Gerard... Stavo passando vicino alla sua porta e volevo vedere se stava bene.. Ho proprio la stanza affianco lei sa?"

"Certo che lo so.. Sono la figlia del proprietario" arrossì.

"Va bene.. Ci vediamo per pranzo.."

Risposi solo con un OK..

Oh merda! Mi ha sfiorato!

Mi misi un attimo nel letto, mi vennero i brividi a ripensare la sua voce calda, attraente e il suo tocco delicato..

John si affacciò alla porta e mi informò che il pranzo era pronto, gli diedi un bacio sulla bocca e andammo a mangiare.. Era come se me lo facessero apposta a metterlo di fronte a me..

Di nuovo il suo sguardo sopra di me..

Mi vengono i brividi!

Mangiai a volontà e rimasi a fissare il piatto per non guardarlo.. Era bello da morire, ma non lo guardavo..

"Volevo comunicarvi che il pranzo è finito" disse il maggiordomo.

"Ti ringrazio Alfonso" rispose mio padre.

Ci alzammo e decisi di portare John in giro nei chioschi della spiaggia..

Girammo per i bar, iniziammo a bere e ci facemmo come delle spugne..

"Sono troppo felice" dissi.

"Anche io" rispose e mi baciò.

"Rientriamo che è tardi!"

"O mi fai un servizietto oppure ci facciamo una doccia e poi vieni in camera mia!" disse.

"Andiamo dai!" risposi.

Entrammo in casa piano per non farci sentire..

"Mi faccio una doccia calda.. Sono ubriaca fradicia!" urlai.

"Ssssh! Non urlare! Anche io vado.." mi rispose.

Entrai in camera mia per farmi la doccia ed entrai in bagno..

"Cosa ci fai tu qui?" urlai.

"Guarda che questa camera è la mia!" rispose "e abbassa la voce che tutti dormono!"

Entrai per sbaglio nella camera di Gerard.. Lo trovai, sotto la doccia, completamente nudo.. Il suo sesso scendeva dolcemente mentre l'acqua scorreva sopra di lui..

Quanto vorrei divorarlo!

Serena smettila di pensare a queste cose! Sei ubriaca e sei SPOSATA!

"Scusami tanto, scusami tanto" e scappai in camera mia e chiusi la porta a chiave..

OH MIO DIO! OH MIO DIO! OH MIO DIO!

Mi misi dentro la vasca ripensando a quel fisico bello da morire.. Mi addormentai subito sperando che domani il mal di testa non mi ammazzasse..

E sperando di non fare sogni proibiti con lui..

Ovviamente la mattina mi alzai con un mal di testa terribile e presi subito un'aspirina per farmelo passare..

Non volevo uscire dalla stanza, ma ero obbligata ad andare a vedere John se stesse bene..

Stava vomitando e lo aiutai a coricarsi nel letto..

Scesi per fare colazione, lo vidi leggere il giornale e indossare un paio di boxer neri e una maglietta grigia..

"Ciao Serena.." mi disse.

"Ehm... Ciao" risposi.

"A quanto pare, ti sono piaciuto nudo..

Vedevo i tuoi occhi pieni di emozione.."

Sembravi un dio dell'Olimpo.. Magnificamente bello! Cosa sto dicendo???

Scappai senza dire una parola.

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