Libreria
Italiano
CapitolI
Impostazioni

3

Nonostante tutto, quello strano sogno è rimasto impregnato nella mia memoria. Quando torno a casa, guardo il mio telefono. Ho ricevuto un messaggio dalla mia migliore amica su Internet.

“E l'hai conquistato?”, mi chiede e io sgrano gli occhi. Gli ho detto con molto entusiasmo che avevo avuto modo di parlare con quell'uomo.

“No, mi ha detto che il posto era grande... merda, sono così stupida”, mi lamento in quel messaggio.

“Non essere dura con te stessa... forse... era timido”, mi consolo e sospiro.

“Che mi sono lavata i denti cinque volte”, scrivo e chiudo il telefono.

Faccio un grosso sospiro e mi allontano fino a raggiungere la cucina. Sono ancora curiosa, cosa è successo, il ragazzo è venuto a trovarla? Nel sogno, la ragazza era sposata e sembra che sia stata scoperta.

È come un film, con un finale aperto. Faccio uno sformato, è più economico e più riempitivo. Lo so! Forse se preparo dei biscotti, il ragazzo non penserà che sono fastidiosa. Devo sfruttare le mie capacità culinarie, o almeno credo. Brianna dice sempre che sono brava, quindi devo fidarmi della mia amica.

Ma per sicurezza le mando un messaggio.

“Brianna, cucino davvero bene”, le scrivo. Mentre mescolo le patate dolci e le cipolle, il mio telefono vibra. È un messaggio di Brianna.

“Adoro la tua cucina, amica mia”, scrive e io faccio il mio miglior sorriso. Tiro fuori la ciotola, la farina e le uova.

Il giorno dopo arrivo con una tapper piena di biscotti con gocce di cioccolato. Vedo il ragazzo dei miei sogni, seduto a pochi metri da me. Sempre fermo nello stesso posto. Mi metto davanti a lui, ma ricordo quanto mi ha trattato male e l'entusiasmo svanisce.

Con mia grande sorpresa mi dice: “Ciao...”.

Lo guardo in malo modo, mi volto e me ne vado. Rocco mi segue e per la prima volta decido di ignorare il ragazzo che mi piace. E anche se le mie mutande sono bagnate perché lui mi avrebbe parlato, sono ancora in uno stato di orgoglio. Che si fotta perché è uno stronzo.

Ma quando sbircio nella sua direzione, la sorpresa vince sul mio fastidio. Un uomo si avvicina lentamente, spingendo una sedia a rotelle dall'imbottitura nera. Si avvicina e lo aiuta a salire.

-Merda...” mormoro sorpresa, non avevo immaginato che fosse disabile. L'uomo che lo aiuta è bello come lui. È obbligatorio essere belli accanto a lui? Deve essere per questo che mi ha detto che il parco è grande.

Lo guardo allontanarsi, ma per un breve secondo i suoi occhi incontrano i miei. Alzo la mano, ma la lascio cadere a metà.

“Sei un vigliacco, Sol”, penso tra me e me. E torno a casa, con dei biscotti che lui non assaggerà.

Scarica subito l'app per ricevere il premio
Scansiona il codice QR per scaricare l'app Hinovel.