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06

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James è piuttosto infastidito dalla chiamata di Tiffany. A dire la verità, all’inizio non vuole nemmeno risponderle. Quando esce dal suo ufficio, ha intenzione di andare a cena. E magari, chissà, ha anche pensato di chiedere a Miss Waverton di accompagnarlo.

Ma alla fine non succede. Alla fine passa due ore al telefono con Tiffany. Lei inizia a parlargli di quanto gli manchi, di tutti i bei momenti che hanno vissuto insieme e Dio solo sa cos’altro.

Lui resta lì ad ascoltare tutte le bugie che le escono dalla bocca. Loro due sono stati insieme in passato. Quando lui è ancora al college e lei non sa ancora chi sia veramente. Allora sì, sono perfetti l’uno per l’altra. Lei una festaiola, lui un idiota da festa, giusto ? Ma tutto cambia quando la gente scopre chi lui è davvero.

All’improvviso tutti gli sono gentili e vogliono essergli amici, e a lui non piace per niente. Sa benissimo che è solo per i suoi soldi che gli stanno attorno, non per chi è. Ma poi scopre qualcosa che lo ferisce davvero. Anche la sua ragazza cambia atteggiamento. Diventa più affettuosa. Lo chiama più spesso, gli parla di tutto ciò che vuole e si arrabbia quando lui non glielo dà.

Dopo un po’, scopre che lei lo tradisce con un suo amico. E lì tutto crolla. Li sorprende seduti sul suo divano mentre si baciano con foga.

Lei si ferma appena lo vede e comincia con il solito : “Oh amore, non è come sembra.”

Lui sa benissimo cosa significa e se ne va dalla stanza dicendo :

— Neanche provarci.

Da quel momento si dà una regolata. Smette di correre dietro alle ragazze che non fanno per lui e si concentra di più sulla sua istruzione. Tutti direbbero che questo lo rende un uomo migliore. Forse un po’ più cinico, ma smette con le feste, le spese eccessive e gran parte dell’alcol.

E adesso eccola di nuovo, che lo chiama. Non sa nemmeno come abbia ottenuto il numero della sua assistente.

Lei inizia a blaterare di quanto gli manchi, che ha commesso un errore. E quando lui la rifiuta, lei si arrabbia. E dopo la rabbia arriva il pianto e le suppliche per avere dei soldi.

È furioso quando sbatte giù il telefono. Uscendo dal suo ufficio nota che Elizabeth non c’è più. Prova un leggero senso di tristezza prima che la rabbia lo travolga di nuovo.

Anche quando arriva a casa è ancora arrabbiato. Sbam, sbatte la porta dietro di sé e si avvicina al divano. Guarda l’orologio : sono le dieci di sera e non ha ancora cenato.

Getta uno sguardo alla ragazza dai capelli ramati dall’altra parte della strada e la vede cucinare. Per la prima volta in tre ore sorride mentre la osserva correre da una parte all’altra della cucina. Per un attimo pensa a quanto sarebbe bello tornare a casa e vedere la propria fidanzata che si muove in cucina così. Che gli prepara la cena quando rientra tardi e vuole sapere com’è andata la giornata.

Come gli piacerebbe gridare : “Tesoro, sono a casa !” e baciarla sulla guancia. Come vorrebbe abbracciarla da dietro e sentirla brontolare per aver quasi bruciato la cena. Poi lui le direbbe che allora possono semplicemente andare a cena fuori.

Ovviamente, in quel caso, non gli dispiacerebbe cucinare anche per lei. Ma solo l’idea di avere qualcuno che ti aspetta a casa, qualcuno che si prende cura di te… è questo che desidera.

Resta lì a guardarla, poi torna alla realtà e decide che deve mangiare qualcosa. All’inizio pensa di ordinare qualcosa da asporto, ma poi si ricorda che ha ancora la migliore assistente per un altro giorno…

Prende il telefono e compone il suo numero. Quello che non nota, però, è che la ragazza dall’altra parte della strada smette improvvisamente di cucinare e corre verso la borsa per cercare il telefono.

Elizabeth cerca freneticamente il cellulare mentre si sporge a metà sopra il divano, dove si trova l’apparecchio. Una volta afferrato, si ricompone e risponde, un po’ senza fiato :

— Signor McGregor, come posso aiutarti ?

— Non ho ancora cenato, hai qualche consiglio ? — chiede lui dall’altro capo del telefono.

— Uhmm, hai voglia di restare a casa o preferisci uscire ? — gli chiede lei, raddrizzandosi.

— Va bene qualsiasi cosa.

Lui torna a guardare la ragazza e nota che ora è sdraiata a metà sul divano e cerca di rialzarsi. Ride vedendola inciampare un attimo prima di accorgersi che è al telefono.

— C’è un ottimo ristorante cinese che fa consegne a domicilio. Se mi dai il tuo indirizzo posso farti arrivare qualcosa — dice Elizabeth.

Poi succede qualcosa di strano : la ragazza dall’altra parte si alza in piedi e si dà una botta contro il tavolino con il piede. Passano solo pochi secondi prima che lui senta Elizabeth mormorare una parolaccia al telefono.

— Che cos’è stato ? — chiede fissando la ragazza.

— Oh, mi dispiace tanto, ho appena sbattuto il piede — dice lei prima di continuare a parlare del ristorante.

È a quel punto che una teoria inizia a prendere forma nella sua mente. Non riesce a vedere bene il viso della ragazza, è troppo distante, ma… potrebbe essere Elizabeth ?

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