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la fede, la dieta e il cambiamento.

così Sarah arrivata a 14 anni grossa obesa. al peso di 140 kg si sentiva sempre più sconfortata. una mattina va in bagno e trova del sangue nella mutandina. non sapeva cos'era. almeno sapeva che era ciclo che prima o poi le sarebbe toccato ma non aveva nessuno che le spiegava. urlò e chiamo la mamma e le disse che era sviluppata. che parolone penso lei!

le chiese di non dire nulla al suo patrigno ma sua madre come al solito faceva raccontò a lui e lei si sentì ferita ancora e ancora una volta sua mamma non capiva sua figlia. e da lì la vita cambiò. dovette documentarsi lei su cosa era il sesso, su come nascevano i bambini su come proteggersi.nessuno le spiegava. e pensava a suo papà chissà se anche lui la pensava. chissà se anche lui pensava a lei a come stava crescendo ma aveva paura a cercarlo. chissà che la.pensava chissà se le mancava. a queste domande saretta non aveva mai risposte. non le potevano essere date.

si sentiva sempre sola. aveva il bisogno immenso di essere amata di essere accettata. la piccola Sarah stava crescendo in un mondo troppo sbagliato per lei. si rifugiava nella fede per padre pio. eh...trovava conforto.

solo così poteva stare meglio. un giorno si alzò uscì di nascosto per fumare e calmarsi portava nella sua mini borsetta un profumo dolce da camuffarle l'odore della sigaretta, delle chewing-gum per l'alito e la crema per le mani. sempre così con una scusa usciva

e fumava e i pensieri se ne andavano come il fumo della sigaretta. si sentiva così inadeguata povera Sarah non sapeva che la vita era così dura con lei per renderla forte. lei che aiutava sempre tutti e metteva in secondo piano se stessa. un giorno arrivò una chiamata. era suo papà....oh Sarah tremava le vibrava la voce era così emozionata che nn sapeva come fare a sfogarsi corse uscendo di casa scese quelle 45 scaline come una lepre...andò nel parchetto dietro casa nella sua panchina dove poteva vedere tutti ma nessuno vedeva lei prese il pacco di sigarette da 10 eh sì da 20 era troppo grande per la sua borsetta accese la sigaretta e fumò

e si calmò. raccontò per la prima alla sua amica letizia la sua storia con suo papà. ma non nei dettagli la sua amica le disse solamente. non darti colpa.e lui che dovrebbe darsele.

così rientro a casa. e lì ci fu un altra bella notizia la madre era incinta! che bello pensò Sarah. un fratello o sorella non sarebbe stata più sola. avrebbe avuto un amico per sempre. che bello quante emozioni per lei. forse la fortuna stava girando forse. così inizio a prendersi cura della casa della mamma.della scuola. ahi ahi pensava Sarah ma c'è la farò? lei sosteneva tutto nelle sue piccole spalle. bastava guardarla negli occhi. quegli occhi verdi che di inverno diventano castani. quegli occhi pieni di vita

di solitudine

pieni di vita

forza

amore

solidarietà

quegli occhi immensi che pochi sapevano capire. ma le cose in casa andarono sempre peggio. il patrigno la giudicava la derideva. non era mai contento di lei mai grazie diceva. iniziò a bere tanto. a parlare a vanvera manco fosse la filippina Sarah. ma Sarah era una ragazzina no una donna. ma era cresciuta si. rispondeva alui ok va bene. e scappava nella cameretta nelle sue quattro mura piccola confortevole non aveva peluche o bambole non aveva nulla nemmeno i poster. aveva solo una scrivania con una penna e dei fogli e scriveva scriveva tanto Sarah.

la madre non ha mai preso le sue difese. mai. e a lei questo costava tanto. tanta sofferenza. la mamma metteva sempre a primo posto suo marito.sempre. e lei era lo scarto. che brutta etichetta. povera Sarah.

così arrivo l'estate Sarah andò da fine scuola a fine giugno a Firenze poi la chiamo suo papà e le disse di andare da lui oddio che bello... Sarah era felice Sarah era contenta... non stava nella pelle allora suo papà l'amava le mancava.

così parti sia mamma era di nove mesi ma Sarah pensò a se. e partii. doveva starci un mese felice. invece quella vacanza diventò un incubo.

arrivò in sicilia.lunico luogo in cui si sentiva a casa

venne accolta dalla nonna non tanto brava e dal nonno. suo papà venne dopo. ah che bello passerò tanto tempo con lui penso Sarah.ma non fu così. la nonna non la faceva uscire. chiudeva la porta a chiave e si nascondeva la chiave per non farla uscire. il padre la vedeva poco e nulla.mio papà non mi vuole. pensava. era sempre maltrattata. la criticavano perche era grassa.

molte volte quando suonava il telefono apriva quello su... nello sgabuzzino e silenziosa ascoltava

che brutte parole sentiva." e un porco e enorme. è babba! scema. e uguale a sua madre. che schifo di figlia. ma che l'hai fatta venire a fare." queste le parole del padre e della nonna. lei moriva. dentro. voleva morire . credeva di essere una vacanza felice con il suo papà.invece era terrificante. era come un girasole nel deserto.

ciliegina nella torta la madre la chiama e le dice che sta partorendo ma il fratellino ha problemi. dopo sei giorni muore e sarh stringe a se il suo vestitino che li aveva preso alla fiera e piange sola. le uniche parole di conforto erano... " e che piangi a fa tanto non lo conoscevi non sai nemmeno chi era." ma Sarah lo amava quel bimbo ogni visita c'era. ogni visita lo cercava. e invece di stare la in ospedale era andata da suo papà. che schifo sentiva sempre quando si parlava di lei. così Sarah tornò dopo dieci giorni a casa sua. ma non era casa sua.lunico posto chiamato casa era la Sicilia. ma non con loro. si sentiva un errore. un rifiuto umano.

tornò piangente la madre in depressione era e lei ... accantonò i suoi sentimenti e fece forza alla mamma il patrigno beveva come un turco. non risoose più a suo papà

non ebbe mai il coraggio di dirli ciò che provava. no era sbagliato.per lei.

invece scriveva lettere e poi le strappava. perche tanto a nessuno importava di lei. ma lei si faceva forza. e andava avanti. così la sera pregava tanto a suo fratello.

aveva il rimorso che nn l'aveva visto. e così una sera dopo la preghiera si sentì toccare in testa. si spavento tanto. ma sentiva pace. e capii che era suo fratello che le diceva che era lì. e così ogni sera con quella carezza dopo aver fatto un fiume di lacrime si addormentava solo sentendo la sua piccola mano accarezzarla.

non lo raccontava a nessuno. un giorno pregando sentii un forte sentimento di sollievo. la sera chiese scusa a suo fratello e si addormentò. sognò un angelo piccolo che li diceva che non doveva rammaricarsi e così si svegliò di botto.era suo fratello. piano piano le passo il senso di colpa. e suo fratello non lo sentii più. era in pace.fibalmente lei non aveva più il rimpianto. un giorno si sarebbero visti.

e così la situazione peggiorava semrpe più. iniziarono a parlare di trasferimento.iniziarono a parlare di andarsene da siena.sarah si sentii mancare la terra sotto i piedi di nuovo ancora ... il cambiamento. doveva dire addio ai suoi amici alla sua vita alle sue abitudini. Sarah era costretta nessuno le chiedeva qualcosa. si dovevano trasferire in un paesino in Basilicata sperduto. piccolo. sola di nuovo.

si sentì di nuovo male. si sentì di nuovo persa. e così disse addio ai suoi amici piangendo la notte e sorridendo di giorni perché già aveva capito che la forza era quella piangere nascosto e sorridere alle persone. i suoi amici la cercarono la chiamarono.ma lei rifiuto tutte le chiamate. le rimanevano i ricordi. la delusione. la tristezza. ma come sempre nessuno se ne accorgeva. intanto sua mamma resto incinta di nuovo. ebbe un maschietto. che bello Sarah se ne prendeva cura come una vera mamma.. promise a quel bimbo che avrebbe avuto sempre una spalla. no come lei che era sempre sola. a un anno de piccolo si trasferirono. riprese da capo tutto. la sua vita doveva RIRPENDERE da capo.

e stava male.e faceva male rifiutare le chiamate dei suoi amici.ma le faceva troppo male tutto ciò. e se diceva ah... le veniva detto:" non mettermi a scegliere tra te e lui (inteso come il patrigno) perché scelgo lui.e tu te ne vai a quel paese da tuo padre o in altra famiglia. "

che brutte parole.

queste parole le resteranno in mente a vita semrpe. per sempre. non andranno mai via. così sarah 15 enne inizia a capire che deve uscire da quella casa. e inizia a lavorare. inizia con i vecchietti. nel tempo libero sta con suo fratello. cerca di darli amore affetto. punti fermi ci prova.lei e caparbia quello che vuole ottiene. e così inizia a fare amicizie. le prime sono state amicizie così da non sentirsi soli. poi conobbe i suoi amici. eh loro in poco diventarono le uniche persone che la conoscevamo davvero. le uniche che capivano i suoi sguardi. che non doveva parlare e loro già capivano. iniziò con Nicola a legare lui lascoltava la capiva la proteggeva ... poi conobbe suo fratello Federico e si instaurò un legame familiare. e così Sarah stava bene. aveva una famiglia. vera. i suoi amici la portarono a casa a conoscere i suoi. conobbe Giuseppe il padre e Emilia la mamma che poverina aveva lottato e vinto contro il tumore al seno. ma a breve avrebbe avuto una ricaduta che le avrebbe tolto la vita.

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