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Capitolo 2

…ooohhh…, vedo mio cugino…

Aveva una specie di pene di plastica nella mano sinistra e il cellulare nella mano destra; seduto sul water. La voglia di urinare che avevo per andare in bagno mi ha lasciato automaticamente.

Mi fermai su un lato della porta e la guardai attraverso il muro. Appoggiò il portatile sul lavandino davanti a sé e si tirò la gonna fino ai piedi. Basti dire che stava guardando la pornografia sul suo telefono. Dopo essersi abbassata la gonna, ha infilato la plastica nella fessura, l'ha utilizzata prima per massaggiarsi lentamente il clitoride, poi quando si è bagnata, ha immerso la plastica nel basso ventre e poi ha cominciato a fare dei movimenti di entrata-uscita; gemeva ma era tutta discreta in modo che nessuno potesse sentirla urlare

-hummmmmmmmmmmmm haaaaaa

Pochi minuti dopo, raggiunse l'orgasmo finale. Poi rilassa tutti i muscoli addominali e rimuove l'aggeggio di plastica. Poi si è rifatta i capelli e si è rimessa l'asciugamano. Quando si è avvicinata alla porta, mi sono nascosto in modo che non potesse vedermi, poi è tornata nella sua stanza.

Stavo sognando o era davvero mia cugina che si masturbava in bagno mentre tutti dormivano? Non pensavo potesse farlo.

Poi sono andato a letto con tutte le fantasie del mondo; Ho persino sognato cosa faceva in bagno.

Il giorno dopo, mentre eravamo a tavola, prese un sacchetto di biscotti e me lo mandò:

-Josiane: Ecco Vido.

-Io: No, fammi prendere un altro anch'io. (guardando un po' stretto)

Sorpresa, mia madre mi ha chiesto:

-Mamma: cosa hai? Perché non vuoi che tuo cugino ti aiuti a prendere il biscotto?

-Io: No, niente mamma; Il biscotto non mi piaceva, volevo prendere quello salato. Inoltre, non dormivo bene la notte; ecco perché ho un brutto aspetto. Scusami Giosiana.

-Josiane: non preoccuparti cugino, ti capisco e non sono arrabbiata, anch'io, a volte ho notti poco piacevoli.

"Notti poco piacevoli anzi notti di masturbazione" mi dicevo.

-Io: Ok, grazie cugino.

-Josiane: Non è niente, prendi il tuo biscotto e fai colazione in fretta prima che si raffreddi. (Mi fa un sorriso)

-Io: OK, (ho scelto un altro biscotto e ho fatto colazione)

Dopo aver pranzato, mia madre ci chiamò:

-Mamma: I miei prodotti stanno finendo in negozio, quindi stasera andrò in Nigeria per le provviste, starò lì due giorni, quindi ti affido la casa; siete già adulti, non ho ordini da darvi, occupatevi solo della casa e soprattutto, non litigate, siete fratelli e sorelle. Parlo a te, soprattutto a te Vido, stamattina hai preso la testa per una cosa banale.

-Io: ok mamma, ma perché non aspetti fino a domani per andare.

-Mamma: No, devo andare al mercato per ordinare i miei prodotti prima che faccia buio perché ci sono prodotti che finiscono in fretta.

-Io: Ah ok ho capito. Tornerai presto inh.

-Mamma: Sì, ma perché me lo chiedi? Non era che eri solo in casa, c'è tuo cugino lì con te.

- Io: si mamma.

-Mamma: Ma cosa hai esattamente? Josiane, gli hai detto qualcosa di sbagliato?

-Josiane: No tanto, Vido, ti ho fatto qualcosa?

-Io: No Josiane, mamma tranquilla, non c'è niente, sono solo un po' nervosa stamattina.

- Mamma: vai a dormire allora.

-Io: non ho troppo sonno, ma lo farò

A sera mia madre partì per la Nigeria: restammo solo io e Josiane.

Anzi, dall'altra sera, quando l'ho vista masturbarsi, l'ho odiata e non volevo più parlarle e toccare tutto quello che tocca. Quindi, quando voleva cucinare, le ho chiesto di permettermelo.

Verso le 20:00, la mia ragazza è venuta a trovarmi. (L'avevo chiamata per venire a pranzo da noi la sera, in più l'avevo vista tanto tempo fa).

*** "In realtà io non sono veramente innamorato di Carrelle e anche lei non mi ama come mi dice, è vero che non ha nessun fidanzato a parte me (che io sappia) ma, abbiamo formato un coppia 99% basata sul sesso, le piace troppo » ***

Se è venuta, è per il sesso e nient'altro.

-Ciao Vido, scusa il ritardo, mia sorella non voleva che venissi.

- Buonasera piccola, ho capito, quindi stanotte dormirai a casa mia?

-No, ha insistito perché tornassi prima delle 23, perdonami bb.

Mentre stavamo parlando in soggiorno; io e la mia ragazza, Josiane siamo scesi al piano di sotto.

-Josiane: buona cugina, ho già fatto la doccia, possiamo mangiare, ho una fame pazzesca.

Mi ha guardato e ha visto accanto a me Carrelle, erano tutti sorpresi di vedersi; come se si conoscessero.

-Io: Uh, vi conoscevate o cosa?

-Carelle: Oh no, pensavo fosse un amico, ma a quanto pare mi sbagliavo.

-Io: ah! ma perché voi due vi guardate così.

-Josiane: No, non preoccuparti Vido, quando l'ho vista, pensavo fosse un'amica che conoscevo ma non era lei. È pazzesco che assomigli alla tua ragazza.

-Carrelle: (sorride a Josiane) Anche tu assomigli tanto a un'amica che conoscevo una volta, ma a quanto pare non è lei. Ciao, mi chiamo Carrelle, sono il...

-Josiane: Hmm sì, la ragazza di mio cugino. Sono Josiane, sento che andremo molto d'accordo, io e te.

A queste parole, ho sentito crescere in me una preoccupazione: cazzo, se diventano amiche, Josiane gli insegnerà cose sporche, tanto più che anche lei ama il sesso. Oh, non avrei dovuto chiederle di venire qui, ma in qualche modo sarebbe venuta qui.

Io: ok, va bene per le presentazioni, ora mangiamo.

Mentre mangiavamo a tavola, mio cugino e Carrelle si stavano solo guardando, cosa che non ho apprezzato. Dopo il pasto, ho detto a Carelle che non ne avevo più voglia, ha deciso di andarsene. Mia cugina mi ha chiesto se potevo accompagnare Carelle a casa, cosa che ho accettato, perché non volevo che sospettasse che stavo evitando qualcosa.

-Carrelle: Ok piccola, ciao, ti chiamo o ti scrivo se torno a casa. (Mi ha baciato).

-Io: Va bene piccola, buona notte.

Josiane l'accompagna; ma passa molto tempo fuori. Non avevo idea di cosa stesse facendo, ma so che è la mia ragazza. Non oso chiedere per non destare sospetti. Tutto quello che dovevo fare ora era guardare mio cugino di notte.

Quando è tornato da fuori erano già le 22 meno di qualche minuto.

-Josiane: Mi scusi, dovevo prendere una boccata d'aria fresca.

-Io: ok, se n'è andata?

-Josiane: Sì da allora.

-Io: ah ok.

-Josiane: Non hai sonno?

- Io: no, no, stranamente oggi sono troppo sopraffatta.

-Josiane: perché non mi dici cos'hai? Sai, posso aiutarti a risolvere il problema.

-Io: No, non è un problema, mi sento solo nervoso.

-Josiane: ho un'idea, e se giocassimo a dama o Ludo, sai, ci piaceva giocare a quello quando eravamo bambini.

-Io: Sì, ma siamo cresciuti, beh, porta questo, è sotto il tavolino.

Ha portato il gioco, abbiamo giocato per qualche minuto e ho cominciato ad avere sonno.

- Io: (sbadigliando) Beh vado ad addormentarmi, domani si continua, soprattutto non muovere le marce.

-Josiane: Hum, ok buonanotte allora.

Ciascuno andò nella sua stanza; 1 ora dopo, sono uscito dalla mia stanza per guardare i movimenti nel corridoio ma niente da segnalare, quella sera non l'aveva fatto.

Il giorno dopo mi sono svegliata alle 9, la colazione era già pronta ma mio cugino non era in soggiorno. Ho deciso di andare a prendere un succo di frutta dal frigo. Dato che mia cugina non era in soggiorno o in cucina, volevo andare a vedere se era in camera sua a salutarla. Arrivato lì, la sua porta era un po' abbassata.

Allora ho bussato, ma lei non ha risposto, ho bussato ancora ma non ho risposto, quindi sono voluto andare in camera per vedere se si era riaddormentata dopo aver fatto colazione;

quando ho aperto la porta, ho visto mia cugina seduta sul letto con il cellulare in mano, indossava solo un paio di mutande e sembrava fosse in videochiamata, aveva le cuffie nelle orecchie.

Continua...

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