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Vivimi

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Angelica Monroe
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Riepilogo

QUESTO È IL SEQUEL DI "AMORE PERDUTO" Anna è finalmente cresciuta sono passati cinque anni. Si è costruita una vita accanto a un uomo forte, bellissimo e ricchissimo che la ama, ma neanche lei conosce la vera natura, la spietatezza, l'arguzia del suo uomo. Sono cinque anni che sono sposati, ma ancora una volta la sua vita sarà sconvolta da lui, Adam, che la sconvolge e le trasmette senzazioni contrastanti. Anna si sente attratta da lui come una falena con la luce e mentre cerca di reprimere questa attrazione come se non bastasse gli occhi di quest'uomo sono come una finestra sul passato. Cerca di contrastare il desiderio che prova per lui. Ma Anna non sa che l’uomo accanto a lei è disposto a fare tutto, ma propio tutto per tenerla al suo fianco.

Triangolo AmorosoMiliardarioCEODominanteVero AmoreSessoGelosiaMatrimonioSentimentiPossessivo

cspitolo 1

"anna"

mi sento chiamare da una voce calda e sensuale che istintivamente mi fa battere il cuore spengo il pc e mi alzo per andare da lui.

dal uomo piu bello che avessi mai visto e che era mio ...

mio marito

lo guardo dalla porticina che comunicava dai nostri uffici come se lo vedevo per la prima volta ,non era cambiato affatto in quegli anni era alto quasi due metri aveva le gambe lughissime e dure come legno che solo pensarle a quanto erano sode mi eccitavo il fisico snello ,ma muscoloso le spalle larghe

occhi e capelli castani il naso dritto e perfetto e le labbra carnose che chiedevano solo di essere baciate...

con il cuore in gola emozionata come sempre quando assumeva un certo tono di voce

mi avvicino e guardandolo negli occhi...

oddio che occhi ...

mi stava guardando in un modo..

"dimmi " riesco infine a dirgli

"vieni con me "mi dice con una voce che mi feve bagnare all istante e poco dopo quando mi fa sedere sulle sue gambe e inizia a baciarmi ero fradicia

" per questo mi hai chiamato?" gli dico senza fiato

"si non ce la facevo ad aspettare " confessa tornando a baciarmi aveva gia messo le mani li vicino iniziando a toccarmi quando la porta si spalanca e un piccolo uragano

entra nella stanza mi alzo di scatto appena in tempo perche mi venga addosso dietro di lei cera una ragazza con il fiatone e dietro ancora con molta calma arriva enrico mio figlio..

"scusatemi e scappata e non cel ho fatta a prenderla "

la ragazza aveva il fiatone

"va bene non importa " poi girandomi verso la bambina "pero non si fa cosi ,non si scappa "

"ma mamma io volevo andare a Casa" dice la bambina quasi sbruffando aveva solo tre anni ,ma faticavamo a stargli dietro .

aveva un espressione cosi comica che persino Antonio si mise a ridere e avvicinandosi dice alla bambina abbassandosi alla sua altezza

" fra poco saremo venuti a prendervi ,non si fa cosi!"

lei lo abbraccia e dice

"scusa papa' non lo faccio piu !" poi lo guarda negli occhi con un espressione furbetta che mi fa scappare un sorriso e dice "posso dirti una cosa all orecchio"

"va bene!" acconsente ridendo e guardandomi al tempo stesso

e dopo aver sentito cosa gli diceva ride ancora di piu

"va bene pero vi porta la mamma io non posso ora "

"ma io volevo andare con te!" disse metrendo il broncio e tutti compresa l insegnante scoppiamo a ridere

"signora io vado " mi dice in quel momento

"si vada pure!" gli rispondo poi girandomi verso mio marito chiedo "ne hai per molto ?"

"no una mezzora e dovrei finire salvo imprevisti"

"allora ti aspettiamo sotto al bar"gli dico prendendo la bambina per mano" lo volete il gelato? " chiedo a entrambi

"no io voglio il milkshake " dice la bambina arrabbiata

"ok! e tu enrico?"

dico guardandolo era l esatta copia del padre anche come carattere

a differenza della bambina enrico era un ometto sempre tranquillo e composto e a volte trovava irritante la sorella propio per questa differenza

"io prendo quello che prendi tu mamma" risponde con un sorriso malizioso

aveva solo sei anni e gia aveva l aria del conquistatore..

cominciamo bene..

"ti aspetto di sotto non fare tardi" gli dico dandogli un bacio sulla guancia non arrischiavo di piu ero ancora sconbussolata perche eravamo stati interrotti .

mentre eravamo seduti al bar mi soffermo a guardarli

mentre pensavo a quanto fosse cambiata la mia via in questi anni .

ero stata brava...

sotto ogni aspettativa ero stata brava avevo finito l universita continuato a lavorare

avevo affrontato la morte di roberto oggi anche se mi capitava di pensarlo con un po di malinconia ma non cera piu quel dolore allucinante che mi lasciava stordita e TUTTO grazie a lui.

all uomo che stava arrivando lo vedo con la sua figura alta e imponente che emanava quel fascino seduttore e carismatico al contempo in due passi attraversare il bar e viene a sedersi vicino a me e io per un attimo mi appoggio a lui sento la sua mano calda sulla mia coscia salire fino al inguine e...

"Papa' sei arrivato "

e un attimo dopo Silvia gli salta addosso come una catapulta rovesciando in parte il milkshake sul tavolo

"ma fai attenzione" la sgrida il fratello che al contrario di lei era composto che finiva il gelato lo guardo in modo tenero anche se non lo facevo vedere era il mio preferito guardandolo

potevo immagginare facilmente antonio da piccolo ..

"andiamo a casa?" mi chiede ma non ho il tempo di rispondere che ancora una volta silvia c interrompe

"no no io voglio andare al luna park...dai ...dai Papa' mi porti?"

"ora e chiuso e poi dobbiamo sempre andare a casa a cambiarci sembreremo dei pazzi vestiti cosi" gli spiega

lui

"ok allora andiamo a casa " gli disse scendendo dalle sue gambe era pronta per andare via ,ma la richiamo

"finisci prima quello che hai preso " gli dico io severa se non la stoppavo in qualche modo non la si controllava piu ,poi quando cera lui non la si controllava piu del tutto ...

per forza gliele passava tutte l altra volta che l avevo rimproverato tenendomi stretta mi aveva detto

INIZIO FLASHBAK

"come non riesco a dirti di no a te non ci riesco neanche con lei siete praticamente uguali "

"ma non e vero!" gli avevo detto ed era vero anche se mi somigliava aveva molto di lui

"io invece dico di si "

aveva detto ridendo

"l unica differenza fra te e lei e quello che sto per farti" aveva detto aprendomi le gambe e baciandomi propio li sotto

FINE FLASHBAK

"anna " lo sento chiamarmi facendomi tornare alla realta

"vuoi qualche altra cosa?"

mi chiese disse guardandomi in modo strano immagginai di essere tutta rossa come mi succedeva sempre a quando pensavo qualcosa di "peccaminoso"

"no per me va bene cosi"

gli rispondo poi guardo i bambini

"venite che vi lavate le mani "

"io vado con Papa' noi siamo uomini .."

uomini ?

a sei anni? alzo gli occhi al cielo ma senza dire niente mi allontano .

"che facciamo li portiamo al luna park?"

mi chiede una volta a casa ero andata cambiarmi e mi aveva seguito avevo fatto solo in tempo a togliermi le scarpe prima di rispondere cosi avvicinandomi gli rispondo

"per me va bene pero' prima dobbiamo terminare una cosa!"gli dissi allacciandogli le braccia al collo per abbassarlo verso di me avevo resistito fino a ora ,ma non ce la facevo piu..