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Capitolo 1 parte 5

Lui si guardò un attimo attorno per capire cosa fare, se fosse corso con me in braccio la sicurezza l'avrebbe sicuramente fermato. Poi sorrise segno che gli era appena venuta un'idea, una malsana direi.

«La mia stupenda e bellissima moglie sta avendo un piccolo esaurimento nervoso comunissimo nelle donne, probabilmente non le sono ancora venute le sue famose "cose" e si comporta sempre così quando le stanno per venire. Scusatemi tanto.

Tranquilli non la sto mica rapendo, la sto solo riportando gentilmente a casa per finire il mio duro lavoro da marito.

È così difficile da soddisfare nonostante tutte le nostre serate a letto.

È tutto a posto ci penserò io a rabbonirla, non preoccupatevi voi.

È una cosa passeggera, non è vero piccola mia?» disse il coglione rivolgendomi a me.

«Coglione lasciami stare, non ti conosc-» dico tra i denti incavolata ma vengo subito zittita con una sua mano che mi coprì la bocca.

Speravo che le persone non potessero essere così stupide da crederci dai! È completamente una balla quello che lui stava contando... non ci crederebbe nemmeno un pollo, non vedono come crepito per potermi liberare dalla sua morsa? Non è per niente un'usanza che solitamente le mogli facevano con i mariti. Una sensazione orribile mi attraversò, una sensazione che conoscevo fin troppo bene… ti prego Sara, non farti prendere dal panico proprio adesso. Questa situazione si risolverà nei migliori modi possibili, cercai di tranquillizzarmi.

Ed invece che aiutarmi si sentirono una serie di fischi e delle acclamazioni «fattela per noi, è veramente fantastica quella ragazza, complimenti amico per la scelta che hai fatto.

Anch'io desidero una moglie come la tua! Io al posto tuo l'avrei chiusa in casa per sempre per nascondere tutto questo ben di Dio agli altri!» disse una persona, io li fissai stupita ed inorridita.

"Che razza di barbari, dovevano nascere 1500 anni fa questi tizi. In che stato di degrado erano ridotti gli Stati Uniti d'America al giorno d'oggi? Ora capisco perché siamo diventati lo zimbello di tutti, proprio per le cazzate che combiniamo continuamente! Ed è proprio per questa mentalità da trogloditi e da uomini di Neanderthal, senza offesa per quest'ultimi, quelli non erano ancora completamente evoluti. Se lo fossero stati sarebbero comunque superiori ai miei concittadini" pensai disgustata questo è un sequestro di persona bello e buono e voi state lì impalati senza venirmi nemmeno a salvare o ad avvertire l'autorità! Che a parte gli scherzi, veramente dov'erano finiti? Quando serviva il loro intervento non c'erano mai, non vedono che cavolo di fracasso stiamo facendo? Nemmeno una bomba farebbe così tanto rumore! Come fanno a non sentire le mie urla?

Mi trascinò con sé, mentre cercavo in tutti i modi di dimenarmi dalla sua stretta, verso quel signore che lo aveva chiamato un attimo prima, probabilmente qualcuno che faceva parte della sua servitù. Dove mi stavano portando?

“Signor Newman il vostro volo privato è pronto, può imbarcarsi subito. Sarò io quella che la servirò oggi” disse quel signore.

“Signore lei si sta sbagliando, questo energumeno mi sta rapendo. La prego mi aiuti, non ho fatto nulla di male” implorai disperatamente, l’uomo mi guardò sbalordito.

“Tranquillo Charles, la mia signora è sempre in vena di scherzare, come sempre siamo abituati ai giochi di ruolo. Sta interpretando il ruolo della vittima indifesa, vero che è una brava attrice la mia ragazza?” rispose Chris, forse aveva paura che questo Charles chiamasse la security per indagare. Una volta aver congedato Charles, mi trasportò verso l’aereo privato. Avevo la netta impressione che avrei avuto davanti a me tante ore di volo ed una meta che a me era sconosciuta. Dovevo impedire tutto questo! Non potevo subire questa situazione senza fare nulla!

Come farò con il mio nuovo lavoro? Robert non me la farà passare liscia questa volta! Pensa Sara, pensa come posso uscire viva da tutto questo?" pensai tra me e me e come cavolo facevo con tutte le bollette che dovevo pagare poi?

Continuai comunque a dimenarmi ma era pressoché inutile poiché lui era il doppio di me e non potevo neanche mordergli il braccio dato che mi stava tappando la bocca con la sua mano.

Atterrati, sentì poi la sua mano comprimermi la bocca con una pezza con un susseguirsi di una botta sulla nuca e poi il buio totale.

«Jonas al Laboratorio, muoviti veloce... non vorrei mica che questa si svegli così all'improvviso e sappia dove stiamo andando o peggio trovi il modo di scappare via...

Non posso perdere mica un'opportunità del genere.

Finalmente ora che la avevo tra le mie grinfie, avrei guadagnato una marea di soldi grazie a questo buonissimo affare» furono le ultime parole che sentì prima di perdere completamente i sensi, grazie a qualunque sostanza avessero messo all'interno di quel fazzoletto.

Il caso volle che in quell'istituto ci fosse la cosa, o meglio la persona che io ritengo ancora che sia stata la mia fortuna più grande, perché sono riuscita ad instaurare un grande rapporto duraturo ed amorevole con lui.

L'amore della mia vita.

Quello che successivamente è diventato mio marito.

Che mi ha letteralmente salvata probabilmente da questa eterna reclusione e dalla pazzia di quell'uomo così tanto malvagio.

Il mio caro Nikolaj...

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