Capitolo 2 Lei è la donna che voglio
Giorgio POV.
Aprii la porta del mantello ed entrai.
"Vostro Onore. Due settimane fa, l'uomo seduto lì ha rubato a una grande azienda ma per fortuna è stato catturato e..." ha detto il pubblico ministero mentre andavo a sedermi sulla panchina.
"Obiezione, mio signore. Vorrei..." lo interruppe l'avvocato.
"L'obiezione è stata respinta... Potete continuare...", ha detto il giudice facendo cenno al pubblico ministero.
I miei occhi si spostarono su di lei e lei annuì e continuò.
"Quindi, come stavo dicendo... quest'uomo..."
E così andò avanti il processo.
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"Le prove presentate da entrambe le parti non sono sufficienti...dovreste ottenerne altre nel prossimo processo." annunciò il giudice poi si alzò.
"La Corte si alzi!" disse qualcuno e ci alzammo tutti.
Dopo che il giudice fu scomparso, le persone iniziarono ad andarsene una dopo l'altra.
Ho guardato il pubblico ministero e lei sembrava piuttosto arrabbiata.
Sospirai e mi intascai la mano.
Le ho dato un'ultima occhiata prima di uscire dall'aula.
Mi sono spostato nei parcheggi e poi alla mia macchina.
Il mio autista si inchinò e poi mi aprì la portiera della macchina.
Sono saltato dentro e ho rilassato la schiena.
"Ren?" Ho chiamato il mio autista non appena è entrato.
"Signore?, ha bisogno di qualcosa?", chiese.
"Bene, sì. Voglio che tu scopra di più sul pubblico ministero e mi dia un feedback," ho detto.
"Oh, okay." annuì.
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~Due giorni dopo~
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Mi sono messo in bocca una gomma da masticare e ho iniziato a masticarla.
"Hai già qualche informazione su di lei?", ho chiesto.
"Il suo nome è Janelle Bright. Viene da un ambiente molto povero e sua madre possiede un minimarket e..."
"Non è quello che voglio." sbottai.
"Voglio informazioni sul suo stato d'amore."
"Ah, scusa.. non ha un ragazzo." rispose.
Sorrisi leggermente e mi strofinai le labbra con il pollice.
"Come mai una bella signora come lei è ancora single?" Non l'ho chiesto a nessuno in particolare.
"Non solo, per una volta non ha avuto un fidanzato... possiamo dire che la sua vita sentimentale è un po' disordinata..." ha aggiunto.
Lo guardai e lui alzò le spalle.
Prendo il telefono e chiamo la mamma.
Rispose al quarto squillo.
"Perché mi chiami?" fu la prima cosa che disse.
Alzai gli occhi al cielo e sghignazzai.
Sul serio?.
"Ti ho chiamato per dirti che finalmente sono pronto per sistemarmi." Lascio cadere le parole.
L'altra linea tacque per un momento.
Anche Ren si voltò a guardarmi.
"Cosa?, è uno scherzo il tuo?...guarda un po', George... non sono d'accordo con il tuo scherzo di questo pomeriggio." disse dopo un momento di silenzio.
"Questo non è uno scherzo, mamma. Sono assolutamente serio." Aggrottai la fronte.
"Aspetta, davvero?. Oh mio Dio, grazie a Dio. George?..." La mamma sembrava eccitata.
"Il suo nome è Janelle Bright. È la donna che voglio," dissi.
