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Capitolo 2 Lei è la donna che voglio

Giorgio POV.

Aprii la porta del mantello ed entrai.

"Vostro Onore. Due settimane fa, l'uomo seduto lì ha rubato a una grande azienda ma per fortuna è stato catturato e..." ha detto il pubblico ministero mentre andavo a sedermi sulla panchina.

"Obiezione, mio signore. Vorrei..." lo interruppe l'avvocato.

"L'obiezione è stata respinta... Potete continuare...", ha detto il giudice facendo cenno al pubblico ministero.

I miei occhi si spostarono su di lei e lei annuì e continuò.

"Quindi, come stavo dicendo... quest'uomo..."

E così andò avanti il processo.

**

"Le prove presentate da entrambe le parti non sono sufficienti...dovreste ottenerne altre nel prossimo processo." annunciò il giudice poi si alzò.

"La Corte si alzi!" disse qualcuno e ci alzammo tutti.

Dopo che il giudice fu scomparso, le persone iniziarono ad andarsene una dopo l'altra.

Ho guardato il pubblico ministero e lei sembrava piuttosto arrabbiata.

Sospirai e mi intascai la mano.

Le ho dato un'ultima occhiata prima di uscire dall'aula.

Mi sono spostato nei parcheggi e poi alla mia macchina.

Il mio autista si inchinò e poi mi aprì la portiera della macchina.

Sono saltato dentro e ho rilassato la schiena.

"Ren?" Ho chiamato il mio autista non appena è entrato.

"Signore?, ha bisogno di qualcosa?", chiese.

"Bene, sì. Voglio che tu scopra di più sul pubblico ministero e mi dia un feedback," ho detto.

"Oh, okay." annuì.

**

~Due giorni dopo~

**

Mi sono messo in bocca una gomma da masticare e ho iniziato a masticarla.

"Hai già qualche informazione su di lei?", ho chiesto.

"Il suo nome è Janelle Bright. Viene da un ambiente molto povero e sua madre possiede un minimarket e..."

"Non è quello che voglio." sbottai.

"Voglio informazioni sul suo stato d'amore."

"Ah, scusa.. non ha un ragazzo." rispose.

Sorrisi leggermente e mi strofinai le labbra con il pollice.

"Come mai una bella signora come lei è ancora single?" Non l'ho chiesto a nessuno in particolare.

"Non solo, per una volta non ha avuto un fidanzato... possiamo dire che la sua vita sentimentale è un po' disordinata..." ha aggiunto.

Lo guardai e lui alzò le spalle.

Prendo il telefono e chiamo la mamma.

Rispose al quarto squillo.

"Perché mi chiami?" fu la prima cosa che disse.

Alzai gli occhi al cielo e sghignazzai.

Sul serio?.

"Ti ho chiamato per dirti che finalmente sono pronto per sistemarmi." Lascio cadere le parole.

L'altra linea tacque per un momento.

Anche Ren si voltò a guardarmi.

"Cosa?, è uno scherzo il tuo?...guarda un po', George... non sono d'accordo con il tuo scherzo di questo pomeriggio." disse dopo un momento di silenzio.

"Questo non è uno scherzo, mamma. Sono assolutamente serio." Aggrottai la fronte.

"Aspetta, davvero?. Oh mio Dio, grazie a Dio. George?..." La mamma sembrava eccitata.

"Il suo nome è Janelle Bright. È la donna che voglio," dissi.

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