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Capitolo 3

A V A

Quando abbiamo suonato il campanello della porta abbiamo sentito abbaiare dall'altro lato della porta, dopo pochi secondi una signora che sembrava sui trent'anni ha aperto la porta con un sorriso luminoso sul suo viso insieme a un cane molto iperattivo accanto a lei.

La signora aveva i capelli in una coda di cavallo alta e indossava jeans e un top, sembrava alta circa 5 piedi e qualche centimetro, aveva occhi nocciola e capelli castani.

"Ciao Katie, John!" Ha salutato i miei genitori.

Si è girata verso Brian, Sophia e me e ci ha dato un abbraccio molto stretto.

"Oh, voi dovete essere Brian, Ava e Sophia" dice.

"Prego, entrate, entrate!" Ci dà il benvenuto.

Quando entriamo, la loro casa è esattamente come la nostra, tranne che per i mobili, ovviamente.

Il cane si è avvicinato a me e si è seduto accanto ai miei piedi e mi ha guardato eccitato. Ho fissato il cane e gli ho accarezzato la pancia, il cane poi si è alzato e mi ha leccato la mano.

"Oh, che maleducata che sono, ho completamente dimenticato di presentarmi, sono Ann" dice Ann.

"E questo è il nostro cane Cola, non è molto amichevole con i visitatori che entrano in casa, ma penso che tu gli piaccia, Ava" ridacchia Ann.

"Blake, Rose, Jackson venite giù, i vicini sono arrivati!" Ann urla.

Dopo qualche minuto un ragazzo che sembra sui trent'anni entra nel soggiorno con una ragazza che immagino sia Rose.

L'uomo ha i capelli ricci biondi e gli occhi blu elettrico, sembrava alto circa un metro e ottanta.

La ragazza aveva capelli castani e occhi color nocciola, era poco più alta di sua madre.

"Ehi ragazzi! E' così bello conoscervi finalmente, io sono Jackson e questa è mia figlia Rose" dice l'uomo il cui nome ora ho imparato è Jackson.

Ci sedemmo tutti nel soggiorno, mia madre e mio padre si sedettero su un divano, Ann e Jackson si sedettero su una poltrona, Brian e Sophia si sedettero su un altro divano e così io rimasi seduto su un divano da solo.

Tutti stavano avendo la loro piccola conversazione mentre io ero una persona goffa e fissavo solo un muro.

Mentre ero nel mio piccolo mondo ho sentito un lato del divano abbassarsi, ho girato la testa a destra e ho visto Rose sedersi accanto a me.

"Ehi" dico.

"Ehi, quindi visto che ti sei appena trasferita in California, stai per iniziare una nuova scuola, in quale scuola andrai?".

"Uh- credo che il nome della scuola sia Eastside high school? Non ricordo il nome" dico.

"Oh mio Dio! Davvero?! Io e mio fratello andiamo alla stessa scuola, forse potresti uscire con noi, potremmo anche accompagnarti a scuola se vuoi" dice lei.

"Oh, wow, è fantastico, mi piacerebbe, ma posso guidare il mio..." Sono stato interrotto dal suono di piedi che sbattono giù per le scale.

"Oh Blake! Perché ci hai messo così tanto?" Ann urla al ragazzo.

Il ragazzo, che ora ho imparato a conoscere come Blake, sembrava essere circa pochi centimetri più alto di un metro e ottanta.

Aveva i capelli ricci biondo-marroni e gli occhi blu elettrico, se fossi stata lontana un miglio sarei stata ancora in grado di distinguere il colore dei suoi occhi.

Sembrava pronto a partire per qualcosa, indossava jeans neri e una semplice camicia bianca.

"Scusa, cavolo, stavo facendo una doccia" dice Blake.

"Bene allora, non vuoi salutare i tuoi nuovi vicini?" Chiede Jackson.

"Ehi, nuovi vicini, piacere di conoscervi, ma devo proprio andare, ciao" dice Blake e fa un sorriso finto. Poi si dirige verso la porta ma viene fermato da Ann che gli tira l'orecchio e lo fa sedere con forza sul divano accanto a me perché quello era l'unico posto rimasto.

E per quanto Ann sia bassa in confronto a Blake, sembrava ancora che detenesse l'autorità in questa casa.

"Ora ti siederai qui e parlerai con i tuoi vicini, e non lascerai questa casa. A. Per niente". Ha guardato suo figlio.

Ad essere onesti, ora avevo un po' paura di Ann...

Blake sembrava indifferente però, sospirò semplicemente, si appoggiò al divano, tolse il telefono e non parlò con nessuno.

"Mi dispiace per questo Ava, è solo che ha davvero qualche problema quando si tratta di incontrare persone, odia interagire con chiunque tranne che con i suoi amici" mi sussurra Rose.

"Sai che posso sentire tutto quello che dici, vero?" Blake dice ancora non alzando lo sguardo dal suo telefono.

"Bene... Blake presentati" dice Rose un po' seccata.

"No, sono a posto" dice lui, senza alzare lo sguardo dal telefono nemmeno per un secondo.

Rose emise uno sbuffo infastidito e strappò il telefono di Blake dalle sue mani.

"EHI, RIDAMMELO, STRONZO! Blake urla.

"No, non fino a parlare con tutti in questa stanza" disse Rose con un sorrisetto sul viso.

"Ugh Rose, ridammi solo il mio cazzo di telefono!" Blake disse con fastidio nella sua voce.

"Non te lo ridarò finché non avrai parlato con tutti" disse Rose.

"No" disse e incrociò le braccia sul petto.

Oh, wow, pensavo di essere una persona testarda, ma immagino che Blake mi abbia battuto perché è un diavolo di bambino testardo.

"Cosa hai detto?" Blake mi guarda - no, cancella questo - mi fissa.

L'ho detto ad alta voce?

"Sì, e sono d'accordo con te, Blake è un bambino testardo" Rose ridacchia.

Poi si alza e comincia a correre su per le scale con Blake che la insegue.

"Questi ragazzi" sento Ann e Jackson dire allo stesso tempo.

Dato che non avevo niente da fare e mi annoiavo molto, ho deciso di giocare con il cane Cola.

Questa sarà una lunga giornata.

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