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Capitolo 2: Il suo primo amore era tornato

Aurora era rannicchiata in un angolo, le mani premute con forza sul basso ventre. Al pensiero che il bambino che aveva faticato tanto a concepire stava scivolando via poco a poco, le parole taglienti della suocera la colpivano come frustate, ma non aveva nemmeno la forza di alzare lo sguardo per ribattere.

Era sempre così: qualunque cosa dicesse o facesse, la colpa era sempre sua.

"A chi vuoi far pena con quelle lacrime? Se perdo mio nipote, te ne andrai da casa Ferretti!"

Mentre la voce gelida della signora Ferretti risuonava, Rosa arrivò di corsa con Carlo. Con il loro aiuto, Aurora fu portata in ospedale...

Aurora fu ricoverata per salvare la gravidanza e vi rimase per mesi.

In tutto quel tempo, solo Rosa e un'infermiera si alternarono al suo capezzale. Nessuno della famiglia Ferretti si fece vivo.

Aveva chiamato Adriano innumerevoli volte, ma non era mai riuscita a raggiungerlo.

Rosa le disse che Adriano era all'estero per lavoro.

L'unico modo per vederlo era attraverso la televisione o le riviste: quell'uomo straordinario era sempre la presenza più luminosa ovunque si trovasse.

Accarezzando il ventre che si arrotondava giorno dopo giorno, pensava che presto una versione in miniatura di Adriano sarebbe arrivata al mondo. Finalmente avrebbe avuto qualcosa per cui sperare, e i giorni in ospedale non sembravano più così insopportabili.

Di notte, spesso parlava da sola al pancione: "Piccolo mio, quando nascerai, papà ti amerà sicuramente."

Il giorno delle dimissioni, Aurora chiese a Rosa di portarle del trucco.

Si sedette davanti allo specchio, la mano che aveva intinto l'ombretto color rosa antico le tremava.

Nel portafoglio di Adriano c'era una foto: la donna ritratta portava proprio quel colore. Si tolse il rossetto rosso acceso che aveva e lo sostituì strato dopo strato con quel rosa antico. Il riflesso nello specchio aveva lineamenti delicati, ma le venuzze rosse negli occhi non potevano nascondersi: sembrava una bambina che indossa di nascosto i vestiti di qualcun altro.

"Signora, lei così..." Rosa esitò, senza finire la frase. Guardò Aurora che si lisciava i capelli ricci e indossava un abito color albicocca chiaro. Era il suo viso, eppure stava diventando poco a poco l'ombra di un'altra persona.

Aurora si guardò allo specchio ancora e ancora, finalmente soddisfatta.

"Così, sarà disposto a guardarmi almeno una volta?"

Provò ancora a chiamare Adriano.

Ma la linea era ancora occupata.

"Signora, il signore è molto impegnato. Quando avrà tempo, tornerà sicuramente." Rosa cercò di consolarla, ma dentro di sé non poté fare a meno di sospirare. Aurora era sposata con i Ferretti da tre anni, e in quella casa camminava sempre sulle uova. La compatì sinceramente: proveniva da una buona famiglia, era bella, eppure non riusciva a ottenere né l'affetto del marito né il favore della suocera. Per fortuna il bambino era salvo. C'era ancora speranza.

Aurora le rivolse un debole sorriso. Forse non era ancora tornato dal viaggio di lavoro. Era sempre così impegnato.

Quando avrebbe partorito, lui avrebbe sicuramente trovato del tempo per lei e per il bambino. Sicuramente.

"Signora, la signora Ferretti ha fatto preparare una zuppa ricostituente per lei. Quando arriviamo a casa..." Rosa, portando il bagaglio leggero, voleva dire qualcosa di piacevole per tirarla su.

Ma Aurora si fermò di colpo.

Rosa seguì il suo sguardo e le parole le morirono in gola.

Il signor Ferretti, che non si era mai fatto vedere, stava venendo verso di loro sostenendo una donna con un pancione prominente. I due ridevano e scherzavano, in atteggiamento intimo, proprio come una coppia di sposi innamorati.

Era la prima volta che Rosa vedeva un sorriso così luminoso sul volto del signore. Sebbene fosse un bell'uomo, aveva sempre un'espressione gelida che teneva tutti a distanza... Non avrebbe mai immaginato che avesse anche questo lato.

Ma mentre Rosa era semplicemente sorpresa, Aurora rimase completamente paralizzata. Quella donna era tornata. La donna che Adriano aveva sempre custodito nel profondo del cuore era tornata!

Conosceva fin troppo bene quel volto. Innumerevoli volte aveva cercato di riprodurne il trucco, di imitarne ogni espressione e ogni sorriso, solo per farsi notare da Adriano.

Era ancora più minuta e bella di quanto avesse immaginato. Anche con il pancione, la sua bellezza era straordinaria. Accanto ad Adriano, formavano una coppia perfetta che attirava tutti gli sguardi.

Quella scena le trafisse gli occhi come lame, e quella corda fragile nel profondo del suo cuore si spezzò in quell'istante.

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