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05

— Ti do sette… — comincia, ma chiude subito la bocca quando alzo la mano.

— Basta, — ringhio, distogliendo lo sguardo da lui per ammirare uno dei tanti splendidi albe che la primavera ci regala. Mi calma parecchio quando degli idioti come questo entrano qui a deridere la mia intelligenza.

— Alpha Moretti… — viene di nuovo interrotto quando la porta si apre e il mio Beta irrompe nella stanza, fradicio d’acqua, ma c’è qualcosa di diverso nel suo odore che mette a disagio il mio lupo.

— Non voglio interrompere, Alpha, ma è un’emergenza ! Devo parlarti, tipo, adesso ! — ansima. Terri percepisce l’urgenza e sorprendentemente coglie il segnale, si alza e mi fa un cenno prima di uscire dalla stanza. Alzo gli occhi al cielo e mi passo una mano sul viso.

— E adesso che c’è ? — sospiro, guardandolo mentre gocciola acqua sul pavimento di legno. Apre la bocca facendo ampi gesti con le mani, ma le parole sembrano non voler uscire.

— Non arrabbiarti ma… — riesce a dire, inspirando profondamente, — ho trovato la tua compagna ieri sera, così l’ho seguita in un negozio insieme a Liam e penso che l’abbiamo spaventata, ma non ho detto niente perché pensavo che il mio lupo avesse sbagliato, finché poco fa non ero fuori a correre e l’ho vista cadere dalla cascata, così ho corso da lei prima che si facesse male e ora è incosciente nella mia stanza perché non sapevo cos’altro fare, — conclude tutto d’un fiato, ansimando poi con un sorriso nervoso.

Il mio corpo si irrigidisce e il mio lupo ringhia, cercando di prendere il controllo, ma lo blocco.

— La mia compagna ? — lo fisso, incredulo per il suo sproloquio. Avrei dovuto trovarla anni fa, ma non ci sono riuscito, nemmeno dopo aver viaggiato da un branco all’altro esaminando ogni femmina senza compagno. Come può averla trovata lui per errore ? È forse una randagia ?

— Fammi vedere, — mi alzo dalla sedia e lo seguo fuori dal mio ufficio, attraversando il corridoio e salendo una rampa di scale. Raggiungiamo la sua stanza e apre la porta, ma il mio lupo si infuria nel trovarla rannicchiata sul pavimento.

Ringhio minacciosamente e lui sgrana gli occhi.

— N-Non l’ho messa sul letto perché era bagnata, e poi… mi avresti ucciso se avessi lasciato il mio odore su di lei !

— Fuori. — ringhio, facendolo correre giù per il corridoio tra qualche inciampo mentre si impappina con i piedi. Respiro a fondo ed entro nella stanza, chiudendo la porta dietro di me e aggrottando la fronte per il profumo sconosciuto che emana da lei.

È… umana ?

"È la compagna ! L’abbiamo trovata ! È qui ! È davvero qui ! Dobbiamo portarla a casa," ronfa Dax, scodinzolando e saltellando nella mia mente come un cucciolo eccitato.

Lo ignoro e mi avvicino in silenzio alla sua figura addormentata, inginocchiandomi e scostandole delicatamente i capelli bagnati dalla guancia, serrando la mascella alla vista del suo viso segnato. È pallida come un vampiro e la faccia le è piena di piccoli tagli scuri. C’è anche un livido che le copre tutta la guancia destra.

Il mio lupo inizia a ringhiare e lo blocco prima di perdere il controllo. Non so quasi nulla della sua specie, tranne che sono esseri fragili. Se è caduta in acqua, le rocce devono averla ridotta così. Il fiume è pericoloso anche per noi, che siamo molto più forti. Se Blaine non fosse arrivato in tempo, sono sicuro che sarebbe morta, e solo il pensiero mi manda in crisi.

A cosa stava pensando? Perché era così lontana dalla città? Com’è possibile che non abbia visto la cascata ? Mille domande mi affollano la mente e sento il mal di testa montare.

— Non lascerò mai più che qualcosa ti faccia del male, — prometto in un sussurro, lasciando che i miei occhi si posino sul suo volto meraviglioso prima di prenderla cautamente in braccio, tenendola stretta contro il mio petto.

È gelata e il cuore mi si stringe sapendo che deve stare scomodissima. La tengo stretta per scaldarla ma faccio attenzione a non svegliarla ; a giudicare dalle occhiaie sotto i suoi occhi, è sfinita. Provo una rabbia e una tristezza immense nel vederla così sovraccarica. Non dovrebbe mai sentirsi così.

"La nostra compagna è forte," abbaia Dax con orgoglio, ronfando con approvazione, e sorrido guardandola.

È l’essere più prezioso che io abbia mai visto, ed è tutta mia.

La porto fuori dalla stanza e mi avvio verso casa mia. In quasi tutti i branchi, l’Alpha e la Luna hanno una casa a parte. Non è mai troppo lontana, in caso di emergenze, ma è abbastanza distante da garantire la privacy. Ho sempre sognato il giorno in cui potrò condividere tutto con la mia compagna. È stato estremamente solitario senza di lei.

Entro in casa, chiudo la porta in silenzio e la porto nella mia stanza, dove la adagio sul letto. Lei sobbalza e io mi blocco, vedendole il viso deformarsi dal dolore prima di tornare neutro.

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