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Capitolo 1: Viaggio verso nuove avventure

Pov’s Sherille

"Sherille! Svegliati, presto!!"a turbare il mio sonno è l’altisonante richiamo di Riccardo che mi riscuote brutalmente  distruggendo il mio unico desiderio riposto in una bella e lunga dormita dato che è  ormai da giorni, non dormo più la notte per poter sostenere un eccellente esame di maturità. Dischiudo  lentamente e controvoglia , le mie palpebre , trovandolo a cinque  centimetri dal mio viso "Veloce! Abigail ti sta attendendo in bagno con  Emma e il tuo abbigliamento in mano!" Continua a vociare , ho la vista ancora offuscata dal sonno  e la bocca impastata per il risveglio traumatico. Io, Riccardo, Abigail ed Emma siamo migliori amici da quando ho intrapreso il percorso scolastico da me scelto: l  Liceo Linguistico.  Ieri, per completare questa mia scelta fino in fondo , ho conseguito  l’esame orale della maturità e quei giorni, per me tanto traumatici, potranno infine cessare di esistere, risucchiati dal vortice dell’oblio, anche se  nutro dubbi in merito.

Prima di instaurare questo legame così inviolabile con  quelli che oggi sono i miei migliori amici, ero la persona più asociale che  ogni dio o dea, nel corso dei secoli, abbia mai avuto la possibilità di vedere su questa terra Dopo quell'incidente mi sono chiusa in me stessa,,gli amici che avevo mi abbandonarono lasciandomi da sola a soli quattordici anni  a fronteggiare un mondo dove se non imparerai a nuotare con destrezza , ti lascerà annegare mentre  scorbacchierà  senza scrupoli la tua sconfitta presso la vita.

 Così mi sono rimboccata le maniche e ho imparato, seppur con difficoltà, a sopravvivere in questo mondo crudele. I miei occhi iniziano a imperlarsi mentre i ricordi riaffiorano nella mia mente come gli scogli con la bassa marea... "Sherille stai dormendo in piedi!?!Su forza scendi quelle dannate o rischiamo di perdere il..." Bercia incollerito arrestandosi  lasciando la frase in sospeso.   Al che mi sorge spontanea la domanda: cosa perdiamo? Sono a conoscenza del mio astio verso il viaggiare e non oserebbero mai farmi questo.  Il trauma, causato dall’incidente che mi ha cambiato la vita, mi rende avversa a qualunque mezzo di trasporto eccetto la moto, per la quale difatti ho preso la patente.. Placidamente  e svogliatamente scendo i gelidi gradini  in granito e appena pervengo  dinanzi all’uscio di legno del bagno, vengo strattonata verso la doccia mentre odo  una Abigail infastidita dal mio essere così flemmatica, sono ancora troppo addormentata per prestarle attenzione. Appena l'acqua, limpida e gelida, piomba sulla mia testa  ,  intraprendo un battere di denti, repentino, causato dalla mia intolleranza al freddo e infatti sono solita, anche d'estate,  dormire con un lenzuolo pesante, ed un  pigiama a maniche lunghe. "Sherille corri  da Emma, forza che è tardi!"

Vagheggiavo illudendomi amaramente che lei fosse più placida e leggermente più delicata  ma pare che i miei desideri, stamane, debbano rimanere irrealizzati. Ho entrambi gli anelli spalancati ma ho una vista fin troppo offuscata  causata dalla mia maledetta miopia. 

Giungo, celermente, da Emma con un misero asciugatoio  stretto intorno al corpo. Il pavimento artico sotto le  piante dei miei piedi nudi mi costringe a  rabbrividire. " Ma buongiorno signorina!" Perché sbraitano  tutti questa mattina ? In due secondi mi trovo agghindata alla perfezione  con i capelli asciutti per merito delle mie migliori amiche che non soddisfatte continuano a girarmi intorno, come se fossero due leonesse pronte a sbranare la loro succulente preda  Sperando in un suo intervento mi chiedo dove sia il corpo materiale di  Riccardo. 

"Potete  porgermi i miei occhiali, per favore?" domando, esigente, la  gentilezza che al momento non  appartiene più alla mia persona,  dato che l’intero sistema nervoso è escoriato dalle loro azioni, al momento prive di motivazione. . Il 'no' asettico   di Abigail mi fa arcuare  un sopracciglio, "È abbigliata?" domanda, quel menomato del mio migliore amico, dal piano superiore: vedo le loro sagome  annuirsi a vicenda in seguito, suppongo che Abigail si diriga  in cucina, mentre Emma strilla un altisonante   'sì' a Riccardo. Percepisco qualcosa stendersi sulle palpebre serrate  e palpando  il tessuto  ne deduco che sia una benda. Ed essa è anche ben annodata  con un fiocco  che mi impedisce di togliermela o semplicemente abbassarla. " Che intenzioni avete?!" chiedo terrorizzata dal buio improvviso "Tranquilla" proferisce  Abigail nel vano tentativo di rassicurarmi. 

Pov’s Aleksey

Sto applicando  i gemelli alle maniche della pregiata camicia di seta  che indosso. Rimiro il mio riverbero allo specchio,  impeccabile come sempre mentre accentuo la stretta   della ragguardevole cravatta. Oggi è un giorno importante per me e  i miei fratelli: Maksim, il maggiore nonché capo del nostro impero  e Ioann che ha solo 16 anni e oggi diventerà un uomo d’onore entrando definitivamente a far parte del nostro impero.. Fra i miei fratelli io sono quello più apatico  e spietato difatti sono io che mi occupo di recapitare le informazioni da spie e traditori, con metodi anche non convenzionali. Sono il braccio destro di mio fratello Maksim e mi occupo insieme a lui, della gestione e del controllo dell’impero mafioso costruito da nostro padre. La mia lealtà verso i miei fratelli è incondizionata.

Rivolgo una breve occhiata al letto disfatto, dove giace nuda Magda  una delle prostitute personali della famiglia Ivan'kov. "Aleksey, ty gotov? My dolzhny uyekhat', inache my ne uspeyem!" (=Aleksey sei pronto? Dobbiamo partire sennò non arriveremo in tempo!) 

La voce del mio fratello maggiore riecheggia tra le  lussuose pareti della villa. Sfodero la pistola e miro  contro Magda  che ignara di tutto dorme beata.  Durante la mia assenza non posso assicurarmi la sua fedeltà e dunque premo il grilletto.  Lo sparo riecheggia  nella camera  e in quel preciso momento una macchia di sangue cremisi si propaga sul capezzale, dove essa era coricata,  dal suo  capo  fino a ricoprire l'intero guanciale . Un supplizio  all'assopimento: pura, rapida e incruenta ; dovrebbe  essermi grata  

Rifodero la Arsenal Firearms  ed esco dalla mia stanza.

"Alina ubirayetsya v moyey komnate" (=Alina pulisci la mia stanza) Impongo  alla domestica. la cui fedeltà verrà constatata  dalla presenza della moglie di Maksim: Aiuko una donna asiatica di vent'anni, ovviamente nozze  accordate a tavolino  per allacciare  i nostri lucri  con il Giappone; ma la cosa più inaspettata è che sono riusciti a ricavarne qualcosa di buono: l'amore. Che parola lecia, è soltanto una reazione chimica che fa accoppiare gli animali, nulla di più. Scruto Maksim baciare Aiuko, le sue falangi massicce accarezzano delicatamente  il suo ventre,  dato che è entrata da poco nel terzo mese di gravidanza. La accomiatiamo  e usciamo, montiamo  sulla Lamborghini nera opaca e giungiamo   celermente in  aeroporto; scendiamo dal veicolo e recuperati i bagagli e ci dirigiamo verso il nostro jet privato.  Siamo costretti a fare uno scalo all'aerostazione di Fiumicino per rifocillarsi prima delle venti e spossanti  ore per giungere  a Sidney, Australia dove con la macchina ci dirigeremo verso Melbourne per attendere lo yacht e tendere l’insidia  al nostro coniglietto che ci ha abiurati  e a quel punto mi allieterò l’anima, , nella mia testa già emergono nuove e macabre idee per estorcere le informazioni da noi tanto volute.

Arrivati a Fiumicino, dopo essere scesi ci dirigiamo verso il bar più vicino, nel mentre da un taxi escono 3 ragazzi e infine fanno scendere una ragazza bendata ... "Sapete che questo è sequestro di persona vero? È penalmente punibile: art. 605 c.p."esorta la bendata “uh una nuova paladina della giustizia, sarà un piacere sopprimerla quando intraprenderà il percorso da giudice penale” penso , già assaporando il momento in cui  il suo sangue cremisi defluirà giù dalle mie mani . "Potete rimuovermi la benda, per favore? Riccardo ti prometto  che quando riprenderò  il senso della vista ti ucciderò a mani nude" continua. Il ragazzo che a pare nominarsi  Riccardo la sbeffeggia con una sonora risata ; "Questo è il tuo regalo per esserti diplomata con il massimo dei voti" e proferito ciò la cinge con quelle braccia da mingherlino che si ritrova . “Saranno,certamente,  fidanzati” ipotizzo mentre le due ragazze  si uniscono all’abbraccio. . 

"Lo sai che detesto viaggiare" ribatte dolce ora la bendata 

"Lo so ma  le paure vanno superate, no?" si ostina  lui. 

"Ma ho un trauma! E ne sei a conoscenza " replica  arrabbiata.. Distolgo lo sguardo dal quadretto felice e mi avvio a prendere il prossimo aereo con i miei fratelli. 

Dopo le venti, e oblunghe, ore, devastanti, di volo giungiamo finalmente, a  Sidney e prontamente ci dirigiamo a Melbourne. Notando di avere a disposizione   una ventina di minuti ci dirigiamo verso  scogliera, per goderci il panorama per alcuni istanti.  Poco dopo da un taxi fuoriescono  di nuovo quei quattro ragazzi, che avevo precedentemente avvistato a Fiumicino. “Questa è persecuzione miei cari” medito ironico.

Il ragazzo, che pare chiamarsi Riccardo, snoda  la benda alla ragazza che subito sbatacchia,  ripetutamente, le palpebre per riacquistare  la vista. Una delle due ragazze, che indossa una  canotta  rosa a maniche corte, le porge gli occhiali.  Quest’ultima ringrazia la sua amica mentre nelle sue labbra si stende un dolce sorriso ... È stata, sicuramente, drogata. Pigramente si stende e con le mani si ravviva i ricci, color miele che le  arrivano sotto la spalla insieme alle due ciocche porpora che le incorniciano il viso “E’ carina” considero . 

"Come ho fatto ad appisolarmi per venti ore? Considerando  che siamo giunti sulla scogliera di Melbourne ovvero in Australia" domanda ovvia con quell'aria da saputella la rende ancora più sexy. me la scoperei su questa scogliera solo per farla tacere. 

"Non mi avrete drogato, spero?" ribatte minacciosa mentre punta il dito contro i suoi amici, che non proferiscono verbo 

"Non ricordavo  che quindici gocce di Xanax ti stendevano così, neanche nelle mie più fervide illusioni" replica  il coraggioso del gruppo, incurante dell’ingente pericolo. 

"Siete incorreggibili!" strepita, ironica,  scoppiando in una fragorosa risata. “Ecco spiegato le motivazioni per cui non instauro  una relazione stabile, le donne sono esseri strani.” considero mentalmente.

 Il gruppetto si appressa alla fine della scogliera. 

"È alto, molto" congettura   la ragazza dai capelli neri. “Però! che genio! Ci troviamo solo su una scogliera. Ecco alle volte anche stupide”. Medito  continuando con i miei, successivi, commenti mentali.

"Riccardo" la riccia  rivolge uno sguardo al suo presunto fidanzato, anche se  alcuni indizi sul loro comportamento mi stanno facendo dubitare della mia tesi, che risponde con un sopracciglio arcuato. 

Sento sghignazzare alla mia destra e prontamente ruoto la testa verso quegli idioti dei miei fratelli "Kudryavyy Aleksey? Vy yedite eto glazami" (=la riccia Aleksey? La stai mangiando con lo sguardo) spettegolano  in coro. Mi limito a rivolgergli un'occhiataccia e riconduco il mio sguardo attento  sulla riccia. Borbotta  al telefono e si è distanziata  di poco, ma se mi sforzo posso comunque origliare la conversazione "Eh, in realtà mi trovo a venti ore di distanza" dice timida ma subito dopo sopraggiunge  Riccardo che glielo strappa dalle mani e ribatte all'interlocutore  al posto suo "Signor Scott, come le ho, gentilmente, spiegato anche via email, Sherille si assenterà per un po', arrivederci, e buona vacanza!" 

La ragazza a cui finalmente riesco ad associare un nome: Sherille, tenta  di acchiappare  il telefono ma essendo minuta e l'amico molto più alto non glielo riconsegna "In quanto tuo migliore amico e organizzatore di questa splendida vacanza, decido che in vacanza è proibito il telefono" 

" Ma non sei mio padre, restituiscimi immediatamente il telefono!" bercia incollerita  la riccia.

"Dai Riccardo " lo ammoniscono in coro   le altre ragazze mentre lo invitano a riconsegnare  il cellulare  alla proprietaria . Invece  il ragazzo si comporta in una maniera totalmente differente ed inaspettata, da quella congetturata dal mio cervello ,ovvero scaglia il telefono giù per la scogliera. il cipiglio  della riccia è  degno di foto-ricordo  rifletto mentre sorrido per l'iconicità della situazione  "Io ti disintegro!"

Esorta "Sai quello che c'era la dentro!!! Tutto!" continua "Se lo ritrovi basta metterlo nel riso" ribatte con iconicità, tattica, Riccardo, lei lo scruta dall'alto al basso "a te ti ci metto ma sott'olio" . "Ma comunque parliamo d'affari" dopo un breve silenzio, dove i veri protagonisti del conflitto sono i furenti sguardi,  sul viso del ragazzo raffiora un sorrisetto beffardo.  

"Sherille, secondo il nostro giuramento mi devi un obbligo".Lei e il suo cipiglio parlano, scagliandogli contro i peggiori spergiuri di questa terra .

"No!" replica attonita. Riccardo, invece, annuisce, muovendo energicamente il capo .

"Facciamo così se  mi precipito,volontariamente, giù dalla scogliera tu stasera rimarrai  sobrio e pagherai  a tutte e tre da bere" lei analizza i suoi movimenti ed espressioni, solo dopo che si è accertata la vincita, stende la sua affusolata  mano e sorridendo sorniona. 

"Accetto! però filmerò  il salto della talassofobica dalla scogliera" propone a sua volta  Riccardo ghermendo  il telefono, come se fosse un’arma.

"Le paure vanno superate, no?" esordisce, fiammeggiante,  la riccia facendosi forza mentre rimuove  le scarpe ed i calzini e ripiega i pantaloni fino alle ginocchia, trasformandoli in dei pinocchietti. Poi  affida in custodia gli occhiali alla ragazza dalla canotta  rosa e si colloca  in posizione. 

"Yesli da, to eto ideal'no dlya vas!" (=Se lo fa è perfetta per te!) gioisce  Ioann, seguito dalla  risata complice di Maksim, "NET" (=no) rispondo stoico: non necessito di nessuno ,né,  tantomeno,di una creatura propensa a tradire come una donna. 

"Verso il suicidio ed oltre" gongola  e subito dopo salta giù dalla scogliera. Appena lo fa, scatto in piedi e affretto il passo per giungere al baratro della scogliera , perseguitato  dalle risate dei miei fratelli. Ma appena riemerge inspiro tutto in un unico fiato.

Pov’s Sherille

Sollecito i miei amici a gettarsi, con delle sbracciate, , il primo ad inabissare, per poi riemergere è Riccardo seguito da Abigail e infine dalla, titubante, Emma. 

"Siamo ancora vivi" esulta Abigail e le nostre risate echeggiano nell’oceano.

“Infondo questa vacanza sarà carina dai” vagheggio positiva. Quando perveniamo  a riva ci rilassiamo, dopo la lunga nuotata, passata un'oretta, ci dirigiamo nella casa che Emma ha affittato e ci abbigliamo per la serata: festeggeremo il mio esame e Riccardo resterà sobrio, una barzelletta in piena regola 

"Ragazzi miei, io mi avvinazzerò  tanto da dimenticare come funziona il mio apparato respiratorio!" diramo, eccitata, ai miei amici, sorpassando la soglia del bagno con un ammantato in pelle rosso, la cui gonna aderente arriva a metà coscia e i tacchi, che  non possono ,ovviamente,  mancare   Dopo lo zufolo di Riccardo in coro starnazzano un "Sei bellissima!"  

" Ditemi qualcosa che non so" reitero  ironica sventolando una mano al vento allontanando la questione come un dato di fatto e scatenando le risate generali.

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