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Capitolo 2

CADU: Il pomeriggio è volato, il momento tanto atteso è arrivato, giro il resto del mio drink per bene, va giù bruciando nella mia gola.

La scadenza è passata...... Sono arrabbiato, gestisco i miei affari con pugni di ferro, da quando ho preso in mano l'impero lasciato da mio padre, mi sono espanso a passi da gigante, in questi ultimi anni, sono un tipo avido e impetuoso, non accetto il fallimento.

    

Scendo dalla collina accompagnato da Tito, e con cinque dei miei soldati, che vengono in un'altra macchina dietro di me.

Dopo 40 minuti, fermo la macchina in un edificio responsabile.

TITO: Accidenti, il bastardo vive in un palazzo di lusso, sono impressionato, è elegante, sofisticato, moderno e sensazionale.

CADU: È a mie spese che questo barbone si mette in mostra ..... l'edificio appartiene a me, questo appartamento in cui vive è mio.

TITO: Amico, questo tizio non è a posto con te.

Mio fratello si lascia scappare una risata sinistra, che ti fa rizzare i capelli.

CADU: Basta chiacchiere, passiamo agli affari.

Ho dato gli ultimi ordini ai miei soldati....... ho snellito il piano.

Arrivammo alla porta dell'appartamento, non fu difficile entrare, non volevo identificarmi alla porta, volevo sorprendere il bastardo.

Quando Angelo scoprirà cosa ho preparato per lui e la sua famiglia, urlerà e implorerà pietà, non ne avrò.

Suono il campanello, la porta si apre e la nostra attenzione è attirata da una bambina con lunghe trecce che risponde.

Dico con un tono rude e freddo.

---- C'è Angelo Mendonça?

AMANDA: Chi sei?

CADU: Sono l'incubo di tuo padre.

L'orribile ragazzina, i suoi occhi si allargano e lei scappa, ama perseguitare i bambini piccoli e indifesi.

Sbuffo, passo attraverso il corridoio verso una stanza lussuosa, in un angolo vedo un bar con pochi drink.... mi verso uno di quei wisk finti, faccio un bel sorso.

TITO: Fratello, speriamo che le sorelline di questo monello non siano come lei.

----- Sembra Wandinha della Famiglia Addams.

CADU: Non perdi mai l'occasione di fare una battuta.

TITO : Mi dispiace amico.

----- Era impossibile lasciar perdere, la ragazza è troppo brutta.

---- Sembra un cucciolo di drago.

CADU: Rido, sei un vero stronzo, vedi Tito.

Angelo appare nel mio campo visivo, si vede la paura sul suo volto, accanto a lui c'è una donna elegante, presumo sia sua moglie.

E a sinistra, c'è una figa da paura, il mio cazzo ha appena preso vita, è una bionda platino, con un sorriso radioso, si può vedere che i suoi siliconi stanno quasi spuntando dal suo vestito.

   

Senza menare il can per l'aia andrò dritto al punto.

---- Voglio i miei soldi adesso.

ANGELO: Possiamo parlare nel mio ufficio, in privato?

CADU: Stai prendendo la mia merda?

---- Voglio i miei soldi, senza girarci intorno.

---- O tu, paga subito i miei soldi, altrimenti porterò con me una delle tue figlie.

---- La farò diventare la mia puttana privata.

ANGELO: Per favore Cadu, siamo amici, lascia le mie figlie fuori da questo.

CADU: Amico un cazzo .

---- Voglio i miei fottuti soldi.

ANA: Grazie di tutto, sei meravigliosa! .....

BETH :Non posso credere che te ne vai, dovrò fare a meno della mia migliore amica, sarà noioso in quella scuola senza di te.

ANA: State calmi, ci terremo in contatto.

BETH: Sei un guerriero, un combattente.

ANA : Senti chi parla.

----- Sei incredibile Beth.

Ho iniziato a piangere di gratitudine, questa mia amica, ha un enorme cuore di generosità.....sempre mi ha dato forza e sostegno.

BETH: Guarda cosa hai fatto?

----- Sto piangendo anch'io !!!!

Siamo scoppiati a ridere tra le nostre lacrime....

---- Mi mancherai così tanto.

ANA: Vuoi venire con me?

Vedo la tristezza nei tuoi occhi...

BETH: Questo è il mio sogno, essere lontano da casa mia, lontano da tutto.... ma non posso.

ANA: Mi prometti che verrai a trovarmi?

BETH: Sì, lo farò.

---- Ti amo, Aninha.

ANA: Sei molto speciale per me, Beth.

 

---- Anch'io ti amo amico, ti amo con tutto il mio cuore.

Dico con pura riverenza nel mio tono di voce.

BETH: Avremo qualche settimana per divertirci.

Abbiamo fatto un giuramento, parleremo ogni giorno, ci abbracceremo, in questo mondo è raro trovare una vera amicizia.

ANA: Ora devo andare.

---- Voglio usare l'ora di cena per comunicare alla mia famiglia la notizia che andrò a vivere a New York.

Un sorriso si apre sulle mie labbra al pensiero che tra una settimana studierò alla scuola dell'American Ballet Theatre.

Nei minuti seguenti, sono davanti al palazzo dove abito, scendo dalla macchina, ma prima di entrare, mi giro e mando un bacio al mio migliore amico.

Lei apre un sorriso perfetto, i suoi occhi brillano, e nello stesso momento, Beth fa un cuore con le sue dita, in questi sei anni, abbiamo formato un forte legame di affinità e amicizia.

Ci siamo conosciuti alla scuola di danza, mi si spezza il cuore a sapere che non vedrò questa ragazza pazza tutti i giorni, spero che trovi la sua strada, la sua felicità.

Entro nell'edificio, sento un forte mal di testa e un brivido mi attraversa tutto il corpo, quando esco dall'ascensore mi imbatto in cinque uomini dalla faccia brutta e piena di tatuaggi.

Sono in allerta!

Un turbinio di pensieri era presente nella mia testa, chi sono questi uomini?

Come sono riusciti a entrare nell'edificio?

Cosa fanno davanti alla mia porta?

Una brutta sensazione aleggiava su di me, per il mio sollievo non mi hanno spostato, grazie a Dio mentalmente.

Sento delle urla, il mio corpo che si fa pesante, il mio respiro totalmente sbilanciato, sapevo che la mia famiglia era in pericolo, tutto il mio corpo era in allerta, sentendo che stava succedendo qualcosa di sbagliato.

Sono entrato come un pazzo all'interno della stanza, ho notato che mio padre sanguinava, era stato preso a pugni in faccia e la mia famiglia era tenuta in ostaggio dai banditi.

Ho notato che Aghata è affascinante l'uomo tatuato con una faccia malvagia e pochi amici, sembra essere la vera incarnazione di Lucifero.

Mi chiedo come mia sorella possa essere una tale puttana in un momento come questo.

Non appena ho messo piede nella stanza, gli occhi dell'uomo malvagio si sono posati su di me.

Un sorriso si formò all'angolo della sua bocca, e sapevo cosa stava guardando, l'uomo sfacciato mi stava mangiando con gli occhi, potevo sentire la mia gola grattarsi così secca.

Ero ancora sotto l'influenza dell'alcol e questo mi ha aiutato, ho messo in discussione quello che stava succedendo.

Ma il mio corpo si bloccò al suono di quella voce roca, con un sorriso pieno di ironia stampato sulla faccia.

CADU: Chi sei tu per parlarmi così?

---- Ti piacerebbe guadagnare una pallottola in mezzo alla fronte?

----- Tô doido a pipocar uno oggi nel proiettile !!!

----: Sono venuto a prendere i miei soldi, ma quel coglione di tuo padre mi trattiene, o paga, o sarò costretto a uccidere lui e la sua famiglia.

ANA: Nonostante la paura che provavo, ho cercato di non mostrarla.

La mia sorellina stringeva forte la mano di mia madre... il diavolo in persona sta fissando la mia direzione, questo parassita trasuda pericolo e crudeltà.

CADU: Oggi sono di buon umore Angelo, non puoi pagarmi, prenderò una delle tue figlie come pagamento.

Non posso smettere di fissare questa puttana impertinente, voglio possederla e niente ti impedirà di averla per me.

ANA : Sei pazzo?

----- Lei è un essere non qualificato e immorale.

Ho guardato i miei genitori, sono abbattuti, so che stanno soffrendo.

TITO: Oh ragazzi, questa piccola patrizia pensa di essere il capo di questo posto.

---- Ecco che arriva un po' di roba pesante!

CADU: Ciò che è suo è tenuto.

---- Zitta, puttana della strada, se non vuoi morire è meglio che tu stia ferma, puttana.

---- Altrimenti faccio saltare in aria la faccia di quella brutta ragazza che porta le trecce.

---- Ho deciso, ti prenderò, come pagamento, solo per la tua audacia, mi piacerà tagliarti le ali.

ANA : Non ho nessuna intenzione di andare da nessuna parte con te.

Si è avvicinato come un animale che sta per dare la mazza, lo stronzo mi ha schiaffeggiato così forte, facendomi cadere, il diavolo si abbassa tenendo il mio mento, stringe forte che sento lo schiocco delle ossa della mascella.

Ho voglia di piangere, ma non voglio dare questo sapore a questo stronzo, mi sputa in faccia le sue parole viziose e sporche, in quell'istante in cui il mio sangue viene prosciugato.

CADU: Puttana, proprio come questo branco di vermi che chiami famiglia, siete solo pezzi della mia tavola.

---- Sono il capo di questo gioco !!!!

---- Il gioco è semplice, io sono il padrone che governa, sono il signore di tutto e di tutti.

ANA : Ho capito allora che i miei incubi erano appena cominciati, questo pazzo non stava scherzando.

Mi sono persa nel panico, nella paura e nel terrore quando i miei occhi hanno incontrato i suoi, che sono gelidi come un iceberg, verde scuro come l'oscurità.

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