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Capitolo 1

Sono 10 minuti che fisso la chat con la mia migliore amica aspettando un suo messaggio di conforto. Solo lei riuscirebbe a tranquillizzarmi in questo periodo. Del suo messaggio nessuna traccia. A farmi tornare alla "realtà" è la voce di mia madre dal piano di sotto.

«Ragazzi, dovete sbrigarvi o non faremo in tempo a partire.»  prendo l'ultimo maglione che si trova nel mio armadio e lo inserisco nella mia valigia. Tra meno di un'ora non vedrò più questa casa,non vedrò più i miei amici e il mio ragazzo. Odio questa situazione! E tutto questo per cosa? Per abitare in una casa di lusso con degli estranei. Chiudo la porta di camera mia. Mentre scendo le scale  mio fratello mi "scaraventa" contro il muro facendomi cadere la valigia.

«Oh ma andiamo!! Lorenzo!!» per l'impatto purtroppo la mia valigia si apre facendo uscire fuori tutte le felpe che avevo. Scendo l'ultimo gradino e mi inginocchio per mettere i vestiti nuovamente al suo interno. Velocemente la richiudo.

«Dai ragazzi dobbiamo andare.» dice aprendo la porta d'ingresso.

«Grazie madre per l'aiuto!» mi rialzo e insieme a mio fratello esco di casa . Mia madre chiude a chiave e ci dirigiamo verso l'auto e il portabagagli si apre. Inseriamo al suo interno le nostre valige. Fatto ciò entriamo dentro , aprendo lo sportello e mia madre l'avvia inserendo le chiavi. Come al solito io e mio fratello litighiamo per chi deve avere il posto davanti. Per l'ennesima volta lo lascio vincere e mi siedo dietro accanto al finestrino. Prendo il mio telefono dalla tasca e scrivo un messaggio sia alla mia migliore amica che al mio ragazzo. Come al solito da loro non ricevo nessuna risposta. Prima o poi lo leggeranno!

Dopo un' ora e mezza arriviamo a Madrid.Devo ammettere che è davvero bella come città , da sola ci vivrei molto volentieri ma non mi fa impazzire l'idea di andare a vivere in casa di due sconosciuti. Dopo un po' di tempo parcheggiamo la macchina davanti una casa grande bianca. È una grande villa. Mia madre apre il cancello. Bene ha già le chiavi...

«Wow noi vivremo qui?» dice mio fratello a bocca aperta.

«Esatto amore mio. Vivremo come una famiglia.» dice entusiasta. Almeno lei è felice...

«Se vabbè.» dico mentre apro la portiera intenta ad uscire da lì . Sono stanca di sentire queste menzogne. Davanti a noi si presenta un uomo con una folta barba ,capelli neri e una camicia nera. Un uomo molto elegante. Mentre dietro di lui c'è un altro uomo vestito da maggiordomo.

«Ciao ragazzi,voi dovete essere Sofia e Lorenzo. Io sono Rafael e questo uomo qui al mio fianco è Reginald vi aiuterà in qualsiasi momento.»

« Grazie ma non abbiamo bisogno di nessun aiuto.» dico aspramente.

Prendo la mia valigia e vado verso la porta d'ingresso.

«Sofia!! Torna subito qua e chiedi scusa a Rafael adesso!! Non vi ho insegnato a mancare di rispetto.» ritorno sui miei passi controvoglia e chiedo scusa a quell'uomo.

«Scusami Rafael se ti ho mancato in qualche modo di rispetto.» cerco di scusarmi . Alzo per poco lo sguardo verso il balcone. Un ragazzo dai capelli neri e occhi marroni continua a guardarmi. Indossa una camicia bianca. I suoi lineamenti sono perfetti. Deve essere Cameron, il figlio di Rafael.

«Non è successo nulla tranquilla. Adesso Reginald vi accompagnerà nelle vostre camere. »Distolgo lo sguardo da lui e insieme al maggiordomo io e mio fratello entriamo in quella casa. Dopo aver fatto il tour di quella grande villa Reginald ci mostra le nostre camere. Entro nella mia.

«Vi troverete benissimo qui.» dice l'uomo sorridendo. Se lo dice lui...

Mi guardo intorno ed è come l'ho sempre sognata. I miei colori preferiti sono presenti tutti in questa stanza. Il lilla e il bianco.

«Ti piace ? Ho fatto di tutto per crearti questa camera come tu l'hai sempre sognata. » sento delle mani calde sulle mie braccia. È mia madre. Mi giro ed entrambe abbiamo gli occhi lucidi.

«Non so come ringraziarti.» mi abbraccia.

«Amore mio dopo quello che hai passato ti meriti di essere felice.» mi accarezza i capelli.

Ci stacchiamo dall'abbraccio e ci sediamo sul letto.

« Affianco alla tua camera troverai la camera di Cameron. Il figlio di Rafael.»

«Intendi Cameron il figlio perfetto che tutti amano? » dico in modo sarcastico.

«Allora! Devi calmarti basta con questo sarcasmo.Fai stare male Rafael e anche me. Ormai siamo una famiglia che ti piaccia o pure no. Sono sicura che appena vi conoscerete andrete d'accordissimo.» è l'ultima cosa che mi dice prima di uscire dalla camera. Mentre disfo la mia valigia noto che all'interno dell'armadio ci sono dei vestiti eleganti per gli eventi importanti. D'istinto invio una foto alla mia migliore amica.Chiudo l'armadio ed esco in balcone per ammirare il paesaggio. Il mare in lontananza, il sole , i fiori. Il vento leggero che mi porta i capelli indietro. Sento la suoneria del mio telefono. Non è la mia. Nora deve avermela cambiata. Rientro in camera.

«Molto divertente! Mi spieghi perché mi hai cambiato la suoneria?» chiedo alla mia migliore amica.

«Dai è divertente. La suoneria che avevi prima faceva schifo.» dice insultando i miei gusti personali.

«Hey Avril Lavigne non fa schifo.» la contraddico.

«Si ma le sue canzoni non c'entrano nulla come suoneria.» mi torna in mente che non mi aveva risposto al messaggio precedente e a molti altri.

«Cambiamo argomento, perché non mi hai risposto ai messaggi?» domando leggermente infastidita.

«Ero impegnata con mia madre. In questo periodo non sta molto bene.» potrebbe essere comprensibile. Lei è molto affezionata a sua madre. Non avrà usato per niente il telefono.

«Ah capisco.»

«Già mi manchi amica!»

«Anche tu è molto.»

«Ho visto la foto che mi hai inviato.Quanto ti invidio. Hai anche una cabina armadio.»

« Mi dispiace per mia madre ma non toccherò mai quei vestiti osceni.» Ci sono troppi colori. Io odio i colori troppo accesi. Continuando a parlare con la mia migliore amica esco da camera mia e scendo le scale dirigendomi verso la cucina.

« Approfittane cazzo!»

«E che non sopporto tutta questa ricchezza, sul serio dovresti vedere questa casa puzza di banconote.» entro in cucina ed è enorme.

« Oggi c'è anche la cena di famiglia del loro club di ricchi viziati.» dico ricordandomi della bruttissima serata che passerò questa sera.

«Dai non saranno così male. »

«Io penso di sì invece. Poi dovrò anche incontrare il figlio di Rafael. Prima l'ho intravisto per pochi secondi . Sembra il classico figlio di papà. Chi indossa in piena estate una camicia a maniche lunghe?!» decido di cercare qualcosa nel frigo mentre continuo a parlare al telefono. Prendo un succo di frutta. Mentre chiudo lo sportello del frigo, appoggiato su di esso mi ritrovo il ragazzo di prima.

«Oh Cazzo!» esclamo per lo spavento , lanciando il telefono a terra. Appena chiudo il frigo mi ritrovo la figura del ragazzo di prima.

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