Capitolo 2
2° Capitolo
Il viaggio in macchina fu breve e, con grande stupore di Andrea, li fecero salire non su un volo di linea ma su un aereo privato, di proprietà della "Cantieri navali Valdes e famiglia".
__"Penso che dovremmo raccontarci un pò di noi, se vuoi che sia credibile la nostra storia!" propose lei dopo mezz'ora di volo, Daniel annuì.
__"Bene, chi comincia...tu?" chiese divertito e curioso di sapere la sua versione dei fatti, visto che l'investigatore che aveva assunto gli aveva raccontato quasi tutto di lei nel suo dossier.
__"Sono nata il 06.10.1984 quindi ad ottobre compirò 28' anni, i miei genitori sono stati un padre ed una madre modello; mio padre era professore in lettere al liceo classico di Middletown e mia madre era un insegnante di sostegno per ragazzini delle medie con problemi. Fino al compimento dei 18'anni per me è stato tutto idilliaco mi sono diplomata e stavo decidendo la facoltà da scegliere per l'università, quando ci fu il terribile incidente che mi lasciò orfana di entrambi i genitori __Andrea si rattristò sospirando__ Mio padre nei suoi ultimi anni di vita era solito partire per convegni, stava via due o al massimo tre giorni dipendeva dalla città che doveva raggiungere con l'auto; nell'ultimo viaggio lo volle accompagnare anche mia madre visto che stava consumando delle ferie arretrate, purtroppo morirono insieme. Fino ad allora eravamo persone benestanti, non certo ricche però avevamo un cospicuo conto in banca, solo che la maggior parte dei soldi ci furono tolti, compresa la casa, che stavamo ancora pagando. Zia Mia mi disse che papà aveva stipulato alcune ipoteche sulla casa così alla sua morte la banca aveva preteso la restituzione dei soldi, per questo ci ritrovammo con pochi spiccioli. Nik aveva 16 anni e si ritrovò dall'essere un ragazzino attuale all'essere un orfano squattrinato che aveva traslocato da sua zia, dove abitiamo adesso; cominciò a frequentare ragazzi e ragazze sbagliati e si infatuò di una di loro che aveva 20' anni, rimase incinta quasi subito e la zia Mia l'accolse in casa come una figlia ma, non appena lei si rese conto che mio fratello era un ragazzino incapace di fare il boss di quartiere, subito dopo la nascita di Lucas lo lasciò, fortunatamente lasciandoci il bambino, e se ne andò con il capo della banda di un altro quartiere. Mio fratello per riconquistarla tentò una rapina, ma non gli riuscì e fu fermato dalla polizia; passammo un bruttissimo periodo e gli ultimi soldi che ci restavano li usammo per l'avvocato che riuscì a fargli dare solo un anno e mezzo di pena sospesa a patto che Nicholas non si facesse prendere più nemmeno per schiamazzi notturni, altrimenti avrebbe scontato entrambe le pene! Allora mio cugino Owen trovò un posto per me e per lui un un noto bar di un centro commerciale e cominciai a lavorare per mantenere la mia famiglia!" Andrea si fermò e lo guardò.
__"Finchè tuo cugino non ha aperto quel wine bar e tu ti sei inventata il ruolo di barista immagine!" finì per lei Daniel beffardo; lei ci restò un po’ male, non la credeva capace e nemmeno immaginava che stava per dare la tesi di laurea in biologia. Bene.........perchè non lasciare che lo credesse, cosa importava a lei.......d'altronde trascorso quel mese probabilmente non lo avrebbe più rivisto.
__"E già..........cosa ci si deve inventare per sbarcare il lunario no?!" rispose poi imitando il suo sarcasmo. Daniel si ritrovò a pensare che Andrea aveva omesso molte cose riguardo ai suoi genitori, quindi era una bugiarda anche lei! Cominciò a pensare che il motivo per cui aveva accettato la sua assurda proposta fosse in realtà un altro, ma se quella donna pensava di guadagnarci qualcosa su quell'esperienza e su di lui......si sbagliava di grosso.
__"Però almeno è un lavoro che ti dà soddisfazioni!" ribatté ancora Daniel sollevando beffardo un sopracciglio.
__"Molte.......! E tu che mi dici? Come è stata la tua vita precedente?" chiese poi Andrea appoggiandosi comodamente allo schienale , in quel momento Daniel fu invidiosissimo della poltrona del suo aereo.
__"Mio padre lavorava come operaio del mio attuale cantiere navale, che ovviamente allora non era di famiglia; era un gran lavoratore ed il suo capo lo faceva ammazzare di lavoro. Faceva turni su turni, tornava sempre più tardi, finché quando io avevo 17' anni, mia sorella Alicia 10' e mia sorella Sophie 6' si ammalò gravemente. Morì 2 anni dopo, mia madre non poteva lavorare molto perchè è leggermente claudicante ed io lavoravo e studiavo; il proprietario dei cantieri navali mi offrì un lavoro part-time per permettermi di laurearmi come ingegnere navale, aveva 2 figli che erano miei migliori amici e già da quando mio padre si era ammalato ci aiutava molto, forse sentiva il peso del rimorso" Andrea lo guardò sorpresa.
__"Come rimorso? Perché?" chiese poi.
__"In seguito scoprimmo che era segretamente innamorato di mia madre e non le aveva mai perdonato di aver scelto mio padre a lui, era stato battuto da un semplice operaio! Però a suo dire non aveva mai pensato di volere la sua morte. Col passare del tempo diventai sempre più bravo nel lavoro ed il mio capo sempre molto più esigente con i suoi figli che hanno: uno 3 anni in più a me e l'altro 3 anni in meno; loro non riuscivano a vivere tranquilli la loro vita perchè ossessionati dal padre e presero una decisione importante, dissero al vecchio che ormai aveva deciso di ritirarsi che non volevano rilevare la ditta del padre! Lui ci restò molto male, si sentiva deluso ed affranto e fu in quel momento che io gli proposi di vendermi tutto!" Andrea non poteva credere alle proprie orecchie.
__"Ma come, hai comprato l'azienda di famiglia che da anni apparteneva ai tuoi amici?" chiese esterrefatta.
__"E cosa avrei dovuto fare secondo te?! Era un'idea troppo allettante per me, la vendetta che mi volevo prendere da anni per conto di mio padre, mi veniva servita su un piatto d'argento!" rispose sincero Daniel.
__"Ma come, dovevi parlare con i tuoi amici e cercare di convincerli a non buttare tutto alle ortiche, non approfittare della situazione.......almeno io al tuo posto così avrei fatto!" ribbattè caparbia Andrea.
__"Invece io feci loro un'altra proposta che accettarono di buon gusto, visto che era proprio il peso della responsabilità di essere i padroni che loro non se la sentivano di portare!" cercò di spiegarle lui.
__"E cosa gli hai permesso di diventare......i tuoi capi cantiere?" lo rimproverò lei; Daniel sorrise di gusto.
__"In verità sono August Marone il vicepresidente della mia azienda, che è il maggiore dei due e Robert detto Bob Marone che è l'amministratore delegato dei cantieri navali che posseggo; tra l'altro poi August fra meno di 20 giorni sposerà mia sorella Alicia. Allora.....ti sembra che li abbia declassati?" chiese poi divertito; Andrea si sentì sciocca ed imbarazzata.
__"E il vecchio Marone? Che fine ha fatto?" chiese poi curiosa.
__"Si è ritirato in Spagna a godersi il suo denaro con la sua seconda moglie che è Dolores Milagros, mia madre!" rispose Daniel sorridendole.
__"E' proprio vero che certi amori non finiscono mai, fanno dei giri enormi per poi tornare al punto di partenza!" __disse poi Andrea serena__ "Per questo hai chiamato la tua azienda: CANTIERI NAVALI VALDES E FAMIGLIA?"
__"Esatto signorina so tutto io!" la canzonò lui, poi stese lo schienale reclinabile della sua poltrona.
__"Allora tu sei una di quelle donne che crede nell'amore?" le chiese.
__"Si, per me il mondo e la vita stessa girano in torno all'amore, altrimenti che scopo ci sarebbe?!" rispose subito Andrea.
__"IO invece sono un po’ scettico, l'amore porta guai! Meglio vivere una vita che ti da altre soddisfazioni come quelle lavorative, a me piace avere il controllo su ogni cosa con cui ho a che fare, con l'amore non è così....l'amore ti rende debole ed io non voglio esserlo. Meglio avere qualche incontro occasionale per soddisfare il desiderio, senza nessun impegno....è più facile così!" ribattè lui, Andrea lo guardò di traverso.
__"E l'amicizia?!" chiese ancora lei.
__"Quella va bene......è un sentimento puro e leale, tutto al contrario dell'amore! Basta innamorarsi della persona sbagliata e puoi soffrire per il resto dei tuoi giorni!" rispose ancora lui.
__"Questo è vero.........ma quasi sempre il gioco vale la candela, niente è facile nella vita! E non pensi a quando sarai vecchio, non ti sentirai abbandonato, tutto solo nella tua grande casa?!" provò a farlo capitolare Andrea.
__"Non direi solo e abbandonato, ma soddisfatto e in pace!" ribatté ancora Daniel convinto.
__"E i figli............ non ne vuoi? Non ti inorgoglisce il pensiero di mettere al mondo un'altra vita che abbia il tuo stesso sangue?" chiese allora testardamente lei.
__"Non ti nascondo che l'idea mi ha sfiorato qualche volta ma per ora non ci penso minimamente, non mi alletta l'essere svegliato di notte dagli urli di un neonato e tantomeno di cambiare pannolini; forse un giorno lontano chissà.......potrei fare come ha fatto Elton John, fittare una madre surrogato che mi faccia questo figlio! Per adesso mi consolerò con i nipotini......."rispose con sarcasmo sprezzante; Andrea non poteva credere alle sue orecchie, non aveva mai conosciuto un uomo anzi.......una persona che la pensava così in modo negativo riguardo all'amore.
__"Allora secondo te, tuo cognato e tua sorella stanno commettendo lo sbaglio più grande della loro vita?" chiese in fine lei.
__"Secondo il mio punto di vista .....si! Però purtroppo non la pensiamo tutti allo stesso modo!" rispose Daniel.
__"Ma per fortuna!" ribatté Andrea, lui si raddrizzò e si sporse verso la poltrona dove lei era seduta, che si trovava alla sua sinistra e la guardò riducendo gli occhi a due fessure.
__"Se tu fossi in me, circondato da donne che ogni qual volta io le chiami per una notte di sesso, accettano senza batter ciglio e che si vedono anche con altri uomini o sono fidanzate da anni, come la penseresti al riguardo!?" chiese.
__"Ma non è solo questo.....non può essere solo questo! Posso dirti che mi dispiace che tu abbia incontrato solo donne così, ma secondo me te le sei anche un po’ cercate, il mondo non è composto solo da donne del genere!" Daniel doveva ammettere che in parte aveva ragione, le sue sorelle non erano di certo così, almeno credeva.
__"E tu? Che tipo di donna sei tu?" chiese poi con la voce arrochita. Andrea sentì di nuovo quel familiare formicolio alla base del collo.
__"Non saprei definirmi al momento.....ma di certo non sono come le donne che sei abituato a frequentare, io credo nell'amore!" rispose fiera, dopodiché reclinò la sua poltrona e fece finta di riposare non riuscendo ad addormentarsi.
Daniel se ne stava a pensare alle parole di Andrea, lei non era cosi...........bene l'avrebbe smascherata lui giorno per giorno, il primo passo da dover fare era averla nel suo letto.........al più presto possibile.
Arrivarono a Castellon de le Plana alle 20.20 in punto, trovarono l'autista di famiglia ad attenderli con la limousine; Andrea si sentiva un po’ strana......intontita ed assonnata.
__"E' il fuso orario......domani andrà di sicuro meglio!" le disse Daniel e poi le posò una mano calda e forte alla base della schiena per guidarla gentilmente verso l'auto. Quel semplice contatto la fece fremere di piacere, lo guardò e si perse per un secondo nel suo sguardo; oh.....no! No...no...e 100.000 volte no! Non doveva assolutamente innamorarsi di quell'uomo!
Arrivarono alla tenuta Valdes in meno di 15 minuti, quella tenuta era un regalo di Daniel per sua madre, gliel'aveva regalata con i primi soldi che aveva guadagnato comprando delle azioni in borsa che poi avevano preso il volo; si......perchè i soldi per comprare il cantiere navale dal vecchio Marone, Daniel se li era anche guadagnati così........quotando in borsa! Insomma Daniel era una specie di Re Mida, tutto ciò che toccava si tramutava in oro.
Non appena entrarono in casa il maggiordomo li condusse in un enorme salone dove li attendeva tutta la famiglia, compresi il ricco azionista e sua figlia; la prima ad andargli in contro fu una bella donna sui 62/63 anni che aveva gli stessi occhi e lo stesso viso di Daniel, era la signora Dolores, madre del suo finto fidanzato. La baciò sulle guance.
__"Ero ansiosa di conoscere la donna che ha fatto cambiare idea a mio figlio e devo dire che.......sei davvero bellissima!__ detto questo la abbracciò e le sussurrò:__ abbi pazienza con lui, sembra un burbero senza cuore ma in fondo è il primo dei romantici!"
__"E' un piacere conoscerla donna Dolores, suo figlio mi ha parlato molto bene di lei, mi ha detto che è una gran donna!" Dolores sorrise alle parole della ragazza, dopodiché passò ad abbracciare suo figlio.
__"Ben tornato figliolo!"
__"Ciao mamma!" disse semplicemente lui stringendola forte, per un attimo Andrea lesse sul volto di Daniel un amore immenso, e si emozionò.
Poi fu la volta di presentarle il resto della famiglia, le sorelle di Daniel le parvero molto simpatiche anche se Sophie sembrava molto più estroversa della promessa sposa, anche i fratelli Marone non erano niente male e Bob era il più fanfarone dei due forse anche perchè era il più giovane. Anche il vecchio Marone le sembrò un brav'uomo e constatò che comunque Daniel aveva un bel rapporto con lui; quella che le sembrava più ostile nei suoi confronti era la ricca ereditiera Matilde Onasis, figlia del milionario azionista, il quale la voleva vedere sposata con Daniel! Che la donna le fosse ostile però ci poteva anche stare, perchè lei comunque la vedeva come una rivale.
Prima della cena fu servito dell'ottimo vino, poi alle 21.00 in punto si sedettero tutti a tavola. Fu una cena molto tranquilla e piacevole, la coinvolgevano tutti, in qualsiasi discorso facessero Bob li fece ridere tutti prendendo in giro Daniel e suo fratello che, ormai per lui, avevano messo la classica palla al piede. Daniel dal canto suo fu molto affettuoso, non perdeva occasione di tenerle la mano o di abbracciarla e, come se non bastasse, nel ribadire a Bob che a lui ormai non interessava più della bella vita, le aveva baciato il collo nel modo più sensuale che lei abbia mai visto. Andrea sentì il sangue imporporarle il viso, poi si voltò a guardarlo e gli accarezzò una guancia; terminata la cena si recarono tutti in salotto e dopo un pò Andrea volle ritirarsi.
__"Se permettete vorrei ritirarmi in camera, sono molto stanca!" disse alzandosi in piedi, Daniel la imitò.
__"Certo tesoro, vieni che ti accompagno!" detto questo diedero la buonanotte a tutti e si apprestarono a seguire il maggiordomo per le scale.
__"Sua madre mi ha fatto preparare la sua solita camera, però al posto del suo letto ad una piazza e mezza ne ha fatto arrivare uno a due piazze; spero sarà di vostro gradimento!" disse l'uomo aprendogli una camera matrimoniale a dir poco stupenda; le pareti erano tinteggiate di bianco candido con dei rami disegnati di colore beige scuro quasi color biscotto che prendevano tutte le pareti come un tatuaggio tribale, 6 porte a vetri oscurati che all'interno racchiudevano un enorme stanza guardaroba, dei comodini in legno rovere sbiancato, un comò completo con i comodini, un piccolo divanetto a 2 posti in pelle beige chiaro, con i piedi in acciaio, un letto a cassettone con la testata in pelle come il divano, tappeti di colori misti, maculati, fra il testa di moro, beige il biscotto posti tutti in torno al letto; un ampio balcone con finestre scorrevoli che dava su un terrazzino privata solo per le persone che occupavano quella camera e delle tende talmente belle da non poter essere descritte sempre in tinta con l'arredamento e, dulcis in fundo, il bagno in camera.
__"Buona notte signori!" disse loro il maggiordomo.
__"Buona notte Raul.....e grazie di tutto!" lo salutò Daniel chiudendo la porta.
__"Noi non dormiremo insieme e non faremo l'amore!" disse d'improvviso Andrea quasi in preda al panico, più a se stessa che a lui.
__"Guarda che non sono intenzionato a saltarti addosso.... è mia madre che non ha tenuto conto del fatto che volessimo camere separate, visto che ho ormai 37 anni e che porto per la prima volta qui la mia ragazza, ha pensato bene di far si che la mia camera da single diventasse una doppia! Ti assicuro che non c'entro......ti dò la mia parola!" disse lui mettendosi la mano sinistra sul cuore e la destra alzata in segno di giuramento; Andrea sospirò.
__"Okay.......adesso vado a farmi una doccia, poi vedremo come sistemarci!" dopodichè prese l'occorrente e si chiuse a chiave in bagno.
La mezz'ora che seguì fu un tormento per Daniel, sentire il fruscio dell'acqua ed immaginarla nuda sotto la doccia lo torturava; si sentiva talmente frustrato che non riusciva a star fermo entrava ed usciva dalla terrazza, poi entrò definitivamente in camera e si tolse camicia e scarpe restando a dorso nudo indossando solo il pantalone. Così lo trovò Andrea quando uscì dal bagno indossando il pigiama a bretelline di seta rosa pesco, fortunatamente non con la culottes ma con un pantaloncino a metà coscia e una vestaglia di seta in tinta; Daniel si sentì la gola secca.
__"Se finalmente hai finito vado io a fare una doccia!" disse poi e, dopo aver preso il pantalone del pigiama, fu il suo turno di chiudersi in bagno e fu la volta di Andrea di fantasticare su di lui.
Quando Daniel uscì dal bagno trovò Andrea stesa sul divano con il cuscino sotto la testa e solo il lenzuolo che la copriva, a lui venne da ridere.
__"Siamo adulti no?! ........mica ragazzini presi da tempeste ormonali! Penso che possiamo dormire anche nello stesso letto senza nemmeno sfiorarci, d'altronde questo è enorme" propose Daniel, lei aprì un occhio e lo guardò di traverso.
__"Preferisco non rischiare, non si può mai sapere!" rispose richiudendo l'occhio; lui s'innervosì.
__"Fai come vuoi.......se vuoi romperti la schiena su quel divano scomodo sono affari tuoi, io me ne starò comodo nel mio letto nuovo __ dopodiché le tirò il lenzuolo__ e con il coordinato al completo!" Andrea gli rivolse una boccaccia come se fosse una bimba, poi si rimise la vestaglia e si ristese sul divano sistemandosi il cuscino.
Passò quasi un'ora durante la quale nessuno dei due riuscì ad addormentarsi, Andrea perchè stava scomoda e anche per la vicinanza di lui e Daniel per la consapevolezza del corpo di lei a pochi metri dal suo. All'ennesimo sospiro spazientito di Andrea, Daniel si alzò e la prese in braccio come se non pesasse nulla e fra lamenti di lei l'adagiò sul letto portandole il cuscino.
__"Cosa hai intenzione di fare?!" chiese sulla difensiva Andrea, aveva il fiato corto per la vicinanza con quel petto possente e muscoloso; era bellissima pensò Daniel, con lo sguardo impaurito misto all'eccitazione suscitata dalla loro vicinanza.
__"Ti giuro che stanotte non ti toccherò nemmeno con un dito e non lo farei nemmeno se mi supplicassi, sei contenta adesso?! Ed ora per favore cerca di dormire altrimenti non riuscirai a smaltire il fuso orario nemmeno domani!" tuonò arrabbiato lui, dopodichè si mise sotto il lenzuolo voltato dall'altra parte.
La sveglia di Daniel suonò puntuale alle 7.30 solo che lui nel volersi sporgere verso il comodino per spegnerla sentì un peso ed un calore sul suo fianco, aprì di scatto gli occhi e si ritrovò supino con Andrea che dormiva abbracciata al suo lato sinistro con un braccio intorno alla sua vita ed una gamba sulla sua; il suo respiro regolare gli diceva che lei dormiva ancora. Non appena focalizzò che erano abbracciati in un letto seminudi, il corpo di Daniel reagì con una vistosa erezione.
__"Ehi bella addormentata.........Andrea svegliati è giorno......piccola......!" la chiamò lui in un misto fra il divertito e l'agitato.
__"Mmmm......che c'è?!" mugolò lei beata.
__"E' giorno e dobbiamo alzarci......anzi io in verità devo per forza alzarmi!" disse Daniel quasi scoppiando a ridere, mentre Andrea cominciava anche ad accarezzargli il petto.
__"E allora!?" chiese ancora nel dormiveglia lei senza smettere di accarezzarlo.
__"Stai bene?" chiese allora lui ormai in estasi.
__"Troppo......sto facendo un sogno bellissimo!" rispose ancora lei.
__"Mi dispiace deluderti tesoro ma non posso restare a letto con te, quindi se gentilmente vorresti spostarti perchè dovrei alzarmi......grazie!" quelle parole la portarono alla realtà ed aprì gli occhi di scatto; subito si ritrovò con la guancia sul liscio petto di Daniel e guardando più in basso, Andrea non poté fare a meno di guardare il vistoso rigonfiamento del pigiama; si staccò da lui come se la sua pelle bruciasse.
__"Penso che più che di me, tu debba aver paura di te stessa!" e dopo averle detto queste parole si chiuse in bagno per fare una doccia gelata e la barba.
Andrea indossò la vestaglia e si affacciò in terrazza, non riusciva a capire cosa le stava succedendo, se si comportava così perchè le mancava la sua famiglia, se perchè lo desiderava troppo, o perchè si stava innamorando di quell'uomo; sapeva solo che aveva tanta voglia di piangere.
Fu li in terrazza che la trovò Daniel quando usci dal bagno, vestito di tutto punto e sbarbato, le si avvicinò da dietro e la fece voltare trovandosela faccia a faccia.
__"Allora io vado a lavorare un po’ con l'azionista Onassis nello studio della tenuta, ci vediamo più tardi......stai tranquilla e non essere triste" poi senza che lei se lo aspettasse la baciò; Andrea si trovò spiazzata e man mano che si faceva travolgere dalla passione gli risaliva le mani lungo le spalle fino ad allacciargliele dietro la nuca, Daniel intensificò il bacio facendola aderire al suo corpo e facendole sentire tutta la sua eccitazione. Andrea si sentiva inebriata da sensazioni bellissime e se Daniel non avesse messo fine a quel bacio avrebbe preteso di più.
__"Conserva quest'impeto per più tardi donna...." le disse stringendole i fianchi con le mani, poi lo vide sollevare una mano in segno di saluto e si voltò; giù in giardino stavano passeggiando la madre di Daniel e suo marito, Andrea li salutò a sua volta provando un piccolo senso di delusione. Lui l'aveva baciata in quel modo perchè li stavano guardando.
__"A più tardi......" la salutò, lei gli sorrise dopodichè Daniel uscì.
Andrea si lavò e si vestì poi scese a fare colazione e constatò che erano molti i ritardatari come lei, in sala da pranzo c'erano: Sophie, Bob, Alicia e Matilde.
__"Allora......com'è andata la prima sera nella tana del lupo solitario?" chiese Bob ad Andrea sorridendo, Sophia gli diede una gomitata nel fianco che lui prese a massaggiarsi.
__"Vorresti essere un po’ più delicato per favore?!"
__"Ma sei matta?! Mi hai fatto male!" dopo una risata di tutti Andrea si apprestò a rispondere.
__"Sono stata benissimo.........ho dormito splendidamente! Scusa....... ma queste cose le chiedi a tutte le donne di Daniel?" chiese poi divertita, anche per curiosità.
__"No, tu sei la prima!" rispose sorridente Bob, addentando un cornetto.
__"Mio fratello non ha mai portato nessuna donna qui a casa, sei la sola!" ribadì Alicia sorseggiando il suo caffè; Andrea rimase sorpresa nell'apprendere questa cosa, poi però pensò che il motivo per cui Daniel l'aveva portata nella casa della sua famiglia era solo per recitare una farsa e non per altro.
Trascorse la mattinata con Sophie che le fece visitare un pò la tenuta, le mostrò il giardino con un mini-bar ed un salottino in vimini adiacenti alla piscina, i cavalli, la serra ed infine anche una spiaggetta privata solo per gli abitanti della tenuta. Andrea amava molto il mare e si innamorò di quella spiaggetta, dove vi era anche una palma per potersi riparare dal sole; riuscì a strappare a Sophie la promessa di andare a nuotare nel pomeriggio.
Daniel l'aveva cercata dovunque ma non riusciva a capire dove fosse finita Andrea, finchè non incontrò sua sorella minore che gli disse che dopo averle fatto visitare la proprietà l'aveva vista scendere in spiaggia col suo portatile; fu lì che la trovò.
Andrea stava approfittando della pace della spiaggetta per lavorare alla sua tesi, non appena sentì dei passi sulla spiaggia chiuse il programma.
__"Cosa c'è.......hai il tuo diario segreto sul pc portatile?!" le chiese Daniel raggiungendola, gli occhiali da lettura le conferivano un'aria da intellettuale......e tremendamente sexy.
__"No.......solo delle annotazioni e degli appunti, per finire poi c'è sempre facebook!" fu pronta a trovare una scappatoia lei.
__"Quindi anche tu impazzisci per questi social network?" chiese ancora lui.
__"Bhe......non potrai negare che per me adesso è un buon mezzo di comunicazione con la mia famiglia, se sono in linea posso chattare con mio fratello o con mio cugino Owen e salutarli!" rispose Andrea, Daniel fece spallucce ma dovette ammettere che aveva ragione.
__"Si è vero hai ragione!"
__"Ullallà......cosa sentono le mie orecchie?! Mi hai dato ragione su qualcosa!" disse allegra lei e sorrisero entrambi.
__"E' quasi ora di pranzare, andiamo?" le porse la mano e lei gliela strinse per farsi aiutare ad alzarsi, poi fece per lasciargliela ma Daniel la trattenne e tornarono verso casa mano nella mano senza parlare.
